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Il ponte sullo stretto di Messina


Guest Fid

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che ne pensate dell'idea di costruire il discusso ponte che in futuro potrebbe collegare la Sicilia con la Calabria.opera utile o inutile spreco di soldi?

P.s. : Vi invito a non parlare di partiti ed esponenti politici ma di attenervi alla discussione sull'utilità o meno del ponte

Modificato da Fid
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secondo me è uno sbaglio per tre motivi principali: la costruzione del ponte toglierebbe migliaia di posti di lavoro a gente che lavora nei traghetti, la costruzione del ponte è proprio in un punto dove ci sono dei terremoti marini e forti correnti e per ultimo la costruzione finirebbe in mano a qualche associazione illegale per la costruzione del ponte. ;)

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Un ponte sullo stretto di messina ?

Purtroppo non è più un'idea ma un progetto già affidato all'impresa costruttrice, aldilà del fatto che l'italia ha bisogno di ben altre opere pubbliche, Sarebbe meglio pensar prima a come arrivarci al "ponte" (vedi la Salerno - Reggio Calabria)

Detto questo:

Impatto ambientale disastroso

Inutilità manifesta

Zona ad altissimo rischio sismico

E...con un debito pubblico che sfiora ormai il 108% del PIL, non ce lo possiamo permettere (ma questa è un'altra storia, forse...)

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Faccio una considerazione in termini meramente economici e di costo-opportunità.

Allo stato attuale l'unica alternativa è via mare (circa mezz'ora), con il ponte ci si impiegherebbe qualche minuto...

Ma per arrivare a questo obiettivo, che cosa dobbiamo sostenere in termini di costo?

Innanzi tutto, prima che l'opera venga realizzata dovranno passare degli anni in cui ci saranno disagi, costi, ritardi, ecc.; una volta realizzata, dovrebbe essere ammortizzata e ripagata, magari attraverso l'uso di un pedaggio.

Ebbene, è stato calcolato che ci vorranno non so quanti anni per ripagare il ponte, ma talmente tanti che l'opera è totalmente antieconomica (a livello di investimento).

Tutto ciò avverrebbe se in prima linea di fosse lo Stato. Cosa ben diversa sarebbe se intervenissero dei privati: costi sostenuti con capitali che non sarebbero i ns. (le tasse :rolleyes: ) e totale monopolio dei trasporti (via terra) sullo stretto (Autostrade S.p.A. docet).

Ciò, in un'ottica di libero mercato, non è ovviamente possibile...

E allora, quale la soluzione?

A mio avviso, e qui entra in gioco il costo-opportunità, i fondi che sarebbero destinati al ponte, investirli in altro modo, per avere benefici magari a breve-medio termine: mi viene in mente p.es. l'ammodernamento delle strutture portuali per velocizzare gli imbarci/sbarchi di persone e merci su ambo le coste, sovvenzioni alle flotte navali che così potrebbero potenziarsi, ecc. ecc.

In questo intervento ho tralasciato altri fattori, reali e sicuramente importanti: l'impatto ambientale, la politica, eventuali infiltrazioni della malavita, che complicherebbero non poco la situazione.

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tengo a precisare che non ho alcun preconcetto ideologico sul ponte ma non reputo che sia la priorità in un periodo di crisi economica e con un livello di infrastrutture al minimo per regioni come calabria e siciliaInanzitutto partiamo da quali sono i miei presupposti per cui allo stato attuale il ponte è un opera da non realizzare

1) Costi elevati di realizzazione per lo Stato: sottratti i finanziamenti europei per la sola costruzione bisognerebbe sborsare qualcosa fra i 6 e i 12 miliardi di euro

2)costi elevati di gestione : in buona parte verrebbero addebitati a coloro che transitano e le stime per il 2032(data tecnica di completamento del ponte) sono equivalenti ad un numero 8 volte inferiore al traffico utile per coprirne i costi e garantire un pedaggio sostenibile, inoltre lo stato dovrebbe sborsare alla società Stretto di Messina SpA 138 milioni di euro per 40 anni cosi' come già prestabilito

3) soluzioni tecniche dubbie: il più lungo ponte al mondo ad un unica campata misura 1.900 metri e noti ingegneri di fama mondiale hanno espresso forti dubbi ,allo stato delle conoscenze attuali ,sulla fattibilità dell'opera aggravata dal fatto che verrebbe progettata in una zona altamente sismica con una campata di oltre 3.600 metri

