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Per gli amanti delle patine


lindap

Risposte migliori

buongiorno a tutti!

apro questa discussione per chi ama le patine sulle monete. Per me una moneta con la sua patina è una cosa fantastica, certo, dipende poi che patina si forma, non nascondo che ho qualche piccola difficoltà a riconoscere le patine artificiali :(

Voi che ne pensate? meglio una moneta con la sua patina o bella luccicante?

A voi i commenti e se volete inserire delle foto ben venga :)

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Modificato da lindap
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bella discussione linda, personalemente mi sono avvicinato da ormai quasi un anno al mondo delle monete, ma apprezzo già molto la patina nelle monete, gli da un aspetto più caldo...posto un mio 2 lire che sta patinando al rovescio, non so quanto la foto renderà :D ciao a tutti!!!

14q7.jpg
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Guest fabrizio.gla

Patina tutta la vita, anche in punto di morte! :D

Io ne sono totalmente drogato...

Ultimamente mi sono affacciato solo per studio alle classiche, e per la questione patina su questo fronte si apre davvero un mondo nuovo ed affascinante per me che non le colleziono.

Parlando essenzialmente dell'argento (dato che colleziono monete in questo metallo) in generale le patine con colori sgargianti (non parliamo di quelli che hanno tonalità quasi "elettriche" che non lasciano dubbi) nella maggior parte dei casi non sono coeve. Queste ultime sono invece caratterizzate da colori più tenui e scuri, ed hanno un certo "spessore" che copre letteralmente la superficie dei campi e la base dei rilievi più nascosti in particolar modo (con la lente si vede molto bene questo dettaglio).

Se messe in un monetiere assumono bellissime iridescenze bluette/turchesi, a volte leggermente rossicce che sposate con la patina coeva già iniziata fanno uscire fuori qualcosa di davvero stupendo.

Le patine moderne, maturate in monetiere invece sono più "leggere" (il velo che ricopre la moneta è più "sottile", solitamente il colore che assume la patina ha tonalità più calde ma raramente particolarmente accese, che sono invece più tipiche di quelle "aiutate".

Sicuramente una moneta non lavata aumenta il suo pregio (anche in senso economico). Poi stabilire di quanto, è un altro paio di maniche.

Ovviamente entra in gioco la bellezza e la spettacolarità stessa della patina, che alla fin fine "veste la moneta". E non è poco... ;)

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anche se in questo mondo solo da pochissimi mesi, debbo dire che una patina omogenea sull'argento, delicata, ambrata, contribuisce a trasmettere l'idea del tempo trascorso su un materiale refrattario ... al tempo, come l'argento... diverso discorso sono certe patine molto pesanti, troppo eccentriche o per lo meno strane come quelle a bersaglio ... francamente faccio fatica a capirle (me è sicuramente un mio limite... :D )

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Ciao a tutti,

Fino a poco fa preferivo le monete perfettamente luccicanti ma da un po' di tempo, anche grazie a questo forum, sto cominciando ad innamorarmi sempre di piu della patina.

Appena posso posto le foto del mio 3 marchi 1924 j e 1 gulden 1921 (trovati del resto in una ciotola da 50 cent.) che hanno una patina meravigliosa.

-donty-

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Guest fabrizio.gla

Nel corso del tempo ho cercato tanti sistemi per fotografare le monete evitando le odiose bruciature di luce e rendendo al tempo stesso i colori della patina in modo naturale. A parte l'impazzimento, sono riuscito più o meno a raggiungere un risultato dignitoso anche con una semplice (e vetusta) digitale.

Questo è un semplice aquilino preso tanti anni fa da bambino, non è mai stato lavato ma ha maturato la patina nel monetiere, assumendo un'iridescenza davvero molto bella al dritto, a tratti con un verdino/turchese sino a leggere punte di rosso/arancio molto tenue e delicato.

Comprata insieme a mio papà nel 1988... pagata 10.000£ in una bancarella (e mio padre che pagava... pure se diceva che spendevo un sacco).

5L-1930_toned.jpg

Quest'altra invece è una liretta quadriga briosa presa diversi anni fa (era lavata stirata ed inamidata) e patinata interamente nel monetiere.

La foto risale ad un paio d'anni fa, ma nel frattempo la patina è avanzata notevolmente. Il risultato è decisamente bello da vedere... se penso a come era pallida quando la presi :D

1L-1917.jpg

W le patine!!!

