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Cortese utente doserr la moneta da Lei postata é un antoniniano di Aureliano coniata probabilmente a Milano. Lucio Domizio Aureliano

Al dritto effige dell'Imperatore guardante a destra, corazzata e con corona (radiata). la scritta IMP AURELIANUS AVG.

Al rovescio L'Imperatore Aureliano (a sinistra) reggendo lo scettro riceve da Giove il globo( a destra).

La scritta IOVI CONSER

In esergo la zecca S (officina seconda ) credo di Milano.

Nacque nella Pannonia inferiore nel 215 entrò nella carriera militare alla morte dell'Imperatore Alessandro Severo(235).

Per il proprio coraggio e valentia Aureliano divenne comandante della cavalleria sotto l'imperatore Claudio il Gotico ,si rivoltò e a Sirmio fu proclamato dalle proprie Legioni Imperatore quando alla morte di Claudio fu eletto all' impero il fratello Quintillo.

Iniziò una breve guerra civile tra i due Imperatori che si concluse con il suicidio di Quintillo. (270)

Fu un ottimo Imperatore per le sue attitudini di comando dell'esercito

Affrontò e sconfisse gli Iutungi a Ticinum (Pavia) . Provvide Roma di una cerchia di mura impenetrabili (le famose mura di Aureliano).

Sconfisse le truppe di Palmira al comando della regina Zenobia e del figlio Vabalato.

Impose il culto del Sole come divinità protettrice dell'Impero e perseguitò i Cristiani che si erano opposti a tale culto.

Dopo aver sedato alcune rivolte in Gallia si diresse con l'esercito in Oriente per affrontare i Parti.

A Cenofrurio tra Perinto e Bisanzio cadde vittima di una congiura militare (275)

post-1966-1146471414_thumb.jpg

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Direi che é autentica al 90 % , sia per lo stile ed il bordo della moneta ma sopratutto perchè trattandosi di una moneta di non grande valore non varrebbe la pena di fare un falso.

Un particolare curioso é il simbolo di officina che di solito si trova al rovescio in esergo (il campo della moneta sotto la linea orrizzontale)

In questo caso la S (simbolo di zecca) si trova a metà della linea.

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Direi che é autentica al 90 % , sia per lo stile ed il bordo della moneta ma sopratutto perchè trattandosi di una moneta di non grande valore non varrebbe la pena di fare un falso.

119710[/snapback]

Purtroppo molti falsi di piccoli bronzi del periodo costantiniano e seguente, provenienti recentemente dai paesi dell'est europeo, dimostrano che si falsificano anche monete relativamente di poco valore.

Riconoscere una riproduzione è qualcosa che si impara con il tempo dopo aver visionato molte monete; a volte è abbastanza facile, ma spesso il livello tecnico dell'esecuzione è tale che il risultato inganna anche molti esperti.

Per iniziare a documentarti potresti trovare utile leggere la sezione dei manuali del foro:

http://manuali.lamoneta.it/Falsi.html

Luigi

PS: dalla foto la moneta di doserr anche a me sembra autentica

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Non riuscendo a leggere bene la legenda al diritto, è difficile dare una classificazione precisa: il rovescio IOVI CONSER associato al segno S all'esergo è riferibile, come detto da teodato, alla zecca di Mediolanum, ma anche a quelle di Serdica e Cizico.

A prima vista la moneta parrebbe autentica, ma vorrei comunque chiedere agli esperti:

É normale che il segno di zecca risulti, per così dire, "tagliato" dalla base dell'immagine al rovescio?

Quella che dovrebbe essere la E di CONSER non vi sembra tutt'altra lettera (quasi una A)?

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Personalmente dubito si tratti della zecca di Mediolanum. La legenda del dritto ......AVRELIANVS P ....... non è usata a Mediolanum per IOVI CONSER (RIC V, 1 n° 129).

Da quanto visibile dalla foto (*) e considerando lo spazio disponibile credo la legenda del dritto sia IMP AVRELIANVS P AVG e che la moneta sia stata emessa dalla zecca di Serdica, ad esempio RIC 264, con un busto (radiato e corazzato) non elencato nel RIC per questa emissione, ma noto da altri esemplari:

http://tomross.ancients.info/images/Aureli...s/RIC%20264.htm

(e con la la stessa forma particolare della E di CONSER).

Per quello che riguarda la posizione inusuale del segno di zecca, che interseca la linea dell'esergo, questa potrebbe derivare da un errore dell'incisore che si è accorto di aver poco spazio tra linea dell'esergo ed il contorno perlinato. Non ho una spiegazione migliore (solo l'immagine di un esemplare simile, anche se meno evidente).

(*) Con l'occasione ricordo che è sempre utile inserire assieme alla richiesta di identificazione, una descrizione della moneta, in questo caso ad esempio le iscrizioni. Non sempre le foto rendono quello che vede chi ha la moneta in mano.

Luigi

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sarebbe, quindi, una not in RIC?

119798[/snapback]

Sì, si tratterebbe di una variante non contenuta nel RIC, che propone per questa moneta, ovvero RIC V [1] 264, il busto drappeggiato, e non corazzato come per quella in foto.

Riguardo il segno all'esergo ho trovato questa foto su CoinArchives, che mi pare confermare l'ipotesi di Luigi, considerando poi che si tratta della stessa tipologia (e probabilmente della stessa zecca).

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sarebbe, quindi, una not in RIC?

119798[/snapback]

Senza conferme da parte di doserr sulla legenda del dritto, la mia è solo una ipotesi.

Non mi stupirebbe comunque se mancasse nel RIC, visto che il volume V ha, come sai, diversi errori ed omissioni.

Luigi

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