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Ultima conquista o avanzamento strategico ?


Legio II Italica

Risposte migliori

Buongiorno, eccomi di nuovo ad "infestare" questa discussione, abbiate pazienza! :P

Se può essere utile, ho trovato queste liste https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_patrimoni_dell'umanità#.C2.A0Regno_Unito 

http://whc.unesco.org/en/statesparties/gb

che sembrerebbero confermare la notizia :) Nell'apposita sezione Frontiers of the Roman Empire si parla infatti sia del Vallo di Adriano che di quello di Antonino!

Se ci fossero ulteriori informazioni sarei ovviamente molto curiosa di leggerle! ^_^

Buona giornata!

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59 minuti fa, clairdelune dice:

Buongiorno, eccomi di nuovo ad "infestare" questa discussione, abbiate pazienza! :P

Se può essere utile, ho trovato queste liste https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_patrimoni_dell'umanità#.C2.A0Regno_Unito 

http://whc.unesco.org/en/statesparties/gb

che sembrerebbero confermare la notizia :) Nell'apposita sezione Frontiers of the Roman Empire si parla infatti sia del Vallo di Adriano che di quello di Antonino!

Se ci fossero ulteriori informazioni sarei ovviamente molto curiosa di leggerle! ^_^

Buona giornata!

Bene , bravissima ! :beerchug: . Notizia confermata anche per il Vallo Antonino .

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Grazie alla ricerca eseguita da @clairdelune sull' Unesco (risposta n° 26) , a proposito del Vallo Antonino inserito come patrimonio dell' Umanita' , leggevo in uno dei due articoli che anche un piccolo centro irlandese era inserito nella lista , incuriositomi ho fatto a mia volta una ricerca in merito ed ho trovato questo link molto interessante ; anche se come storia esula un po' dal tema del post e' pero' una conseguenza dell' occupazione romana della Britannia : https://it.wikipedia.org/wiki/Hibernia_e_impero_romano

In effetti Tacito nella sua opera : Agricola , accennava ad un interessamento romano verso l' Hibernia , pero' nel racconto non dava altre notizie oltre a quelle riportate nel link a proposito del principe Hiberniano . Ancora un grazie e clairdelune per aver notevolmente contribuito al completamento del post .

 

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Buongiorno!

Volevo solo aggiungere qualche dato. La Britannia contava ben tre legioni:

  • Legio II Augusta, stanziata prevalentemente a Glouchester e quindi a Caerleon
  • Legio XX Valeria Victrix a Deva (Chester)
  • Legio VI Victrix a Eburacum (York). quest'ultima aveva sostituito la Legio IX Hispanica della quale non si hanno resoconti dettagliati sulla destinazione.

Il settore settentrionale era controllato dalle ultime due, con preminenza della Legio VI Victrix, in seguito (Settimio Severo) premiata per l'impegno nella campagna caledone con l'appellativo Legio VI Victrix Pia Fidelis Britannica

Il Vallum era principalmente presidiato da truppe ausiliarie; le Legioni si muovevano in un secondo momento da posizioni più protette. La mia opinione è che la stele non indichi l'effettiva presenza della Legio II Augusta in loco bensì la presenza di una vexillatio della stessa, come prassi nel periodo. La legione di stanza a sua volta aveva il supporto di truppe ausiliarie. 

L'avanzamento del Vallum rappresenta il tentativo di disporre le truppe (e magari un contingente militare minore) su una linea ben più breve rispetto a quello adrianeo per controllare un territorio che in realtà non fu mai ben pacificato. Quello adrianeo tagliava la parte settentrionale di una regione occupata dai Briganti (una sorta di federazione ante litteram costituita da un insieme di tribù) che avevano profonde radici culturali e storiche comuni. La presenza di un fossato su entrambi i lati del Vallo Adrianeo sta ad indicare che il pericolo non proveniva esclusivamente da nord ma anche da meridione dove le popolazioni locali erano strettamente affini a quelle settentrionali. Gli stessi Briganti continuarono le loro ribellioni anti-romane (vedi eventi nel regno iniziale di Commodo ad esempio). Quando queste cominciarono a decrescere si ebbe lo scontro con i Caledoni che iniziarono, analogamente a quanto osservato presso i popoli germanici, a federarsi ed aumentare quindi il loro potere e peso militare.  La stessa assenza di grandi città romane (eccettuando Eburacum però ricordiamo insediamento sorto a carattere militare attorno alla fortezza legionaria) al nord indica che il progetto di romanizzazione, propugnato anche con la costruzione di centri urbani che diffondevano i valori della romanitas non aveva attecchito tra le popolazioni alloctone.