4)Allo stato attuale la costruzione del ponte è sotto indagine sia da parte della magistratura,per l'ipotesi di presenza di interessi mafiosi ,sia da parte dell'unione europee che ha aperto una procedura nei confronti dell'Italia

5)se considerate che siamo in italia e che per costruire la ct-pa(opera notevolmente più semplice e costruita in periodo di grande sviluppo economico) ci sono voluti 35 anni e che la salerno-reggio calabria chissà fra quanto verrà realizzata capirete tutti la situazione che si verrebbe a creare

Oltre alla difficoltà indicate precedentemente vorrei porvi una serie di considerazioni di estrema importanza

-Che senso ha impegnarsi per costruire un ponte che costerà svariati miliardi per lo stato quando le opere pubbliche di raccordo (vedi salerno-reggio calabria) sono bloccate per assenza di finaziamenti su molti cantieri?

-Secondo voi è ragionevole che uno stato senza soldi in piena crisi economica con un altissimo debito pubblico si impegni a costruire un opera del genere?

-Secondo voi è ragionevole pensare che se su opere notevolmente più economiche e più facilmente realizzabili lo stato si blocca viceversa sul ponte si farà tutto in grande velocità vedendolo realizzato fra 30 anni anzikè fra 100?

-se devono piovere tanti miliardi per il sud non sarebbe meglio utilizzarli per rilanciare le altre infrastrutture costruendo scuole,ospedali,autostrade, porti strutture per il turismo etc etc?

tutto ciò che ho scritto si può riassumere nelle seguenti frasi:

Con uno stato indebitato e con l'economia che va male bisogna investire nel sud rilanciando le infrastrutture essenziali(acquedotti,autostrade,porti,ferrovie,strutture turistiche,musei etc etc) e rilanciando l'economia ed il turismo anzikè impegnarsi per una cattedrale nel deserto che verrà forse costruita fra 100 anni e che solo allora avrà una sua utilità

Modificato da Fid
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Perfettamente d'accordo con le vostre opinioni e le vostre tesi...

Penso che se si facesse un referendum su questo argomento l'idea del ponte verrebbe stroncata in un attimo e definitivamente...

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Ciao Fid,

sono giustissime le opinioni espresse finora,tutto ciò che è intorno al ponte è negativo,ma i politici si sono sempre caratterizzati per scelte molto discutibili che vanno contro l'opinione generale delle persone ed il buon senso, ma che invece riempiranno le loro tasche o aumenteranno il loro potere.Opera insulsa,inutile e dannosa.Ogni estate un terzo della Sicilia muore di sete perchè gli acquedotti risalgono all'epoca borbonica,rifarli sarebbe un'opera utile...

Saluti da Max65 ;)

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L'opera in quanto tale, a parte i problemi ambientalistici, non sarebbe una cattiva idea. L'opportunità di collegare due territori anche con strada e ferrovia oltre che col traghetto non è da sottovalutare (anche nella Manica hanno costruito un tunnel perchè il solo traghetto non bastava più). C'è un PERO' molto grosso: in Sicilia e in Calabria mancano le infrastrutture necessarie per l'utilizzo del ponte. Quindi innanzitutto occorrerebbe costruire autostrade adeguate alle potenzialità del ponte e non subito il ponte per far vedere che anche in Italia si fanno le grandi opere e si aumentano i posti di lavoro.

Poi c'è la questione della priorità. Come ha già detto qualcuno, siamo sicuri che sia meglio costruire il ponte prima degli acquedotti?

In CONCLUSIONE: l'idea è buona ma sono sbagliati i tempi.

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La ritengo un opera sbagliata perchè oltre a quello da voi sopra citato rischia di togliere lavoro a tanta gente che con lo stretto ci lavora, per guadagnare pochi minuti per arrivare o tornare dalla Sicilia.

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L'opera in quanto tale, a parte i problemi ambientalistici, non sarebbe una cattiva idea. L'opportunità di collegare due territori anche con strada e ferrovia oltre che col traghetto non è da sottovalutare (anche nella Manica hanno costruito un tunnel perchè il solo traghetto non bastava più).

