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Vittorio Emanuele III

100 lire "Fascione" 1923

oro 900/1000 - diametro 35 mm - peso 32,25 gr

contorno: rigato

 

Moneta di gran bellezza, a mio avviso, coniata insieme al 20 lire per commemorare il primo anniversario della Marcia su Roma.

Queste monete non nascono per la circolazione, la Zecca le distribuì ad un costo di 400 lire, ai privati che ne fecero richiesta.

 

Cosa ne pensate, al di la del giudizio espresso dal perito, vorrei conoscere le vostre opinioni

 

Grazie

 

 

Renato

Modificato da renato
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Non ti fai vedere e l'unica volta che salto un convegno hai ste bombe qui. ....

Grande Renato

Bella moneta.

Non posso dirti cosa ne penso perché ne ho visti solo una decina in mano e mimrendo conto che direi un bello strafalcione.

Preferisco star zitto che parlare di una moneta che ancora non conosco bene.

Posso dirti che personalmente mi piace tanto, molto bella.

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E' curioso notare come, una delle più importanti monete di Vittorio Emanuele III, non desti nessun interesse.

 

Nessuno che faccia commenti sulla satinatura, caratteristica essenziale per stabilire una conservazione, per questo nominale, che non si facciano critiche ai soggetti rappresentati...nulla di nulla, insomma, passa la voglia di postarle certe monete!!

 

Renato

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Ovviamente non voleva il mio, essere uno sfogo polemico, quanto uno stimolo all'analisi di questo modulo.

Prepotente è la celebrazione dell'ideologia, scomparsi i simboli di Casa Savoia, Il ritratto del sovrano, essenziale.

Modificato da renato
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Caro Renato,

numismaticamente parlando questa moneta si presta a considerazioni di vario genere, ed intendo proprio questo esemplare! L'avevo già addocchiato sul catalogo online di vendita (bel listino), ed ora al di là di superficiali giudizi estetici vorrei provare a fare qualche commento.

1. La riconoscibilità della moneta deriva da alcune imperfezioni che, a mio avviso, non fanno considerare la moneta né FDC né qFDC, Si tratta di un esemplare molto bello ma che, già come commento sul sito internet, presenta l'indicazione ad un difetto sul bordo (e sarei propenso a considerare quello sul R/ ad ore 5); tuttavia anche il fascio mostra alcuni segni ed il collo del re; il giudizio del perito (nominato esplicitamente) mi è sembrato un po' eccessivo.

2. In generale il 100 Lire 1923 sembra presentare 2 tipi di sabbiatura: nel primo appare più sottile, con frequenti "mancanze" ed "opaca"; nel secondo corposa, coprente ed "aranciata". Il 2°T può essere trovato in FDC, il 1°T pressoché mai. Qualche perito ti potrà sussurrare a denti stretti che forse il 2°T è una risabbiatura, ma non è certo. Infatti a mia conoscenza tutte le Prove presentano una sabbiatura sovrapponibile al 2°T e, dato che cronologicamente dovrebbero precedere l'emissione ufficiale, è anche possibile che i due tipi di sabbiatura corrispondano ad una diversa attenzione o modalità con cui l'operazione è stata compiuta, inizialmente in modo più accurato. Anche il fatto che i fondi e il peso siano perfetti negli esemplari FDC 2°T, e il fascio presenti pochissimi segnettini, sembrerebbe deporre per una iniziale particolare attenzione nel procedimento di sabbiatura. Ma non posso essere sicuro di quanto qui ipotizzo. 

3. La sabbiatura del 100 Lire "Vetta d'Italia" è ancora diversa, compatta ma scura. E' verosimile che il procedimento utilizzato per sabbiare sia diverso. Non conosco nei particolari come in Zecca si ottenessero questi effetti coprenti, ma suppongo una acidatura superficiale; dunque non si tratterebbe di sabbiatura vera e propria (ottenuta meccanicamente tramite polvere abrasiva impattante sul metallo) o per lo meno non sempre (?). Qui chiederei aiuto agli utenti del forum che ne sappiano di più di procedimenti metallurgici (ed in particolare a @@centurioneamico).

4. Il discorso sabbiatura si fa problematico dal momento che @@elledi nega tale tipo di trattamento nella Zecca di Roma per alcune tipologie monetarie coeve (dal 1910 al 1927); a mio avviso si tratta di un preconcetto legato alla mancata reperibilità di documentazione. Certamente prove e progetti potevano essere stati approntati anche in questa maniera, vi sono parecchi indizi al riguardo, ma l'approfondimento esula dallo specifico di questa discussione.

