Vai al contenuto
IGNORED

Brexit


Ospite

Risposte migliori

Non amo Trump, ma se si ascolta la dichiarazione dice che essere "nemici" commerciali non significa dire che siamo malvagi, semplicemente che siamo competitivi.

Queste le sue parole, che come sempre, in qualsiasi ambito,  vengono tergiversate dai mass media.

Chiunque abbia avuto l' esperienza di un' intervista , anche solo sul proprio quotidiano locale, credo sappia di che parlo.

Tutto questo fa riflettere , almeno a me :hi:

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Allora mi spiego meglio. L'UE insieme è nemica, anche se commerciale, mentre i singoli stati sono amici ''commerciali'' ?

La spigola è meglio dello squalo ? E' questo il concetto?

Arka

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


A prescindere dalla scelta infelice delle parole, il concetto è comunque comprensibile: l'UE è una minaccia , per ora solamente, economica.

Quindi se siamo una minaccia, penso che un uomo d'azione, qual è Trump, farà tutto il possibile per eliminare in parte o completamente questa minaccia.

Ma signori, ha già introdotto i dazi commerciali in modo unilaterale, cosa pensiamo che siano un premio alla nostra fedeltà ? O sono stati introdotti perché siamo una minaccia economica ?

Comunque la guerra commerciale tra le due sponde dell'Atlantico è già incominciata da un pezzo: per citare le controversie USA contro Airbus, Volkswagen ed altre società europee, VS controversie UE contro Google, Apple ed altre società statunitensi (ma stranamente ancora sono fuori da entrambi le parti le società bancarie ? sarà un caso .....)

Ricordiamoci che le guerre commerciali sono le più insidiose, perché si inizia con dei semplici dazi e poi si arriva ad un escalation politico-militare (v ad esempio la guerra commerciale dell'oppio) e noi europei ci troviamo tra l'incudine USA e il martello Russia .

Speriamo di non dover assistere a una nuova spartizione del continente europeo come nel '45.

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Quale che sia la possibile esatta interpretazione delle parole di Trump una cosa secondo me è certa: è meglio se noi europei (Gran Bretagna a parte, visto che sembrano esserci cascati in pieno) ci diamo una bella svegliata e cominciamo a capire definitivamente che non abbiamo futuro senza integrazione/unità europea, perchè continuando di questo passo nel nostro avvenire c'è poco di buono. Personalmente - salvo spiacevoli imprevisti - non sono prossimo alla "pensione" ma ho ancora all'incirca metà del mio tempo da campare su questo pianeta: l'andazzo che stanno prendendo le cose non mi piace proprio per niente.

Modificato da ART
Link al commento
Condividi su altri siti


La soluzione del problema della difesa europea potrebbe alla fine risolversi da solo: se Trump facesse uscire gli USA dalla NATO (e magari anche i Canadesi seguissero il suo esempio) ci ritroveremmo con un'organizzazione militare composta da soli Stati europei e si potrebbe integrarla o incorporarla nell'UE.

Quindi ho i miei dubbi che veramente gli USA escano dalla NATO, non gli conviene perdere questo potere sull'Europa.

O mi sbaglio @ART ?

Link al commento
Condividi su altri siti


No, almeno a breve termine mi sembra improbabile una cosa del genere. Non solo perchè gli USA perderebbero nettamente potere sull'Europa ma anche perchè l'Europa stessa si troverebbe improvvisamente davanti alla realtà della sua debolezza col sistema attuale, col rischio di cadere sotto pesante influenza russa a tutto svantaggio della posizione USA.

Una NATO senza USA avrebbe ben poco significato anche tecnico, quindi saremmo tutti costretti a decidere invece di vegetare: dovremmo riorganizzarci con le nostre forze invece di continuare a tergiversare e dormire sonni relativamente tranquilli come facciamo ora finchè rimaniamo attaccati alla gonnella di mamma USA. Ma per come butta in questo schifoso periodo non è scontato che la decisione finale sarebbe quella di unirsi e fare "massa critica", almeno non per tutti, e lo scenario potrebbe diventare quello che hai descritto alla fine del tuo penultimo post.

La consapevolezza del rischio esiste, infatti cosa poco nota (se ne parla poco pubblicamente, visto che il settore militare non suscita grande interesse di fronte ad altre questioni) ma non strana è che in questo periodo l'unico campo che sta progredendo a livello UE è proprio quello della collaborazione militare. In questo senso le minacce di Trump ci stanno facendo paradossalmente bene, il problema è che ancora andiamo troppo lenti.

 

9 ore fa, b8b8 dice:

Non amo Trump, ma se si ascolta la dichiarazione dice che essere "nemici" commerciali non significa dire che siamo malvagi, semplicemente che siamo competitivi.

Queste le sue parole, che come sempre, in qualsiasi ambito,  vengono tergiversate dai mass media.

La questione non mi pare granchè rilevante, sia perchè alla fine ha detto la stessa cosa di Cina e Russia sia perchè il bla-bla-bla pubblico spesso non è esattamente la stessa cosa che si pensa. Io mi preoccuperei più di quello che non viene riportato dai media.