Ciao

Illyricum

;)

PS: in Caledonia non vi erano grandi ricchezze da conquistare. La vera conquista sarebbe stata la pacificazione dell'isola e quindi il risparmio sia diretto (minore stanziamento di militari --> risparmio economico) che indiretto (minori spese per ricostruzione post eventi bellici, etc...) di denaro.

Modificato da Illyricum65
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Grazie per il prezioso intervento di @Illyricum65 , o forse sarebbe meglio chiamarlo Britannicum :D , anche per il suo interesse verso i ripostigli monetali britannici . 

Un commento al tuo P.S. : sicuramente la conquista e la conseguente pacificazione di tutta l' Isola avrebbe comportato benefici economici per Roma , ma non credo eccezionali , in quanto essendo risaputa la natura bellicosa ed indipendente dei Pitti Caledoni ( vedi anche oggi gli Scozzesi verso gli Inglesi per quanto riguarda la loro indipendenza ) , di conseguenza questo avrebbe comportato la permanenza in Britannia riunita di tutte le tre Legioni nominate , almeno per un lungo periodo di tempo , stimabile in 2/3 generazioni di Pitti Caledoni . 

Ciao

Claudio

Modificato da Legio II Italica
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Buongiorno! Grazie @Legio II Italica e @Illyricum65 per le ulteriori informazioni e interessanti approfondimenti! :)

Quindi i Romani sarebbero arrivati fino all'attuale Irlanda? Da quanto ho capito i reperti trovati, anche se confermerebbero solo l'esistenza di rapporti commerciali e di una certa influenza religioso-culturale tra l'isola e l'Impero romano, sembrerebbero offrire validi sostegni a questa ipotesi!

Intrigante anche l'accenno al principe Hiberniano, peccato non saperne di più... Chissà che in futuro non salti fuori qualche novità in merito! :P

Grazie ancora e buona giornata! :)

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Ringrazio @clairdelune e l'amico @Legio II Italica per gli elogi e l'ospitalità nel topic che mi consente di parlare di un tema a me molto caro ovvero la Britannia Romana. Inoltre ringrazio Claudio per l'onore del titolo Britannicus appellatomi... mi garba molto! :)

Entro nel merito di alcuni dettagli

Cita

... sicuramente la conquista e la conseguente pacificazione di tutta l' Isola avrebbe comportato benefici economici per Roma , ma non credo eccezionali , in quanto essendo risaputa la natura bellicosa ed indipendente dei Pitti Caledoni ( vedi anche oggi gli Scozzesi verso gli Inglesi per quanto riguarda la loro indipendenza ) , di conseguenza questo avrebbe comportato la permanenza in Britannia riunita di tutte le tre Legioni nominate , almeno per un lungo periodo di tempo , stimabile in 2/3 generazioni di Pitti Caledoni .