5. Non mi è chiaro a quale tipo di sabbiatura corrisponda l'esemplare di @@renato: sul sito internet l'avrei attribuito al 1°T, ma la foto postata mi lascia più perplesso; d'altra parte ancora una volta l'esame di foto diverse fa emergere con evidenza come sia pieno di trabocchetti esprimersi senza aver avuto la possibilità di controllare direttamente la moneta. A proposito, in quale data è stata periziata?

;)

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Vittorio Emanuele III

100 lire "Fascione" 1923

oro 900/1000 - diametro 35 mm - peso 32,25 gr

contorno: rigato

 

Moneta di gran bellezza, a mio avviso, coniata insieme al 20 lire per commemorare il primo anniversario della Marcia su Roma.

Queste monete non nascono per la circolazione, la Zecca le distribuì ad un costo di 400 lire, ai privati che ne fecero richiesta.

 

Cosa ne pensate, al di la del giudizio espresso dal perito, vorrei conoscere le vostre opinioni

 

Grazie

 

 

Renato

La zecca le distribui? Già...era tutto vero...fino alla nota nr.56. Quante effettivamente ne sono state distribuite? e quelle 5.000 nei bidoncini...in che condizioni saranno?

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Caro Renato,

numismaticamente parlando questa moneta si presta a considerazioni di vario genere, ed intendo proprio questo esemplare! L'avevo già addocchiato sul catalogo online di vendita (bel listino), ed ora al di là di superficiali giudizi estetici vorrei provare a fare qualche commento.

1. La riconoscibilità della moneta deriva da alcune imperfezioni che, a mio avviso, non fanno considerare la moneta né FDC né qFDC, Si tratta di un esemplare molto bello ma che, già come commento sul sito internet, presenta l'indicazione ad un difetto sul bordo (e sarei propenso a considerare quello sul R/ ad ore 5); tuttavia anche il fascio mostra alcuni segni ed il collo del re; il giudizio del perito (nominato esplicitamente) mi è sembrato un po' eccessivo.

2. In generale il 100 Lire 1923 sembra presentare 2 tipi di sabbiatura: nel primo appare più sottile, con frequenti "mancanze" ed "opaca"; nel secondo corposa, coprente ed "aranciata". Il 2°T può essere trovato in FDC, il 1°T pressoché mai. Qualche perito ti potrà sussurrare a denti stretti che forse il 2°T è una risabbiatura, ma non è certo. Infatti a mia conoscenza tutte le Prove presentano una sabbiatura sovrapponibile al 2°T e, dato che cronologicamente dovrebbero precedere l'emissione ufficiale, è anche possibile che i due tipi di sabbiatura corrispondano ad una diversa attenzione o modalità con cui l'operazione è stata compiuta, inizialmente in modo più accurato. Anche il fatto che i fondi e il peso siano perfetti negli esemplari FDC 2°T, e il fascio presenti pochissimi segnettini, sembrerebbe deporre per una iniziale particolare attenzione nel procedimento di sabbiatura. Ma non posso essere sicuro di quanto qui ipotizzo. 

3. La sabbiatura del 100 Lire "Vetta d'Italia" è ancora diversa, compatta ma scura. E' verosimile che il procedimento utilizzato per sabbiare sia diverso. Non conosco nei particolari come in Zecca si ottenessero questi effetti coprenti, ma suppongo una acidatura superficiale; dunque non si tratterebbe di sabbiatura vera e propria (ottenuta meccanicamente tramite polvere abrasiva impattante sul metallo) o per lo meno non sempre (?). Qui chiederei aiuto agli utenti del forum che ne sappiano di più di procedimenti metallurgici (ed in particolare a @@centurioneamico).

4. Il discorso sabbiatura si fa problematico dal momento che @@elledi nega tale tipo di trattamento nella Zecca di Roma per alcune tipologie monetarie coeve (dal 1910 al 1927); a mio avviso si tratta di un preconcetto legato alla mancata reperibilità di documentazione. Certamente prove e progetti potevano essere stati approntati anche in questa maniera, vi sono parecchi indizi al riguardo, ma l'approfondimento esula dallo specifico di questa discussione.

5. Non mi è chiaro a quale tipo di sabbiatura corrisponda l'esemplare di @@renato: sul sito internet l'avrei attribuito al 1°T, ma la foto postata mi lascia più perplesso; d'altra parte ancora una volta l'esame di foto diverse fa emergere con evidenza come sia pieno di trabocchetti esprimersi senza aver avuto la possibilità di controllare direttamente la moneta. A proposito, in quale data è stata periziata?

