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Bruttium


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E' venuto un dentista da Genova ad insegnarci la Numismatica     cosi a Palermo  dicevano di Romolo Calciati negandogli qualsiasi collaborazione cosa che invece avrebbe dato una profondita' storica all 'opera, non riducendola solo ad un elenco del telefono, ed avrebbe evitato all'autore di chiudersi in affermazioni prive di qualsiasi sostegno storico archeologico

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Il 7/2/2022 alle 23:53, lipari dice:

Kore biga e' SIRACUSA PERIODO DI ICETA per Gabrici Consolo Langher Holm Giesecke SNG Lloyd SNG Ashm  SNG Evelpidis  SNG Fitz SNG Cop Arslan , che poi un dentista di Genova abbia scritto che appartenevano a periodo di Agatocle e' irrilevante ed a-scientifico.

Spiace leggere commenti così sprezzanti sul nostro forum. Ho avuto il piacere e l'onore di passare parecchie ore con il dott. Calciati a casa sua a Mortara. Mi ha sempre colpito, oltre alla sua immensa conoscenza della monetazione sicula e non solo, la sua grande umiltà. L'esatto contrario della supponenza dei due post precedenti.

 

Modificato da joannes carolus
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10 ore fa, lipari dice:

E' venuto un dentista da Genova ad insegnarci la Numismatica     cosi a Palermo  dicevano di Romolo Calciati negandogli qualsiasi collaborazione cosa che invece avrebbe dato una profondita' storica all 'opera, non riducendola solo ad un elenco del telefono, ed avrebbe evitato all'autore di chiudersi in affermazioni prive di qualsiasi sostegno storico archeologico

Vedi Lipari, penso che a distanza di 40 dall’uscita del primo volume del Corpus ancora non si sia compreso l’intento di Calciati con la sua opera.

Il Corpus, non aveva e non ha l'interesse di collocarsi nel panorama numismatico come una pubblicazione solo scientifica (ve ne erano piu che in abbondanza..), ma aveva/ha lo scopo di rendere nota una monetazione, quella bronzea, che oggi è più che conosciuta (grazie al anche al volume di Calciati) non di certo negli anni 80 dove l’unico lavoro recente sul bronzo era il Minì con pochi esemplari pubblicati e poche varianti.

Non dimentichiamo inoltre che siamo in Italia, quando pubblicò il Corpus, Calciati non ebbe grande collaborazione dal mondo accademico, i soliti problemi di oggi, dove il collezionista/studioso non ha lo stesso peso.. Fortunatamente, la critica internazionale premiò l’opera, oggi ancora estremamente considerata (dagli ambienti scientifici americani, inglesi, tedeschi e francesi), ricercata e venduta all’estero (là non badano a spese per acquistarla). Se consideri poi, che oggi si classificano le monete con testi che sono prodotti scaricando le immagini da internet...(senza fare nomi)...

Se in Italia, il Corpus, fosse stato venduto a 150€, oggi era già alla terza ristampa …., tanto più, ho visto  personalmente delle copie anastatiche (mai autorizzate) a casa di amici collezionisti …

Calciati amava la numismatica, la pittura ed il suo lavoro nel quale era un professionista molto affermato, con conferenze in giro per il mondo e pubblicazioni varie (tipo l’atlante di elettrochirurgia dentale stampato in varie edizioni).

Forse Lipari, queste persone che parlavano del “dentista di Genova”, se avessero speso meno tempo  a parlare del dentista, e di più a tutelare la numismatica della loro terra, oggi circolerebbero meno falsificazioni frutto della produzione di quegli anni….

Modificato da skubydu
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5 ore fa, skubydu dice:

Vedi Lipari, penso che a distanza di 40 dall’uscita del primo volume del Corpus ancora non si sia compreso l’intento di Calciati con la sua opera.

Il Corpus, non aveva e non ha l'interesse di collocarsi nel panorama numismatico come una pubblicazione solo scientifica (ve ne erano piu che in abbondanza..), ma aveva/ha lo scopo di rendere nota una monetazione, quella bronzea, che oggi è più che conosciuta (grazie al anche al volume di Calciati) non di certo negli anni 80 dove l’unico lavoro recente sul bronzo era il Minì con pochi esemplari pubblicati e poche varianti.