in effetti il risultato sarebbe stato evidente nel medio-lungo termine. Considerando il territorio tre legioni di stanza erano sovrannumerarie rispetto a quanto uno ci si aspetterebbe, anche perchè oltre a queste vi era una numerosa componente data dalle truppe ausiliarie. La Britannia era considerata un "posto ai confini del mondo", selvaggia e poco romanizzata. Fredda, distante e tanto diversa dal Mediterraneo dalla cui area proveniva la maggior parte dei legionari (intendo come areale). Lo stesso Governatore accettava la nomina ma le mire di chi intendeva fare carriera nell'Impero mirava ad altre province più ricche (una su tutte: la Siria). Inoltre, più o meno sommessamente ribelle. Questo nel tempo non tanto nella parte centro meridionale dell'isola: lì nel tempo dopo il primo secolo la romanizzazione attecchì abbastanza grazie anche ai centri che dovevavo fare da "spot" per esportare i benefici del "way of life" romano: le città. Il buon Robinson, curatore del Museo di Doncaster mi disse più o meno: "Più vai a nord e meno la Britannia era romanizzata e più cresce la componente locale (intesa come tradizioni culturali)". Infatti come ho avuto modo di segnalare, più vai a nord e meno trovi grossi agglomerati urbani e ville; le ville spesso dimostrano l’adesione ad uno stile di vita romano con l’evidenza ad esempio di ipocausti e quindi di bagni: ma il proprietario probabilmente era di tradizione romana. Nel I secolo dopo le varie rivolte ci fu un deliberato tentativo di integrare le classi dominanti locali mediante la costruzione di città ed in esse cercare di creare una commistione tra individui di origine locale romanizzati (cosa che in realtà avvenne nella Britannia centromeridionale) e individui di origine romana probabilmente collegati all’amministrazione pubblica (es. funzionari). Tornado in merito alle legioni di stanza va annotato che tre legioni erano certamente sovrannumerarie rispetto al territorio e ciò costituì un rischio per la stabilità imperiale (vedi ad esempio la calata di Clodio Albino e più tardi - l'usurpatore perchè tale andrebbe considerato - Costantino). Va infatti considerato che oltre alle tre legioni vi era anche una buona componente di ausiliari specie nelle regioni settentrionali (il Vallum ne è un esempio palese). Ma d’altra parte andavano mantenute per tentare di impedire il ripetersi di ribellioni. Antonino Pio cercò di avanzare il limes britannico con la costruzione del suo vallo per attestarsi su una linea più breve e meglio difendibile. Ma come facevo trasparire nel post precedente non si rese conto che doveva guardarsi sia a nord che nell’entroterra. Presi tra due fuochi nel tempo i romani dovettero ricollocarsi sulle posizioni adrianee, molto più estese ma sicuramente più fortificate. Oltre a quella sotto Antonino Pio ve ne furono (spesso mal documentate ma percepibili nella loro esistenza) sotto Marco Aurelio che inviò a nord 5000 cavalieri sarmati espressamente richiesti nei trattati di pace delle Guerre marcomanniche. E non bastò perché Commodo ad inizio regno si trovò a dover combattere altre ribellioni a settentrione (e dalle scarse fonti storiche trapela che non furono scontri di lieve entità). Se nel tempo calarono le sommosse dei Briganti si ebbe però il rafforzamento delle popolazioni del nord che, sebbene frammentate in tribù, si coalizzarono in una federazione (analogamente a quanto avvenne presso i Germani) a noi nota prima come Caledoni e successivamente Pitti (chiamati in tal modo perché “pitti, cioè dipinti” per l’uso di coloranti blu sul corpo). Lo stesso Settimio Severo prima di intraprendere la campagna britannica fece ricostruire e restaurare parte del Vallum Adrianeo il che indica che il settore era tutt’altro che “pacificato”. Di chi fu la colpa di tutto ciò? In massima parte da Domiziano. Egli probabilmente invidioso dei successi del suo generale, ordinò ad Agricola il rientro a Roma e il ritiro delle truppe che ormai avevano conquistato quasi tutta la Scozia tranne la parte interna. E infatti il generale si stava recando a Roma per richiedere un ultimo quantitativo di truppe utili a chiudere la morsa nella quale aveva stretto le tribù locali. Poi se Roma fosse riuscita a mantenere il controllo globale dell’isola … ciò è impossibile da affermare sia in senso affermativo che negativo. Però se ci fosse riuscita probabilmente sarebbe cambiata un bel po’ di Storia.

Cita

  Quindi i Romani sarebbero arrivati fino all'attuale Irlanda? Da quanto ho capito i reperti trovati, anche se confermerebbero solo l'esistenza di rapporti commerciali e di una certa influenza religioso-culturale tra l'isola e l'Impero romano, sembrerebbero offrire validi sostegni a questa ipotesi!