;)

Mi piacerebbe approfondire il punto in cui mi citi. Tutto può essere ma tieni a mente che nell'arco temporale 1910-1929 vi furono comportamenti illeciti all'interno della zecca che ebbero la loro apoteosi con le lire 20 del 1927 anno V, distribuzione piena di ombre che costò il posto a personaggi che fino a quel momento erano stati considerati intoccabili.

Modificato da elledi
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E' curioso notare come, una delle più importanti monete di Vittorio Emanuele III, non desti nessun interesse.

 

Nessuno che faccia commenti sulla satinatura, caratteristica essenziale per stabilire una conservazione, per questo nominale, che non si facciano critiche ai soggetti rappresentati...nulla di nulla, insomma, passa la voglia di postarle certe monete!!

 

Renato

Il problema come è già stato accennato da qualcuno.. è che monete così importanti non tutti hanno la fortuna di vederle.. studiarle nei particolari.. Anche in rete se ne vedono poche in giro. È una moneta fantastica destinata a pochi per cui è giusto che quei pochi che ne hanno viste tante in giro ti diano un commento tecnico giusto.. per me ti ripeto è fantastica e ti faccio i miei complimenti..hai una collezione veramente di altissimo livello
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@@tonycamp1978 mi hai anticipato, volevo scrivere il tuo stesso pensiero, perché con monete di questo spessore è inutile scrivere bella, bellissima, eccezionale, mi piace molto...è scontato e palese...invece ci vogliono i commenti quelli seri e dettagliati per farci capire, a noi umili collezionisti, quali sono i veri dettagli e sfumature per capire la reale conservazione.

 

Premesso ciò,@@renato ti faccio anche io le congratulazioni per questa moneta...solo per pochi fortunati...

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..invece ci vogliono i commenti quelli seri e dettagliati per farci capire, a noi umili collezionisti, quali sono i veri dettagli e sfumature per capire la reale conservazione.

 

 

Mi auguro vivamente che questo auspicio abbia seguito e devo dire che finora il tenore degli interventi di approfondimento degli utenti più esperti è certamente di spessore...

In ogni caso i complimenti per il fascione sono d'obbligo. Mi pare proprio che, in quanto a conservazione, sia degno di essere affiancato agli altri pezzi che abbiamo avuto occasione di ammirare della splendida collezione di @@renato.

Buona giornata

Modificato da Cinna74
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Ovviamente non voleva il mio, essere uno sfogo polemico, quanto uno stimolo all'analisi di questo modulo.

Prepotente è la celebrazione dell'ideologia, scomparsi i simboli di Casa Savoia, Il ritratto del sovrano, essenziale.

Vittorio Emanuele III fedele ai simboli della propria casata rifiutó più volte le proposte del suo Primo Ministro Benito Mussolini atte a modificare la bandiera nazionale, curiosa invece l'accondiscendenza per la monetazione del periodo imperiale.

Mi piacerebbe molto che venisse approfondito anche questo aspetto ...

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Vittorio Emanuele III fedele ai simboli della propria casata rifiutó più volte le proposte del suo Primo Ministro Benito Mussolini atte a modificare la bandiera nazionale, curiosa invece l'accondiscendenza per la monetazione del periodo imperiale.

Mi piacerebbe molto che venisse approfondito anche questo aspetto ...

Infatti le monete imperiali vennero scelte proprio da Mussolini...che autografò i bozzetti di suo gradimento.

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Infatti le monete imperiali vennero scelte proprio da Mussolini...che autografò i bozzetti di suo gradimento.

E il Re Numismatico accettò tutto di buon grado?

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riporto paro paro un mio commento che feci tempo addietro in merito a questo soggetto:

 

"... devo fare una precisazione doverosa su questa moneta, che "a pelle" non ha mai suscitato il mio interesse.

Per svariate ragioni: è una commemorativa (e chi la voleva dovette pagare 400 lire, tale era il valore dell'oro nel '23) anche se emessa con regolare regio decreto come tutte le altre monete, il soggetto apparentemente così "poco artistico" in confronto ad altri progetti di VEIII, la satinatura (e relativi problemi), il legame così evidente con un simbolo molto discusso (troppo facile, stupido ed anche ingiusto demonizzarlo) ...

