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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Stavo leggendo qualcosa su come trattare questo problema che tra l'altro non ho mai visto dal vivo e non ne conoscevo l'esistenza... Ho letto che esistono soluzioni di tutti i tipi ma a quanto pare non sono tutte valide.

- bagno di olio di oliva

- acqua demineralizzata da cambiare ogni giorno per 2 o 3 giorni (?)

- Super attack (Sic..)

- Benzotriazolo.

Ovviamente l'unico che davvero funziona a sentire in giro è il benzotriazolo...

Ho letto qualcosa su questo processo in cui è fortemente coinvolto l'acido solforico. Ma mi chiedevo, usando una base forte come ad es il bicarbonato, neutralizzando l'acido solforico non si può interrompere la reazione?

Questo lo chiedo perche insomma....per un restauratore che magari deve trattare una moneta di valore ha pure senso usare una sostanza pericolosa come il benzotriazolo ma per chi magari deve solo pulire un bronzetto di famiglia del valore di 3 euro i rischi sarebbero davvero più alti dei benefici!

Possibile che nella vastità dell'universo non esista un altro composto innocuo o comunque più sicuro del benzotriazolo in grado di bloccare questa ossidazione??

Modificato da kkfraxx

Inviato

Stavo leggendo qualcosa su come trattare questo problema che tra l'altro non ho mai visto dal vivo e non ne conoscevo l'esistenza... Ho letto che esistono soluzioni di tutti i tipi ma a quanto pare non sono tutte valide.

- bagno di olio di oliva

- acqua demineralizzata da cambiare ogni giorno per 2 o 3 giorni (?)

- Super attack (Sic..)

- Benzotriazolo.

Ovviamente l'unico che davvero funziona a sentire in giro è il benzotriazolo...

Ho letto qualcosa su questo processo in cui è fortemente coinvolto l'acido solforico. Ma mi chiedevo, usando una base forte come ad es il bicarbonato, neutralizzando l'acido solforico non si può interrompere la reazione?

Questo lo chiedo perche insomma....per un restauratore che magari deve trattare una moneta di valore ha pure senso usare una sostanza pericolosa come il benzotriazolo ma per chi magari deve solo pulire un bronzetto di famiglia del valore di 3 euro i rischi sarebbero davvero più alti dei benefici!

Possibile che nella vastità dell'universo non esista un altro composto innocuo o comunque più sicuro del benzotriazolo in grado di bloccare questa ossidazione??

Scusami kkfraxx ma hai già chiesto informazioni sul trattamento del cancro del bronzo ed hai già ricevuto risposte (a cui non hai dato nessun riscontro); prima di aprire una nuova discussione ti consiglio di rileggerti le numerose discussioni in cui si è trattato questo argomento. Ti basterà aprire la sezione di ricerca e digitare "cancro del bronzo" e ti verranno proposte 4 pagine di discussioni.

Per non alimentare confusione mi preme inoltre sottolineare che quello che è comunemente conosciuto come cancro del bronzo è Nantokite (cloruro rameoso) che si produce dal contatto del rame con i cloruri presenti nei terreni, nell'aria o nell'acqua.

Per approfondire l'aspetto del trattamento ti consiglio questa lettura.

http://www.ctseurope.com/contentimages/news2010-21.3%20_cancro%20bronzo_.pdf

Se desideri cimentarti in interventi sul cancro del bronzo ti consiglio di lasciare l'olio per l'insalata e il 2-cianoacrilato di metile per le tazzine della nonna.

A mio parere le monete meritano un trattamento conservativo non in funzione di un valore economico ma in funzione del documento che rappresentano, sia come storia propria che come vissuto personale a loro collegato, per cui la risposta al "ne vale la pena" è SI! Dobbiamo considerarci come semplici custodi temporanei di questi documenti e, in quanto tali, dobbiamo garantirne la conservazione.

A tutt'oggi quello con il benzotriazolo è universalmente considerato il trattamento più efficace e sicuro e la nocività non deve essere un impedimento all'uso (è considerato nocivo, non altamente tossico o tossico) ma un giusto ammonimento che deve condurre alle necessarie precauzioni: guanti, ambiente ventilato, magari anche occhiali e mascherina; lontani dagli alimenti, da bambini ed animali.

Qui mi fermo

Ciao

Mario

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Inviato

Scusami kkfraxx ma hai già chiesto informazioni sul trattamento del cancro del bronzo ed hai già ricevuto risposte (a cui non hai dato nessun riscontro); prima di aprire una nuova discussione ti consiglio di rileggerti le numerose discussioni in cui si è trattato questo argomento. Ti basterà aprire la sezione di ricerca e digitare "cancro del bronzo" e ti verranno proposte 4 pagine di discussioni.

Per non alimentare confusione mi preme inoltre sottolineare che quello che è comunemente conosciuto come cancro del bronzo è Nantokite (cloruro rameoso) che si produce dal contatto del rame con i cloruri presenti nei terreni, nell'aria o nell'acqua.

Per approfondire l'aspetto del trattamento ti consiglio questa lettura.

http://www.ctseurope.com/contentimages/news2010-21.3%20_cancro%20bronzo_.pdf

Se desideri cimentarti in interventi sul cancro del bronzo ti consiglio di lasciare l'olio per l'insalata e il 2-cianoacrilato di metile per le tazzine della nonna.

A mio parere le monete meritano un trattamento conservativo non in funzione di un valore economico ma in funzione del documento che rappresentano, sia come storia propria che come vissuto personale a loro collegato, per cui la risposta al "ne vale la pena" è SI! Dobbiamo considerarci come semplici custodi temporanei di questi documenti e, in quanto tali, dobbiamo garantirne la conservazione.

A tutt'oggi quello con il benzotriazolo è universalmente considerato il trattamento più efficace e sicuro e la nocività non deve essere un impedimento all'uso (è considerato nocivo, non altamente tossico o tossico) ma un giusto ammonimento che deve condurre alle necessarie precauzioni: guanti, ambiente ventilato, magari anche occhiali e mascherina; lontani dagli alimenti, da bambini ed animali.

Qui mi fermo

Ciao

Mario

Hai ragione pardon...ma non ritrovo le discussioni a cui ho partecipato!!! Non è l'unica questa del cancro del bronzo


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