Vi sono in effetti dei dati recenti che fanno supporre che i Romani abbiano impiantato in Irlanda quantomeno delle teste di ponte in previsione di un eventuale invasione. Probabilmente era in programma da parte dello stesso Agricola e per i motivi che descrivo sopra non ebbe mai in essere. Tra l’altro alcuni studiosi postulano che oltre al desiderio di Claudio (l’imperatore! :D ) di assurgere alla gloria militare con una conquista mancata dai suoi predecessori uno dei motivi economici fu la ricerca di mettere mano all’oro di cui si favoleggia in antico fosse ricca la Britannia. In realtà l’isola era ricca di vari minerali (Stagno, Piombo, Ferro, Argento …) ma l’oro (con cui venivano confezionate le monete locali) proveniva, come il rame, dalla stessa … Irlanda! Forse che Agricola ne avesse avuto notizia?!

Mi fermo qui… o non mi fermo più! :D

Ciao

Illyricum

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@Illyricum65 dice in coda al suo post : "Tra l’altro alcuni studiosi postulano che oltre al desiderio di Claudio (l’imperatore! :D ) di assurgere alla gloria militare con una conquista mancata dai suoi predecessori uno dei motivi economici fu la ricerca di mettere mano all’oro di cui si favoleggia in antico fosse ricca la Britannia. In realtà l’isola era ricca di vari minerali (Stagno, Piombo, Ferro, Argento …) ma l’oro (con cui venivano confezionate le monete locali) proveniva, come il rame, dalla stessa … Irlanda! Forse che Agricola ne avesse avuto notizia?!"

Mi fermo qui… o non mi fermo più!

Ciao , probabilmente sara' stato questo uno dei motivi per i quali Giulio Agricola , suocero di Tacito , avrebbe voluto invadere l' Hibernia ; quello principale era dovuto al fatto che truppe provenienti dall' Hibernia davano spesso man forte ai ribelli britanni , forse per paura che , se la Britannia fosse caduta tutta sotto il controllo romano , la successiva invasione sarebbe toccata all' Hibernia .

Mi sono andato e rileggere qualche passo dell' "Agricola" di Tacito , difficile ricordarsi tutto ; in effetti Tacito ricorda il fatto del Principe hiberniano , senza pero' tramandarci il nome , che ci dice espulso dall' isola da una "sedizione domestica" e che Agricola accolse presso di se dimostrandogli grande amicizia , ritenendolo utile per qualche occasione (invasione dell' isola ?) 

A proposito di questa ventilata invasione dell' Hibernia , Agricola la riteneva possibile con l' ausilio di una sola Legione piu' gli ausiliari , azione pero' che non ebbe seguito ; per la cronaca questa notizia riportata da Tacito ha sempre disturbato gli orgogliosi irlandesi , senza sapere che la Storia e' fatta da azioni e non da proclami .  

Sotto statua di Agricola a Bath (terme di Aquae Sulis) eretta nel XIX secolo

Ciao e grazie

Statua di Agricola a Bath.jpg

Modificato da Legio II Italica
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Va considerato che il contiguo Galles offrí una resistenza all'avanzata romana che fu completata solo in un secondo tempo da Sesto Giulio Frontino. Con alcune manovre a tenaglia accerchió e spinse le popolazioni verso la costa occidentale prospiciente l'Irlanda e da qui le costrinse alla sconfitta o alla fuga verso l'isola contigua. Essendo queste popolazioni affini culturalmente a quelle irlandesi (che corrispondono alla moderna immagine dei celti e della cultura druidica) non stupisce che vi siano stati legami e appoggi alla lotta anti-romana. In pratica la stessa dinamica che si presentó a Cesare quando notó che i Britanni aiutavano le affini tribú galliche continentali in ottica di lotta contro l'invasore romano e che fu da pretesto per le sue incursioni in terra britannica.
Ciao
Illyricum