Modificato da ART
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Certo @ART, spesso sono della tua stessa opinione.

Volevo solo sottolineare come le dichiarazioni, anche quelle di Trump, possano essere "utilizzate" dalla stampa , più che riferite al pubblico, come sarebbe corretto

Modificato da b8b8
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 4 settimane dopo...

Adesso con al sterlina malconcia, i primi rincari, multinazionali che iniziano a traslocare,  qualcuno nello UK sta aprendo gli occhi e a ripensarci:

https://it.sputniknews.com/politica/201808116353305-inglesi-vogliono-nuovo-referendum/

Ma la domanda è un altra: li vogliamo ancora ? poi alle stesse condizioni? oppure se vogliono restare dovranno adeguarsi alle esigenze comunitarie?

Si dovrebbe indire un referendum europeo se li vogliamo ancora (naturalmente non si può fare con le attuali normative, però un ripensamento alla loro seppur remota permanenza nella comunità si dovrebbe fare).

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


28 minuti fa, ARES III dice:

Adesso con al sterlina malconcia, i primi rincari, multinazionali che iniziano a traslocare,  qualcuno nello UK sta aprendo gli occhi e a ripensarci:

https://it.sputniknews.com/politica/201808116353305-inglesi-vogliono-nuovo-referendum/

Ma la domanda è un altra: li vogliamo ancora ? poi alle stesse condizioni? oppure se vogliono restare dovranno adeguarsi alle esigenze comunitarie?

Si dovrebbe indire un referendum europeo se li vogliamo ancora (naturalmente non si può fare con le attuali normative, però un ripensamento alla loro seppur remota permanenza nella comunità si dovrebbe fare).

Ciao , pensi davvero che noi in Europa stiamo meglio degli Inglesi ? le multinazionali ovunque si trovino , vanno tutte dove pagano meno tasse e meno stipendi ! Il problema principale dell' Europa e' la mancanza di una fiscalita' comune , mentre per ora il solo fondamento comune e' la moneta , Euro = Marco .

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao @Legio II Italica

Londra è al centro di una ragnatela dell'elusione-evasione fiscale: intorno ci sono una miriade di ex colonie, territori autonomi e semi-autonomi, protettorati, dipendenze, territori d'oltre mare che svolgono il lavoro sporco.

I capitali entrano nella City e poi si perdono in uno di questi tax havens , per poi ritornare puliti e lindi per qualche nuovo affare.

Quindi è proprio lo UK uno dei più grandi ostacoli ad una fiscalità comunitaria (assieme a compagnia bella quali Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Malta, Cipro. Come avrai potuto notare dei 5 Paesi elencati tre erano sotto il dominio inglese, e questo non è un semplice caso).

Che l'Italia non sia messa bene questa non è una novità:

1- livello medio-basso della sua classe politica e dirigenziale

2- propensione endemica e a livello culturale che chi paga è un fesso, soprattutto se si tratta di tasse

3- .......

Potrei continuare ad elencare i nostri difetti ma mi fermo dato che li conosciamo bene tutti, quindi è inutile menzionarli.

Tuttavia la nostra economia viene falsata dal sommerso.  Poi questo gettito enorme di denaro prende la strada per Londinium e sparisce magicamente (naturalmente solo per un po' di tempo, lo stretto necessario per ripulirsi del sudiciume).

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Nei giorni scorsi ero all'estero, oops... mi correggo, in un altro stato della UE.

Primo: ho letto di un allarme lanciato da Scotland Yard che teme di perdere tutte le informazioni comunitarie riguardanti la sicurezza di tutti.

Secondo: vari uffici che spiegavano che cosa la UE può fare per te (te generico ovviamente). Ci sono anche in Italia, ma molto meno evidenti.

Terzo: su ogni opera costruita con fondi europei ci sono targhe con la spiegazione e la bandiera europea.

Arka

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


22 ore fa, ARES III dice:

Potrei continuare  ad elencare i nostri difetti ......................................

 

Errori?  No, non lo è. L'errore era uno. Gli Stati Uniti nominano i tuoi generali. Ricorda la testimonianza Giulio Andreotti? A proposito di condizioni Operazione Gladio.

Link al commento
Condividi su altri siti


5 minuti fa, ARES III dice:

@Brios problema linguistico:

1- ho parlato di difetti non di errori

2- difetto ed errore sono cose differenti

Il problema non è nella formulazione. Il problema è l'indipendenza del processo decisionale.

Link al commento
Condividi su altri siti


@Brios il difetto è un problema intrinseco nell'essere o nell'oggetto.

Mentre l'errore può essere sia uno sbaglio mentale (nel processo valutativo) sia uno sbaglio materiale (cioè nel processo esecutivo).

C'è differenza a livello di responsabilità.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ma allora era vero il vecchio slogan del Ventennio "Tacete il nemico vi ascolta":

http://www.wallstreetitalia.com/brexit-ue-denuncia-uk-agenti-ci-spiano/

Va bene che i Britannici hanno sempre avuto il vizietto (di spiare, naturalmente) e per questo avevano anche dovuto chiedere scusa formalmente alcuni anni fa agli alleati (Italia compresa), ma adesso abbiamo le prove che non lo hanno mai perso ed anzi continuano imperterriti con questo modus operandi.

