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Presupponiamo la coniazione di una moneta "rara"


nikita_

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Supporter

Presupponiamo una coniazione di una moneta non destinata alla circolazione, 50 pezzi per esempio, coniate da una zecca ufficiale naturalmente.
Una prova, test di coniazione (?), non-emessa o qualcos'altro, ma con una iconografia un pò diversa da quelle destinate alla circolazione ordinaria, 50 monete che non si differiscono solo per la data o per la minuscola scritta "prova" (tipo le 500 lire caravelle del '57 per intenderci).

Scusate, ma collezionando monete estere moderne e contemporanee di comune circolazione ne capisco poco o nulla di queste cose.

Torniamo a noi: le monete vengono tutte conservate con cura dai pochi fortunati possessori eccetto una che per sbaglio va in circolazione.
Dopo un pò di tempo viene ritrovata, naturalmente con dei segni che ne evidenziano la sua normale spendita, praticamente è stata utilizzata per comprare.
E' evidente che siamo di fronte ad una moneta in conservazione minore rispetto le 49 in perfette condizioni (che magari nel frattempo hanno raggiunto un ragguardevole valore).

Se si coglie solo il fattore di usura/conservazione il valore ne risentirà parecchio, è logico, e quindi la domanda è:

Ma questa circolazione/spendita reale che ha subito la moneta in questione, che non doveva esserci e che non era stata minimamente messa in conto, potrebbe dare un valore aggiunto alla moneta?

In buona sostanza: è per caso estremamente rara quella usurata rispetto le altre 49?

Esistono realmente dei casi similari?

Domanda ingenua.... magari da fantanumismatica, ma è tanto che volevo farla.

Grazie

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Ciao.

 

"Ma questa circolazione/spendita reale che ha subito la moneta in questione, che non doveva esserci e che non era stata minimamente messa in conto, potrebbe dare un valore aggiunto alla moneta?"

 

Scusa, ma Ti rispondo con una domanda:

 

SaresTi disposto a pagare di più per una moneta da 500 lire prova del 1957, finita accidentalmente nella circolazione
e quindi "rovinata", piuttosto che per la stessa moneta, ma in FDC, perchè mai uscita dal monetiere?

 

A me la risposta sembra ovvia.

 

Saluti.

Michele

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Supporter

Ciao.

 

 

SaresTi disposto a pagare di più per una moneta da 500 lire prova del 1957, finita accidentalmente nella circolazione

e quindi "rovinata", piuttosto che per la stessa moneta, ma in FDC, perchè mai uscita dal monetiere?

 

Ciao,

No naturalmente, è logico, ma a priori avevo scartato qualcosa di simile alle 500 lire del 1957, la mia domanda sarebbe stata fuori dal mondo oltre che ingenua.

 

...ma con una iconografia un pò diversa da quelle destinate alla circolazione ordinaria, 50 monete che non si differiscono solo per la data o per la minuscola scritta "prova" (tipo le 500 lire caravelle del '57 per intenderci).

"Fantasticando" ho preso in esame una coniazione dall'iconografia diversa e non una semplice differenza data dal millesimo o dalla scritta "prova".

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5 lire 1901?

 

Non ne capisco tanto di monetazione italiana, potrebbe essere un caso che calza a pennello?

 

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Non capisco però quale sarebbe "l'iconografia un pò diversa da quelle destinate alla circolazione ordinaria", nel caso dello scudo dell'1.

 

In quel caso la moneta è quella, e non si differenzia in nulla rispetto alla sua prova (che fra l'altro mi pare che neppure sia conosciuta).

 

Comunque, Ti riformulo la domanda:

 

SaresTi disposto a pagare di più per una moneta da 5 lire dell'1 circolata e quindi "rovinata", piuttosto che per la stessa moneta, ma in FDC, perchè mai uscita dal monetiere?

 

La risposta continua a sembrarmi ovvia

 

M.

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Per l'Italia avevo pensato a qualcosa di simile che ho visto nel web, dovrebbe essere un 50 lire "granchio":

post-27461-0-37342300-1427963941.jpg

Una moneta per l'appunto dall'iconografia completamente diversa da quelle che sono poi sono entrate effettivamente in circolazione.
 

