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Un altro Esculapio


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Prendo spunto dalla recente discussione proposta da Garbo92 ("Intanto che semino il mais...") e vi mostro questo Esculapio su un asse di Marco Aurelio, da cesare durante il regno di Antonino. Pesa 9,1 g. e misura 24 mm. Al D la scritta, non del tutto visibile, dovrebbe essere: AURELIUS CAES-ANTON AUG PII F Al rov. leggo solo: TRP...-COS... Esculapio tiene nella sua destra un bastone con un serpente arrotolato. Moneta "scarce", classificata come C 707 e RIC 1341b (Antonino Pio).  Resta la domanda, a cui non so rispondere: queste monete venivano emesse solo durante importanti epidemie/pestilenze, quasi come una richiesta di aiuto?  Certo è che nella monetazione imperiale non sono frequenti, a differenza da quella provinciale.

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Modificato da gpittini
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Ciao Gianfranco,

effettivamente Esculapio, come Dio della Medicina è poco rappresentato sulle monete romane imperiali, rispetto a quanto avveniva, invece, con le provinciali...

Tra i primi a rappresentarlo vi fu Domiziano:

405507.m.jpg

Tanto Settimio Severo quanto Clodio Albino, vi ricorsero:

2114063.m.jpg

1780990.m.jpg

Questo medaglione, infine, presenta, l'arrivo di Esculapio a Roma. Nel 293 A.C., su consiglio dell'oracolo di Delfi, il Senato Romano decise di importare il culto di Esculapio a Roma. Furono, inoltre, mandati dei delegati ad Epidauro, uno dei più importanti centro del culto di Esculapio, al fine di ottenere uno dei serpenti consacrati e portarlo a Roma con una nave. Arrivato sul Tevere, il Serpente saltò fuori dalla nave e si avviò verso l'isola Tiberina, dove fu eretto il tempio dedicato alla Divinità.

Come già ben dicevi, ad Esculapio i Romani si rimettevano in caso di pestilenze.

923323.m.jpg

Saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro
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Mi sembra di ricordare come relativamente comune la rappresentazione di Esculapio/ Asclepio anche per Postumo, per esempio. Non credo che in realtà simili emissioni siano da associare a particolari momenti o picchi epidemici; Asclepio, nelle sue varie associazioni sincretiche con Zeus e Apollo e financo Serapide, era veneratissimo.

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Esiste anche un'emissione di Mediolanum per Postumo/Aureolo con Esculapio. La legenda è SALVS AVG ed è l'unica tipologia coniata dal generale rivoltoso senza riferimenti alla cavalleria...

Modificato da anto R
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Ciao Gianfranco,

effettivamente Esculapio, come Dio della Medicina è poco rappresentato sulle monete romane imperiali, rispetto a quanto avveniva, invece, con le provinciali...

Tra i primi a rappresentarlo vi fu Domiziano:

405507.m.jpg

Tanto Settimio Severo quanto Clodio Albino, vi ricorsero:

2114063.m.jpg

1780990.m.jpg

Questo medaglione, infine, presenta, l'arrivo di Esculapio a Roma. Nel 293 A.C., su consiglio dell'oracolo di Delfi, il Senato Romano decise di importare il culto di Esculapio a Roma. Furono, inoltre, mandati dei delegati ad Epidauro, uno dei più importanti centro del culto di Esculapio, al fine di ottenere uno dei serpenti consacrati e portarlo a Roma con una nave. Arrivato sul Tevere, il Serpente saltò fuori dalla nave e si avviò verso l'isola Tiberina, dove fu eretto il tempio dedicato alla Divinità.

Come già ben dicevi, ad Esculapio i Romani si rimettevano in caso di pestilenze.

923323.m.jpg

Saluti Eliodoro

Isola Tiberina che, curiosamente, non ha perso la propria "vocazione", dal momento che ancora oggi vi sorge un importante ospedale :) Modificato da Afranio_Burro
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Esiste anche un'emissione di Mediolanum per Postumo/Aureolo con Esculapio. La legenda è SALVS AVG ed è l'unica tipologia coniata dal generale rivoltoso senza riferimenti alla cavalleria...

 

Anche per Gallieno e' presente un bel Antoniniano con Esculapio della zecca di Mediolanum

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Anche per Gallieno e' presente un bel Antoniniano con Esculapio della zecca di Mediolanum

 

Non che sia direttamente collegabile alla moneta, ma se non ricordo male nel 264 circa Gallieno soggiornò ad Atene e fece avviare il restauro del locale Asklepeion.

Sempre collegabile a questa visita ateniese di Gallieno è l'istituzione presso il tempio di nuove feste dedicate al dio medico.

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DE GREGE EPICURI

Se ben ricordo, gli Asklepieia erano  sia templi che luoghi di cura, o meglio, "santuari terapeutici". Anzitutto occorreva ci fossero una o più fontane, o sorgenti, o pozzi, per lavare e purificare i malati e per gli altri usi sacri. Poi ovviamente un altare e un piccolo bosco sacro. Ma anche uno o più portici,meglio se esposti a sud,per collocare i malati che erano ammessi al santuario (non tutti lo erano: motivi religiosi o di obolo?) C'erano alcuni giorni di purificazioni, digiuni, lavacri e forse assunzione di erbe.  Poi si attendeva che nella notte avvenisse l'incubatio: il dio cioè appariva in sogno al malato e gli diceva qualcosa,che andava poi interpretato dal sacerdote: ne emergevano in sostanza la diagnosi, la prognosi e la terapia. Se il risultato era positivo, altro abbondante obolo (o meglio, dracme!). Infine, specie ad Epidauro, una lapide incisa con tutta la storia. Pare che Ippocrate abbia studiato le iscrizioni,imparando molte cose.

Modificato da gpittini
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Esatto. Epidauro poi era il santuario "madre" del culto di Asclepio in Grecia, in quanto la venerazione del dio prese le mosse proprio da quella località. Importantissimo era anche quello di Kos di cui ci sono bei resti imponenti.

Per gli interessati alla figura di questa divinità mi sento di consigliare un paio di testi:

 

- "Discorsi sacri", di Elio Aristide, in cui il famoso retore - in maniera confusa ma ricchissima di dettagli interessanti, narra la sua decennale devozione al dio e i "miracoli" di cui sarebbe stato oggetto

 

- AA.VV. "Cristo e Asclepio", una raccolta di saggi e articoli sia su Asclepio che sui culti di guarigione nel mondo antico.

 

Per fortuna poi, la bibliografia sul culto di Asclepio è abbastanza ricca e tutto sommato facilmente reperibile.

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