119588[/snapback]

il tunnel sotto la Manica è stato un grosso fallimento: un enorme mostro mangia-soldi impossibile da gestire e manutenere...

per chi vuole saperne di più

Eurotunnel

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Io dico facciamo una valutazione dei costi e benefici del progetto. E poi ricordiamoci della copertura per l'Olimpico - Mondiali '90 (mica un ponte di tre chilometri, ma solo un tetto di 200 metri): costo previsto 80 miliardi, costo finale 233 miliardi.

Fool me once, shame on you. Fool me twice, shame on me

Modificato da ersanto
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Sono in completo disaccordo con la maggior parte di voi questa volta.

Sono favorevolissimo alla costruzione del ponte sullo stretto.

Io sono per il progresso ed è inevitabile non avere una linea di percorrenza a più alta velocità che colleghi le due regioni meridionali.In ogni angolo del mondo si sono costruiti GIA' e si continuano a costruire nuove infrastrutture per collegare isole e penisole e addirittura isole artificiali (vedere Paesi Bassi,Emirati Arabi...).

Ora dal mio punto di vista che non entra in merito ai dettagli tecnici e che onestamente vi dico, sono più grandi di noi iscritti al forum semplicemente perchè non abbiamo le documentazione relative alla geologia dei punti precisi di costruzione nè tantomeno siamo tutti ingegneri civili (e anche se lo fossimo non abbiamo ripeto la documentazione adatta), vuole brevemente ribattere alle tesi precedentemente riportate.

1) Costi elevati di realizzazione per lo Stato: sottratti i finanziamenti europei per la sola costruzione bisognerebbe sborsare qualcosa fra i 6 e i 12 miliardi di euro

2)costi elevati di gestione : in buona parte verrebbero addebitati a coloro che transitano e le stime per il 2032(data tecnica di completamento del ponte) sono equivalenti ad un numero 8 volte inferiore al traffico utile per coprirne i costi e garantire un pedaggio sostenibile, inoltre lo stato dovrebbe sborsare alla società Stretto di Messina SpA 138 milioni di euro per 40 anni cosi' come già prestabilito

I costi sono elevati ma è una nuova frontiera quella che si apre..immaginate le possibilità di trasporto merci che potrà esserci,sarà tutto più economico in una visione di scala e non nel particolare.Immaginate i trasporti come potranno incrementare le attività di scambio e quindi SOLDI per le due regioni,tutto questo gioverà anhe all'impresa locale.Anche se ci volesse molto tempo per recuperare i soldi investiti è normalissimo e non mi sorprende capita in tutto ciò che è grande e soprattutto all'estero è capitato mole più volte di qui. Che una parte non trascurabile del prezzo sia comunque gravante sulle spalle dei passanti per il ponte mi sembra anche normale.Non è possibile pretendere che i cittadini della Valle d'Aosta o del Trentino esborsino più del dovuto fiscalmente parlando.Del resto non è una cosa nuova: ad esempio i carichi di acqua per le isole nei dintorni delle mie parti non è che se li piangono i piemontesi e i lombardi...come è giusto che sia.

4)Allo stato attuale la costruzione del ponte è sotto indagine sia da parte della magistratura,per l'ipotesi di presenza di interessi mafiosi ,sia da parte dell'unione europee che ha aperto una procedura nei confronti dell'Italia

Questa è bella.Perchè ci sorprendiamo di ciò?!La mafia e le organizzazioni criminali si intrufolano ovunque c'è odore di soldi: politica,sanità,costruzioni in genere ecc ecc...

Pensate che nel napoletano a volte la camorra chiede soldi anche se cambi le mattonelle fuori al tuo balcone di casa..immaginate se non facesse la sua parte la mafia nella costruzione del ponte.Questo è assolutamente da combattere chiaramente ed è giusto che ci siano indagini in corso e altrettanto giusto è avere il pugno duro contro tali orgnizzazioni ed esponenti.

-Che senso ha impegnarsi per costruire un ponte che costerà svariati miliardi per lo stato quando le opere pubbliche di raccordo (vedi salerno-reggio calabria) sono bloccate per assenza di finaziamenti su molti cantieri?

Non è assolutamente vero.Magari potrà essere da qualche parte così ma nella zona tra Napoli e Salerno nonchè a ridosso di Salerno i cantieri sono al lavoro.