Non dimentichiamo inoltre che siamo in Italia, quando pubblicò il Corpus, Calciati non ebbe grande collaborazione dal mondo accademico, i soliti problemi di oggi, dove il collezionista/studioso non ha lo stesso peso.. Fortunatamente, la critica internazionale premiò l’opera, oggi ancora estremamente considerata (dagli ambienti scientifici americani, inglesi, tedeschi e francesi), ricercata e venduta all’estero (là non badano a spese per acquistarla). Se consideri poi, che oggi si classificano le monete con testi che sono prodotti scaricando le immagini da internet...(senza fare nomi)...

Se in Italia, il Corpus, fosse stato venduto a 150€, oggi era già alla terza ristampa …., tanto più, ho visto  personalmente delle copie anastatiche (mai autorizzate) a casa di amici collezionisti …

Calciati amava la numismatica, la pittura ed il suo lavoro nel quale era un professionista molto affermato, con conferenze in giro per il mondo e pubblicazioni varie (tipo l’atlante di elettrochirurgia dentale stampato in varie edizioni).

Forse Lipari, queste persone che parlavano del “dentista di Genova”, se avessero speso meno tempo  a parlare del dentista, e di più a tutelare la numismatica della loro terra, oggi circolerebbero meno falsificazioni frutto della produzione di quegli anni….

Complimenti  skubydu, in poche parole hai tracciato un splendido ritratto di Romolo Calciati, dei suoi interessi culturali e sottolineato il valore della sua opera apprezzata in tutto il mondo. Orgoglioso di possedere una copia del suo "elenco del telefono" con tanto di dedica autografa, ti auguro una buona giornata.

Modificato da joannes carolus
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Spiace anche a me leggere simili commenti non tanto per la valutazione del volume, che resta soggettiva, quanto per determinate affermazioni che esulano dalla correttezza metodologica che sarebbe opportuno adottare in questi casi.

Si possono condividere o meno le affermazioni di un autore e l'impostazione scelta per il relativo volume ma bisognerebbe anche calare l'opera nel contesto di riferimento, ossia gli anni Ottanta, e riflettere sul fatto che quell' "elenco del telefono" (espressione da cui mi dissocio) forse non aveva pretese di dignità accademica ma voleva offrire un contributo alla conoscenza di una monetazione ampia e complessa (quale il bronzo della Sicilia) fino ad allora limitata a studi certamente non esaustivi.

E bisognerebbe anzi esprimere profonda riconoscenza verso questo studioso, persona estremamente umana e cordiale, che pur non essendo "numismatico di mestiere" ha nondimeno fornito un significativo apporto, attraverso studi settoriali, a molteplici ambiti della scienza numismatica. E più che un punto di arrivo essi vanno considerati una base di partenza, certamente datata ma non meno importante e soprattutto imprescindibile per futuri sviluppi e approfondimenti della ricerca.

 

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E' venuto un dentista da Genova ad insegnarci la Numismatica     cosi a Palermo  dicevano di Romolo Calciati negandogli qualsiasi collaborazione cosa che invece avrebbe dato una profondita' storica all 'opera, non riducendola solo ad un elenco del telefono, ed avrebbe evitato all'autore di chiudersi in affermazioni prive di qualsiasi sostegno storico archeologico

Come al solito sono stato parzialmente frainteso.

Il Calciati fece un opera meritoria: per la prima volta elenco' tutti i pezzi bronzei della Sicilia. Prima studiavamo su 10 tavole del Gabrici il Mini' arrivo' tardi. Quello che voglio dire e' che fu snobbato dai gattopardi della numismatica , per non parlare del mondo accademico. Gli furono negate tantissime informazioni utilissime per datazioni e spiegazioni sui pezzi, rimase nelle mani dei pochi o dell'unico che lo volle aiutare, ma questo ebbe una conseguenza: niente profondita' storica, nessuna spiegazione e soprattutto azzardate e non giustificate datazioni ed attribuzioni di valore.

Mancando un opera cosi completa viene usato (anche da me) ma bisogna ricordare che non e' Vangelo e nel caso in esame l'utente che mi sbatte in faccia il Calciati dice (Agatocle) come verita' assoluta su un pezzo che 150 anni di numismatici hanno attribuito ad Iceta ,non ha il peso delle affermazioni di studiosi che vivendo e lavorando in Universita' Sovrintendenze Musei avevano a disposizione studi di settore ed interdisciplinari che consentivano conclusioni piu' ponderate.

