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IGNORED

Per una numismatica unita ....


dabbene

Risposte migliori

Va a finire caro Caius che la colpa è' nostra se la numismatica non è' unita

 

Scusa, ma Tu saresTi quello che non fa la vittima e che non si lamenta?

 

Ma chi ha mai scritto che Tu o Altri (tanto meno Caius) abbiate la colpe che la Numismatica non è unita?

 

Finora si è cercato di capire (e ancora non si è capito) se chi dagli Editoriali scrive dell'attuale stato di crisi della Numismatica italiana abbia torto o ragione ad evidenziarlo.

 

Poi, si sta cercando di capire con quali "misuratori" e su quali "voci" (commercio, collezionismo editoria, studi, ecc.) si debba valutare lo stato di crisi (o di benessere) attuale della Numismatica.

 

Quindi, se vuoi proprio fare la "vittima", liberissimo di farlo, ma almeno non scrivere che qualcuno Ti considera responsabile della mancata unità della Numismatica italiana, perché questo è palesemente falso e può essere constatato da chiunque avesse voglia di leggere la discussione.

E Tu saresTi quello che non si lamenta? :crazy:

 

M.

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Ma scusate qualcuno pensa che ci divertiamo a mostrare una numismatica(e tutte le discipline umanistiche) in crisi se così non fosse?

O che ci sia una disparità di vedute solo per il gusto di farlo, mentre vi è tanta omogeneità?

 

Il mio post precedente voleva sottolineare proprio questo. Quello che è priorità per qualcuno non lo è per altri. e non è carino definire i restanti messaggi "come poco sensati" semplicemente perché con idee diverse.

 

questo forum è una specie di spaccato della realtà. non è propriamente realtà, in quanto virtuale, ma fornisce un quadro della situazione.

 

poi e questo come regola generale, cerco di non contrastare le persone, ma le idee che esprimono quando non le condivido.

ma questa è una questione di scelta e, soprattutto, di stile.

 

alla domanda se ci sia una unità di intenti in campo numismatico(ma anche epigrafico/storico che conosco meglio), bisogna rispondere oggettivamente no. è un dato di fatto.

 

alla domanda se la numismatica italiana goda di buona salute, la risposta anche in questo caso è no. a meno che(e lo ripeto) qualcuno crede che abbassare il livello culturale, invece di alzare il livello degli auditori, sia una buona soluzione. io non la penso così.

Modificato da MAP
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Io credo che si debba avere il coraggio, una volta per tutte di fare dei distinguo:

 

Un conto è la numismatica, intesa come scienza, materia di studio, ricerca...altro è il commercio, il collezionismo che interessa la monetazione e quanto ad essa legato (libri, strumenti di precisione ecc.). Conosco collezionisti che al di la dei cataloghi non hanno mai sfogliato un volume di numismatica o partecipato ad una conferenza di numismatica e ne conosco molti altri che iniziando così oggi invece approfondiscono, partecipano e talvolta scrivono di numismatica. Certo, si tratta di settori (Numismatica, commercio numismatico, collezionismo), fortemente legati tra di loro e molto spesso tra i collezionisti e i commercianti abbiamo fior di studiosi, ma da qui a fare di tutta un'erba un fascio ce ne corre.

 

Quando avevo 13 anni mio nonno mi regalò alcune monete del Regno, e di antichi stati italiani ed un vecchio  catalogo (Il Cermentini del 1975). Ma avevo 13 anni....collezionavo semplicemente...se avessi continuato a collezionare consultando solo i preziari che escono ogni anno sarei rimasto solo un collezionista.

 

Certo, non posso definirmi oggi, a 53 anni un numismatico, e lungi da me dal pensarlo...diciamo però che mi trovo in quella zona grigia dove stanziano collezionisti appassionati e cultori della materia...niente a paragone ovviamente di nomi come il compianto Grierson o la prof.Travaini (non me ne vogliano i molti e molti altri) che rappresentano la categoria dei numismatici "puri".  

