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Una spilla storica di Pavia


apollonia

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Questa spilla in bronzo (7,707 g ; 33x21 mm) firmata Donzelli con la scritta SOCIETA' GINNASTICA PAVESE - CONCORSO INTERSEZIONALE PAVIA – SETTEMBRE – 1921 commemora un evento prestigioso per la città.

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Nel 1921, nello stadio San Giuseppe si tenne un concorso internazionale di atletica il cui esito superò le più ottimistiche aspettative e la cui organizzazione riscosse i più larghi e unanimi consensi al punto di essere definito Concorso Modello.

Il concorso diede la vittoria assoluta a Pierino Casali che, dal commento sul Corriere di Pavia, ‘Ha eseguito il lancio della pietra, salto, sollevamento pesi e corsa veloce in uno stile perfetto, tanto che egli ha meritato il massimo dei voti.”

L’atleta è raffigurato nell’atto del lancio della pietra. Davanti a sé le iniziali in tondo FGNI (Federazione Ginnastica Nazionale Italiana) e sullo sfondo un paesaggio dell’Oltrepò e il famoso Ponte Coperto.

apollonia

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Molto bella, ho fatto la scheda utilizzando anche il Tuo testo

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME66M/10

Ciao Fabio, benissimo e prendi pure e immagini che ti servono.

Ti preannuncio un'altra interessante spilla di Pavia.

apollonia

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Prima dell'altra spilla l'inizio della prolusione del prof. Siro Pietro Quaroni in occasione del 120° anno di fondazione della Società Ginnastica Pavese, tenutasi alla Sala dell’Annunziata in Pavia nell’ottobre del 1999.

Società Ginnastica Pavese

Tutti sappiamo cosa significa società, così come, ovviamente, conosciamo la ragione di pavese, ma non vi siete mai chiesti cosa vuol dire, cos’è e il perché di ginnastica?
L’illuminato e pavesissimo compianto Gianni Brera, nella sua prefazione al volume del centenario, scriveva:
"La ginnastica è come l’arte del fabbro. La materia differisce solo per via del sangue che la anima. Il metallo è inerte: vivrà domani, plasmato in utensile d’uso quotidiano e perché possa vivere dovrai farlo anche parte di te stesso; ma il corpo umano è una realtà che evolve, purtroppo, nel tempo, e plasmarlo è più difficile che non sembri. Una macerazione continua, un esorcismo feroce. Il gesto si nobilita via via di movenze coordinate, sincroniche, belle. Tu con la ginnastica, fai obbediente la prigione della tua anima ed io, estasiato, ne godo."

Un’occasione per ricordare il grande Giuan Lüis Brera (San Sanon, 8 setémbor 1919Cudogn, 19 desémbor 1992), cugnussüd cume Gianni Brera, che l'è stai un giurnalista e scritur lumbard.

apollonia

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Distintivo originale (alluminio: 1,842 g ; 19,65 x 24,65 mm) firmato BOCCASILE con attacco a spilla della seconda rassegna fieristica di Pavia presso il Castello Visconteo, inaugurata sotto l’insegna del Regisole da cui il nome di ‘Fiera del Regisole’.

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PAVIA CASTELLO VISCONTEO / 3 – 18 SETTEMBRE 1949

Il Regisole (statua equestre bronzea tardo antica davanti al Duomo di Pavia) che regge un vessillo con croce bianca in campo rosso (stemma di Pavia) e biscione visconteo. Alla base della statua a sinistra BOCCASILE.

2° FIERA DEL REGISOLE / MOSTRA INTERNAZIONALE / DELLA MACCHINA PER CUCIRE

Sul rovescio sigla e indirizzo della ditta produttrice

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E.N.E.A MILANO / C./O P.TA VITTORIA 51

apollonia

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Cartoncino pubblicitario originale (17 x 24 cm) della 2° FIERA DEL REGISOLE - MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA MACCHINA PER CUCIRE - PAVIA 1949.