Secondo voi è ragionevole pensare che se su opere notevolmente più economiche e più facilmente realizzabili lo stato si blocca viceversa sul ponte si farà tutto in grande velocità vedendolo realizzato fra 30 anni anzikè fra 100?

Si è ragionevole!Anzi doveva farsi anche prima.

Il problema della Sa-Rc non è solo di costruzione ma è di morfologia.Attraversa metà catena appenninica e notoriamente costruire su montagne non è la cosa più facile del mondo.Oltretutto la costruzione della Sa-Rc è vecchissima ed il massimo della tecnologia dell'epoca fu adottata per la natura del territorio.Sono doverosi miglioramenti e sono in corso.Però non dimenticate che i problemi più gravi si hanno fondamentalmente solo quando nevica in inverno e soprattutto quando i settentrionali e i tedeschi vengono a prendere il sole da queste parti in estate...Per cui tanta meraviglia non mi viene suscitata obiettivamente.i lavori sono in corso...attendiamo.

Il problema dei posti di lavoro.Questa la vedo una cosa più seria per esempio.Si deve cercare di riconvertire le attività lavorative di questi impiegati e cercare una giusta collocazione come si è fatto in tante occasioni recentemente.

L'impatto ambientale è un problema che esiste.Però ne vale la pena sacrificare in questo caso l'ambiente per la causa.Penso alle isole artificiali costruite,agli aeroporti Giapponesi (costruiti in zone molto più sismiche delle nostre e che sono stati eccellenti,auspicabilmente anche in Italia per il ponte) artificiali,al ponte di Brooklyn..non era impatto ambientale quello?...ma servivano.

Poi non ne parliamo dei nuovi posti di lavoro generati, sono molti, per cui a volte credo non sia giusto lamentarsi quando poi delle scelte sono effettivamente necessarie e quando si presentano problemi affrontati altre mille volte.

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obiezione n.1 - utilità del ponte :non ci sono dubbi,se fosse pronto domani molti ne trarrebbero vantaggio ma visto che siamo in Italia e visto che i tempi tecnici erano di almeno 30 anni prima delle inchieste dell'unione europea e della magistratura siamo sicuri che sia utile impelagarci nella costruzione del ponte con tutte le conseguenza "italiane" che ci saranno?

obiezione n.2 -fattibilità e utilità del ponte :Siamo sicuri che sia un opera realizzabile e cosi' utile? i costi altissimi ne valgono l'utilità che si avrà fra 40 anni

obiezione n.3 -fattori economici:abbiamo un debito pubblico altissimo e buona parte delle spese per la costruzione e la gestione sono a carico dello Stato.E' il caso di costruire qualcosa che serve esattamente a fare ciò che fanno i traghetti?

obiezione n.4 -essenzialità del ponte: Ma se in Sicilia manca persino l'acqua corrente in alcune case non sarebbe preferibile costruire acquedotti e opere primarie essenziali? vorrei ricordare che un opera enormemente più semplice come ct-pa è stata realizzata in 35 anni e 50 anni ci sono voluti per la me-pa e parliamo di autostrade pessime costruite in periodo di sviluppo economico

obiezione n.5 -scelte strategiche: Dato che cmq i fondi da gestire ed i finanziamenti sono tutt'altro che consistenti non sarebbe più appropiato per la Sicilia fare un investimento sulle c.d. Autostrade del mare? cioè puntare sull' aumento del traffico merci e persone via mare.Il collegamento con l'Italia bene o male esiste il collegamento con gli scali navali del mediterraneo decisamente no(se si escludono rari casi) non sarebbe un progetto più ambizioso quello di far riaquistare centralità alla Sicilia nel Mediterraneo anzikè collegarla meglio con la penisola?

Modificato da Fid
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Favorevole, favorevolissimo. San Fransisco è a forte rischio sismico, superiore a allo stretto, non mi pare vivano su palafitte. Il ponte oltre ad essere una grande opera, che di lavoro ne porta e non ne leva, unisce la Sicilia al continente, simbolicamente potrebbe essere più di quanto non si immagini. I soldi ci sono per il ponte non è detto che ci siano per altre opere, lo stanziamento è previsto per il ponte ed i fondi della comunità europea coprono in parte, inoltre ci sarà una considerevole immissione di capitali privati, quindi l'incidenza sul PIL è inferiore a quanto non s immagini.

