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IGNORED

Rame rosso rame marrone


hermy

Risposte migliori

@@Ianva in condizioni atmosferiche no , è anche vero che in particolari ambienti , in cui ci sono le condizioni chimiche , si forma il solfuro di argento ( in soluzione ad esempio ) :)

Saluto

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@@Ianva in condizioni atmosferiche no , è anche vero che in particolari ambienti , in cui ci sono le condizioni chimiche , si forma il solfuro di argento ( in soluzione ad esempio ) :)

Saluto

Ho capito:) e il solfuro è nero?

Perché non fai un bel manuale di lamoneta su queste cose in cui spieghi tutto ciò in merito a rame, argento, oro e le loro leghe?

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@@Ianva non sempre sono neri , nel caso dell'argento si , ma non è la regola .

Beh un manuale credo per me sia troppo , certo è che , se c'è qualcuno che possa collaborare io sono disponibile :)

Saluto

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Supporter

Per l'amor di Dio, non inventiamo la chimica!

Come metallo nobile l'argento non si ossida all'aria nè a caldo nè a freddo, mentre è attaccato dall'acido solfidrico con formazione di solfuro.

L'argento viene eventualmente ossidato anche a freddo dall'ozono, non certo dall'ossigeno.

apollonia

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@@apollonia mi scusi ? ..l'argento non si ossida ? ....ma stiamo scherzando spero , specialmente nel dire che non si ossida all'aria ed è attaccato da un acido perdipiù debole ( e menomale che la chimica me la invento )

Qui chi inventa la chimica è lei , visto che l'argento non ha gli orditali d interni totalmente completi , bensì , come lei sicuramente saprà , l'argento tende come tutti i metalli appartenenti al blocco d alla formazione di complessi . L'ossidazione dell'argento a causa sia dello zolfo , proveniente dall'acido solfidrico che dall'ossigeno molecolare ( non trascurabile poiché componente maggioritaria) , visto che l'argento assume valenza +1 .Ciò che si vede poi è l'imbrunimento dell'argento poiché , e non l'ho mai negato , sono presenti tracce di acido solfidrico ma da qui a dire che l'ossigeno non interferisce ne passa . L'argento difatti si scioglie in acidi fortemente ossidanti , come ad esempio l'acido nitrico , ma ciò non vuol dire che non si ossida , difatti a spese dell'acido con caratteristiche ossidanti ( che cioè ossida riducendosi ) l'argento viene ossidato , è un generico equilibrio di ossido riduzione in soluzione acida . Le proprietà ossidanti degli acidi riguardano in particolar modo gli acidi forti e non gli acidi deboli come il solfidrico , difatti per questi ultimi si devono verificare determinate condizioni ; difatti , in ambiente acido per H+ , i potenziali di ossido riduzione fra acido solfidrico ed ossigeno favoriscono nettamente l'ossigeno .

Che poi lo stesso argento reagisca in minima parte con le tracce di zolfo nell'atmosfera è vero , ma è un discorso da ponderare ( visto che l'ossigeno accelera fortemente la reazione ) , tanto che , se non ci fosse la presenza di ossigeno molecolare O2 la reazione risulta cineticamente lentissima . E' quindi , la reazione di ossidazione dell'argento da imputare in larga parte all'azione dell'ossigeno che all'azione delle tracce di acido solfidrico ( seppur in minoranza rispetto all'altro elemento ) . Ciò che può aver fuorviato Ianva , e di ciò me ne scuso , è l'aver considerato la semplice semireazione dell'O2 e la poca precisione che ho messo nei dettagli , che trasformandosi in acqua ossida Ag0 AD Ag+ e non , come ho scritto , errando Ag2O ( questo avviene in ambiente umido) . Quest'ultimo , ossia l'ossido d'argento può formarsi in presenza di forte umidità , si pensi ad esempio alla formazione di una patina in un ambiente fortemente umido ossia ricco d'acqua .

L'oro è categoria a parte , visto che in quel caso non ha elettroni di valenza ecco perché non si ossida ( in condizioni normali ) ed , uno dei pochi modi per poterlo portare in soluzione è appunto l'attacco con acqua regia .

NB: intendo per quanto riguarda l'oro la sua elevata stabilità , anche se in effetti un elettrone spaiato nell'orbitale 6s è presente .

