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IGNORED

Come si faceva prima di internet?


Ianva

Risposte migliori

Salve a tutti!

In questi giorni mi è sorta spontanea una domanda. Ma prima un preambolo. Da quando ho iniziato a frequentare le aste e acquistare monete in modo più "serio"(passatemi il termine) ho sempre usufruito di internet. Possiamo accedere a numerose aste, motori di ricerca che "trovano" le monete in più aste contemporaneamente ( sixbid, bidinside, numisbids, deamoneta...). Da aggiungere vi sono i negozi online che semplicemente fanno vendita diretta. Abbiamo la possibilità di visionare(seppur solo in foto) e scegliere cosa comprare tra centinaia di migliaia di monete. E di imparare molto, anche. Basta un computer.

Ora la domanda: com'era prima di internet? So di listini e aste, ma come si faceva: arrivavano per posta, poi si puntava per telefono o posta dove possibile (rischiando che non arrivasse) oppure anche, magari, facendosi un sacco di km (con spese annesse)...? Inoltre, si ricevevano notizie telefoniche / listini da negozianti ecc? (Ricordiamo anche che c'erano solo telefoni fissi). Mi piacerebbe sapere come viveva il collezionismo il collezionista. Sicuramente in un modo più affascinante rispetto a oggi, anche se probabilmente più difficile.

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Prima c'era la rete FIDONET con le loro BBS ( bullettin board system) i cosiddetti nodi che accentravano lo smistamento della posta e dei messaggi nei forum. Si parla della metà degli anni 80 almeno in Italia che era definita zona 2.

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Prima c'era la rete FIDONET con le loro BBS ( bullettin board system) i cosiddetti nodi che accentravano lo smistamento della posta e dei messaggi nei forum. Si parla della metà degli anni 80 almeno in Italia che era definita zona 2.

esisteva già una rete e dei forum?
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Connessioni analogico con i modem almeno il primo che ho avuto era a 300 baud x secondo in concomitanza con la rete radioamatoriale dove si utilizzavano i packet-radio. Poi l'avvento di video on Line , galactica presso la statale a milano è il resto è storia.

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Torniamo alla preistoria (pre-internet, tanto per intenderci)

1) Negoziante. Almeno nelle città, a Torino ne frequentavo tre o quattro. Non che ci fosse una gran scelta ma era sempre meglio di niente.

Di tanto in tanto andavo a Milano da Nascia e Crippa, lì c'era più trippa per i gatti.

2) Convegni. due o tre all'anno e si godeva. Ratto,Crippa, Di Falco, Baranowski, Clelio Varesi e tanti altri.

3) Aste: in Italia nessuna per un po di tempo, poi cominciò Varesi ma mi era scomodo. Invece andai qualche volta a Lugano alle Aste di Kunst u.Munzen.

4) Listini. Ne ricevevo molti da Italia e dall'Estero. Si scriveva chiedendo le monete che interessavano e se non erano già vendute le ricevevi , pagamento dopo. ( Si fidavano, forse perchè ero membro della SNI) Non ho mai perso niente.

Il bello era che se Toderi, Crippa e tutti gli altri scrivevano SPL era veramente SPL e non un BB.

Il vento girò quando ci furono scioperi in continuo alle Poste e non fu più possibile fare pagamenti all'estero.

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Supporter

Buona giornata @@ilvio

Tu stai parlando già di "futuro" ..... torniamo un po' indietro nel tempo, mica tanto, diciamo anni 70.

Per avere i cataloghi delle Case d'asta (poche in verità) si telefonava o si scriveva una bella letterina chiedendo di poter avere il catalogo; dopo qualche giorno (ma anche settimane) arrivava il plico con il catalogo che, in generale, era in bianco/nero e le descrizioni delle monete erano molto, ma molto succinte. Assoluta assenza di diametro e grammatura e talvolta venivano aggiunte notizie particolari sul pezzo in questione se particolare. Il colore era limitato ad una sola pagina (la 1° o l'ultima) dove venivano mostrati i pezzi più cospicui.

