Vai al contenuto
IGNORED

Il mio Black penny


Exergus

Risposte migliori

Salve, visto che è stata creata questa nuova sezione, colgo l'occasione per rispolverare una mia vecchia passione: i francobolli classici, con un occhio di riguardo per i falsi d'epoca (questo però è autentico...) e spero di far cosa gradita con questo piccolo contributo.

BLACK PENNY

Il primo francobollo del mondo, 1840 (Plate 8)

post-18735-0-92906900-1389727494_thumb.j

Per il Black Penny vennero approntate 11 tavole di stampa, tra le quali i collezionisti distinguono due tipi della 1a tavola. Le lettere SL negli angoli inferiori (visibili su questo esemplare), sono le "coordinate" del francobollo all'interno della tavola di stampa che contava 20 righe di 12 francobolli ciascuna (cosicché ogni riga valeva 1 shilling e il foglio intero 1 pound sterling)

Il “Guide Dot” nell’angolo, sotto la L, identifica questo esemplare come proveniente dalla tavola di stampa numero 8, come correttamente indicato dalla scritta apposta al verso, probabilmente da un precedente possessore di fine '800 (oggi nessuno si sognerebbe di fare una cosa del genere).

post-18735-0-81747400-1389727492_thumb.j

post-18735-0-87366900-1389727495_thumb.j

Da “The Stamps of Great Britain” by J. B. Seymour (1950)

La tavola 8 fu stampata il 3 Luglio 1840 ma venne usata solo dal Settembre dello stesso anno.
La prima data d'uso conosciuta e' l'11 Settembre 1840.

Nel Gennaio 1841 la stessa tavola venne stampata in rosso (Red penny).
Sotto la L quel punto si trova per le lettere:

AL (nel mezzo), EL, GL, HL, IL, ML, OL, PL, QL, SL, TL.

Ciao, Exergus :)

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Davvero bello con margini ampi e fresco. Io, purtroppo, non lo possiedo perchè quando seguivo i francobolli me ne è mancata l'occasione anche se ogni tanto un pensierino di un bel penny black su busta nel primo anno di utilizzo mi stuzzica.

Link al commento
Condividi su altri siti


Bel Penny Black!

con buoni margini e bella croce Maltese!

Approfitto per citare uno dei tanti nomi finiti nell'oblio della memoria,

al fine di divulgare un interessante notizia

e rendere omaggio ad uno di quegli uomini,quegli uomini Intelligenti, che sembra sempre DEBBANO "lottare" contro la vita.

E beffa della sorte, per quanto queste persone lottino , senza null'altro che il coraggio e l'intelligenza che sfocia laboriosa dalle loro mani,

per quanto siano vincenti, per quanto abbiano schivato e colpito i colpi della vita,

per quanto non si siano arrese come molti,

sembra sempre che quel destino vigliacco ed invisibile,

come un ghigno alle loro spalle,

li abbia già condannati alla sconfitta,ancor prima che la battaglia inizi.

Beh quelle persone sono i vincenti e loro troveranno un Immortalità ed una Gloria , che non ha eguali in questo mondo materico.

per dirla tutta, senza un motivo specifico. mi è più simpatico di Roward..

Lovrenc Košir,
nato il 29 luglio 1804 nella zona di Spodnja Luša (circa 120 km da Trieste, nell’area di Lubiana).
Studiò anche da sacerdote, ma il suo cammino non proseguì per quella strada.
Dopo un diploma con il massimo dei voti al ginnasio di Lubiana, crescendo, chiese di essere ammesso all'Accademia Marittima di Trieste, ma la sua domanda fu respinta.
Perse il padre a 20 anni, continuò gli studi finanziato dalla chiesa o "persone private"
era una persona brillante ed evidentemente meritava quei soldi che non aveva, per studiare !
In seguito entrò nel sistema postale austriaco, ottenendo incarichi anche nel Lombardo Veneto (parlava italiano, tedesco, francese, croato e latino) e si fece notare per più di una serie di riforme della contabilità delle merci.
Si sposò nel 1841, la moglie ed i 3 figli morirono prima di lui,
Lavorò per circa 40 anni tra Lubiana e Zagabria, città nella quale venne accusato di irregolarità finanziarie nel 1872 (Venne poi assolto.)
irregolarità, che lo costrinsero a ritornare a Vienna, dove morì nel 1879.
Il motivo per cui dovrebbe essere ricordato, è che nel 1835 inoltrò per primo al Ministero delle Finanze austriaco la proposta di utilizzare una carta gommata per indicare l’avvenuto pagamento delle spese postali,
il francobollo.
Questo succedeva cinque anni prima che venisse emesso il primo francobollo ufficiale della storia, il Penny Black inglese del 1840.
Saluti
Alessandro
Modificato da alessandr0
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