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Comunque, Ti riformulo la domanda:

 

SaresTi disposto a pagare di più per una moneta da 5 lire dell'1 circolata e quindi "rovinata", piuttosto che per la stessa moneta, ma in FDC, perchè mai uscita dal monetiere?

 

La risposta continua a sembrarmi ovvia

 

M.

 

Si, è ovvia, scusa, ho sicuramente formulato male la domanda :unknw:

 

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Ma questa circolazione/spendita reale che ha subito la moneta in questione, che non doveva esserci e che non era stata minimamente messa in conto, potrebbe dare un valore aggiunto alla moneta?

In buona sostanza: è per caso estremamente rara quella usurata rispetto le altre...Esistono realmente dei casi similari?

 

Almeno un caso simile a quello che prospetti si è verificato, anche se per una moneta non diversa da quelle per la normale circolazione, a parte la data

 

http://www.lamoneta.it/topic/127829-its-only-a-dime/?p=1468864

 

e a quanto sembra la moneta FDC continua a valere una cifra enormemente superiore rispetto alla stessa circolata.

 

Dico "a quanto sembra" perché il riferimento al dime circolato è del 1989 (33.000 dollari), mentre quello alla moneta FDC è del 2013 (oltre 2 milioni di dollari).

Sicuramente il dime circolato oggi vale molto di più che nel 1989, ma credo sia ancora lontano dal valore dell'altra moneta.

 

petronius :)

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"Sicuramente il dime circolato oggi vale molto di più che nel 1989, ma credo sia ancora lontano dal valore dell'altra moneta."

 

Ci saranno sempre un paio di milioni di dollari di differenza....

 

M.

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Almeno un caso simile a quello che prospetti si è verificato, anche se per una moneta non diversa da quelle per la normale circolazione, a parte la data

 

http://www.lamoneta.it/topic/127829-its-only-a-dime/?p=1468864

 

e a quanto sembra la moneta FDC continua a valere una cifra enormemente superiore rispetto alla stessa circolata.

 

Dico "a quanto sembra" perché il riferimento al dime circolato è del 1989 (33.000 dollari), mentre quello alla moneta FDC è del 2013 (oltre 2 milioni di dollari).

Sicuramente il dime circolato oggi vale molto di più che nel 1989, ma credo sia ancora lontano dal valore dell'altra moneta.

 

petronius :)

 

Certo, il valore è alto, ma è comunque rapportato all'usura.

 

Non è successo nemmeno per la banconota "non emessa" da 500 e 1.000 lire del 1944.

Dei pochi esemplari rimasti sappiamo che il loro stropicciamento non è riconducibile all'uso proprio di una banconota, sarebbe stato molto intrigante sapere che magari una è stata usata ed abbia i segni "da circolazione"...ma penso che il valore sarebbe comunque minore delle altre.

 

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Inviato (modificato)

Diciamo allora che sarebbe solo "interessante" sapere che qualcosa (banconota o moneta che sia) che non doveva essere realmente usata per la spendita sia entrata nella comune circolazione.
Un cosa interessante, e magari da studiare, ma che non contribuisce ad aumentarne il valore.
Grazie per gli interventi :)
 
 

Modificato da nikita_
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Escludendo il valore che è puramente riconducibile alla conservazione, possiamo dire eventualmente che una data moneta non destinata alla circolazione è molto più "rara" trovarla con i segni di usura propri di una moneta che assolve al suo dovere che non in fior di conio?

Un tipo di "rarità" che comunque, da quanto è emerso, non da nessun plus-valore.

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Secondo me una moneta circolata ha un valore storico e culturale molto maggiore di una 'imboscata' in un medagliere all'origine.

Detto questo rimane l'ovvio: e' relativamente semplice piallare una moneta FDC e farla diventare BB. Il contrario invece e' quasi impossibile, o comunque costoso e rischioso. Quindi da un punto di vista pecuniario non c'e' storia.

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più che altro, se la circolata valesse 100 e le fdc valessero 10, i proprietari delle fdc non ci penserebbero due volte a passarci sopra con le ruote della macchina, secondo me :D

ovviamente si ragiona per paradosso.

ciao.