Cosa poi centra il caso personale? Anche io ho conosciuto il Calciati quando presento' la sua opera all' aula magna dell' Universita' si certo era gentilissimo, parlava pure con me che all'epoca ero un adolescente. 

Modificato da lipari
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  • 1 mese dopo...
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Il 11/11/2021 alle 20:37, Oppiano dice:

Greek Italy. Bruttium, The Brettii. AE unit, c. 211-208 BC. Fourth coinage. D/ Head of Zeus right, laureate; thunderbolt behind. R/ Warrior advancing right, nude but for helmet, holding shield and spear; bunch of grape to right. HN Italy 1988. Scheu, Bronze 45. AE. g. 7.83 mm. 22.00 Very dark green patina.Good VF/VF.

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Ecco un altro esemplare recentemente acquisito ed utile anche per comparazione.

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SNG ANS 106. Peso 7,20 gr. Diametro 21,30 mm

Modificato da Oppiano
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Ecco un altro esemplare proveniente dalla collezione Silingardi e recentemente acquisito.

Mi domandavo quale fosse il simbolo ammonitore esattamente e se vi fossero altri esemplari con tale simbolo.

Mondo Greco. Bruttium. I Brettii. ca III sec. a.C. Bronzo. Oncia ridotta. D/ Testa di Zeus verso destra. R/ Aquila verso sinistra davanti un simbolo ammonitore mano destra con indice puntato.Attinaese 82. Peso 6,35 gr. Diametro 22 mm. BB+. Patina Verde.RR.Ex Nomisma 47 lotto 38 Aprile 2013

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Il 9/2/2022 alle 13:40, dracma dice:

Spiace anche a me leggere simili commenti non tanto per la valutazione del volume, che resta soggettiva, quanto per determinate affermazioni che esulano dalla correttezza metodologica che sarebbe opportuno adottare in questi casi.

Si possono condividere o meno le affermazioni di un autore e l'impostazione scelta per il relativo volume ma bisognerebbe anche calare l'opera nel contesto di riferimento, ossia gli anni Ottanta, e riflettere sul fatto che quell' "elenco del telefono" (espressione da cui mi dissocio) forse non aveva pretese di dignità accademica ma voleva offrire un contributo alla conoscenza di una monetazione ampia e complessa (quale il bronzo della Sicilia) fino ad allora limitata a studi certamente non esaustivi.

E bisognerebbe anzi esprimere profonda riconoscenza verso questo studioso, persona estremamente umana e cordiale, che pur non essendo "numismatico di mestiere" ha nondimeno fornito un significativo apporto, attraverso studi settoriali, a molteplici ambiti della scienza numismatica. E più che un punto di arrivo essi vanno considerati una base di partenza, certamente datata ma 

Ben detto Dracma !! Parole sacrosante.

"Si possono condividere o meno le affermazioni di un autore e l'impostazione scelta per il relativo volume"

"bisognerebbe anche riflettere sul fatto che quel volume o opera, forse, non aveva pretese di dignità accademica ma voleva offrire un contributo alla conoscenza di una monetazione ampia e complessa (quale il bronzo della Sicilia)"

"E bisognerebbe anzi esprimere profonda riconoscenza" ED AMMIRAZIONE VERSO QUALSIASI STUDIOSO O AMANTE DELLA NUMISMATICA CHE, ANCHE SE NON ACCADEMICO O LAUREATO IN QUESTO CAMPO, AD UN CERTO PUNTO SI SIEDE ALLA SCRIVANIA E SENTE LA VOGLIA DI PORRE PER ISCRITTO TUTTE LE CONOSCENZE, ESPERIENZE, OSSERVAZIONI E NOVITÀ CHE LA SUA PASSIONE PER LA NUMISMATICA FINO A QUEL MOMENTO GLI HA FATTO RACCOGLIERE. QUELLO CHE VIENE PARTORITO POI, PUÒ ESSERE DI GRADIMENTO O MENO, ACCETTATO O MENO, MA RITENGO CHE SIA PUR SEMPRE UN UTILE LASCITO PER LA NUMISMATICA E UN AIUTO PER CHI VUOLE ENTRATE IN QUESTO MERAVIGLIOSO MONDO DOPO DI NOI. LA NUMISMATICA NON HA BISOGNO SOLO DI ACCADEMICI, MA PER NON FARLA MORIRE AL DI FUORI DELLE UNIVERSITÀ, HA BISOGNO ANCHE  DI FIGURE COME QUELLA, QUI DI SEGUITO, DESCRITTA DA DRACMA: (La parte sopra in maiuscolo l'ho aggiunta io, inserendola nelle citazioni di Dracma).