@@alessandr0 ti ringrazio per questa notizia di cui ero all'oscuro, specie perchè riguarda la mia zona. Tra l'altro ho anche scoperto che io e Košir condividiamo il compleanno :)

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Lovrenc Košir,...nato il 29 luglio 1804

Tra l'altro ho anche scoperto che io e Košir condividiamo il compleanno :)

Nel senso che hai 210 anni? :rofl:

Approfitto di questa discussione per postare anche il mio Penny Black

EDIT

petronius :)

Scusate, avevo sbagliato a inserire la foto, appena ritrovo quella giusta la metto :lol:

Modificato da petronius arbiter
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


L'esigenza del francobollo venne da alcuni ragionamenti del suo geniale inventore , Sir Rowland Hill , per far accedere al servizio la maggior parte dei cittadini unificando ed abbassando le tariffe ( la compensazione sarebbe avvenuta con l'aumento del traffico postale ) oltre al fatto che secondo l'aneddotica filatelica , Hill fu testimone del "trucchetto " che molti usavano per non pagare la tariffa postale. In origine la tariffa era pagata dal destinatario ,in base alla distanza e al contenuto ,ma alcuni impararono a mettere dei segni , come un codice , sulla cover dalla quale il destinatario poteva dedurre delle informazioni essenziali del mittente. L'idea fu quella di far pagare il servizio alla partenza ,quindi al mittente oltre a quella delle unificazioni delle tariffe e l'econimicità del servizio. l'invenzione che partì ufficialmente con il famosissimo Penny Black nel 1840 fu un successo e da lì prese i suoi passi la filatelia che per importanza ha sempre accompagnato la sorella più antica: la numismatica. In Italia prima dell'adozione da parte degli stati preunitari di questa nuova invenzione, esistevano vari precursori ,tra cui i famosi fogli AQ veneziani o i cavallini sardi (divenuti anche il simbolo delle poste ) , una sorta di carta bollata filigranata su cui era stampato il valore a secco ma lo si leggeva anche in filigrana ( lo si poteva dividete in 4 parti ed ognuno rappresentava un quarto del valore dell'intero foglio e corrispondeva ad una tariffa ,usanza che rimase ai francobolli ( spesso sulle buste antiche esistono valori interi e frammenti ). In merito all'anno della prima emissione per i francobolli italiani c'è un pò di polemica . Molti considerano la prima emissione italiana i 5 valori del 1850 del Lombardo Veneto con lo stemma dell'impero , la chiamano la prima emissione sul suolo italiano . Per altri la prima emissione veramente italiana fu quella del 1851 da parte del regno di Sardegna ed altri ancora la serie emessa nel 1861 dopo la proclamazione del regno d'Italia ( fate voi ) . La concordia degli esperti si esprime sulla serie del Regno delle Due Sicilie - Poste dI Sicilia emessa nel 1859 con l'immagine di Ferdinando II considerati tra i più belli non solo del periodo tra i francobolli italiani e stranieri ,ma anche di tutta la storia della filatelia. Una curiosità . per non oltraggiare la figura del sovrano borbonico,le poste adottarono un apposito timbro a forma di cornice detto a ferro di cavallo che impreziosiva ancora di più i francobolli. Scusate se mi sono dilungato

franc.JPG

Emissione del Lombardo Veneto

Modificato da sebeto2013
Link al commento
Condividi su altri siti


Per altri la prima emissione veramente italiana fu quella del 1851 da parte del regno di Sardegna ed altri ancora la serie emessa nel 1861 dopo la proclamazione del regno d'Italia ( fate voi ) . La concordia degli esperti si esprime sulla serie del Regno delle Due Sicilie - Poste dI Sicilia emessa nel 1859 con l'immagine di Ferdinando II considerati tra i più belli non solo del periodo tra i francobolli italiani e stranieri ,ma anche di tutta la storia della filatelia. Una curiosità . per non oltraggiare la figura del sovrano borbonico,le poste adottarono un apposito timbro a forma di cornice detto a ferro di cavallo che impreziosiva ancora di più i francobolli...