 

Vi sono poi i commercianti studiosi, che tanto hanno dato e danno alla numismatica, in termini di studi, pubblicazioni, studio delle monetazioni (e qui, Crippa, Tevere, Varesi, Montenegro insegnano). Ed anche questi, grazie anche alla loro esperienza "sul campo" sono di un gradino più elevato di noi semplici appassionati della materia.

 

Ma vi sono anche i venditori di fumo, i laureati in Tuttologia Numismatica, che amano fare passerelle ma che molto poco di nuovo portano alla numismatica, se non la loro presenza, spesso fastidiosa, da "servi sciocchi" appunto.

 

Però...raramente osservo un incontro tra tutte queste "correnti"...ognuno rimane nel suo alveo e se la suona e se la canta da solo o al limite per la sua ristretta platea di interessati.

 

Sarebbe auspicabile un bel convegno con tanto di conferenza aperta a tutti coloro che fanno parte di queste branche, dove ognuno è libero di esprimere il proprio parere...ma si sa...in un modo o nell'altro, chi snobba sempre lo troviamo.

 

Io credo che tutti abbiano bisogno l'uno dell'altro, dal professorone al semplice collezionista, ma se non si superano queste barriere...tutto rimarrà così come è.

 

Sapete come la penso...giusto o sbagliato che sia....l'Oligarchia numismatica pretende di detenere il copyright su tutto quanto sia riconducibile alla numismatica intesa come materia scientifica, decidendo tempi e modalità di erogazione a tutti gli altri del loro sapere. Questo forse una volta poteva andare bene..oggi nell'era del mondo virtuale non è più possibile e concepibile.E, non so perchè, anche l'evento di Taormina, al di la delle giuste note positive, mi pare una passerella dove comunque la linea di impostazione è stabilita rigidamente...mi sbaglierò...ma sono fatto così e mi piace dire quello che penso. E mi chiedo anche se invece di Taormina la location fosse stata Rho o Prato (senza togliere nulla o offendere queste cittadine) ci sarebbe stato lo stesso richiamo. E soprattutto, senza sponsor, contributi pubblici o privati.

 

Concludo...ma davvero per la pubblicazione degli atti ci vogliono due anni? Nell'era del digitale? Mah.

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Da quando mi sono iscritto sul forum Lamoneta ho sempre sostenuto, e oggi più che mai, l'idea di una numismatica non per pochi, ma aperta, per tutti.

E' poi il credo del Network in cui stiamo scrivendo ora, tutti possono appassionarsi, leggere, capire,migliorare, diventare anche bravi studiosi come è capitato in alcuni casi....

Il che attenzione non vuol dire che sono contro a una Numismatica di alta qualità, fatta da Accademici, da illustri numismatici, di pochi ovviamente, vorrei solo che questi contributi fossero poi accessibili, fruibili, a disposizione di tutti.

E lo dimostra il fatto che alcuni di questi bravi e conosciuti numismatici frequentino e intervengano a livello divulgativo qui sul forum. Nell'ultima settimana ho letto tre post di grandissima divulgazione qui, da accrescimento delle conoscenze per tutti, e li cito volentieri , Saccocci, Baldassarri, Bazzini che ringrazio ovviamente per aver capito lo spirito del forum.

E' anche da sfatare il fatto che ci possa essere qualità, aspetti scientifici solo in certi ambiti, non è affatto vero, ci sono bravissimi studiosi privati che scrivono anche qui che hanno fatto egregi, importanti e scientifici lavori.

Parliamo tanto di Taormina ma ci sono due ragazzi che credo senza forum non sarebbero arrivati lì, avevano sicuramente la predisposizione, le caratteristiche, ma qui hanno avuto gli strumenti per partire ed orientarsi, studiare, capire....

E poi credo che il 97/98 per cento di quelli che chiamiamo credo numismatici , ma io direi più appassionati o studiosi o anche solo collezionisti che vogliono capire sono poi qui o nei Circoli, nelle Associazioni, nelle Società, se non ci fossero...non ci sarebbe più nulla, quindi massima attenzione a questo 97 per cento di persone che seguono la numismatica, dobbiamo poi pensare a loro sempre...

