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IGNORED

Valore passato Zecchino d'oro


OhSailor

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Salve a tutti sono nuova sul forum!

Sono una studentessa di Lettere moderne e avrei bisogno di un chiarimento da chi è più esperto in materia.

Su un documento del 1824 ho trovato scritto che un commerciante di Modena del periodo riceveva ogni mese un pagamento di "tre zecchini d'oro".

Non essendo esperta e per capire meglio l'entità del pagamento avrei bisogno di sapere indicativamente il valore (a quel tempo) della cifra che mensilmente la persona riceveva.

Vi ringrazio in anticipo, la mia è principalmente una curiosità, ma mi aiuterebbe a capire meglio il testo.

Ciao e buona serata a tutti!! :D

Matilde

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  • 2 settimane dopo...

Sapete eventualmente consigliarmi a chi chiedere?

Ho guardato qualche libro in biblioteca ma non sono riuscita a cavare un ragno dal buco..

Grazie a chi potrò darmi una mano. Buon anno nuovo a tutti.

Matilde

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Le monete d'oro modenesi risalgono agli Estensi e si chiamavano Scuo d'oro oppure Ongaro ( nel 1600).

Gli ultimi zecchini veneziani risalgono a Manin (1797) Ne coniarono poi gli Austriaci ma in pochi esemplari.

I Papi ( Clemente XIV coniò zecchini fino al 1774 ) poi Pio VI coniò Doppie e non più zecchini.

Gli ultimi zecchini dei Savoia risalgono al 1750 circa.

Non capisco come a Modena nel 1824 si facesse ancora riferimento agli zecchini.

Ci sono qui alcune discussioni :

http://www.lamoneta.it/topic/46248-valore-moneta-nella-vita-comune-nel-1800-in-avanti/

al post n. 10 trovi un rimando a discussioni precedenti.

Ciao.

Roberto

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Le monete d'oro modenesi risalgono agli Estensi e si chiamavano Scuo d'oro oppure Ongaro ( nel 1600).

Gli ultimi zecchini veneziani risalgono a Manin (1797) Ne coniarono poi gli Austriaci ma in pochi esemplari.

I Papi ( Clemente XIV coniò zecchini fino al 1774 ) poi Pio VI coniò Doppie e non più zecchini.

Gli ultimi zecchini dei Savoia risalgono al 1750 circa.

Non capisco come a Modena nel 1824 si facesse ancora riferimento agli zecchini.

Ci sono qui alcune discussioni :

http://www.lamoneta.it/topic/46248-valore-moneta-nella-vita-comune-nel-1800-in-avanti/

al post n. 10 trovi un rimando a discussioni precedenti.

Ciao.

Roberto

Può darsi che data la vicinanza di Modena con la Toscana facesse riferimento agli zecchini toscani (fiorini d'oro) coniati ed usati fino all'unificazione, anche se in effetti il riferimento a quelle monete mi suona abbastanza strano (diciamo almeno scomodo rispetto ad altri tipi).

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Grazie Giuseppe e grazie rorey36 per le risposte e le riflessioni. Ho guardato i post ma diversi link non sono più attivi.

Molto probabilmente si tratta di zecchini austriaci, dato che aveva rapporti con l'Impero.

Gli austriaci erano zecchini d'oro?

Mi basterebbe capire se si trattava di una paga consistente o irrisoria al tempo.

Cercherò di indagare su che cifra potesse essere quantitativamente...

Ringrazio chi vorrà contribuire! :good:

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In Austria circolavano Ducati. Può darsi che a Modena non facessero differenza. ( il peso gr.3,50 era lo stesso)

La difficoltà è la conversione da Zecchino-Ducato in lire o altra moneta circolante in quel periodo.

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In un documento del 1823 si dice che il prezzo di 6000 scudi di Milano è pari ad "austriachi 31779.28".

Può essere utile a qualcosa questa informazione? Purtroppo non ho altri riferimenti.

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In un documento del 1823 si dice che il prezzo di 6000 scudi di Milano è pari ad "austriachi 31779.28".

Può essere utile a qualcosa questa informazione? Purtroppo non ho altri riferimenti.

Esistono tabelle di cambio dell'epoca con conversioni per pressochè tutte le monete degli stati italiani ed anche per alcune estere; considera inoltre che il sistema "napoleonico" era già stato adottato in Piemonte ma stava prendendo piede in modo consistente anche altrove come sistema di riferimento e poco dopo il 1860 con la convenzionemonetaria latina diverrà un sistema comune a molti stati europei.

Che ricordi in varie discussioni nel forum ne è stato parlato e forse anche allegata qualche tabella del genere.

Ad ogni modo per avere un'idea di una conversione approssimativa considera che lo zecchino (ammesso che si trattasse veramente di questa valuta) pesa 3,5 grammi in oro puro; un 20 lire del sistema piemontese ad esempio era 6,45gr oro al 90%, un 5 lire 25,0 grammi argento al 90%. Da un qualsiasi catalogo, anche quello online di questo sito (dal menu network > cataloghi online), puoi vedere peso e titolo delle varie valute in uso e stabilirne una conversione in base a pesi e titoli che non dovrebbe differenziarsi sostanzialmente dalle tabelle in uso allora.