"studioso, che pur non essendo numismatico di mestiere, ha nondimeno fornito un significativo apporto, attraverso studi settoriali, a molteplici ambiti della scienza numismatica. E più che un punto di arrivo essi vanno considerati una base di partenza, non meno importante e soprattutto imprescindibile per futuri sviluppi e approfondimenti della ricerca".

Morale della favola?

A mio avviso, non bisognerebbe MAI disprezzare, sminuire o ridicolizzare qualsiasi lavoro o "opera numismatica" frutto dell'impegno e dell'amore di un appassionato verso questa materia.  Corretti o meno che siano l'impostazione ed i contenuti, ritengo che ogni lavoro possa sempre fornire alla numismatica qualche informazione in più, possa sempre correggere, migliorare o ampliare qualcosa che è stata fatta in passato da altro studioso o amarote... tutto questo sarà bagaglio e fonte di informazione e confronto sia per noi che per i posteriori. 

Chi viene dopo, potrà sempre dire qualcosa in più o più completa di chi è venuto prima.

Onore al grande Calciati, ma apprezziamo, valorizziamo e cerchiamo di far conoscere ai neofiti anche gli sforzi di studiosi o semplici appassionati meno "illustri" che vanno sempre ringraziati per il contributo che lasciano alla numismatica, aiutando a mantenerla viva ed aggiornata.

Purtroppo, dispiace che in qualche altra discussione di questa sezione (al di là del fraintendimento di Lipari) qualche utente abbia fatto il contrario... 

Buonanotte!

 

Modificato da giuseppep
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  • 3 settimane dopo...
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Per ritornare alla monetazione.

Esemplare acquisito da Artemide Kunstauktionen GmbH.

AE Half Unit, c. 208-203 BC. Second Punic War issue.  Obv.  Winged and diademed bust of Nike left within wreath.  Rev.Zeus, holding thunderbolt and scepter, driving biga left; kithara below horses.  HN Italy 2011.  Ae.  3.55 g.  16.50 mm. 

Che ne pensate?

Domenico

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Ecco un altro esemplare entrato in collezione.

Dovrebbe essere un Sear 207 var. (testo che non ho) e, salvo errore, da un prima verifica, dovrebbero essere mancante nell’Attianese la variante della cornucopia.

Domenic?

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Buongiorno,

ho caricato nella BIBLIOTECA NUMISMATICA, i tre articoli di Frederick Scheu.

Saluti,

Domenico

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Il 21/12/2021 alle 21:18, Oppiano dice:

Buonasera,

posto un ulteriore esemplare della monetazione dei Brettii.

Trattasi di moneta aggiudicata in Asta Artemide 46e del 23-24/02/2019, Lotto 91 con la seguente descrizione:

Greek Italy. Bruttium, Brettii. AE Unit, c. 208-203 BC. D/ Laureate head of Zeus right. R/ BPET-TIΩN. Eagle standing left on thunderbolt with wings spread; ant to left. HN Italy 2010. AE. g. 8.23 mm. 21.00 R. Rare symbol. Emerald green patina, reddish spot on obverse. Good VF.

Posto la foto D/R che ho fatto dell’esemplare ed un ingrandimento della “formica”.

L’esemplare viene postato non solo per condivisione, ma perché, dalla lettura del testo del prof. Attianese, gentilmente consigliatomi, questa moneta non è (salvo errori) descritta fra i tipi facenti parte della c.d. “Serie con Zeus ed aquila” (tipi dal n. 105 al n. 142 compresi).

Ora, al di là delle considerazioni che possono essere fatte sulla Serie in punto sia di “aquila” (mutuata, come pare, “da altre coniazioni magno-greche e siceliote, ma anche dalle monete tolemaiche egiziane”), sia di “numerario notevole” tale da rendere gli esemplari stessi “abbastanza comuni”, l’attenzione che volevo richiamare è sul tipo - considerato inusuale e (forse) anche raro - dell’insetto individuato quale formica che trovasi nel campo a sx del R/.

Indubbiamente il tipo “formica” contrasta con i tipi più comunemente individuabili nella Serie, come ad esempio il bucranio, la cornucopia, l’ancora, l’exagramma, il caduceo.