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L’autore è Luigi (detto Gino) Boccasile, il famoso illustratore, pubblicitario e pittore barese.

apollonia

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Molto interessante la storia della statua equestre del Regisole, facilmente rintracciabiole sul web : non è certa l'attribuzione di chi possa essere il cavaliere che regge il vessillo, statua che giunse a Pavia da Ravenna e che i Milanesi cercarono di confiscare come preda di guerra.

@@apollonia

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Molto interessante la storia della statua equestre del Regisole, facilmente rintracciabiole sul web : non è certa l'attribuzione di chi possa essere il cavaliere che regge il vessillo, statua che giunse a Pavia da Ravenna e che i Milanesi cercarono di confiscare come preda di guerra.

@@apollonia

Già, il Regisole… forse il più enigmatico tra i misteri che la millenaria storia di Pavia porta con sé. E nessuno, fermo restando che la sua immagine rimane uno dei più genuini simboli della pavesità, lo ha ancora risolto. Chi rappresenta il Regisole? Un imperatore? Marco Aurelio? Settimio Severo? Odoacre? Teodorico? Va subito precisato che l'attuale Regisole non è l'antica originaria statua ammirata da Leonardo da Vinci («Di quel (ossia del cavallo) di Pavia, si lauda più il movimento che niuna altra cosa») e dal Petrarca, che in una lettera all’amico Boccaccio scrisse che il «Regisole è cosa ammirevole per lo slancio del cavallo come all'assalto della cima di un colle».

Infatti è una copia moderna del 1937 opera dello scultore Francesco Messina (lo stesso autore della Minerva) che presenta alcune varianti rispetto all'immagine tramandataci dagli storici pavesi: il cavaliere è privo di barba, il movimento del cavallo è reso in maniera decisamente più briosa rispetto al più statico antico monumento, e manca il cagnolino, l'originale e pittoresco sostegno alla zampa anteriore sinistra del cavallo.

Dal Sito Pavia tricolore

Traversie, ad ogni modo, l'antico Regisole ne subì parecchie. Qualcosa di preciso sulla sua storia si conosce solo dopo il 1300. Espugnata Pavia da Matteo Visconti (1315), la statua venne abbattuta, portata a Milano e la testa venduta per un fiorino. Recuperati i pezzi e rimesso al suo posto, il Regisole venne nuovamente abbattuto in occasione del sacco di Pavia del 1527, e asportato da un soldato ravennate.

Riscattato a Cremona, venne riportato a Pavia e ricollocato al suo posto, finché per esso non suonò davvero l'ultima ora: sull'onda della Rivoluzione Francese, tre pavesi, tre teste calde, incitati dal Generale Augerau, gettarono una corda al cavallo del cavaliere, che venne trascinato al suolo. Rovinato a terra, si smembrò, ed i pezzi furono in parte fusi, in parte venduti, alcuni anni dopo, come antiquariato, al fine di finanziare la sistemazione dell'area alberata di piazza Castello.

Una fine veramente ingloriosa per un antichissimo monumento che fu testimone di tanti eventi pavesi.

Fu solo nel 1935 che, su proposta del Prof. Renato Soriga, la volontà di redigere la nuova figura scultorea si attuò con la commissione del prezioso lavoro a Francesco Messina, allora Direttore dell'Accademia di Brera.

L'8 dicembre 1937, per la ricorrenza bimillenaria della fondazione dell'impero di Augusto, venne inaugurato il nuovo Regisole, scultura bronzea alta circa sei metri e sostenuta da un piedistallo di travertino, al cospetto del Ministro Bottai e delle alte gerarchie pavesi.

È una tradizione goliardica dell'antica Università di Pavia quella di mandare le matricole a dipingere i testicoli dello stallone del Regisole, che quindi talvolta appaiono colorati.

Mi ricordo le ‘tinteggiature’ dei primi Anni Sessanta: bei tempi!

apollonia

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@@apollonia molto interessante la tua storia, ma esiste una foto o una stampa della statua originale? penso proprio di si, vero?

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@@apollonia molto interessante la tua storia, ma esiste una foto o una stampa della statua originale? penso proprio di si, vero?