Concordo in pieno sulla bellezza dei francobolli Borbonici, nonostante le piccole dimensioni la finezza dell'incisione li rende quasi tridimensionali.

2 gr, prima tavola gruppi inferiori, gennaio 1859. Si nota l'annullo a ferro di cavallo, usato per non deturpare l'effigie del sovrano.

post-18735-0-87994200-1390130652_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Se siamo Arrivati a mostrare la Bellezza dei Francobolli del Regno al di là del Faro..

Permettetemi di mostrare per i più inesperti , la bellezza di un 20 grana , del Regno al di qua del faro.

Annullo piacevole e non troppo deturpante, in quanto sembra che il cavallo voglia scavalcare la "staccionata" che è l'annullo ( il timbro in uso nel regno di napoli era una scritta rettangolare " ANNULLATO" ),

oppure sembra stia dando una Zoccolata alla Trinacria ( Non dimentichiamo a cosa portò la voglia di "Libertà" ed "indipendenza" della Sicilia nei confronti di Napoli )

Trinacria che poggia anch'essa sull'annullo con un piede e sembra che facendo pressione stia alzando L'annullo a discapito del cavallo,

insomma un combattimento o un cavallo rampante,

ma è soggettivo, ad esempio i 3 Gigli in basso sono coperti ( dalla N e dalla A )

personalmente mi piacciono i cavalli,se questo fosse stato coperto (come lo sono i gigli ), non l'avrei considerato così bello,

Emessi nel 1858 un Anno prima dei Siciliani.

Saluti

Alessandro

post-34896-0-84223700-1390192091_thumb.j

Modificato da alessandr0
Link al commento
Condividi su altri siti


L'esigenza del francobollo venne da alcuni ragionamenti del suo geniale inventore , Sir Rowland Hill , per far accedere al servizio la maggior parte dei cittadini unificando ed abbassando le tariffe ( la compensazione sarebbe avvenuta con l'aumento del traffico postale ) oltre al fatto che secondo l'aneddotica filatelica , Hill fu testimone del "trucchetto " che molti usavano per non pagare la tariffa postale. In origine la tariffa era pagata dal destinatario ,in base alla distanza e al contenuto ,ma alcuni impararono a mettere dei segni , come un codice , sulla cover dalla quale il destinatario poteva dedurre delle informazioni essenziali del mittente. L'idea fu quella di far pagare il servizio alla partenza ,quindi al mittente oltre a quella delle unificazioni delle tariffe e l'econimicità del servizio. l'invenzione che partì ufficialmente con il famosissimo Penny Black nel 1840 fu un successo e da lì prese i suoi passi la filatelia che per importanza ha sempre accompagnato la sorella più antica: la numismatica. In Italia prima dell'adozione da parte degli stati preunitari di questa nuova invenzione, esistevano vari precursori ,tra cui i famosi fogli AQ veneziani o i cavallini sardi (divenuti anche il simbolo delle poste ) , una sorta di carta bollata filigranata su cui era stampato il valore a secco ma lo si leggeva anche in filigrana ( lo si poteva dividete in 4 parti ed ognuno rappresentava un quarto del valore dell'intero foglio e corrispondeva ad una tariffa ,usanza che rimase ai francobolli ( spesso sulle buste antiche esistono valori interi e frammenti ). In merito all'anno della prima emissione per i francobolli italiani c'è un pò di polemica . Molti considerano la prima emissione italiana i 5 valori del 1850 del Lombardo Veneto con lo stemma dell'impero , la chiamano la prima emissione sul suolo italiano . Per altri la prima emissione veramente italiana fu quella del 1851 da parte del regno di Sardegna ed altri ancora la serie emessa nel 1861 dopo la proclamazione del regno d'Italia ( fate voi ) . La concordia degli esperti si esprime sulla serie del Regno delle Due Sicilie - Poste dI Sicilia emessa nel 1859 con l'immagine di Ferdinando II considerati tra i più belli non solo del periodo tra i francobolli italiani e stranieri ,ma anche di tutta la storia della filatelia. Una curiosità . per non oltraggiare la figura del sovrano borbonico,le poste adottarono un apposito timbro a forma di cornice detto a ferro di cavallo che impreziosiva ancora di più i francobolli. Scusate se mi sono dilungato

franc.JPG

Emissione del Lombardo Veneto

Vorrei fare una precisione, sottolineando come hai detto che ci sono "Precusori" nostrani del Francobollo,