Prodotti numismatici di qualità, di meno qualità....io credo che ci vogliano entrambi, se uno inizia non parte con la RIN partirà con Panorama Numismatico, con i Quaderni di Lamoneta, fermo restando che anche qui c'è spesso qualità, basta cercarla, come c'è a volte anche in alcune discussioni del forum, divulgazione ma non solo.....

Quindi spazio giusto anche per prodotti più divulgativi sempre per questo 97 per cento che non è nato essendo la Travaini o Arslan....

Capitolo collezionisti, appassionati, studiosi privati io credo che ci siano parecchi problemi oggi nella numismatica italiana....ma che possa la stessa  anche trovare la forza, la capacità, le energie e le risorse per ripartire, rinascere, resistere comunque proprio partendo dalle parti più in difficoltà cioè i Circoli, che sono la realtà, le identità, il primo sbocco concreto, oltre il forum che è virtuale, per chi vuole accostarsi alla numismatica.

E concludo con una nota ottimistica, ho visto recentemente realtà lottare per difendere tutto questo, Napoli risorgere, il CCNM a Milano per resistere con le sue Conferenze di qualità e divulgazione, so per certo, e lo vedrete presto sul forum, che altri circoli attivi italiani hanno pronte iniziative importanti per tutti, per la divulgazione, per i giovani, forza è così che si fa....più fatti e meno parole....personalmente sto con loro....spero che tutto il forum quando ci saranno le occasioni lo farà....anche questa è poi unità....

 

 

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Va a finire caro Caius che la colpa è' nostra se la numismatica non è' unita

Scusa, ma Tu saresTi quello che non fa la vittima e che non si lamenta?

Ma chi ha mai scritto che Tu o Altri (tanto meno Caius) abbiate la colpe che la Numismatica non è unita?

Finora si è cercato di capire (e ancora non si è capito) se chi dagli Editoriali scrive dell'attuale stato di crisi della Numismatica italiana abbia torto o ragione ad evidenziarlo.

Poi, si sta cercando di capire con quali "misuratori" e su quali "voci" (commercio, collezionismo editoria, studi, ecc.) si debba valutare lo stato di crisi (o di benessere) attuale della Numismatica.

Quindi, se vuoi proprio fare la "vittima", liberissimo di farlo, ma almeno non scrivere che qualcuno Ti considera responsabile della mancata unità della Numismatica italiana, perché questo è palesemente falso e può essere constatato da chiunque avesse voglia di leggere la discussione.

E Tu saresTi quello che non si lamenta? :crazy:

M.

La battuta era ironica naturalmente...

Per fortuna il Vangelo dice: beati i poveri di spirito... :))

Modificato da numa numa
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Quello legislativo riguarda relativamente o per nulla il numismatico non collezionista.

 

Direttamente è vero, indirettamente non credo: lo studioso spesso basa le proprie ricerche anche sulle pubblicazioni commerciali e senza queste verrebbero meno una gran mole di dati molto utili, se non indispensabili.

 

Inoltre alcuni testi e studi hanno visto la luce in ambito commerciale e non accademico.

 

 

Quello delle falsificazioni riguarda la capacità del numismatico di saperli riconoscere per i suoi studi, ma per nulla l'aspetto economico, in quanto le monete il numismatico può anche solo studiarle e non necessariamente comprarle.

 

Solo l'esperienza, ovvero lo studio "de visu" di parecchi esemplari autentici, ci consente di riconoscere il falso. Le pubblicazioni sono utili anch'esse allo scopo ma è come fare un corso di sub standosene nella vasca da bagno di casa....

 

non mi sembra che a Taormina ci sia state vendita di monete o si sia trattato di problemi relativi alla vendita/acquisto. eppure si è potuto parlare di numismatica lo stesso. e da come ci viene raccontato anche ad altissimo livello.