Sigillo del XVI secolo conservato nel Museo pavese del Risorgimento italiano sul quale è rappresentata la statua equestre del Regisole, il monumento simbolo della città di Pavia che fu abbattuto all’arrivo dei Francesi.

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apollonia

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Da Wikipedia

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Riproduzione del Regisole (V. Brunelli, 1817)

apollonia

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Da Wikipedia

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Riproduzione del Regisole (C. Ferreri, 1832)

apollonia

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@@apollonia molto bello, sembra Marco Aurelio

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Spilla Ricreatorio laico F. Cavallotti di Pavia, in via Luigi Porta, per il 1° concorso intersezionale di ginnastica femminile del 20 settembre 1925

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D/ F.G.N.I (Federazione Ginnastica Nazionale Italiana) / RICREATORIO / LAICO / F. CAVALLOTTI – Figura femminile con stendardo; sullo sfondo un particolare del Castello visconteo. In basso nel riquadro: 1° CONCORSO INTERSEZIONALE / GINNASTICO FEMMINILE / PAVIA – 20 SETT. 1925

R/ Marcata C. BERTONI / MILANO

Metallo bianco: 7,88 g ; 37 x 20 mm

apollonia

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Spilla stile Liberty CONCORSO / INTERPROVINCIALE / DI GINNASTICA / PAVIA – 1903.

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Argento: 5,193 g ; 46 x 27 mm.

Sulla spilla è raffigurato lo stemma della città di Pavia. La sua origine risale quasi certamente a prima del 1300, quando aveva come simbolo uno scudo triangolare diviso in due parti, modificato tre secoli dopo in ovale con la sola croce bianca in campo rosso, contornato da un cartoccio pergamenato e sormontato da una corona. Sulle punte della corona vi erano alternate due perle e tre fioroni, e sotto la corona era raffigurato un mascherone che la cingeva. Le punte e le relative perle, con il tempo, variano di quantità: in alcune raffigurazioni se ne vedono cinque mentre in altre ne troviamo nove, sormontate in modo alterno da perle e fioroni.

Poi lo stemma subisce altre modificazioni nel periodo dal 1750 al 1800 e ancora nel 1816.

La proposta del Pavesi nella sua opera sulla storia dello stemma cittadino è di utilizzare quello scolpito in pietra infisso nel muro del Duomo e in quello della Torre Civica che così descrive: "...lo scudo era ovale con all'interno una croce quasi greca; in testa al palo della stessa vi era raffigurato un mascherone grottesco, che cinge sul capo la corona "Comitale" antica. Il tutto era posto su di un contorno accartocciato a ricci".

Il monogramma CO nel lato sinistro del cartoccio e il monogramma PP in quello destro sono le contrazioni di "Commune Papiae" che significa il Comune di Pavia.

apollonia

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Spilla con ago dell’Istituto Maddalena di Canossa di Pavia

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D/ ISTI TUTO MADDALENA DI CANOSSA PAVIA Cane con un osso in bocca e sormontato da corona; sullo sfondo tre torri medievali

R/ STAB. ARTISTICI / FIORENTINI

Ottone: 16,62 g ; 37 mm

Il cane con collare e fra i denti un osso al naturale è lo stemma nobiliare della famiglia Canossa (Can … ossa). Le tre torri medievali sono il simbolo della città di Pavia.

Sul rovescio (non leggibile su questa foto perché non a fuoco) lo stabilimento che ha prodotto la spilla.

apollonia

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Non riesco a leggere le scritte, ma è senza dubbio Pavia, apollonia saprà dire che medaglia è.

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Non conosco la medaglia ma siamo sicuramente a Pavia, nella zona dell’Università centrale.

Come si vede anche da questa cartolina

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l’edificio sulla destra con le colonne è l’Aula Magna dove s’inaugura l’anno accademico e si tengono cerimonie di benvenuto agli ospiti e visitatori e di commiato del personale dell’università.

La medaglia dev’essere stata coniata in occasione della visita del re Vittorio Emanuele III a Pavia del 25 maggio 1925 per commemorare i suoi 25 anni di regno.

apollonia

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@@apollonia scusami, non avevo scritto che la medaglia non è mia , ma è in vendita su ebay.

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