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più che altro, se la circolata valesse 100 e le fdc valessero 10, i proprietari delle fdc non ci penserebbero due volte a passarci sopra con le ruote della macchina, secondo me :D

ovviamente si ragiona per paradosso.

ciao.

mica tanto paradossale....
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"più che altro, se la circolata valesse 100 e le fdc valessero 10, i proprietari delle fdc non ci penserebbero due volte a passarci sopra con le ruote della macchina, secondo me"

 

Appunto.

 

"Secondo me una moneta circolata ha un valore storico e culturale molto maggiore di una 'imboscata' in un medagliere all'origine.

 

Beh, se si parla di valore storico-culturale, mi viene difficile riscontrare differenze fra una moneta che è nata per circolae ma che è rimasta FDC (perchè non ha mai circolato) ed un altro analogo esemplare in MB (che invece ha sempre circolato).

 

Per cogliere la differenza dovremmo probabilmente considerare il confronto al più in termini "romantici"....che però nulla ci dice sul piano del valore storico-culturale, e finiremmo così per rendere soggettiva la nozione di "valore storico-culturale"..relegandola alle percezioni individuali.

 

Non so. Se un archeologo ritrova in uno scavo un denario romano fdc, questa moneta avrebbe meno valore "storico-culturale" di un altro denario romano rinvenuto nello scavo a fianco ma in condizioni MB?

 

E in base a quale "oggettivo" ragionamento?

 

Poi, per carità, ognuno è ovviamento libero di cogliere aspetti di storicità e culturalità dove meglio crede....però mi pare che finiremmo a questo punto per parlare di concetti astratti, soggettivi e dunque molto vaghi.

 

M.

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più che altro, se la circolata valesse 100 e le fdc valessero 10, i proprietari delle fdc non ci penserebbero due volte a passarci sopra con le ruote della macchina, secondo me

Va bene che era una domanda ingenua, ma non sino al punto di non capire che poteva verificarsi questo caso :lol:

Parliamo solo di rarità e non di plus valore.

Avevo preso ad esempio il 50 lire granchio: dopo il ritrovamento, sempre fantasticando, sarebbe interessante ed intrigante sapere come mai una moneta così differente sia stata accettata nelle comuni transazioni.

Forse la domanda dovevo porla sotto quest'aspetto, e non se si doveva attribuire o meno una maggiorazione di valore.

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"Avevo preso ad esempio il 50 lire granchio: dopo il ritrovamento, sempre fantasticando, sarebbe interessante ed intrigante sapere come mai una moneta così differente sia stata accettata nelle comuni transazioni.
Forse la domanda dovevo porla sotto quest'aspetto, e non se si doveva attribuire o meno una maggiorazione di valore
."

 

Beh, i motivi per cui una moneta "differente" può essere finita nella normale circolazione possono essere questi:

 

- per truffare il prossimo. E' ad esempio il caso di una moneta thailandese che assomiglia molto a quella da due euro (ma che vale un decimo) e che mi è già capitato due volte di ritrovarmi in tasca....;

 

- per errore. Un conoscente ha trovato vuoto il cofanetto di una serie euro proof della nostra zecca, acquistato tempo prima. Svolte rapide indagine, ha scoperto che il responsabile dello svuotamento era il figlio, che gli aveva ciulato le monete (probabilmente non accorgendosi neppure che fossero proof), per comprarsi un pacchetto di sigarette.

 

 - sempre per errore. Si narra che la moglie del medaglista Giampaoli, autore del dritto della moneta da 500 lire d'argento "Caravelle", avesse speso per errore un esemplare del 1957 "prova", ritrovato nello studio del marito.

(A me sa tanto di caz...ta...ma tant'è.. facciamo finta di crederci..).

 

Se questi sono i possibili casi di immissione accidentale nella circolazione di monete "improprie", l'ipotesi del granchio da 50 lire potrebbe ricondursi al caso dell'errore.....

 

Ma bisogna fantasticare moooooooolto per ipotizzare che qualcuno, in zecca (perchè solo dal lì avrebbero potuto farlo...) spendesse il "granchio" deliberatamente o per una svista.....  

 

M.
 

Modificato da bizerba62
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Mi vengono in mente due casi in cui a circolare per errore sono state addirittura delle medaglie.