La Carta Veneziana addirittura del 600' e il cavallino Sabaudo della prima metà dell'800'

L'emissione del Lombardo Veneto non può essere considerata la Prima emissione Italiana di Francobolli,si cadrebbe in errore

Ma deve essere considerata la Prima emissione Utilizzata dagli Italiani,

In quanto le Stamperie di questi Valori erano In Austria,a Vienna, e per l'Austria il Lombardo Veneto altro non era che una Colonia,

tanto è vero che al centro del Foglio (di 240 esemplari) Correva la Filigrana composta dalla scritta K K H M cioè "Imperiale Regio Ministero del Commercio".

In alto invece ogni Francobollo ha le diciture K.K. POST STEMPEL (Francobollo Postale Reale ed Imperiale )

Saluti

Alessandro

post-34896-0-28279800-1390195746_thumb.j

Modificato da alessandr0
Link al commento
Condividi su altri siti


Se siamo Arrivati a mostrare la Bellezza dei Francobolli del Regno al di là del Faro..

Permettetemi di mostrare per i più inesperti , la bellezza di un 20 grana , del Regno al di qua del faro.

Allora mettiamo anche i valori di 1, 2 e 5 grana :)

1 grana, 1859, II tavola, incisore De Masa

post-18735-0-53043800-1390247402_thumb.j

2 grana, 1858, I tavola, incisore Masini

post-18735-0-01188000-1390247407_thumb.j

5 grana, 1859, II tavola, incisore De Masa

post-18735-0-40951600-1390247408_thumb.j

P.S. i primi francobolli ad essere falsificati sono quelli del Regno di Napoli.

Link al commento
Condividi su altri siti


Vorrei fare una precisione, sottolineando come hai detto che ci sono "Precusori" nostrani del Francobollo,

La Carta Veneziana addirittura del 600' e il cavallino Sabaudo della prima metà dell'800'

L'emissione del Lombardo Veneto non può essere considerata la Prima emissione Italiana di Francobolli,si cadrebbe in errore

Ma deve essere considerata la Prima emissione Utilizzata dagli Italiani,

In quanto le Stamperie di questi Valori erano In Austria,a Vienna, e per l'Austria il Lombardo Veneto altro non era che una Colonia,

tanto è vero che al centro del Foglio (di 240 esemplari) Correva la Filigrana composta dalla scritta K K H M cioè "Imperiale Regio Ministero del Commercio".

In alto invece ogni Francobollo ha le diciture K.K. POST STEMPEL (Francobollo Postale Reale ed Imperiale )

Saluti

Alessandro

Ti invito a rileggere il mio post......

