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Brexit


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Ultima sensazionale notizia battuta un minuto fa sono stati rifatti i conteggi delle schede  non ci sara' piu la brexit ,molti voti per errore sono stati moltiplicati nel conteggio per tre, gli inglesi sono di nuovo in Europa.   ?   ?   ?

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28 minuti fa, Liamred00 dice:

Ultima sensazionale notizia battuta un minuto fa sono stati rifatti i conteggi delle schede  non ci sara' piu la brexit ,molti voti per errore sono stati moltiplicati nel conteggio per tre, gli inglesi sono di nuovo in Europa.   ?   ?   ?

pesce d'aprile?

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  • 1 mese dopo...
Il 28/1/2017 at 22:01, Silver70 dice:

Potete scrive quello che vi pare, ora lasciateci votare.
Il popolo è l'unico sovrano.
La vita reale? Chiediamo al popolo cosa ne pensa.
Unica cosa certa, 4 governi fantoccio che non servono a nulla se non arricchire i soliti noti.
Questa non è democrazia.

Il voto va rispettato, quindi rispetto sia le scelte degli Inglesi che degli Americani.

Ora tocca a noi.

Saluti
Silver

sei sicuro che valga la pena ad andare a votare ? mi sembra che il voto sia solo uno zuccherino per il popolo, per fargli credere di contare qualcosa poi nel giro di qualche mese viene rimesso il governo voluto dai poteri forti e dall'America. i parlamentari necessari verranno trovati nei vari schieramenti ( dove magari sono già infiltrati) e torneranno a formare il LORO governo. magari con una faccia nuova come presidente del consiglio. il problema è all'origine, nella costituzione. se non formi una repubblica presidenziale ( cosa che non ti permetteranno mai di fare per non perdere il controllo) mi sembra inutile votare.

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sei sicuro che valga la pena ad andare a votare ? mi sembra che il voto sia solo uno zuccherino per il popolo, per fargli credere di contare qualcosa poi nel giro di qualche mese viene rimesso il governo voluto dai poteri forti e dall'America. i parlamentari necessari verranno trovati nei vari schieramenti ( dove magari sono già infiltrati) e torneranno a formare il LORO governo. magari con una faccia nuova come presidente del consiglio. il problema è all'origine, nella costituzione. se non formi una repubblica presidenziale ( cosa che non ti permetteranno mai di fare per non perdere il controllo) mi sembra inutile .

A me invece sembra ancora molto utile.

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Si, se ci fosse qualcuno da votare.....

Vero, ma lasciare fare a questi governi fantoccio non è certamente meglio.
Siamo arrivati a 4 e stiamo ancora arrancando, non si cresce, il divario ricchi e poveri aumenta , la % di disoccupazione è sempre elevata ed il debito pubblico aumenta.

Meglio votare e provare a fare qualcosa di diverso oppure morire lentamente?


Saluti
Silver
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e poi sono tutti d'accordo, non cambia nulla. ormai ho capito che sono li solo per fare finta di governare, ma non hanno poteri. ( ultimo esempio la legge sulla legittima difesa).

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  • 1 mese dopo...

per me la colpa della brexit è dell'Italia. continuavamo a fare entrare immigrati da scaricare poi a Francia e Inghilterra. vi ricordate in quel periodo le migliaia di migranti accampati a Calais in attesa di riuscire ad entrare nel regno unito ? questo secondo me ha spaventato gli Inglesi e  contribuito a far vincere la brexit.

adesso che hanno chiuso le frontiere con l'Italia e ce li dobbiamo tenere la situazione all'estero si è stabilizzata e forse oggi la brexit non passerebbe.

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per me la colpa della brexit è dell'Italia. continuavamo a fare entrare immigrati da scaricare poi a Francia e Inghilterra. vi ricordate in quel periodo le migliaia di migranti accampati a Calais in attesa di riuscire ad entrare nel regno unito ? questo secondo me ha spaventato gli Inglesi e  contribuito a far vincere la brexit.
adesso che hanno chiuso le frontiere con l'Italia e ce li dobbiamo tenere la situazione all'estero si è stabilizzata e forse oggi la brexit non passerebbe.