Devo assolutamente ricredermi: per la "pulizia" e schematicità del progetto e la sua modernità, per gli alti rilievi e la resa tridimensionale (non disgiunta da una evidente e dimostrata difficoltà di realizzazione), penso si possa considerare un degno esempio dello stile razionalista, futurista di quegli anni. Una vera testimonianza delle tendenze artistiche del tempo."

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Ecco, l'intento era proprio questo, postare questa moneta non voleva essere una ostentazione di possesso di un nominale importante, quanto il desiderio di spronare questo forum che, nonostante abbia subito una ristrutturazione, non mi sembra abbia visto grandi momenti di entusiasmo.

 

Capisco che certe monete non sono alla portata di tutte le tasche, molte me le sogno, non riuscirò mai ad averle, però è pur vero che un appassionato vero, non esprime solo opinioni su monete che può avere o ha già, ma anche su quelle del periodo di suo interesse.

 

Lo studio e l'analisi di determinati moduli può solo che arricchire i nuovi e i vecchi collezionisti.

 

Apprezzo molto quelli che con i loro interventi hanno movimentato questa pagina.

 

Spero che altri si uniscano e non per fare apprezzamenti.

 

Giov60, condivido con te, che il giudizio espresso del perito in oggetto possa essere discutibile....c'è da capire come vengono pesati alcuni difetti/caratteristiche specifiche di questo esemplare, messo a paragone con altri.

 

Io ho un altro esemplare in collezione, con una satinatura più...blanda, chiuso con lo stesso giudizio complessivo.

 

Renato

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In effetti è una moneta piuttosto discussa...vuoi per le tecniche di lavorazione, vuoi per la evidente simbologia che richiama un determinato periodo della nostra storia.

 

Al di la delle solite polemiche politiche il fascio non è mai in effetti stato demonizzato più di tanto: appare da secoli sulle monete italiche anche se in effetti nel ventennio ne abbiamo abusato, paragonandolo a quelli che campeggiavano nell'antica Roma.

 

Di certo non ricorda gli effetti nefasti della svastica tedesca, anche se la nostra era pur sempre una dittatura (dove però si andava in esilio a Ponza e Ventotene, mica in Siberia o nei campi di concentramento!).

 

Diciamo che la classe politica di allora, STRETTAMENTE imparentata con questa (nepotismo???) ha saputo bene riciclarsi e ricominciare a "alimentarsi", succhiando i soldi dei cittadini....

 

Tornando al fascione e al fascetto...furono incettate dagli Alleati, come souvenirs, trofeo di guerra...insieme alle ambite pistole beretta nodello 34.

 

Quelle che sono rimaste ai nostri collezionisti...lasciamole tranquille...non allarmiamole con segnali da caccia alle streghe...nessuno le bandirà...ci mancherebbe...rappresentano il simbolo di un passato, che non si può cancellare e che non deve ripetersi...tutto qui...hanno una loro storia...per molti anche un sogno poi infranto....ma non sono sataniche o razziste...sono monete...

 

Sono daccordo che costavano troppo e non avevano un credibile corso legale visto che costavano 400 lire...tanto valeva pensarne una da lire 500 in oro...tanto chi poteva permettersi di spendere 400 lire poteva tranquillamente spenderne 500.

 

Resta il fatto che molte rimasero invenduto, se, come scrive la BALBI DE CARO nella nota 56 (a proposito, ma qualcuno l'ha contattata per chiederLe come mai ha scritto quella nota? Magari  risponde), 5.000 esemplari sono ancora al Ministero del Tesoro.

 

E poi, quante vennero acquistate da privati e quante incettate (pagandole o no?) dal Regime? In zecca purtroppo, al tempo delle indagini, non venne trovato nulla in tal senso...peccato.

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Non mi sono mai spiegato invece il perchè hanno voluto mettere il fascio a tutto campo, fino al bordo, con i problemi che conosciamo...forse se avessero pensato ad una soluzione come per gli esemplari della Repubblica Romana, ci sarebbero stati meno problemi.

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A livello di collezione non è la prima volta che faccio i complimenti a Renato, magari fossi io ad avere io certi pesi.... A livello stilistico però questa per me rimane una delle meno riuscite...o forse una delle più brutte coniate sotto il Re numismatico.

Modificato da lele300
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Come avreste rappresentato voi la marcia su Roma?

Considerando lo stile razionale dei tempi secondo me è ben riuscita.

Certo se là si vuole paragonare al liberty precedente...

Ma è come paragonare l'EUR a via dei fori che confronto è?

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