 

Assolutamente vero, ma è innegabile, a mio avviso, che questo genere di manifestazioni nascono e crescono unicamente in Paesi liberali dove è consentito il commercio dei beni oggetto di studio. Non è un caso, le due cose hanno radici comuni.

numismatica unitaria? leggendo qui sopra, pura utopia.

 

In effetti.....

Modificato da Alberto Varesi
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Supporter

Mi scuso se entro in questa discussione con una annotazione forse al limite del fuori topic, visto che oltretutto sul congresso di Taormina ci sarebbe anche un thread apposito in altra sezione, ma mi sembra doveroso un correttivo rispetto a quanto scritto da qualcuno, o quantomeno vorrei riferire la mia testimonianza, visto che io ho potuto essere presente

 

A Taormina sono intervenuti sì accademici, curatori di musei, esponenti della Soprintendenza, ma anche numerosi collezionisti, appassionati e cultori della materia a vario titolo e livello; sono del resto intervenuti anche alcuni dealer e a molti eventi erano presenti e primi attori anche i NIP. Rispetto ai convegni di storia o di archeologia che sono solita frequentare, questa è certamente una caratteristica peculiare e che non ho riscontrato in altri consessi.

 

Francamente io non ci ho visto alcuna "sponsorizzazione" particolare e - almeno a quanto ne so - sono stati accettati tutti i contributi di coloro che hanno sottomesso domanda e abstract, proprio per la voglia di inclusione a questi congressi da parte del INC, in questo caso particolarmente enfatizzata dalla professoressa Caltabiano che fino all'ultimo ha cercato di coinvolgere le varie anime della numismatica in questo evento, che - giustamente - riteneva importante per tutta la numismatica italiana e non solo.

L'altro aspetto importante è stata la presenza nelle stesse sezioni e nelle discussioni sia a livello formale che informale di persone di ogni formazione ed età, mi pare senza particolare preclusione. Io, forse, le cose più interessanti le ho sentite proprio dai più giovani - indipendentemente dal fatto che fossero numismatici o archeologi di professione, o che fossero appassionati di ottimo livello - oltre che, ovviamente, da qualche grande studioso.

 

Ma magari ho un'idea parziale dal mio piccolo angolo visuale.

 

Un caro saluto e buona serata a tutt* MB

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No cara Monbalda tutt'altro che parziale.

Il tuo punto di vista da "addetta del settore " e - lasciamelo dire - tutt'altro che privilegiata visto che il tuo spazio (numismatico) te lo conquisti lavorando duramente, e' particolarmente apprezzato perche' di questi eventi - non certo elitari - viene rimesso al centro il giusto spirito di ricerca ma anche di divulgazione specialistica e di compartecipazione delle varie anime numismatiche .

A Taormina ( ma sarebbe stata la stessa cosa a Rho, Padova o Prato) hanno partecipato universitari , curatori di musei, studiosi ,ma anche commercianti di ottimo

Livello, funzionari delle Soprintendenze , giornalisti numismatici , collezionisti , periti e anche semplici appassionati. Direi che un po' tutte le anime del discorso numismatico erano rappresentate e anche molte associazioni ( Sni in primis, NIP, accademia di studi numismatici, SNR , Royal numismatic Society etc - mancava forse solo la NIA? ), che hanno dialogato tra loro e con le istituzioni in momenti anche di franco ma sempre civilissimo confronto . Un mercante importante - rivolgendosi direttamente a rappresentanti del Ministero - ha auspicato - in modo garbato ma deciso lo snellimento delle procedure attualmente in vigore che limitano il commercio delle monete da collezione e la loro libera circolazione all'interno del contesto europeo.

Non sono mancati momenti di confronto su temi delicati .

Si e' discusso ampiamente di database museali per la catalogazione e fruizione on line dei patrimoni numismatici nazionali. Si e' parlato dei vari inventari dei ripostigli monetali importantissimi per la ricerca scientifica.