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i tuoi 2 esempi spiegano senza troppi giri di parole cosa volevo intendere per "patina che valorizza" (nel mio modo di vedere....) .... di piu', secondo i miei gusti, "ammazzerebbe" troppo le nuances argentee ...

Modificato da ihuru3
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Giacchè siamo in tema:

Quanto tempo ci vuole per avere una bella patina sulle monete d'argento? (per bella intendo quella color marroncino)

Il tempo che ci vuole varia anche a seconda della grandezza della moneta e della percentuale d'argento?

-donty-

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Guest carledo49

Giacchè siamo in tema:

Quanto tempo ci vuole per avere una bella patina sulle monete d'argento? (per bella intendo quella color marroncino)

Il tempo che ci vuole varia anche a seconda della grandezza della moneta e della percentuale d'argento?

-donty-

Non esiste una regola ferrea che stabilisca a priori il tempo necessario per la creazione di una patina.

La moneta inizia a patinarsi dal momento della sua coniazione e continuerà (se non la si toglie con il lavaggio o qualunque genere di pulizia) sino alla fine dei suoi giorni come giustamente ci fa notare Fabrizio. Avrà dei momenti in cui parrà accelerata ed altri in cui tenderà a rallentare. La sua formazione dipenderà da tanti fattori: ambientali (clima e/o umidità), luogo di custodia, supporto su cui riposta la moneta, materiale che avvolge o contiene la moneta ( se ne esiste uno), e via discorrendo. Le dimensioni della moneta sono ininfluenti sulla creazione della patina e la percentuale d'argento (se parliamo solo di monete d'argento) che compone la moneta influisce enormemente.

Le patine migliori si ottengono lasciando "nude" le monete nel monetiere. All'inizio la formazione sarà abbastanza rapida, poi subentrerà un periodo di stasi con rallentamento dei processi ossidativi detto di "consolidamento". In questo periodo la patina tenderà a scurirsi ed a inspessirsi. Successivamente potrà assumere svariate sfumature che andranno dal violetto al rossiccio.

Anche l'uniformità è una caratteristica peculiare del tipo di materiale che compone un tondello: potremmo trovare patine a bersaglio, puntiformi, a macchia di leopardo e quelle uniformi che tendenzialmente iniziano dal bordo per poi defluire nella zona centrale (sicuramente, a mio avviso, le migliori in senso assoluto).

Come vedi sulla patina si può scrivere un immenso trattato, mi limito a queste scarne informazioni che magari nel prosieguo della discussione saranno implementate. E ringrazio Lindap per l'opportunità che ci ha dato aprendo questo interessantissimo topic.

Posto un paio di foto di un vecchio scudo fotografato con molta imperizia rispetto ai canoni attuali e che comprai tanti anni or sono.

Carlo

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sarebbe interessante capire come mai l'ossidazione dell'argento, che dall'ambrato-rosaceo iniziale si dovrebbe gradualmente e finalmente caricare al grigio-bruno-violaceo, può assumere dopo lunghissimi periodi aspetti così diversi tra di loro ... chissà ... l'argento è argento ... l'ambiente circostante non è che cambi dall'aria di Genova ... che so ... all'atmosfera venusiana ... magari ciò è dovuto a residui chimici (lubrificanti usati nella coniatura ???) che hanno condizionato il risultato finale ... o il gioco irripetibile del caso ... l'atmosfera della cucina della bisnonna che cucinava sempre a base di rape, cipolle e aglio ...

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Guest carledo49

L'argento si altera formando una sottile patina di solfuri o uno strato più spesso costituito da cloruri di colore grigio. La patina di solfuri è quasi sempre di colore nero-blu o anche tendente al marrone scuro, a volte iridescente, e diventa più scura quando aumenta di spessore col passare degli anni.

Anche nelle leghe d'argento possono verificarsi fenomeni di alterazione selettiva dei vari componenti, soprattutto in presenza di rame; questi si manifestano con la formazione di macchie di colore verde o rosso rispettivamente di carbonati e di ossidi di rame.

Una volta che si crea il primo strato di ossido, questo protegge il metallo sottostante (ma a condizioni costanti di conservazione della moneta). Alterando l'ambiente di conservazione del tondello in questione i processi ossidativi si riavviano. Da questo si evince che il luogo di conservazione delle nostre monete è fondamentale.