Modificato da ilcollezionista90
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Supporter

Da http://www.treccani.it/enciclopedia/argento_(Enciclopedia_Italiana)/

L'argento non si ossida né all'aria secca né all'umida, né a freddo né a caldo e per questa ragione entra a far parte del gruppo dei metalli nobili. Quando è fuso assorbe l'ossigeno atmosferico (fino a 22 volte il suo volume) e lo abbandona bruscamente nel momento della solidificazione.

Quindi nemmeno allo stato fuso l’argento reagisce con l’ossigeno atmosferico per dare l’ossido, ma lo assorbe per cederlo all’atto della solidificazione.

L'acido solfidrico lo annerisce, trasformandolo in solfuro. Così pure i solfuri alcalini, che si adoperano per patinarlo.

...

Ossido di a. Composto dell’ossigeno con l’a., Ag2O; polvere amorfa, bruna, inodore, di sapore metallico, solubile in ammoniaca, e poco in acqua. La sua soluzione acquosa ha reazione alcalina per la formazione dell’idrato, AgOH, esistente quest’ultimo solo in soluzione.

No comment.

apollonia

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@@apollonia Lei non vuole capire , di conseguenza la invito a consultare un ottimo testo universitario , di chimica analitica e tossicologia scritto da un illustre professore , quale Antonio Araneo pag.308 (*). Aggiungo che , il termine attaccare non significa ossidare , bensì portare nella soluzione acida il metallo solido e l'acido solfidrico non può farlo essendo un acido diprotico debole ( la treccani lo dice ? ), con un potere ossidante di molto inferiore ad un acido forte quale il nitrico. A tale proposito , visto che perdura le riporto anche la reazione analoga :

3 Ago + 4 HNO3 -----> 3 AgNO3 + NO + 2H2O vedrà conseguentemente che si forma nitrato di argento a spese dell'argento metallico .

Dopodiché ne riparliamo , visto che gli esami di chimica non si sostengono con la treccani . Eviterò per quanto me ne concerne di rispondere nuovamente , visto che non ha senso continuare .

PS : affinché l'ossido diventi idrossido è necessario intervenire , con una variabile chiamata PH e , tanto per cesellare , alcuni idrossidi sottraggono all'aria umida la stessa acqua , per questo vengono chiamati deliquescenti .

(*)A. Araneo. Chimica analitica qualitativa. III Edizione, 1993, Ambrosiana Milano.

La saluto

Modificato da ilcollezionista90
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Supporter

@@apollonia Lei non vuole capire , di conseguenza la invito a consultare un ottimo testo universitario , di chimica analitica e tossicologia scritto da un illustre professore , quale Antonio Araneo pag.308 (*). Aggiungo che , il termine attaccare non significa ossidare , bensì portare nella soluzione acida il metallo solido e l'acido solfidrico non può farlo essendo un acido diprotico debole ( la treccani lo dice ? ), con un potere ossidante di molto inferiore ad un acido forte quale il nitrico. A tale proposito , visto che perdura le riporto anche la reazione analoga :

3 Ago + 4 HNO3 -----> 3 AgNO3 + NO + 2H2O vedrà conseguentemente che si forma nitrato di argento a spese dell'argento metallico .

Dopodiché ne riparliamo , visto che gli esami di chimica non si sostengono con la treccani . Eviterò per quanto me ne concerne di rispondere nuovamente , visto che non ha senso continuare .

PS : affinché l'ossido diventi idrossido è necessario intervenire , con una variabile chiamata PH e , tanto per cesellare , alcuni idrossidi sottraggono all'aria umida la stessa acqua , per questo vengono chiamati deliquescenti .

(*)A. Araneo. Chimica analitica qualitativa. III Edizione, 1993, Ambrosiana Milano.

La saluto

Posso conoscere il livello culturale del mio illustre interlocutore?

apollonia

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Supporter

@@apollonia le ho mandato un MP :)

Saluto

Le ho risposto, e credo che sarebbe doveroso da parte sua riportare sul forum le inesattezze sulla chimica dell'argento nelle condizioni atmosferiche che ha riconosciuto nell'MP stesso.

apollonia

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@@apollonia le ho risposto anch'io e , se lei ha letto i miei precedenti post mi sono corretto ( post.n°32) , specificando poi in quali contesti si forma l'ossido di argento a spese quindi del solfuro .

ps : ho poi risposto al suo MP :)

La saluto

Modificato da ilcollezionista90
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