Dubito che sia solo questo, quanti Inglesi ci sono a Londra? Pochi, hanno colonizzato il mondo è si sono riempiti di stranieri da decenni.
Inoltre hanno iniziato loro insieme a agli Americani a creare casino per spillare il petrolio in Iraq, andando a rompere un equilibrio cruciale per la stabilità di tutta l'aerea.

Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Cordiali Saluti
Silver

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infatti Londra che è abituata  agli stranieri è contro la brexit, sono le zone interne che hanno votato contro gli stranieri.

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Il 5/2/2017 at 17:30, bizerba62 dice:

D'accordo, ma non possiamo sempre agitare i fucili di 80 anni fa per dimostrare che "l'ammucchiata" europea ha scongiurato altre guerre.

L'indipendentismo "illuminato", che potrebbe benissimo essere quello inglese e cioè quello di una Grande Nazione che prima ha fatto a meno dell'Euro e poi si avvia a fare anche a meno della U.E., non è necessariamente l'anticamera dell'inferno.

La pacifica convivenza in Europa, una volta spariti dalla scena i Dittatori, è un'assodata realtà e poi con la pancia piena nessuno è più disposto a combattere.

Ora, armonizzare fra loro più Stati che, comunque la si metta, hanno poco in comune a cominciare dalle lingue nazionali per finire alle rispettive millenarie culture, non è un'impresa così impossibile, anche senza bisogno di ricorrere ad un'Unione di Stati o ad una moneta unica che li costringa a stare insieme.

Gli inglesi insegnano.

M.

Evidentemente non è chiaro che l' "ammucchiata europea" non serve solo ad evitare guerre ma finchè regge, pur con tutti i suoi difetti, è anche la base generale della stabilità e la prosperità europea.

Sappiamo tutti che è necessaria un'evoluzione dalla forma attuale, ma se dopo aver studiato la storia ancora pensiamo che in Europa possa esserci non solo pacifica ma anche proficua convivenza lasciando ogni stato sconesso dall'altro con motivazioni vaghe e relative come che "hanno poco in comune" e hanno le "millenarie culture" e si parlano lingue diverse (l'esistenza di paesi come la Svizzera è notoriamente una leggenda metropolitana) non so proprio che farci... basta semplicemente vedere in che razza di casini siamo invischiati adesso per colpa della mancanza o insufficienza di coordinamento e strategie comuni, si veda il classico e attuale esempio dell'immigrazione oppure la politica energetica, giusto per citare due dei più scottanti. Il tutto sperando che di dittatori in futuro non ne saltino fuori altri, perchè in certi stati siamo arrivati a un passo dall'avere neonazisti al potere (es. Austria) o con percentuali di movimenti simili ampiamente oltre la soglia d'allarme.

Come si faccia a chiamare quello britannico "indipendentismo illuminato" poi proprio non lo so: una vittoria della brexit di stretta misura ottenuta facendo una sorta di campagna terroristica sull'immigrazione e raccontando balle a più non posso con l'aiuto di agenzie di marketing elettorale come questa  https://en.wikipedia.org/wiki/Cambridge_Analytica ,a cui si è rivolta addirittura anche Le Pen in Francia, io lo chiamerei più giocare sporco. Non è cercando d'inganare la gente inondando i social network di propaganda con bot programmati che arriva l'illuminazione:  di questo se ne renderanno conto soprattutto le fasce più deboli della popolazione, quelle che più delle altre hanno votato brexit ma che più delle altre risentiranno dell'uscita della Gran Bretagna dal quel mercato comune europeo in cui era integrata da decenni.