Il problema è però capire con tre zecchini come potevi vivere all'epoca, considerando le necessità ed i prezzi dei generi alimnetari, ecc... di uso più comune.

Anche per questo credo esistano degli studi, ma non me ne sono mai occupato se non per caso e curiosità ed in modo un pò confuso.

Credo però che nel forum ci siano utenti meglio informati, magari dagli tempo per rispondere :good:

Modificato da Giuseppe
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Ok Giuseppe, grazie ancora per la disponibilità.

Proprio adesso sono capitata per sbaglio su una pagina di Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Quattrino).

Nella tabella riportata sembrerebbe che 3 Zecchini d'oro equivalgono a 1 Ruspone o a 15 Francesconi (argento).

Se si tratta della valuta della domanda iniziale, tre zecchini può considerarsi una cifra non irrisoria per una persona non benestante?

Rimango in attesa di notizie sul costo della vita in quel periodo.

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"Nella tabella riportata sembrerebbe che 3 Zecchini d'oro equivalgono a 1 Ruspone o a 15 Francesconi (argento)."

In effetti uno zecchino pesava 3,5 gr. e un ruspone 10,50 grammi circa.

Io ho un libro che racconta la storia della Cassa di Risparmio di Torino dove c'erano se ben ricordo prezzi e salari dell'ottocento ma non riesco a trovarlo. Sarà finito in fondo alla libreria.

Cerco e poi ti dirò.

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Il libro l'ho trovato, ma non ho ancora trovato il tempo di rileggerlo.

Qualche notizia ?

Nel secondo decennio dell'800 , Vitt.Emanuele I° fece coniare a Torino delle Doppie d'oro del valore di 24 Lire.

Pesavano circa 9,10 gr. a 900 millesimi. il che ci porta a 8,20 gr. di fino.

60 anni prima Carlo Eman.III mise in circolazione gli ultimi zecchini di Savoia ( gr. 3,40/3,50 gr. a 990/1000).

Sarei portato a pensare che uno zecchino poteva valere 10 lire.

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ti posto cosa ho trovato da una ricerca in rete vedi se ti può essere utile:

1746: Francesco III, a corto di denaro, vende per centomila zecchini d'oro veneziani ad Augusto III, re di Polonia ed elettore di Sassonia, 100 prestigiosi dipinti della galleria estense che emigrano a Dresda dove tuttora si trovano. La galleria una delle migliori d'Europa viene così declassata pur restando valida anche per effetto degli acquisti operati dai duchi successori.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ducato_di_Modena_e_Reggio

I conti si tenevano anticamente in lire di 20 soldi, o bolognini, di 12 denari. Nel 1261 lo Zecchino di Modena, di grammi 3.488 d'oro puro, valeva una lira di 20 soldi. Detta lira andò sempre diminuendo di valore fino al 1738, nel quale anno lo zecchino valeva 42 lire. Con la legge monetaria di Francesco II, 9 Agosto dello stesso anno, lo zecchino fu stabilizzato a 30 lire ; però alprincipio del 1800 era asceso a lire 31.30. Ora, la lira di Modena valeva nel 1807 lire italiane 0.3838, e secondo detta parità  doveva pesare grammi 1.7271 d'argento puro; moltiplicando quindi il peso per 31.30 (valore dello zecchino) si avrà  il peso della lira di Modena originaria, cioè grammi 54.0582 d'argento puro, pari a lire italiane 12.0129.

http://biblio1.ve.ismar.cnr.it/

http://biblio1.ve.ismar.cnr.it/fedora/repository/ismarbsa:ve00467-0099/OCR/ismarbsa_ve00467-0099.txt

aggiungo link a un libro consultabile online e anche scaricabile:

La zecca di Modena nei periodi communale ed estense (1884)

https://archive.org/details/lazeccadimodena0cres

purtroppo si ferma alla fine del 1700

Modificato da Fogg
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Non so se può essere utile:

post-1880-0-90334900-1388421431_thumb.jp

L'immagine è tratta da "Ragguaglio delle monete, dei pesi e delle misure attualmente in uso negli stati italiani e nelle principali piazze d'Europa" di G. Guidi, liberamente consultabile su Googlebooks

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Dall'Archivio storico della C.R.T.

Nel 1853 la Cassa di Risparmio aveva ben 6 dipendenti.

Gli stipendi mensili erano i seguenti :

CapoUfficio 200 lire

Sottocapo 125 lire

Applicato 85 lire

Tesoriere 165 lire

Commesso 60 lire

era anche previsto che dopo un quinquennio gli stipendi aumentassero del 10%

Stiamo però parlandi di 30 anni dopo

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Interessanti informazioni..

Effettivamente manca un riferimento al potere d'acquisto.

Su un altro documento è scritto che 42 lire equivalevano a 6 scudi fiorentini, quindi approssimando 36 lire sarebbero circa 5,14 scudi.

Magari su qualche Gazzetta fiorentina è possibile trovare il costo dei beni nel periodo suddetto.

Grazie a tutti per le informazioni!

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