L'esigenza del francobollo venne da alcuni ragionamenti del suo geniale inventore , Sir Rowland Hill , per far accedere al servizio la maggior parte dei cittadini unificando ed abbassando le tariffe ( la compensazione sarebbe avvenuta con l'aumento del traffico postale ) oltre al fatto che secondo l'aneddotica filatelica , Hill fu testimone del "trucchetto " che molti usavano per non pagare la tariffa postale. In origine la tariffa era pagata dal destinatario ,in base alla distanza e al contenuto ,ma alcuni impararono a mettere dei segni , come un codice , sulla cover dalla quale il destinatario poteva dedurre delle informazioni essenziali del mittente. L'idea fu quella di far pagare il servizio alla partenza ,quindi al mittente oltre a quella delle unificazioni delle tariffe e l'econimicità del servizio. l'invenzione che partì ufficialmente con il famosissimo Penny Black nel 1840 fu un successo e da lì prese i suoi passi la filatelia che per importanza ha sempre accompagnato la sorella più antica: la numismatica. In Italia prima dell'adozione da parte degli stati preunitari di questa nuova invenzione, esistevano vari precursori ,tra cui i famosi fogli AQ veneziani o i cavallini sardi (divenuti anche il simbolo delle poste ) , una sorta di carta bollata filigranata su cui era stampato il valore a secco ma lo si leggeva anche in filigrana ( lo si poteva dividete in 4 parti ed ognuno rappresentava un quarto del valore dell'intero foglio e corrispondeva ad una tariffa ,usanza che rimase ai francobolli ( spesso sulle buste antiche esistono valori interi e frammenti ). In merito all'anno della prima emissione per i francobolli italiani c'è un pò di polemica . Molti considerano la prima emissione italiana i 5 valori del 1850 del Lombardo Veneto con lo stemma dell'impero , la chiamano la prima emissione sul suolo italiano . Per altri la prima emissione veramente italiana fu quella del 1851 da parte del regno di Sardegna ed altri ancora la serie emessa nel 1861 dopo la proclamazione del regno d'Italia ( fate voi ) . La concordia degli esperti si esprime sulla serie del Regno delle Due Sicilie - Poste dI Sicilia emessa nel 1859 con l'immagine di Ferdinando II considerati tra i più belli non solo del periodo tra i francobolli italiani e stranieri ,ma anche di tutta la storia della filatelia. Una curiosità . per non oltraggiare la figura del sovrano borbonico,le poste adottarono un apposito timbro a forma di cornice detto a ferro di cavallo che impreziosiva ancora di più i francobolli. Scusate se mi sono dilungato

Modificato da sebeto2013
Link al commento
Condividi su altri siti


Ti invito a rileggere il mio post......

L'esigenza del francobollo venne da alcuni ragionamenti del suo geniale inventore , Sir Rowland Hill , per far accedere al servizio la maggior parte dei cittadini unificando ed abbassando le tariffe ( la compensazione sarebbe avvenuta con l'aumento del traffico postale ) oltre al fatto che secondo l'aneddotica filatelica , Hill fu testimone del "trucchetto " che molti usavano per non pagare la tariffa postale. In origine la tariffa era pagata dal destinatario ,in base alla distanza e al contenuto ,ma alcuni impararono a mettere dei segni , come un codice , sulla cover dalla quale il destinatario poteva dedurre delle informazioni essenziali del mittente. L'idea fu quella di far pagare il servizio alla partenza ,quindi al mittente oltre a quella delle unificazioni delle tariffe e l'econimicità del servizio. l'invenzione che partì ufficialmente con il famosissimo Penny Black nel 1840 fu un successo e da lì prese i suoi passi la filatelia che per importanza ha sempre accompagnato la sorella più antica: la numismatica. In Italia prima dell'adozione da parte degli stati preunitari di questa nuova invenzione, esistevano vari precursori ,tra cui i famosi fogli AQ veneziani o i cavallini sardi (divenuti anche il simbolo delle poste ) , una sorta di carta bollata filigranata su cui era stampato il valore a secco ma lo si leggeva anche in filigrana ( lo si poteva dividete in 4 parti ed ognuno rappresentava un quarto del valore dell'intero foglio e corrispondeva ad una tariffa ,usanza che rimase ai francobolli ( spesso sulle buste antiche esistono valori interi e frammenti ). In merito all'anno della prima emissione per i francobolli italiani c'è un pò di polemica . Molti considerano la prima emissione italiana i 5 valori del 1850 del Lombardo Veneto con lo stemma dell'impero , la chiamano la prima emissione sul suolo italiano . Per altri la prima emissione veramente italiana fu quella del 1851 da parte del regno di Sardegna ed altri ancora la serie emessa nel 1861 dopo la proclamazione del regno d'Italia ( fate voi ) . La concordia degli esperti si esprime sulla serie del Regno delle Due Sicilie - Poste dI Sicilia emessa nel 1859 con l'immagine di Ferdinando II considerati tra i più belli non solo del periodo tra i francobolli italiani e stranieri ,ma anche di tutta la storia della filatelia. Una curiosità . per non oltraggiare la figura del sovrano borbonico,le poste adottarono un apposito timbro a forma di cornice detto a ferro di cavallo che impreziosiva ancora di più i francobolli. Scusate se mi sono dilungato

Non ho criticato quello che hai detto... :)

Anzi ne ho convenuto, sottolineando la cosa più importante ed aprendo una parentesi a riguardo.

Saluti

Alessandro

:guitarist:

Link al commento
Condividi su altri siti


×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.