Adesso che le conseguenze non solo economiche di questa genialata sono più chiare e sempre più inglesi sono pentiti della scelta fatta è più difficile presentare a priori la brexit come una saggia e vantaggiosa azione, magari addirittura cercando di spacciare la Gran Bretagna per già uscita e magicamente in ripresa come hanno fatto certi onesti signori appena dopo il referendum, e in parte fanno ancora cercando di screditare chi solleva dubbi sulla brexit. Ora che la battaglia a suon di slogan e balle (ad esempio quelle che lo stesso Neil Farage si è rimangiato apertamente https://www.nextquotidiano.it/nigel-farage-e-quellerrore-sulla-brexit-che-costera-caro-agli-inglesi/ ) è finita e i negoziati stanno entrando nei dettagli tecnici bisogna fare i conti con la realtà delle cose: comincia ad essere molto più chiara la differenza abissale fra i sogni nazionalisti e la realtà, non meno nei contesti all'apparenza periferici.

Lasciando da parte il già discusso caso scozzese, per esempio a Gibilterra c'è molta preoccupazione, perchè la Spagna sta cominciando ad impuntarsi sullo status futuro del territorio: al di là del fiume di discussioni già avviato dalle varie parti emerge con chiarezza che la linea della Spagna è di trattare Gibilterra come un'entità separata dal Regno Unito pur se da esso dipendente, con la motivazione che anche facendo formalmente parte del territorio britannico Gibilterra ne è esclusa dal punto di vista comunitario, mentre il governo UK considera Gibilterra come coperta automaticamente da tutte le decisioni riguardanti il Regno Unito che saranno prese in futuro.
In Irlanda oltre alla linfa data ai movimenti separatisti dell'Ulster c'è il problema di come sbrogliare il casino di quella che sarà la frontiera UE - UK dopo la brexit, rimasta a transito libero dopo l'indipendenza dell'Irlanda, dotata di circa 200 punti di attraversamento maggiori e 100 minori da cui c'è un enorme transito di auto e camion, questione che per ora nessuno ha idea di come risolvere.

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  • 1 mese dopo...

Di ritorno da un viaggio in Europa volevo segnalarvi che sulla stampa ci sono articoli su dove trovare lavoro in alternativa alla Gran Bretagna e tutti concordano che la Gran Bretagna deve pagare gli investimenti europei già sottoscritti fino al 2020.

Arka

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40 minuti fa, Arka dice:

Di ritorno da un viaggio in Europa volevo segnalarvi che sulla stampa ci sono articoli su dove trovare lavoro in alternativa alla Gran Bretagna.....

Arka

Forse l'alternativa è..... l'Italia........?:)

M.

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  • 5 mesi dopo...
Il 24/6/2017 alle 19:18, ART dice:

Ora che la battaglia a suon di slogan e balle [...] è finita e i negoziati stanno entrando nei dettagli tecnici bisogna fare i conti con la realtà delle cose: comincia ad essere molto più chiara la differenza abissale fra i sogni nazionalisti e la realtà,

 

E' stato emesso (in sordina, per evitare un'imbarazzante figura di m. a Theresa May) il primo documento ufficiale del governo che quantifica le conseguenze economiche generali della brexit: ora il conto della storica fesseria che la Gran Bretagna si appresta a fare è nero su bianco. Attenzione, non si tratta di studi di organismi internazionali o di privati, su cui il circo eurofobo si scagliava dopo il referendum (in genere parlando di complotti per cercare di far cambiare la geniale idea agli inglesi): è un documento del governo britannico, preparato dallo stesso Dipartimento per l'Uscita dall'Unione Europea che si occupa della brexit.

http://www.limesonline.com/notizie-mondo-oggi-30-gennaio-studio-impatto-brexit-economia/104438