Si e' parlato di analisi distruttive e non distruttive per stabilire datazione e originalita' delle monete.

Si e'

Parlato delle tecniche espositive museali delle monete con il bellissimo intervento per il museo di Frosinone di Jonathan Grimaldi - giovane e bravo studioso che non posso non citare.

Si e' perfino parlato delle opzioni professionali aperte ai giovani laureati in numismatica ( ambito europeo/ internazionale non solo italiano) .

E tutto questo e altro ancora accanto alle relazioni delle discipline piu' canoniche che hanno spaziato dalla numismatica antica a quella medioevale, a quella moderna alle medaglie alla numismatica orientale , a quella islamica agli oggetti premonetali.

Condivido in pieno quanto scritto da Monbalda e invito a conoscere meglio e di piu' questa realta ' dove che ha trasversalmente raccolto i contributi allo studio e diffusione/ condivisione della numismatica provenienti da una molteplicita' di interlocutori.

Se possiamo parlare di unione - per restare in tema con la discussione - forse e' proprio piuttosto che altrove che si e' assistito ad un concerto di moltissime voci raramente dissonanti

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Già..la NIA...era stato invitato ufficialmente qualche rappresentante di questa Associazione?

 

Per sponsorizzazione non mi riferivo alla sponsorizzazione dei singoli...tanto di cappello ai loro meriti, ci mancherebbe altro...mi riferivo agli sponsor per sostenere la manifestazione.

 

Fa piacere sapere che esistono giornalisti numismatici...oltre il Signor BOGONI non ne conosco altri mi pare....qualche nome? Giusto per eventualmente passargli qualche notizia numismatica interessante...

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Non ci sono inviti ufficiali, chi vuole - a livello associativo - si iscrive , paga la quota e partecipa.

Di giornalisti bravissima e molto attiva e' Ursula

Kampmann

Era iscritto anche Roberto Ganganelli ma non so se poi abbia partecipato

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Sapete alla fine...purtroppo... un po' di verità c'è in ogni post......quindi credo, ma posso sbagliarmi, che il problema è molto più complesso rispetto ad una prima e superficiale analisi.

 

Il purtroppo è da relazionare alla troppe verità (o mezze, a seconda dei punti di vista) che sono a volte anche in contraddizione tra loro e quindi è veramente difficile riuscire a schierarsi, tanto meno ad avere una lucida visione d'insieme delle varie problematiche.

 

Forse si dovrebbe prima frammentare le varie problematiche, analizzarle e studiarle separatamente, e solo alla fine fare un'opera di sintesi globale.

 

Comunque non credo personalmente sia possibile mettere sullo stesso piano la scienza numismatica con la passione del collezionismo numismatico, perché se la scienza è una cosa oggettiva, la passione ha invece dei risvolti irrazionali.

Se si vuole studiare una tipologia di monete vi è un metodo logico-scientifico, mentre quando si colleziona (per passione) qualcosa le scelte sono a volte irrazionali e dipendono da stati emotivi, come la sensazione di piacere che si sprigiona nel possedere proprio la moneta scelta.

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Riporto testualmente due righe scritte da un utente di questo forum, in un'altra discussione che calza a pennello...

 

Credo che se si vuole progredire, in qualunque branca del sapere, sia indispensabile la divulgazione. E per un motivo molto semplice: mille occhi e le rispettive cinquecento teste sono senz'altro meglio di una. In questo modo chi legge può non solo trovare risposte a eventuali dubbi o quesiti, ma a sua volta può avere intuizioni che possono avvalorare oppure inficiare quanto appena letto. E in questo modo, come dice bene....., a trarne vantaggio è senz'altro la scienza.

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Intervengo dopo un po' perché volevo leggere tutti gli interventi, 61 non sono pochi e dimostrano comunque un interesse e una viva partecipazione e già solo questo non è cosa di poco conto.