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Salve! Ringrazio nuovamente per la sempre più interessante e stimolante discussione, continuo a seguirvi con grande interesse! :clapping:

P.S non vorrei andare OT ma questa idea della "Storia con i se" è intrigante... Ovviamente si possono solo fare supposizioni ma chissà, immaginando scenari paralleli, come sarebbe andata la Storia se l'Impero romano avesse inglobato tutta l'isola... :P

Buon proseguimento e ancora complimenti! :)

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Ciao @clairdelune ,

entrando nel campo dei "se" si rischia di confinare nella fantasia. Diciamo che si deve partire dallo status quo e spesso conoscerlo è difficile per mancanza o scarsità di fonti storiche pervenute. Per farti un esempio, qualche giorno fa si parlava di Impero Gallico e di Impero Britannico e della loro organizzazione statale: si può procedere solo su base ipotetica in quanto non si hanno testi in merito. Anche gli studiosi più noti sul tema possono solo azzardare teorie basate sulla loro conoscenza specifica e quella generale. Più generalmente si possono ipotizzare delle teorie più o meno fondate che però mancano della controprova dei fatti.

Sul fatto del dominio di Roma sulla Britannia ho affermato ... se Roma fosse riuscita a mantenere il controllo globale dell’isola … perchè Agricola stava per farcela a conquistarla. Ma l'avrebbero poi mantenuta?

La risposta non è facile. Già una tribù come quella dei Briganti ha dato ferro da torcere ai romani e più di un imperatore si chiese se valesse impiegare tante risorse militari per tenere la Britannia sotto l'Impero. Se lo chiese Nerone, probabilmente lo fece lo stesso Commodo. Nel V secolo  preso da ben altri problemi fu chiesto ad Onorio di difendere l'isola dalle scorrerie barbariche rispose agli inviati britannici più o meno  "Fatelo da voi", abbandonandola di fatto a sè stessa. In fin dei conti dopo averci tentato più volte la conquista della Germania a Est del Reno fu abbandonata dopo i primi decenni del Primo Secolo. Troppe risorse da investire per annettere un territorio ostile pieno di foreste e di acquitrini.

E' indubbio che una Britannia completamente pacificata (cosa difficile da ipotizzare come giustamente ha sottolineato @Legio II Italica ) avrebbe comportato una minor presenza militare, utilizzabile in altri settori. Ma sarebbe prima da capire se e come sarebbero riusciti a debellare la resistenza locale in modo definitivo.

Ammettiamo che nell'arco di alcune generazioni ci fossero riusciti, con le buone o le cattive. Magari avrebbero potuto impiegare almeno una legione in altre aree (renana-danubiana?) debellando magari le popolazioni germaniche che a partire dalla metà del III secolo avrebbero spinto sul limes renano. Ma ne siamo sicuri?!

Tempo fa lessi un articolo scritto da strateghi i quali ipotizzavano un avanzamento del limes dal Reno all'Elba e, in un periodo successivo all'Oder. In tal maniera sfruttando il Danubio e l'Oder si sarebbe creato un limes molto più breve e lineare e quindi difendibile con minori risorse militari il che avrebbe permesso a Roma di espandersi verso l'Oriente, sconfiggendo i Parti e quindi (eliminato il successivo problema delle invasioni sasanidi) progredendo verso est. I Goti non sarebbero esistiti se non come romanizzati. Magari i contatti più approfonditi con altre civiltà (Cina?) avrebbero portato a progressi e/o alleanze che magari sarebbero state utili contro gli Unni. Affascinante. Ma se ipotizziamo un mondo parallelo allora dobbiamo anche ritenere che magari i Parthi non venissero sconfitti. O che la comparsa di un Arminius medioorientale guidasse una coalizione antiromana. O che proprio l'Impero (come avvenne) si frammentasse su se stesso a causa di più usurpatori.

Ritengo che le gesta umane siano troppe legate alla casualità e al fato. E talvolta all'Imponderabile.

