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Adriano e il Sesterzio con il Littore


Legio II Italica

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L’Imperatore Adriano fu certamente un Imperatore eclettico nelle sue varie attivita’ , per certi aspetti anche innovativo , soprattutto a causa dei suoi instancabili e lunghi viaggi ; infatti gran parte del suo periodo da Imperatore lo passo’ viaggiando per le provincie dell’ Impero , ne fanno anche fede , oltre alla ben documentata tradizione storica , le sue monete di “Adventui” dove Adriano saluta la Provincia offerente o di “Restitutori” dove rappresenta Adriano che tende la mano alle varie Provincie inginocchiate in segno di ringraziamento per favori ricevuti .
Adriano fu un pacifista dichiarato , rinuncio’ ed evacuo’ anche le ultime conquiste orientali fatte da Traiano per non dare una causa di guerra futura ai Persiani , avrebbe anche voluto abbandonare subito la Dacia appena conquistata , ma vista la ferma opposizione dei suoi subalterni rinuncio’ all’ idea ; quando fu costretto alla guerra fu pero’ spietato Imperatore ; nel 135 , 580.000 Ebrei morirono in seguito alla forte ribellione della Giudea e 50 città fortificate insieme a 985 villaggi , furono distrutti .
Fu anche poeta , artista e in generale un intellettuale , si diletto’ anche di progetti costruttivi , tanto che criticato e contestato per questo da Apollodoro di Damasco , l’ ingegnere di Traiano , lo fece uccidere .
Nel luglio del 118 dC, Adriano fece la sua prima apparizione a Roma come imperatore per festeggiare il trionfo sui Parti nel nome di Traiano . Mentre era ancora lontano , quattro alti personaggi di rango senatorio : Lucio Quieto , Cornelio Palma , L. Publio Celso e C. Avidio , furono giustiziati per un presunto complotto contro Adriano , forse in seguito al testamento sospetto di Traiano morente che fu probabilmente manomesso da Plotina a favore di Adriano ; queste morti furono eseguite nonostante una promessa fatta da parte di Adriano di non perseguire mai i membri del Senato .
Per calmare le preoccupazioni e le critiche dell’ opinione pubblica , Adriano organizzo’ uno spettacolo di gladiatori per diversi giorni e concesse un Congiarium al popolo , inoltre come questa moneta pubblicizza , nel corso del suo III consolato nel 119 , rinuncio’ al debito pubblico di privati cittadini nei confronti dello Stato , pari a 900 milioni di sesterzi . Questo evento culmino’ con una cerimonia elaborata tenuta nel Foro di Traiano dove tutte le registrazioni di questi debiti furono bruciati in pubblico .
Tutta questa cerimonia ci viene confermata dalla Storia Augusta , Vita di Adriano , Tomo VII : “…….e per non tralasciare nulla che gli permettesse di riconquistare il favore dei sudditi (dopo le uccisioni dei suddetti Senatori) abbuono’ una infinita’ di debiti (900 milioni di Sesterzi) che erano stati contratti con la cassa privata dell’Imperatore da vari cittadini in Roma , in Italia ed anche nelle provincie , dove condono’ grosse somme relative a debiti che non erano stati completamente estinti e rassicuro’ tutti gli interessati bruciando le loro Syngraphae (paragonabili alle odierne cambiali) nel Foro del Divo Traiano”
La moneta nel rovescio recita : RELIQVA VETERA HS NOVIES MILL ABOLITA , che tradotto significa : “vecchi debiti residui per un importo di nove volte centomila sesterzi , annullati” , nel campo , un Littore da solo , nell’ atto di bruciare le syngraphae , oppure , in variante , davanti a tre persone , forse simboleggianti i tanti debitori , oppure i magistrati incaricati della cancellazione dei debiti , in qualita’ di testimoni del fatto .

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Modificato da Legio II Italica
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Ciao @@Legio II Italica,

personalmente, ritengo Adriano il migliore Imperatore che Roma abbia mai avuto.....sul fatto che fosse un pacifista,  ho dei dubbi, diciamo che capì che, ad un certo momento, l'Impero non poteva più estendersi, pena l'indifendiblità, e, quindi, decise di rafforzare le frontiere, tipico esempio è  il vallo di Adriano in Britannia.

Allo stesso tempo, però, viveva a stretto contatto con il suo esercito, mangiando e dormendo insieme ai suoi soldati.. aderendo anche ai vari riti misterici, particolarmente diffusi trai soldati, come il culto mitraico.

Come Nerone, fu un "ellenista" tant'è che Atene fu rimessa a nuovo,  abbellita e riportata, quindi, ai vecchi splendori..

Fu sicuramente un grande viaggiatore...il suo interesse era conoscere la situzione in cui versava la popolazione che viveva nelle province dell'Impero e fu sempre accolto con onori ed entuasiasmo...tranne in Giudea, in quanto i rapporti con gli Ebrei furono molto complicati...

E' un peccato che, spesso, se ne parli solo con riferimento alla sua storia d'amore con Antinoo..cosa che era del tutto normale nell'Antica Roma..

Modificato da eliodoro
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Ciao , la figura storica di Adriano e' stata spesso interpretata dai posteri in modo del tutto contraddittorio ; occorre far presente che Adriano segui' Traiano , l' Optimus Princeps , colui che dopo Augusto diede una spinta decisiva all' espansione dell' Impero , immobile da vari decenni , Adriano invece non solo fermo' questa linea espansiva indinspensabile per gli imperi dell' antichita' , ma addirittura "restitui"' le provincie orientali prese da Traiano , ai Persiani , cosa mai avvenuta prima . Fu pacifista per interesse dell' Impero o per se stesso , per dare libero sfogo ai suoi interessi intellettuali ?

Non dimentichiamo che alla sua morte il Senato voleva abolire tutti i suoi atti , quasi una damnatio , solo l' intervento di Antonino evito' questa pratica e riusci infine a farlo divinizzare . Comunque nel suo "pacifismo" fu imperatore che diede ampio impulso alle arti in generale ed anche nel campo civile e amministrativo .

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  • 4 anni dopo...

Tutto vero e bello ma l'uccisione di Apollodoro di Damasco solo perché non era minimamente alla sua altezza, dunque per invidia e cattiveria, rappresenta una macchia incancellabile del suo regno e che a mio modestissimo parere ne compromette il posto nell'olimpo dei più grandi regnanti dell'antichità. L'enorme differenza con il profilo di Traiano e il suo modo di fare manifestano che era un figlio del Senato e mai sarebbe stato veramente adottato da Traiano per scelta. Meglio un Traiano grande guerriero e consapevole dei sui bassi mezzi artistici che si affida alla cultura e genio di Apollodoro che un Adriano figlio della nobiltà che sotterra le ambizioni inarrivabili quando le vede nel prossimo e sceglie una comoda morte di vecchiaia. Detto da me che sono da sempre un ammiratore dello stile monetario di Adriano. 

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Dal bel volume "I Cesari" di L. von Matt & H. Khuner (Stringa 1970) dedicato ai ritratti monetati degli imperatori di Roma, unisco le note degli Autori su Adriano, con un suo bel ritratto da un sesterzio .

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