La “formica” - disegno stilizzato (a mio avviso) ben definito - che ruolo aveva, e se lo aveva? Per analogia, ritroviamo l’insetto in altre monetazioni similari ed in un certo qual modo storicamente allineate?

Domenico

 

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Da:

“La formica aveva un manifesto significato di laboriosità, operosità ed organizzazione, qualità tutte che i Brettii volevano evidenziare di se stessi.”

Domenico

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Supporter

Ciao @chievolan,

tu riusciresti a fornire un’indicazione sul tipo di rapace/aquila presente sul dritto di questi esemplari?

Te li posto per celerità.

Mille grazie.

Domenico

 

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Ciao Domenico.

Difficile attribuire la specie da figure impresse in monete, ma proviamoci ...

Becco e testa mi fanno pensare subito ad un'aquila, escludendo falchi ed altri rapaci.

La coda mi fa escludere alcune aquile.

Nelle immagini vediamo le gambe correttamente calzate, ma con i tarsi-metatarsi estremamente lunghi (certamente più del normale) e non piumati.

L'aspetto generale, con forma snella ed elegante e la postura, mi porta a pensare all'Aquila del Bonelli (Aquila fasciata) e non all'Aquila reale.

 

  • Grazie 1
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  • 2 settimane dopo...
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La serie brettiana continua con questo ulteriore esemplare:

Greek Italy.  Bruttium, Brettii.  AR Drachm, c. 216-214 BC. Second Punic War issue.Obv.  Diademed and draped bust of Nike right; behind, plow right.  Rev.  River god standing facing, crowning himself with wreath and holding scepter; monogram to right.  HN Italy 1963; HGC 1 1356; SNG Ashmolean 1413; Arslan dies 74/98; Scheu 55.  AR.  4.47 g.  19.50 mm.  A choice specimen. Minor test cut on the edge. Enchanting iridescent patina.  EF.

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La serie brettiana continua con questo ulteriore esemplare:

Greek Italy.  Bruttium, Brettii. AE 1/6 Unit, c. 214-211 BC.  Obv.  Head of Athena left, wearing crested Corinthian helmet; behind, pellet.  Rev.  ΒΡΕΤΤΙ - ΩΝ. Owl standing right, head facing.  HN Italy 1985; HGC 1 1379; Scheu, Bronze 35.  AE.  1.86 g.  14.00 mm.  Enchanting faint green patina over brown surfaces. EF.

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1 ora fa, Oppiano dice:

La serie brettiana continua con questo ulteriore esemplare:

Greek Italy.  Bruttium, Brettii. AE 1/6 Unit, c. 214-211 BC.  Obv.  Head of Athena left, wearing crested Corinthian helmet; behind, pellet.  Rev.  ΒΡΕΤΤΙ - ΩΝ. Owl standing right, head facing.  HN Italy 1985; HGC 1 1379; Scheu, Bronze 35.  AE.  1.86 g.  14.00 mm.  Enchanting faint green patina over brown surfaces. EF.

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Personalmente ritengo un po' generoso il grado di conservazione attribuito.... parere personale

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Il 9/2/2022 alle 23:48, lipari dice:

non ha il peso delle affermazioni di studiosi che vivendo e lavorando in Universita' Sovrintendenze Musei avevano a disposizione studi di settore ed interdisciplinari che consentivano conclusioni piu' ponderate.

Il CNS di Calciati e’ un ‘corpus’ non una monografia. Il lavoro nel suo complesso forse risente di alcune note tecniche e datazioni che andrebbero aggiornate ma se lo consultiamo non e’ per tanto queste quanto per la messe di dati ineguagliabile che ci ha potuto mettere a disposizione.

historia nummorum 2 dei piu’ blasonati Keith Rutter e soci ha la medesima funzione: una mole di dati e foto formidabile che ha il pregio di fornire una sintesi pressoché completa e di primo riferimento per inquadrare tutta la moneta dell’Italia continentale antica ( e speriamo che a Varsavia annuncino

il volume sulla Sicilia che ormai aspettiamo da una generazione ?