Rimane per il Regno Unito una sola, importante questione: è possibile porre rimedio a questa sciagura? Secondo tutti i sondaggi adesso la maggioranza è tornata favorevole a rimanere in UE, ecco perchè da più parti si cominciano a levare voci per ripetere il referendum una volta che i negoziati saranno finiti e il prezzo da pagare ben chiaro a tutti se si procede con l'uscita. Si potrebbe pensare a una mossa sporca... ma, come i fautori della brexit omettono accuratamente di ricordare, anche per l'ingresso della Gran Bretagna nella Comunità europea furono eseguiti effettivamente due referenda: quello per l'ingresso e un secondo nel 1975, confermativo della permanenza due anni dopo l'ingresso. E per queste consultazioni non esistevano mezzi potenti come Internet e le agenzie specializzate in "campagne terroristiche" con cui scaricare fiumi di fake news anti-EU sulla popolazione.

Quest'anno sarà decisivo.

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Nel frattempo è diventato chiaro che i cittadini UE che entreranno in GB dopo la Brexit saranno considerati stranieri a tutti gli effetti. Immagino che lo stesso varrà per i britannici che entreranno in UE. Continuo a chiedermi che succederà tra Irlanda e Irlanda del Nord...

Arka

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  • 5 mesi dopo...

Leggendo il progetto della May sul progetto dei futuri accordi tra UE e UK direi che il piede in due scarpe in questo caso sarebbe un eufemismo.

Dato che vogliono realizzare un'uscita, allora si dovrebbe mettere tutte e due i piedi fuori dalla casa comune e non fare lo cherry-picking su ciò che gli conviene. Da questo punto di vista, pur essendomi rammaricato della vittoria della Brexit, sono in accordo con i brexiters più intransigenti, perché se si è deciso di uscire allora lo si deve fare realmente, quindi i ministri dimissionari hanno fatto bene e spero che facciano sentire la loro voce.

Tutto questo porterà ad una bella crisi di governo ed alla fine potrebbe pure svolgersi un ulteriore referendum. Solo allora si potrà capire se il popolo britannico vuole abbandonare realmente l'UE con tutti i suoi oneri ma anche con i suoi vantaggi.

Vorrei ricordare che i cittadini britannici nell'UE sono circa 1 milione e mezzo (se mi ricordo bene) e sono anche il più numeroso gruppo nazionale emigrato stabilmente in altri Paesi UE. Penso che queste persone hanno già usufruito ed usufruiscono ancora del Welfare comunitario, vediamo a brexit conclusa quali diritti perderanno o dovranno pagare (sanità per dirne una) ?

 Comunque sia, anche se tutto va a rotoli che almeno Dio salvi la Regina :

https://news.fidelityhouse.eu/esteri/i-ministri-inglesi-ripassano-il-protocollo-in-caso-di-morte-della-regina-dopo-alcuni-problemi-di-salute-350962.html

Anche se alla fine ci sarà questa brexit, non so per quanto tempo lo UK rimarrà in piedi con Scozia, Irlanda del Nord e perfino Gibilterra recalcitranti in cerca di più autonomia per non dire indipendenza.

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5 ore fa, ARES III dice:

Dato che vogliono realizzare un'uscita, allora si dovrebbe mettere tutte e due i piedi fuori dalla casa comune e non fare lo cherry-picking su ciò che gli conviene. Da questo punto di vista, pur essendomi rammaricato della vittoria della Brexit, sono in accordo con i brexiters più intransigenti, perché se si è deciso di uscire allora lo si deve fare realmente, quindi i ministri dimissionari hanno fatto bene e spero che facciano sentire la loro voce.

Il problema posto indirettamente non è di poco conto: è meglio essere coerenti con sè stessi e quindi intransigenti nel suicidio o cedere ma minimizzare i danni? Paradossalmente anch'io spero che se brexit davvero ci sarà l'ipotesi sia la prima: una bella lezione sarebbe utile.