Si poteva anche allora incaricare la Casa d'asta, compilando il modulo specifico da inviare via posta o faxsimile (per chi lo aveva) ed offrire un importo per un dato lotto. Se andava bene potevi ricevere la moneta e poi pagare, oppure pagare e poi ricevere la moneta. L'uso del telefono era ancora appannaggio delle grandi Case d'asta internazionali e limitato ai soli clienti conosciuti.

Per i listini dei numismatici professionisti, valeva lo stesso modus operanti. Talvolta erano a stampa in b/n (quelli più curati) e più spesso erano "librettini" costituiti da fotocopie rilegate e non mancavano nemmeno quelli ciclostillati!

Per i listini potevi telefonare, accordandoti con il commerciante, oppure potevi scrivere con elencati i pezzi desiderati ed accludere un assegno bancario non trasferibile; se qualche moneta da te indicata era stata nel frattempo venduta ad altri, il commerciante, nello spedirti le monete, ti rendeva anche la differenza di quanto versato in più.

Saluti

luciano

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Aggiungo che c'era un grande vantaggio a comprare sui listini, specialmente da quelli esteri.

Oggi se vedi una moneta che interessa puoi su internet controllarne più o meno il prezzo. Grandi affari non se ne fanno.

Invece allora potevi trovare la moneta italiana su un listino estero a prezzi convenienti e lo stesso per le monete estere sui listini italiani.

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Supporter

Aggiungo che c'era un grande vantaggio a comprare sui listini, specialmente da quelli esteri.

Oggi se vedi una moneta che interessa puoi su internet controllarne più o meno il prezzo. Grandi affari non se ne fanno.

Invece allora potevi trovare la moneta italiana su un listino estero a prezzi convenienti e lo stesso per le monete estere sui listini italiani.

Ciao Roberto

C'era anche un "valore aggiunto" ricordi? ...... vedevi la foto sul listino (però quando c'era, era perchè la moneta cominciava ad avere un certo costo, altrimenti dovevi fidarti del giudizio dato dal commerciante....) e generalmente sceglievi vedendo una foto non molto bella, diciamo che era il più delle volte proprio "schifosa" (spesso foto fatte con la macchina fotografica, quella con i rullini, certamente non digitale ed in alta risoluzione, e poi fotocopiate) e quando ti arrivava era molto, ma molto più bella di quanto ti aspettassi. :pleasantry:

Tante mie monetine del regno le ho comperate da commercianti "fuori piazza" leggendo solo sul loro listino un elenco di lotti, senza che ci fossero, per questi, le foto; eppure la qualità era a mio giudizio anche migliore di quella che veniva riportata dal commerciante.

Leggo ora il commento di @@Arka che condivido; forse il commerciante per primo, allora, che sapeva quanto fuorviante poteva essere una foto o un mero elenco di offerte, aveva interesse che il pezzo, magari non fotografato, non gli ritornasse indietro perché non corrispondente al giudizio che aveva dato e quindi "abbondavano" sulla qualità, non sul giudizio.

Era proprio un metodo di compravendita del tipo "a fidarse" :pardon:

saluti

luciano

Modificato da 417sonia
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....e il pensiero corre...addirittura a quando non c'era "O' compiuter"...si viveva lo stesso; ma oggi èmeglio; buona serata al forum da nonno cesare e grazie per avermi portato alla mente ricordi passati

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Grazie a tutti per le risposte, con la mente nelle alluvioni mi ero dimenticato di rispondere qui. Molto interessante vedere la praticità di un tempo e, soprattutto, il valore dato alle cose, superiore in quanto poche.

Mi rammarico nello scoprire che gli SPL erano SPL davvero, oggi purtroppo la tentazione di truffare (perchè mentire per me significa questo) e attirare più persone possibile supera la fidelizzazione dei clienti. Ma questo un po' ovunque, basti vedere la telefonia.

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Presente. Illusion BBS WHQ Chronos, nodo FIDO ed Euronet.

Ma gruppi di numismatica all'interno delle sezioni mail ante galactica, non ne ricordo.

Qualcuno a Novegro, dove si andava con "quelli della 27".