Certo che qualcosa nella Storia sarebbe cambiato. Settimio probabilmente non si sarebbe scontrato con Clodio Albino che altrettanto probabilmente non avrebbe tentato la scalata al potere. Costantino non avrebbe avuto l'esercito (o non così numeroso) per tentare di conquistare in seguito l'Impero. Ma magari cambiando la Storia non sarebbe nemmeno esistito. E se gli Angli e i Sassoni e in genere l'area della foce del Reno fosse stata romanizzata non avremmo avuto l'invasione della Britannia e quindi nemmeno la genesi del primo ceppo inglese. Magari gli inglesi parlerebbero una lingua neolatina frammista a termini vichinghi.

Come vedi con tanti "se" e "forse" si rischia di scrivere un romanzo fantasy... :D

Ciao

Illyricum

 

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Mi associo a quanto scritto da Illyricum , la Storia e' fatta di "Fatti" , scusa il gioco di parole , ed e' quella di cui disponiamo e su cui possiamo sicuramente argomentare tramite i pochissimi classici greco romani sopravvissuti , le epigrafi , le monete intese come celebrazioni storiche di legende e iconografie e le testimonianze archeologiche sparse nel mondo romano ; tutto il resto sono solo ipotesi che possiamo solo immaginare nelle nostre menti ma non e' Storia . 

Dodici secoli di storia romana non potranno essere mai conosciuti completamente , quello che ci e' pervenuto dall' antichita' e' una goccia nell' oceano ; ma ora stiamo uscendo dal tema del post .

Modificato da Legio II Italica
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Salve,

effettivamente nel voler ipotizzare altri scenari si rischia di non uscirne più! :P Le variabili sono infinite, ed inoltre sarebbe un discorso un po' fine a sé stesso in quanto la Storia ha seguito (e segue) un percorso ben preciso ed immaginarne uno diverso ne innescherebbe un altro, e poi un altro ancora e così via seguendo diramazioni infinite...

Grazie ad entrambi per aver comunque risposto al mio strambo quesito, buona serata! :)

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  • 2 settimane dopo...

Ciao, riprendo a tediarvi :blush: sul tema Britannia con una notizia di quest'anno che si rifà in parte al titolo iniziale "Ultima conquista o avanzamento strategico". Prima devo fare un rapido prologo.

Siamo partiti dalle postazioni del Vallo Adrianeo: va però detto che questa postazione fu raggiunta solo in più campagne. Si ebbe una conquista del sud (Claudio, 43 d.C.) con tre direttrici. In pratica la prima fase terminò con la conquista romana di un territorio a forma di triangolo rettangolo con l'angolo retto corrispondente al Kent e l'ipotenusa che partiva dalla Cornovaglia e arrivava nello Lincolnshire. Praticamente un situazione simile

brti 2.JPG

con una strada che percorreva (oltre alle varie) l'ipotenusa che consentiva rapidi spostamenti di truppe da un settore all'altro della frontiera.

Solo successivamente in varie campagne fu soggiogato il Galles. Quindi l'avanzata procedette da Liincoln (Lindum) verso nord.

Modificato da Illyricum65
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Un punto importante per l'avanzata verso nord fu la fondazione di Eburacum (il posto degli alberi di tasso), l'odierna York. Fungeva da fortezza legionaria prima della IX Legio e successivamente della citata VI Legio Victrix.

Finora si è sempre supposto che l'avanzamento e la nascita di Eburacum fosse da attribuire ai Flavii (per cui attorno al 70 d.C.). Solo alcuni rinvenimenti sporadici ma mal contestualizzati avevano fatto supporre che fosse antecendente. Un paio di monete di nerone potevano esser più tarde. Un tipo ceramico dubbio poteva esser anch'esso più tardo.