L'impatto ambientale, e di questo si potrebbe parlare per ore ed ognuno rimarrebbe delle proprie opinioni, qualsiasi costruzione ha impatto ambientale, una casa in campagna può avere impatto ambientale, argomento che non affronto. Certo che leggere di un Siciliano che posta la discussione, ed è il primo a considerarla tossica e nociva fa specie, meglio mantenere la Sicilia nel dovuto isolamento, con la propria cultura e tradizione, che non si mischi al resto del continente.

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obiezione n.1 - utilità del ponte :non ci sono dubbi,se fosse pronto domani molti ne trarrebbero vantaggio ma visto che siamo in Italia e visto che i tempi tecnici erano di almeno 30 anni prima delle inchieste dell'unione europea e della magistratura siamo sicuri che sia utile impelagarci nella costruzione del ponte con tutte le conseguenza "italiane" che ci saranno?

Le conseguenze italiane sono fatte dagli italiani, dal non facciamo nulla così nulla potrà accadere, oggi domani sempre. Non credo che in Italia esistano solo delinquenti e lestofanti tagliagole.

obiezione n.2 -fattibilità e utilità del ponte :Siamo sicuri che sia un opera realizzabile e cosi' utile? i costi altissimi ne valgono l'utilità che si avrà fra 40 anni

Esatto non lo facciamo e non accadrà nulla, ne oggi ne domani. Peccato che il resto del mondo non la pensi esattamente come noi.

obiezione n.3 -fattori economici:abbiamo un debito pubblico altissimo e buona parte delle spese per la costruzione e la gestione sono a carico dello Stato.E' il caso di costruire qualcosa che serve esattamente a fare ciò che fanno i traghetti?

Qui è in errore perchè il carico da parte dello Stato è relativamente contenuto.

I traghetti non fanno esattamente la stessa cosa. I traghetti fanno ritardi, ci sono gli scioperi, c'è mare, ci sono code, e comunque forte rallentamento nelle comunicazioni.

obiezione n.4 -essenzialità del ponte: Ma se in Sicilia manca persino l'acqua corrente in alcune case non sarebbe preferibile costruire acquedotti e opere primarie essenziali? vorrei ricordare che un opera enormemente più semplice come ct-pa è stata realizzata in 35 anni e 50 anni ci sono voluti per la me-pa e parliamo di autostrade pessime costruite in periodo di sviluppo economico

Il ponte è l'occasione del rilancio indurtriale della Sicilia.

obiezione n.5 -scelte strategiche: Dato che cmq i fondi da gestire ed i finanziamenti sono tutt'altro che consistenti non sarebbe più appropiato per la Sicilia fare un investimento sulle c.d. Autostrade del mare? cioè puntare sull' aumento del traffico merci e persone via mare.Il collegamento con l'Italia bene o male esiste il collegamento con gli scali navali del mediterraneo decisamente no(se si escludono rari casi) non sarebbe un progetto più ambizioso quello di far riaquistare centralità alla Sicilia nel Mediterraneo anzikè collegarla meglio con la penisola?

Magnifico, con la Sua tempistica ne parliamo oggi ed iniziamo a realizzarla tra 40 anni, quando scopriremo che probabilmente potenziare gli aereoporti sarebbe stata la cosa migliore a farsi, invece che i porti della Sicilia. E quando poi la merce arriva in Sicilia via mare come ci arriva in continente ?. Forse si perde il fulcro, è un'opera dove i principali beneficiati, la Sicilia assorbe il 5 % dei consumi nazionali e per i beni semidurevoli anche meno.

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Francesco avrai notevoli sorprese positive per la faccenda dello stretto,poi più avanti si capiranno tutte le utilità.

L'unica cosa confido nel fatto che non rubino sui materiali per la costruzione come spesso fanno...

Ciao

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Se la Sicilia vuole rimanere attaccata all'Europa, ci vuole il ponte. Altrimenti addio, la sua arretratezza diventerà incolmabile. E' come per la TAV, sono opere pubbliche indispensabili, senza tante discussioni.

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  • ADMIN
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Purtroppo non sono riuscito a recuperare l'articolo dove lo avevo letto, ma il costo stimato del ponte era meno del 5% di quanto viene speso per le infrastrutture in tutto il meridione (e in 1 anno). Se la cosa sta così penso il discorso costi non ci sia.