Prima c'era la rete FIDONET con le loro BBS ( bullettin board system) i cosiddetti nodi che accentravano lo smistamento della posta e dei messaggi nei forum. Si parla della metà degli anni 80 almeno in Italia che era definita zona 2.

Modificato da Monetaio
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Awards

Quando non c'era internet e ci si voleva aggiornare sulle news dai vari convegni d'Italia c'era il Gazzettino Numismatico.

http://www.abebooks.com/GAZZETTINO-NUMISMATICO-Bimestrale-numismatica-Anno-Santa/9741996362/bd Una vera miniera di info ........ talvolta scritte in maniera un po' colorita ma pur sempre interessanti. Per il resto concordo con chi mi ha preceduto. I pro e i contro del fenomeno INTERNET sono maggiormente apprezzati da coloro che hanno vissuto nell periodo in cui vi fu il passaggio dall'era preistorica numismatica all'era moderna.

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Presente. Illusion BBS WHQ Chronos, nodo FIDO ed Euronet.

Ma gruppi di numismatica all'interno delle sezioni mail ante galactica, non ne ricordo.

Qualcuno a Novegro, dove si andava con "quelli della 27".

hahaha eccolo qua un'altro superstite: Majezzi BBS + packet 2:331:46

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Quando non c'era internet avevi anche la possibilità di fare qualche bell'affare. Chi vendeva, parlo ai mercatini, non aveva, tante volte, la competenza e le informazioni che ci sono ora; negli anni '70 andava forte la moneta metallica e la carta moneta era lasciata un po' in disparte. Per cui, oggi c'è qualcuno che si ritrova con banconote valutate migliaia di euro, acquistate per poche lire. Questo lo racconto sull'esperienza di un mio amico un po' avanti con gli anni, perché io negli anni '70 avevo appena tolto il ciuccio. Forse prima di internet c'era più rapporto umano, ci si fidelizzava con il commerciante e si instaurava quel rapporto di fiducia reciproca. Oggi si salta di palo in frasca alla ricerca, ed è giusto così, dell'offerta migliore. Segno del tempo che cambia. Che belli gli anni'70-'80.

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Che belli gli anni 70/80?!?!?!

Mah.... per chi iniziava in quegli anni, non era semplice: l'esperienza mancava e la si doveva costruire....

c'erano poche riviste numismatiche( non che adesso ve ne siano molte di più!), di libri ne circolavano pochi, i Cataloghi pochissimi, Bobba, Frisone e chi altri? Con foto terribili, i Circoli Numismatici esistevano quasi unicamente nelle grosse realtà cittadine.... non erano facili gli anni 70/80 e presumo anche i precedenti!

Esistevano sporadicamente alcune Case d'asta, ma i loro cataloghi non avevano una diffusione così capillare come avviene al giorno d'oggi.

Esistevano e sicuramente erano più numerosi e qualitativamente migliori i Convegni, però li bisognava arrivarci già con le idee già ben chiare..... ed anche lì non si era al riparo da varie insidie.......

Oggi con internet, un neofita ha un mare d'informazioni che solo una ventina d'anni or sono era impensabile ottenere, ( non serve dilungarmi su questo aspetto, basta portare ad esempio il nostro forum).

Libri e riviste, non ne circolano ancora a sufficienza, però la situazione è sicuramente migliore, si possono visualizzare documenti cartacei, altrimenti introvabili, tranquillamente da casa, un esempio su tutti la pubblicazione in rete del CNI.

Se si facevano affari come dice@@prtgzn, negli anni 70/80 è solamente perchè c'erano delle sacche di "ignoranza", oggi ben difficilmente, con i nuovi mezzi, il collezionista si farebbe trovare così sprovveduto, anzi c'è stato un "effetto" opposto, anche il non collezionista, si affaccia alla rete chiedendo se il suo 2 lire del 1940 del nonno vale un tesoro, o peggio ( e qui il lato negativo) anche i malintenzionati ne approfittano.

Comunque sia io non rimpiango la situazione degli anni 70/80.

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS
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Supporter

Ricordo agguati al postino almeno fino al 97 poi internet , quantitativamente la situazione e ' migliorata il resto meno

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