Molto bello l'ultimo sulla divulgazione ma anche altri....la numismatica è composta da tante componenti, tante, le ho elencate in uno dei primi post e probabilmente ne ho dimenticate alcune, sono diverse per la loro natura, difficile unirle tutte, anche se poi alla base ci dovrebbe essere un comune interesse di crescita culturale complessivo del nostro paese.

Unità, collaborazione....Morello chiedeva questo nel suo editoriale, in realtà credo fosse un auspicio, una speranza, Morello conosce bene tutto questo ....e auspicare è sempre giusto anche se poi questo non si verificherà.

Io credo comunque da semplice e umile osservatore che invece qualcosa si possa fare fattivamente invece e che debba partire dal basso diciamo così, intendendo per basso il lato buono del termine, chi per esempio legge e partecipa qui, gli appassionati, i collezionisti, gli studiosi privati che a vario titolo sono anche soci o hanno responsabilità varie in Circoli, Associazioni, Società.

I circoli....non a caso cito loro perché oggi con la tecnologia, il digitale sono la parte più in difficolta, ma dico anche i collezionisti...che sono l'anello finale di questa distorta e complicata legislatura in campo numismatico.

Due parti deboli dalle quali paradossalmente può nascere una riscossa, la collaborazione, non dico l'unità ma almeno un coordinamento tra i vari Circoli attivi italiani.

So di per certo che diversi Circoli hanno approntato e stanno approntando varie iniziative a vari livelli a favore della divulgazione, della conoscenza numismatica, dei giovani e di nuovi appassionati, cito Napoli, Milano con le sue Conferenze del CCNM, cito Torino col ciclo culturale di sabato prossimo...arriveranno altri con importanti iniziative e il forum cercherà di divulgarle e comunicarle per far si che abbiano il giusto eco.

E' un bel tentativo di reazione, del fare cose concrete, di offrire buone opportunità a tutti ....

Io credo che queste realtà locali, che rappresentano identità diverse possano coordinarsi e collaborare, comunicare con una rete informativa, aiutarsi almeno sulle tematiche più importanti e questo nell'interesse di tanti, collezionisti, studiosi, giovani.

Nel mondo del lavoro ci sono in ogni settore diverse Associazioni con punti di vista leggermente differenti, ma quando ci sono grosse tematiche fanno cartello, partecipano, si sentono....credo che anche i Circoli dovrebbero fare qualcosa di simile ma direi in fondo anche il mondo Associativo, delle Società a carattere nazionale e anche il mondo commerciale coi loro rappresentanti.

Non la chiamerei unità....ma coordinamento, collaborazione, parlarsi si.

E il forum che in realtà poi unisce tutti quelli che vogliono, tutte le componenti e le anime, potrebbe aiutare tutti questi attori nella loro comunicazione.....fare anche da tramite se ce ne fosse bisogno e da megafono per le iniziative , gli eventi, le novità.

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  • 4 settimane dopo...

Un modo per "sentire" l'unità nel mondo della numismatica è quello di partire dall'idea di base intrinseca a questa disciplina, la numismatica è una disciplina storica, le monete sono un punto di vista da cui partire per ricostruire e combinare le preziose tessere del grande mosaico storico, ne consegue che chiunque "senta" propria questa idea, questa sensibilità storica, nel momento in cui osserva e maneggia una moneta è unito a tutti quelli che condividono con lui queste emozioni, sono le diverse sensibilità che distinguono o uniscono e la sensibilità storica non appartiene a tutti quelli interessati o gravitanti in qualche modo attorno alle monete, però, ed è questa una cosa importante da tenere sempre presente, la sensibilità storica appartiene anche a tante persone che di monete ne sanno poco o nulla e cionondimeno sono parte di questo sentire unito, queste persone sono bacini preziosi per fare squadra. Il potenziale della numismatica come catalizzatore di interesse storico e culturale ad ogni livello è enorme, si possono fare molti esempi ma quello più "potente" a mio avviso sono gli sguardi dei ragazzi davanti a una moneta greca o romana mostrata durante lezioni di latino e greco, la divulgazione è un motore fondamentale per esprimere questo potenziale e credo che circoli e associazioni culturali abbiano questo compito in primis, uno strumento privilegiato a tal fine potrebbero essere delle biblioteche specializzate destinate a tutti e non solo a elites di studiosi e accademici, sarebbero preziosi luoghi di incontro e di formazione tra le tante anime di appassionati di numismatica e altre discipline storiche. 