Le note storiche - peraltro redatte molto sinteticamente ma sempre curatissime riflettono - in nuce - lo stato attuale ( o meglio di allora quando usci il volume ) della ricerca. per approfondimenti tuttavia ovvio che mi orientero’ su monografie specifiche della zecca o drl periodo che mi interessano. 
 

rilevo infine che i famosi ‘studiosi’ soprattutto degli atenei italiano , o delle Soprintendenze la Sicilia l’hanno proprio negletta e quei dati e ‘studi di settore’ che avrebbero permesso ‘conclusioni piu’ ponderate’ sono rimasti nel cassetto se la maggior parte delle opere dedicate alle zecche siciliane sono avvenute per mano ( per fortuna! Altrimenti saremmo ancora ad attendere..) di validissimi studiosi esteri.

un breve elenco certo non esaustivo ma che illustra  la rilevanza imprescindibile  del contributo degli studiosi stranieri:

Gela - Holloway Jenkins

Terina - Jenkins

Naxos - Cahn

Siracusa -  Boheringer 

fino ad arrivare al recentissimo corpus per Akragas di Ulka Westermark che ha colmato un vuoto per questa monetazione di bellezza e importanza senza pari che esisteva in pratica da sempre. 
eccetto per la Caltabiano che ha prodotto lo studio di riferimento per Messana ( e la Tusa Cutroni - per altri meriti) dov’e’ il contributo di questi studiosi delle soprintendenze dai quali aspettiamo da anni ( tra poco da un secolo) che una collezione quale la Pennisi o la Gagliardi vengano descritte in un catalogo come si deve e che - peraltro - le proteggerebbe come meriterebbero ? 

moneta pubblicata = moneta protetta 

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  • 6 mesi dopo...
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Artemide Aste Srl - Artemide LVIII - 5-6/11/2022

Lotto 86

Greek Italy.  Bruttium, The Brettii.  AE Unit (Didrachm), c. 208-203 BC.  HN Italy 2010; Attianese 115; SNG Deutschland 1284.  AE.  8.26 g.  22.00 mm.  An outstanding example. Wonderful untouched greyish-green patina.  EF.

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Artemide Aste Srl - Artemide LVIII - 5-6/11/2022

Lotto 84

Greek Italy.  Bruttium, Brettii.  AE Half-Unit. Fourth Coinage, c. 214-211 BC.Obv.  NIKA. Diademed head of Nike left; (behind, ear of barley?).  Rev.ΒΡΕΤΤΙΩΝ. Zeus striding right, holding thunderbolt and sceptre; between legs, star; before, cornucopiae.  HN Italy 1982; SNG ANS 60; Scheu, Bronze 27.  AE.  3.64 g.  17.00 mm.  Choice example. Wonderful Light emerald green patina.  EF/About EF.

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Artemide Aste Srl - Artemide LVIII - 5-6/11/2022

Lotto 82

Greek Italy.  Bruttium, The Brettii.  AR Drachm, Third coinage, c. 216-214 BC.Obv.  Winged and diademed bust of Nike right; uncertain symbol behind.Rev.  ΒΡΕΤΤΙΩΝ. River god Aisaros standing facing, crowning himself and holding sceptre; to right, incense altar.  HN Italy 1959; Arslan dies 59/82’; Scheu S13.  AR.  3.94 g.  20.00 mm.  Attractive example. Darkly toned, underlying luster.  EF.

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Artemide Aste Srl - Artemide LVIII - 5-6/11/2022

Lotto 83

Greek Italy.  Bruttium, Brettii.  AR Drachm, c. 216-214 BC. Second Punic War issue.  Obv.  Diademed and draped bust of Nike right; behind, simpulum.  Rev.River god standing facing, crowning himself with wreath and holding sceptre; I and thymiaterion to right.  HN Italy 1960; HGC 1 1356; Arslan dies 50/69’; Scheu S18. AR.  4.58 g.  19.00 mm.  Slightly rough surfaces. Lovely iridescent patina.  About EF.

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Il 5/11/2022 alle 19:08, Oppiano dice:

 

Artemide Aste Srl - Artemide LVIII - 5-6/11/2022

Lotto 84

Greek Italy.  Bruttium, Brettii.  AE Half-Unit. Fourth Coinage, c. 214-211 BC.Obv.  NIKA. Diademed head of Nike left; (behind, ear of barley?).  Rev.ΒΡΕΤΤΙΩΝ. Zeus striding right, holding thunderbolt and sceptre; between legs, star; before, cornucopiae.  HN Italy 1982; SNG ANS 60; Scheu, Bronze 27.  AE.  3.64 g.  17.00 mm.  Choice example. Wonderful Light emerald green patina.  EF/About EF.

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Ne posseggo una molto simile, non uguale. Catalogata con il numero successivo: HN Italy 1983.

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