Successe con due medaglie emesse nel 1799 durante l'occupazione austriaca di Ronciglione per commemorare l'incendio della città: quella in rame entrò in circolazione scambiata per una moneta da 3 Baiocchi e quella in argento per un mezzo Scudo.

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Ritengo che l'unico valore aggiunto che una moneta possa ottenere, rispetto ad un esemplare in condizioni migliori, sia la provata certezza che quella moneta sia stata utilizzata da qualche importante personaggio storico, o per una importante "transazione", o da qualche celebrità in qualche film. Ma qui non sarebbe più numismatica....

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Va bene che era una domanda ingenua, ma non sino al punto di non capire che poteva verificarsi questo caso :lol:

 

scusami, non ho capito bene questa parte! :D spiegami meglio please (perspicacia low level, stasera, la mia).

si, avevo capito il senso e lo spirito della domanda, e infatti, la mia era una risposta che si adeguava al tenore della domanda stessa.

ciao caro.

p.s. ipotizzo: volevi forse dire "...ma non sino al punto di non capire che non poteva verificarsi questo caso" ? in tal caso capirei il senso della frase.

un ri-ciao!

Modificato da Lay11
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"più che altro, se la circolata valesse 100 e le fdc valessero 10, i proprietari delle fdc non ci penserebbero due volte a passarci sopra con le ruote della macchina, secondo me"

 

Appunto.

 

"Secondo me una moneta circolata ha un valore storico e culturale molto maggiore di una 'imboscata' in un medagliere all'origine.

 

Beh, se si parla di valore storico-culturale, mi viene difficile riscontrare differenze fra una moneta che è nata per circolae ma che è rimasta FDC (perchè non ha mai circolato) ed un altro analogo esemplare in MB (che invece ha sempre circolato).

 

Per cogliere la differenza dovremmo probabilmente considerare il confronto al più in termini "romantici"....che però nulla ci dice sul piano del valore storico-culturale, e finiremmo così per rendere soggettiva la nozione di "valore storico-culturale"..relegandola alle percezioni individuali.

 

Non so. Se un archeologo ritrova in uno scavo un denario romano fdc, questa moneta avrebbe meno valore "storico-culturale" di un altro denario romano rinvenuto nello scavo a fianco ma in condizioni MB?

 

E in base a quale "oggettivo" ragionamento?

 

Poi, per carità, ognuno è ovviamento libero di cogliere aspetti di storicità e culturalità dove meglio crede....però mi pare che finiremmo a questo punto per parlare di concetti astratti, soggettivi e dunque molto vaghi.

 

M.

Prima di tutto non ho mai parlato di ragionamenti oggettivi, qui si parla di storia e di cultura, mica di algebra di boole.

 

appreezzo l'argomentare forense ma quando si parla di logica e di oggettivita' in quel campo (come nella storia e nella cultura in generale) mi viene sempre un po' da sorridere

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scusami, non ho capito bene questa parte! :D spiegami meglio please (perspicacia low level, stasera, la mia).

si, avevo capito il senso e lo spirito della domanda, e infatti, la mia era una risposta che si adeguava al tenore della domanda stessa.

ciao caro.

p.s. ipotizzo: volevi forse dire "...ma non sino al punto di non capire che non poteva verificarsi questo caso" ? in tal caso capirei il senso della frase.

un ri-ciao!

 

E' tutto a posto :good: esprimere un concetto a parole è facile (anche se a volte non lo è), scriverlo è veramente difficile, almeno per me.

ciao :)  

 

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E' tutto a posto :good: esprimere un concetto a parole è facile (anche se a volte non lo è), scriverlo è veramente difficile, almeno per me.

ciao :)  

 

lo so caro mio! :D il clima del dibattito è stato divertente sin dall'inizio; come dice mia moglie a volte sono duro a capire i concetti, è sempre stata una mia caratteristica, e quindi chiedo gentilmente di spiegarmi all'interlocutore di turno cosa volesse dire. Anzi, se avessi capito da subito la frase, e quindi mi confermi quel "non" che mancava, non ti avrei neanche chiesto la spiegazione! 

un abbraccio e buon proseguimento di serata!

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