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Intervento molto bello @@talpa complimenti almeno da parte mia, ritengo anch'io che ci sia un potenziale grande bacino di interesse per la numismatica, la storia, le identità nella nostra società, penso che l'aspetto più importante sia far conoscere tutto questo, chiamiamola divulgazione, dove stiamo scrivendo in questo momento facciamo divulgazione, poi possiamo discutere se buona o meno buona ma divulgazione è.

Quindi strumenti tecnologici come questi sono ormai indispensabili, ma sicuramente anche i centri reali sul territorio di aggregazione, conoscenza, circoli, musei aperti che diventano usufruibili a tutti per attività varie, anche biblioteche certamente.

Io cito due aspetti perché mi sono vicini uno è stata l'esigenza di creare un gruppo reale con un punto di incontro come quello del Cordusio a Milano, molti sono partiti da lì in particolare dei giovani e poi la Società Numismatica Italiana che con la sua biblioteca numismatica mi ha permesso di leggere e conoscere.

Ricordo che in SNI comunque vanno i soci però possono anche andare per consultazione anche i non.

Poi potremmo anche filosofeggiare all'infinito su chi vuole aggregarsi o farsi aggregare, su chi vuole condividere, su chi vuole una numismatica più ampia e formata da persone consapevoli ma indubbiamente perché possa crescere come numeri e qualità poi ci vogliono gli uomini con idee, impegno, passione e spirito anche di volontariato, se ci saranno forse la numismatica potrà avere un futuro più roseo...

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  • 5 anni dopo...

E adesso? Come dire la mia dopo le tante onorevoli opinioni che sono state espresse qui più di un lustro fa? Facciamo che rinuncio a ogni pretesa di sistematicità del mio intervento e mi affido a una composizione più frammentaria.

Sappiamo che ciclicamente si ripropongono gli stessi quesiti. E non è un male. Se possiamo interrogarci sulla storia dell'idea di numismatica, e collezionismo in generale, è perché ciclicamente ci facciamo le stesse domande. Mi sembra siano confluite in tale discussione più tematiche dell'arcipelago numismatico, alcune delle quali si stanno discutendo proprio ora in altri post, tuttavia, sposando le seguenti opinioni:

Il 6/10/2015 alle 15:08, dabbene dice:

Da quando mi sono iscritto sul forum Lamoneta ho sempre sostenuto, e oggi più che mai, l'idea di una numismatica non per pochi, ma aperta, per tutti.

E' poi il credo del Network in cui stiamo scrivendo ora, tutti possono appassionarsi, leggere, capire,migliorare, diventare anche bravi studiosi come è capitato in alcuni casi....

Il che attenzione non vuol dire che sono contro a una Numismatica di alta qualità, fatta da Accademici, da illustri numismatici, di pochi ovviamente, vorrei solo che questi contributi fossero poi accessibili, fruibili, a disposizione di tutti.

E lo dimostra il fatto che alcuni di questi bravi e conosciuti numismatici frequentino e intervengano a livello divulgativo qui sul forum. Nell'ultima settimana ho letto tre post di grandissima divulgazione qui, da accrescimento delle conoscenze per tutti, e li cito volentieri , Saccocci, Baldassarri, Bazzini che ringrazio ovviamente per aver capito lo spirito del forum.

E' anche da sfatare il fatto che ci possa essere qualità, aspetti scientifici solo in certi ambiti, non è affatto vero, ci sono bravissimi studiosi privati che scrivono anche qui che hanno fatto egregi, importanti e scientifici lavori.