Personalmente sono a favore; anche se non sono convinto che sia attualmente indispensabile è un'opera che comunque porterebbe lustro al nostro paese e comunque basta dare tempo al tempo perche' vi sia un ritorno.

Inoltre mi sembra di capire che anche se il nuovo governo dovesse tornare indietro la ditta che ha vinto l'appalto riceverebbe comunque la meta' dei soldi (solo che dubito che in questo caso la UE finanzierebbe...).

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Penso che....le illusioni siano peggio di un "indomito" ottimismo.

Altro che ponte ci vuole alla Sicilia/Italia per rimanere ATTACCATA all'europa. Come stà il nostro paese lo sappiamo tutti, e sappiamo tutti di cosa ha bisogno, le priorità drammatiche non sono certamente un Ponte, un Tunnel, nè un nuovo Colosseo.

Le priorità ? Eccone alcune:

Giustizia

Sanità

Lavoro Precario

Costo del lavoro

Deficit Pubblico

Competitività

Fisco

Ricerca

Scuola

Liberalizzazioni

Dissesto Idrogeologico

Inquinamento

Il ponte è una priorità ? Se è una priorità mi domando dove vivete, tutti a San Francisco (vi ricordate la canzone di Bobby Solo), forse la più bella città d'america?

Penso che il ponte non si farà, e se siamo "sfortunati" dovremo pagare anche le penali all'impresa che si è aggiudicata l'appalto.

Domandina: Perchè le maggiori imprese internazionali hanno analizzato l'opera e hanno, haimè sigh poffarbacco, declinato elegantemente l'invito ?

Ma si ! forse non sanno fare i conti, le imprese internazionali, proprio non li sanno fare, oppure ancora peggio si sono accorti (peggio per loro) di non avere la tecnologia "spaziale" che al contrario hanno le imprese nostrane... :lol:

Cordialmente, Claudio

PS: Anche la SARDEGNA vuole essere "ATTACCATA" all'Europa (ecchesiamo figli di un Dio minore?), ERGO è indispensabile un ponte o meglio un TUNNEL (ovvia...anche una teleferica), Sarebbe un'opera, magnifica, grandiosa, incommensurabile, degna delle più grandi CIVILTA' (haimè scomparse).

Detta GRANDIOSA OPERA (degna della valle dei re) darebbe non lustro, macchedico, LUSTRISSIMO alla nostra Sgangherata Repubblica.

Modificato da claudio_58
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Il ponte sullo stretto risulterebbe il più lungo al mondo per campata unica con i suoi 3660 m(l'attuale record è di 1991 m ) oltretutto si dovrebbe posizionare in una zona molto particolare da un punto di vista sismico.Le più grosse imprese mondiali ,come giustamente dice Claudio, specializzate in questo tipo di opere hanno declinato l'invito e ciò credo che sia indicativo sulla fattibilità dell'opera.Non ho le dovute competenze tecniche e non posso analizzare i progetti ma queste ed altre argomentazioni mi lasciano decisamente perplesso

Rimango dell'opinione che la Sicilia ha bisogno di crescere adesso ed il ponte si avrà solamente fra minimo 40 anni oltretutto non farebbe altro che fare la medesima cosa egregiamente svolta dai traghetti(anzi recentemente è stato migliorato ed incrementato il servizio con nuove tratte che non fanno scalo a Villa S.Giovanni)

-Dobbiamo impelagare lo stato in un opera mastodontica, costosissima ed antieconomica solamente per fare in modo che i mezzi che passano per e dalla Sicilia impieghino 30 minuti in meno fra 40 anni?

-Non sarebbe più strategico scegliere di rilanciare i porti della Sicilia dato che l'Isola gode di una situazione privilegiata (è al centro del Mediterraneo) invece di migliorare un collegamento già esistente con la penisola?

