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IGNORED

Moneta di Gela


Risposte migliori

Supporter

Moneta presente in una prossima asta Artcoins, , cosa ne pensate, per me confrontandola con alri pezzi simili, jenkins 8, alcuni particolari sembrano strani, particolari che magari son dovuti a coni consumati, certo che coda e zoccoli del cavallo, piede del cavaliere, risaltano in maniera strana.Nella discussione riguardante l'asta la moneta è stata definita falsa da un'utente, io nel dubbio bloccherei il mouse, che ne pensate ?

1774016l.jpg

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Supporter

Io ci andrei piano con affermazioni magari poco meditate

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Supporter

Premesso che non sono io l’utente che si è pronunciato per la non autenticità della moneta in asta ma ero intervenuto nella discussione per prendere possibilmente visione di un pezzo autentico postato da uno che s'intende di quella monetazione, faccio presente il didramma falso Jenkis 8 pubblicato da forgerynetwork col numero 4764 (argento, 8,66 g).

 

post-703-0-85632500-1433858905_thumb.jpg

 

apollonia

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Fermo restando che i tetradrammi e i didrammi di Gela sono stati ampiamente falsificati e quindi meritevoli di una certa attenzione, è sempre difficile esprimere giudizi abbastanza sicuri sulla base delle sole foto.

Resta il fatto che l'esemplare di ArtCoins, che è un Jenkins 8, lascia una impressione piuttosto sgradevole e ci sono alcuni dettagli che appaiono sospetti.

Metto a diretto confronto questo esemplare con altri due che possono essere giudicati ragionevolmente autentici:

 

1) post-7204-0-47349400-1433869178_thumb.jp

ArtCoins 16/2015, 117 g. 8,07

 

2) post-7204-0-73538500-1433869215_thumb.jp

NAC 48/2008, 30 g. 8,63

 

3) post-7204-0-17834500-1433869253_thumb.jp

Kuenker 136/2008, 456 = MuM 75/1989, 124 g. 8,50

 

Il peso di ArtCoins è un pò ridotto, anche se nell'intervallo dei pesi noti per i didrammi con cavaliere/Toro, e la moneta si presenta un pò ossidata, ma questo procedimento si ottiene facilmente anche per via chimica. Ci sono alcuni rilievi che stonano un po', come gli zoccoli staccati dalle zampe, la criniera del cavallo con un tratteggio diverso, la coda del cavallo un pò accorciata, pieghe del collo del toro androprosopo non proprio conformi e l'aspetto generale sembra suggerire una certa rigidità.

Il conio del rovescio (R4 di Jenkins) fu utilizzato in comune con Jenkins 7, ma dopo questo e ormai si era aperta una sottile frattura di conio, che attraversa sotto il corno e la fronte del toro androprosopo, che manca totalmente nel pezzo di ArtCoins (che per il resto non sembra suggerire una coniazione molto iniziale di questo conio).

Come già detto all'inizio, dal confronto il pezzo di ArtCoins non esce molto bene, anche se è bene prima vederlo dal vivo prima di esprimere un deciso giudizio. 

L'unico mio consiglio è che è meglio non acquistarlo....

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Supporter
..........................

Come già detto all'inizio, dal confronto il pezzo di ArtCoins non esce molto bene, anche se è bene prima vederlo dal vivo prima di esprimere un deciso giudizio. 

L'unico mio consiglio è che è meglio non acquistarlo....

 

Condivido e approfitto per ringraziare gli amici piú esperti per gli utili contributi e Acraf per le consuete e approfondite disamine.

Modificato da scalptor
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Ringrazio Valteri per l'opportuna integrazione con l'ottimo esemplare di Franke-Hirmer, che conferma l'autenticità dei due esemplari che avevo postato prima, senza dmenticare che questo esemplare illustrato da Franke-Hirmer era originariamente ossidato e professionalmente ripulito (residuano alcune tracce del vecchio ossido nerastro).

Aggiungo che in Jenkins 8 al rovescio c'è un'altra sottile linea di frattura di conio, dalle ore 1 alle ore 3 e parallelamente al bordo.

Ho indicato con le frecce rosse i punti di maggiore "discordanza" rispetto all'esemplare di ArtCoins, a parte la migliore plasticità dei rilievi (vedere la muscolatura del cavaliere armato di lancia)....

 

post-7204-0-42648700-1433938585_thumb.jp

Modificato da acraf
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  • 8 mesi dopo...

Buona Domenica,

Nella ricerca di nuovi spunti di studio sui conii Geloi analizzati dal Jenkins mi sono imbattuto in una discussione dell'anno scorso che qui riapro, anche se oramai aveva detto molto dell'oggetto di cui trattava, in quanto mi pare non siano stati citati un paio di ulteriori elementi del rovescio che ai miei occhi sembrano differire dagli altri esemplari postati di Jenkins 8.

La parte "apicale" della barba del toro androprosopo presenta un tratto in rilievo, un "pelo" direi, nella zona inferiore della barba stessa che non troverebbe corrispondenza in nessun altro esemplare postato; inoltre la lettera lambda del nome della città, che si posiziona proprio in prossimità del "pelo fuori posto", risulterebbe assai più staccata dal perimetro della barba, che quasi forma una piccola conca in quel punto, mente negli altri esemplari apparentemente la lettera e la barba sono praticamente a contatto.

Mi piacerebbe ricevere le opinioni di altri utenti sulle mie letture.

Ecco i particolari di Artcoins e Franke-Hirmer a confronto:

post-48266-0-51203100-1455446314.jpeg

post-48266-0-10880700-1455446342.jpeg

Modificato da Archestrato
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Buona Domenica,

Nella ricerca di nuovi spunti di studio sui conii Geloi analizzati dal Jenkins mi sono imbattuto in una discussione dell'anno scorso che qui riapro, anche se oramai aveva detto molto dell'oggetto di cui trattava, in quanto mi pare non siano stati citati un paio di ulteriori elementi del rovescio che ai miei occhi sembrano differire dagli altri esemplari postati di Jenkins 8.

La parte "apicale" della barba del toro androprosopo presenta un tratto in rilievo, un "pelo" direi, nella zona inferiore della barba stessa che non troverebbe corrispondenza in nessun altro esemplare postato; inoltre la lettera lambda del nome della città, che si posiziona proprio in prossimità del "pelo fuori posto", risulterebbe assai più staccata dal perimetro della barba, che quasi forma una piccola conca in quel punto, mente negli altri esemplari apparentemente la lettera e la barba sono praticamente a contatto.

Mi piacerebbe ricevere le opinioni di altri utenti sulle mie letture.

Ecco i particolari di Artcoins e Franke-Hirmer a confronto:

attachicon.gifimage.jpeg

attachicon.gifimage.jpeg

 

In effetti una barba così "spettinata" sull'esemplare di ArtCoins, come anche la particolare angolatura della zampa e della lettera lambda, farebbero pensare a un conio diverso, anche se per il resto molto simile (forse troppo simile) al conio già noto al Jenkins.

E' la solita storia di piccolissime differenze di conio, ma con stile più scadente e meno rifinito, un pò come nel caso del noto tetradramma di Selinunte della collezione tedesca.

Un elemento di sospetto....

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