Dopo questo che dire: prima si perdono dei documenti segretissimi sulla Brexit in treno e adesso si fanno pure beccare in azioni di spionaggio.

Se non fosse reale (e quindi fatto sulla pelle delle persone) sarebbe una bella trama per un Bmovie con Junker nei panni di James Bond, May in quelli di Mata Hari e Merkel in quelli del Dottor No.

tacete.jpg

nemicoviascolta.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Occorre dire che gli Inglesi per avere saputo bene ascoltare , anche tramite il Radar posto lungo le coste meridionali inglesi e non solo per spionaggio , nel corso del 2° conflitto mondiale li ha salvati dall' invasione tedesca e grazie ad entrambi i mezzi tecnici ed umani , dato brutte batoste navali alla nostra Marina Militare , una delle migliori Marine militari dell' epoca ma prive del Radar e di Portaerei .

Link al commento
Condividi su altri siti


Il 13/8/2018 alle 11:54, ARES III dice:

Iniziano forse i primi problemi occupazionali ?

http://www.affaritaliani.it/esteri/brexit-lavoro-in-inghilterra-posti-vacanti-per-il-calo-di-lavoratori-dall-ue-555449.html

Molto probabilmente si rivolgeranno a personale meno costoso originario da qualche ex-colonia (India in primis).

 

E meno male che volevano evitare l'immigrazione...

 

Il 11/8/2018 alle 13:57, ARES III dice:

Adesso con al sterlina malconcia, i primi rincari, multinazionali che iniziano a traslocare,  qualcuno nello UK sta aprendo gli occhi e a ripensarci:

https://it.sputniknews.com/politica/201808116353305-inglesi-vogliono-nuovo-referendum/

Ma la domanda è un altra: li vogliamo ancora ? poi alle stesse condizioni? oppure se vogliono restare dovranno adeguarsi alle esigenze comunitarie?

Bella domanda...

Visto il vaso di Pandora scoperchiato fin da ora solo con l'intenzione di uscire (che secondo me poi è ancora scoperchiato solo a metà) sarebbe meglio se rimanessero dentro, ma in un sistema che gli impedisca di bloccare eventuali passi avanti degli altri.

Modificato da ART
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 2 settimane dopo...

Era nell'aria l'idea che lo UK volesse diventare un paradiso fiscale, come tra l'altro minacciato varie volte dai ministri britannici negli ultimi tempi, ma adesso abbiamo i primi veri indizi di ciò :

Panasonic e le altre: le multinazionali in fuga dalla Brexit
"Alla base della decisione della Panasonic [cioè di trasferire la sede da Londra ad Amsterdam], ha spiegato Abadie, c'è il timore che dopo la Brexit le autorità giapponesi possano inserire il Regno Unito nell'elenco dei paradisi fiscali.

Tra i progetti del governo di Londra c'è infatti quello di tagliare in maniera consistente le tasse per le aziende, per continuare ad attrarre investimenti stranieri, anche dopo l'uscita dalla Ue. Se la Panasonic pagasse meno tasse in Gran Bretagna, questo si tradurrebbe in un aumento del carico fiscale in Giappone".

https://www.today.it/economia/panasonic-fuga-regno-unito-brexit.html

Quindi si dovrebbe inserire nei negoziati per una eventuale partnership UE-UK anche la questione tax haven sia dello UK che dei suoi affiliati.

Modificato da ARES III
Link al commento
Condividi su altri siti


tutti in Olanda! ma non possiamo fare in modo che le aziende vengano in Italia? invece non sappiamo tenerci neanche  le nostre, vedi FCA.  sti Olandesi cominciano a starmi sulle p.... (e pensare che quando ero un hippy mi sono anche sposato in Olanda).

Modificato da dux-sab
Link al commento
Condividi su altri siti


@dux-sab in verità ci sarebbero molte altre aziende che hanno deciso di trasferirsi nei Paesi Bassi come la UNILIVER  ad esempio.

Il motivo essenziale è il sistema di leggi fiscali e societarie molto vantaggiose per le imprese, soprattutto per le multinazionali.

Anche in Olanda esistono una serie di norme favorevoli quasi equipollenti a quelle britanniche, quindi la scelta è quasi scontata. Questo perché i Paesi Bassi hanno sempre favorito e stimolato l'imprenditoria, notoriamente fin dal '600 che sono una nazione a forte spirito mercantilistico (forse dipende anche un po' dalla religione protestante-calvinista che non vede sempre la mano del maligno in ogni impresa privata dove girano parecchi capitali).

Per l'Italia è quasi impossibile fare concorrenza a questi Paesi in quanto:

1- non abbiamo norme societarie e fiscali così favorevoli

2- non abbiamo un sistema giudiziario veloce in grado di risolvere tempestivamente eventuali problematiche

3- non abbiamo un apparato burocratico snello e rapido per il disbrigo delle varie formalità

4- abbiamo un apparato fiscale opprimente e farraginoso

5- ci mancano certe infrastrutture

E mi fermo qui per il momento.

 

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.