Modificato da Fid
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Non vorrei fare pubblicità e per questo non vi dirò la compagnia ma avete in mente quanto costa imbarcarsi su qualche traghetto che salpa da ct direzione napoli o viceversa? le tariffe partono da 70 euro per il veicolo più 25 euro a persona (con sconti in periodi promozionali,il 20% in meno per i residenti in Sicilia ed il 50% in meno sul biglietto di ritorno) tutti i giorni viaggiando 11 ore senza nessuno stress in navi molto accoglienti

avete idea di quanto vi costa partire da ct e arrivare a Napoli tramite autostrada(compreso di un ipotetico ponte sullo stretto) in termini di stress e costi economici? provate ad immaginare code,imprevisti,benzina,traghetto,pedaggi, eventuali pernottamenti,logorio del mezzo etc etc? Su strada spendete molto di più (visto anche il prezzo della benzina) e dovrete guidare per ore e ore

La Sicilia è a Sud dell'Europa ed è difficilissima raggiungerla percorrendo tutto lo stivale ed è per questo che ormai risulta antieconomico percorrere tutta l'Italia su gomma quando invece con le navi spendete meno e vi stressate ancora di meno .Per ciò che riguarda il trasporto aereo esistono compagnie low cost che vi permettono di raggiungere l'Isola a prezzi contenuti e gli aeroporti siciliani attualmente stanno subendo delle consistenti opere di ampliamento

Per questi e per tanti altri motivi il ponte fra 40 anni certamente risulterà utile ma l'utilità non vale i costi di costruzione e di gestione ed il futuro non è certamente nel ponte e nella strada su gomma dato che già in molti decidono di non percorrere tutta l'italia per raggiungere la Sicilia

Modificato da Fid
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  • ADMIN
Staff

Claudio non dubito che esistano altre priorità piú impellenti, ma se si ragiona per priorità il risultato pratico è che non si fa niente visto che c'è sempre sicuramente qualcosa di piú importante, l'importante è che si lavori anche sugli altri fronti.

Non pensiamo solo alle macchine e alle persone, sul ponte passerà la ferrovia e quindi suppongo anche le merci.

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Non vorrei fare pubblicità e per questo non vi dirò la compagnia ma avete in mente quanto costa imbarcarsi su qualche traghetto che salpa da ct direzione napoli o viceversa? le tariffe partono da 70 euro per il veicolo più 25 euro a persona (con sconti in periodi promozionali,il 20% in meno per i residenti in Sicilia ed il 50% in meno sul biglietto di ritorno) tutti i giorni viaggiando 11 ore senza nessuno stress in navi molto accoglienti

avete idea di quanto vi costa partire da ct e arrivare a Napoli tramite autostrada(compreso di un ipotetico ponte sullo stretto) in termini di stress e costi economici? provate ad immaginare code,imprevisti,benzina,traghetto,pedaggi, eventuali pernottamenti,logorio del mezzo etc etc? Su strada spendete molto di più (visto anche il prezzo della benzina) e dovrete guidare per ore e ore

La Sicilia è a Sud dell'Europa ed è difficilissima raggiungerla percorrendo tutto lo stivale ed è per questo che ormai risulta antieconomico percorrere tutta l'Italia su gomma quando invece con le navi spendete meno e vi stressate ancora di meno .Per ciò che riguarda il trasporto aereo esistono compagnie low cost che vi permettono di raggiungere l'Isola a prezzi contenuti e gli aeroporti siciliani attualmente stanno subendo  delle consistenti opere di ampliamento

Per questi e per tanti altri motivi il ponte fra 40 anni certamente risulterà utile ma l'utilità non vale i costi di costruzione e di gestione ed il futuro non è certamente nel ponte e nella strada su gomma dato che già in molti decidono di non percorrere tutta l'italia per raggiungere la Sicilia

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Condivido al 100%: ancor più se detto da un Siciliano che sa e vive tutti i giorni la sua realtà.

Il problema non è lo "splendido isolamento" :rolleyes: in cui versa la Sicilia, il giusto problema, secondo me, è saper discernere le priorità.

Per me, il ponte non è una priorità visto che, come detto da qualcuno, la sua utilità, se ci sarà, si vedrà fra 40 anni e la Sicilia (e in genere il Sud) ha bisogno di soluzioni adesso.

PS: Sono nato e vivo a Roma da 27 anni, ho vissuto due anni a Milano per lavoro, i miei genitori sono calabrese e pugliese: sono stato parecchie volte giù (anche in periodi non congestionati) e vi posso assicurare che le situazioni che ho visto non sono propriamente rosee.

Facendo il paragone con le varie zone d'Italia che ho vissuto (non visitato), a mio avviso, c'è ben altro a cui pensare.

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