Agli agenti atmosferici aggiungiamo anche l'azione dell'uomo sulle monete: infatti negli argenti più recenti, dal '6-700 in poi, la patina nerastra o marrone-rossiccia è dovuta anche al maneggiamento della moneta che causa depositi compositi solforati.

Che poi l'aria di Genova sia mutevole (nei diversi periodi dell'anno o nello stesso arco della giornata credo che le variazioni siano macroscopiche anche se chi ci vive non se ne accorge) o che nella cucina della bisnonna di Ihuru3 ogni tanto si spargono vapori delle specialità della casa non posso sapere quanto questi fenomeni possano incidere nella formazione e tipizzazione della patina. Una cosa però posso dirla: il caso gioca un ruolo essenziale perché è sempre un connubio tra costanti e variabili.

Carlo

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interessantissima risposta. Grazie.

Io conoscevo solo l'"ossidazione" protettiva dovuta all'azione dell' H2S ... vedo che il fenomeno è quanto mai variegato ... ed interessante.

Una annotazione curiosa: normalmente in tutt'altri ambiti, anche su argenti d'epoca, la preoccupazione è quella di rimuovere e lasciar "cantare" l'argento ... pero' si tratta appunto di un'altra storia ... ;)

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Non esiste una regola ferrea che stabilisca a priori il tempo necessario per la creazione di una patina.

La moneta inizia a patinarsi dal momento della sua coniazione e continuerà (se non la si toglie con il lavaggio o qualunque genere di pulizia) sino alla fine dei suoi giorni come giustamente ci fa notare Fabrizio. Avrà dei momenti in cui parrà accelerata ed altri in cui tenderà a rallentare. La sua formazione dipenderà da tanti fattori: ambientali (clima e/o umidità), luogo di custodia, supporto su cui riposta la moneta, materiale che avvolge o contiene la moneta ( se ne esiste uno), e via discorrendo. Le dimensioni della moneta sono ininfluenti sulla creazione della patina e la percentuale d'argento (se parliamo solo di monete d'argento) che compone la moneta influisce enormemente.

Le patine migliori si ottengono lasciando "nude" le monete nel monetiere. All'inizio la formazione sarà abbastanza rapida, poi subentrerà un periodo di stasi con rallentamento dei processi ossidativi detto di "consolidamento". In questo periodo la patina tenderà a scurirsi ed a inspessirsi. Successivamente potrà assumere svariate sfumature che andranno dal violetto al rossiccio.

Anche l'uniformità è una caratteristica peculiare del tipo di materiale che compone un tondello: potremmo trovare patine a bersaglio, puntiformi, a macchia di leopardo e quelle uniformi che tendenzialmente iniziano dal bordo per poi defluire nella zona centrale (sicuramente, a mio avviso, le migliori in senso assoluto).

Come vedi sulla patina si può scrivere un immenso trattato, mi limito a queste scarne informazioni che magari nel prosieguo della discussione saranno implementate. E ringrazio Lindap per l'opportunità che ci ha dato aprendo questo interessantissimo topic.

Posto un paio di foto di un vecchio scudo fotografato con molta imperizia rispetto ai canoni attuali e che comprai tanti anni or sono.

Carlo

attachicon.gif5 LIRE ROV CARLO ALBERTO.jpgattachicon.gifDir 5 L C A 49.jpg

Ti ringrazio molto, almeno adesso so quanto devo aspettare... Ma e possibile che alcune monete d´argento facciano una patina nera?

-donty-

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Guest carledo49

Ma e possibile che alcune monete d´argento facciano una patina nera?

Il nero con riflessi bluastri o marrone scuro se più recente è la classica patina da solfuri. All'inizio è rossiccia/giallina (lo si nota scurendo una moneta artificialmente con i fumi di uno zolfanello o trattandola con altri preparati a base di zolfo), successivamente con il suo consolidarsi ed il suo ispessimento diventerà sempre più scura. Attenzione che per il processo naturale ci vogliono parecchi anni, anche se alcuni cercano scorciatoie non "ortodosse".

I riflessi rossicci su queste patine fanno pensare anche ad una reazione del rame compreso nell'argento.

La patina migliore, per me, è quella circolare ed uniforme che dal bordo arriva sino al centro della moneta, di color marrone (anche scuro) con riflessi rossastri come se ci fossero delle venature.

Carlo

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