Il fatto è che ora sono perfettamente coscienti della trappola in cui si sono ficcati da soli: il governo stesso, non enti esterni automaticamente accusati di parzialità dagli antieuropeisti sfegatati, ha elaborato degli scenari in caso di uscita senza accordo in cui nel peggiore dei casi si prevedono addirittura un collasso immediato del porto di Dover e la mancanza di medicinali e cibo entro due settimane dall'uscita. Chi in UK vuole una brexit "hard" se ne frega delle conseguenze che potrebbero verificarsi oppure non vuole ammetterle con sè stesso. O ancora, forse sa benissimo cosa si rischia ma è talmente fanatico da essere disposto a far pagare alla cittadinanza un prezzo altissimo pur di tagliare tutti i ponti con l'odiata UE-fonte-di-ogni-male. In ogni caso, è evidente fin da ora che tutte le strade portano a grossi problemi politici ed economici: nonostante questo la macchina propagandistica interna dell'estremismo politico europeo e quella esterna russa lavorano a pieno regime per cercare di far credere all'opinione pubblica del resto d'Europa che la Gran Bretagna non solo non ha subito danni ma sta addirittura decollando (come fosse già ora fuori), perchè per loro è importante che il precedente della brexit diventi una buona trappola in cui provare a far cascare anche qualcun altro.

 

5 ore fa, ARES III dice:

Tutto questo porterà ad una bella crisi di governo ed alla fine potrebbe pure svolgersi un ulteriore referendum. Solo allora si potrà capire se il popolo britannico vuole abbandonare realmente l'UE con tutti i suoi oneri ma anche con i suoi vantaggi.

Dopo la grande manifestazione di giugno a Londra hanno già cominciato a raccogliere le firme. In questa faccenda di oneri ce ne sono molti e di vantaggi sono sempre più solo gli "ultraconservatori" a vederne.

 

5 ore fa, ARES III dice:

exit, non so per quanto tempo lo UK rimarrà in piedi con Scozia, Irlanda del Nord e perfino Gibilterra recalcitranti in cerca di più autonomia per non dire indipendenza.

Il caso di Gibilterra è particolarmente illuminante. La Spagna ha ricominciato a metterne in discussione lo status e siamo arrivati addirittura al punto che esponenti del governo May, compreso il ministo della difesa, hanno minacciato apertamente la guerra nel caso che la Spagna tentasse d'impadronirsi della rocca, di cui praticamente la totalità degli abitanti non voleva nemmeno sentir parlare di brexit.

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Qualcuno si ricorderà chi fu un grande sostenitore della Brexit d'oltreoceano?

Sì, il presidente degli USA Trump, il quale aveva anche assicurato un sostegno politico allo UK e promesso un accordo commerciale tra USA e UK.

Oggi invece cosa dice : che è impossibile un accordo commerciale.

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-07-13/trump-stronca-brexit-may-impossibile-accordo-commerciale-usa-regno-unito--093740.shtml?uuid=AEACaLLF

Certamente si potranno addurre scuse giuridiche ed economiche per questo, tuttavia c'è l'amara realtà del risultato.

Penso che i sostenitori della Brexit nello UK si trovano con un alleato in meno e sempre più soli oserei dire (comunque con tutto il rispetto per le idee dei sostenitori del Leave).

Non scordiamoci poi che gli USA hanno messo dei dazi anche all'UE , compreso lo UK.

Difficilmente lo UK potrà avere la stessa forza contrattuale in campo di accordi economici internazionali, come se fosse all'interno dell'UE, quindi penso che a Brexit ultimata i dazi USA rimarranno anche in capo allo UK con buona pace dei brexiters.

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Se brexit fosse soft  sarebbe impossibile l'accordo commerciale con gli USA (comunque fra una superpotenza mondiale e un paese dinamico e ricco quanto vogliamo ma di ben inferiori dimensioni geopolitiche... buona fortuna) se invece fosse hard si potrebbero stringere accordi che è tutto da vedere se e quanto potrebbero attutire il colpo del distacco dal sistema politico ed economico europeo con cui la Gran Bretagna è interdipendente da decenni. In ogni caso se verrà negato un secondo referendum che eventualmente fermi tutto... buona fortuna, ne avranno bisogno.

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