Parliamo tanto di Taormina ma ci sono due ragazzi che credo senza forum non sarebbero arrivati lì, avevano sicuramente la predisposizione, le caratteristiche, ma qui hanno avuto gli strumenti per partire ed orientarsi, studiare, capire....

E poi credo che il 97/98 per cento di quelli che chiamiamo credo numismatici , ma io direi più appassionati o studiosi o anche solo collezionisti che vogliono capire sono poi qui o nei Circoli, nelle Associazioni, nelle Società, se non ci fossero...non ci sarebbe più nulla, quindi massima attenzione a questo 97 per cento di persone che seguono la numismatica, dobbiamo poi pensare a loro sempre...

Prodotti numismatici di qualità, di meno qualità....io credo che ci vogliano entrambi, se uno inizia non parte con la RIN partirà con Panorama Numismatico, con i Quaderni di Lamoneta, fermo restando che anche qui c'è spesso qualità, basta cercarla, come c'è a volte anche in alcune discussioni del forum, divulgazione ma non solo.....

Quindi spazio giusto anche per prodotti più divulgativi sempre per questo 97 per cento che non è nato essendo la Travaini o Arslan....

Capitolo collezionisti, appassionati, studiosi privati io credo che ci siano parecchi problemi oggi nella numismatica italiana....ma che possa la stessa  anche trovare la forza, la capacità, le energie e le risorse per ripartire, rinascere, resistere comunque proprio partendo dalle parti più in difficoltà cioè i Circoli, che sono la realtà, le identità, il primo sbocco concreto, oltre il forum che è virtuale, per chi vuole accostarsi alla numismatica.

E concludo con una nota ottimistica, ho visto recentemente realtà lottare per difendere tutto questo, Napoli risorgere, il CCNM a Milano per resistere con le sue Conferenze di qualità e divulgazione, so per certo, e lo vedrete presto sul forum, che altri circoli attivi italiani hanno pronte iniziative importanti per tutti, per la divulgazione, per i giovani, forza è così che si fa....più fatti e meno parole....personalmente sto con loro....spero che tutto il forum quando ci saranno le occasioni lo farà....anche questa è poi unità....

 

 

vorrei aggiungere che a me non piace per nulla la distinzione che spesso si fa tra veri numismatici e falsi numismatici (collezionisti, hobbisti, cultori e frugatori delle ciotole numismatiche). Ed è qui che mi piacerebbe sentire un discorso più unitario. Non vedo dove sia la necessità, l'utilità, la logica, la pragmaticità di un discorso che divide l'enorme galassia numismatico-collezionistica. Una persona che si occupa di bene pubblico all'interno di un quartiere è meno funzionale del ministro del welfare nazionale? Direi di no. Badate che non sto parlando di importanza (chiaramente un ministro nazionale accentra funzioni che valgono di più delle funzioni di un amministratore di condominio o di un sindaco rionale) ma di funzionalità. Al mondo del collezionismo (numismatico) è funzionale il tipo che compra l'uscita bisettimanale di MONETE DEL MONDO e basta, senza approfondire sul Crawford o sugli scritti economico-monetari di Luigi Einaudi, e la prof.ssa Travaini. Sono infiniti i gradi di consapevolezza della condizione di homo nomismatum. Ovviamente spero che ogni hobbista della domenica diventi un cultore della materia, ma sono convinto che in una galassia, per essere definita tale, ci sia bisogno tanto del pulviscolo interstellare quanto della gigante rossa.

Modificato da sdy82
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Ho fatto una rapida ricerca del lemma "numismatica" su diversi dizionari di italiano degli ultimi 30 anni (il Gabrielli, il Devoto-Oli, lo Zingarelli, il Folena e altro ancora) e devo dire che sono rimasto sorpreso dell'inclusività che ho potuto riscontrare. Tutte le definizioni contemplano infatti non solo il significato di scienza numismatica (Dio l'abbia in gloria!) ma anche, in modo più o meno implicito, il significato di passione collezionistica.

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