Ma quest'anno è stato rinvenuto il sito di Leeming Bar and Barton che dimostra che l'avanzamento verso nord in realtà fu precoce di una decina d'anni (per cui di epoca neroniana). Non è noto il motivo per cui fu abbandonato.

http://www.yorkshirepost.co.uk/our-yorkshire/heritage/spectacular-discoveries-could-put-romans-in-yorkshire-a-decade-before-they-settled-in-york-1-7676043

http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3401618/Treasure-trove-Roman-artefacts-A1-Pots-beads-jewellery-177-000-pieces-unearthed-roadworks.html

https://www.gov.uk/government/news/monumental-archaeology-unearthed-along-the-a1

http://northernarchaeologicalassociates.co.uk/profile/27-A1M.htm

http://www.richmondshiretoday.co.uk/chance-inspect-a1-leeming-barton-archaeology-including-amazing-roman-gemstone-found-near-catterick-racecourse/

Lo so, nel quadro generale cambia poco. Ma se a qualcuno di voi ha interesse verso la Britannia Romana ...

Ciao

Illyricum

;)

Modificato da Illyricum65
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Salve @Illyricum65,

purtroppo io sono ancora molto ignorante su questo argomento, ma la Storia in generale e quella dell'Impero romano in particolare mi interessa molto, ed ho trovato che questa notizia sia davvero importante! :clapping: Come si afferma nell'articolo, cambierebbe quello che si credeva di sapere su questo avvenimento!

Grazie per l'aggiornamento,

buona giornata! :)

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2 minuti fa, clairdelune dice:

Salve @Illyricum65,

purtroppo io sono ancora molto ignorante su questo argomento, ma la Storia in generale e quella dell'Impero romano in particolare mi interessa molto, ed ho trovato che questa notizia sia davvero importante! :clapping: Come si afferma nell'articolo, cambierebbe quello che si credeva di sapere su questo avvenimento!

Grazie per l'aggiornamento,

buona giornata! :)

Se ti interessa un riassunto c'è anche su Wiki:

https://it.wikipedia.org/wiki/Conquista_della_Britannia

Conciso ma permette di visualizzare le varie fasi della conquista romana che fu tutt'altro che lineare.

Ciao

Illyricum

;)

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Grazie @Illyricum65per tutti questi tuoi approfondimenti in merito alla Britannia romana , l' interesse da parte mia e' senz' altro presente .

Da giovane non capivo quale fosse stato il motivo che indusse i Romani ad intraprendere quella invasione della grande isola , prima con una fugace puntata di Cesare , poi con una metodica ma difficile conquista iniziata al tempo di Claudio che si protrasse poi per secoli , in pratica per non concludersi mai . Si e' ipotizzato avvenisse per semplice sete di conquista , oppure che contingenti di Britanni fornissero aiuti alla Gallia quando Cesare la invase , ma i Britanni possedevano una flotta che permettesse loro di navigare in massa la Manica ? da notizie storiche non sembra che i Britanni dell' epoca di Cesare la possedessero ; quindi cosa spinse i Romani in questa lunga e difficile conquista ?

Probabilmente uno dei motivi principali potrebbe essere stato quello dell' approvvigionamento delle miniere del prezioso e raro Stagno della Cornovaglia e del Devon , oppure quello delle famose Isole Cassiteridi , attualmente di dubbia identificazione , che gli antichi geografi greci stimavano , senza averle mai viste , essere a Nord della Hispania ma che in realta' potrebbero corrispondere a quella attuale di Anglesey dalla quale proveniva anche il Piombo (Anglesite) situata nel mare di Irlanda , luogo che fu citato anche da Plinio nella sua Naturalis Historia , provenienza dello Stagno che era gia' nota anche ai Greci , che avevano dato appunto il nome di Cassiteridi , da cui deriva la Cassiteride un minerale dello Stagno , ad alcune isole della Britannia , ricche di Stagno e del Piombo . In epoca romana l' oro e l' argento del Galles , come presenza mineraria , non era conosciuta in Britannia .

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Ciao,
di seguito alcune mie considerazioni sui motivi per la conquista britannica.
I giacimenti minerali della Cornovaglia erano noti fin dall'antichitá grazie ai cartaginesi e quindi ai greci. I primi controllavano il commercio nel mediterraneo occidentale per mezzo di blocchi navali e quindi costrinsero i mercanti greci a utilizzare una via terrestre che da Massalia (Marsiglia) arrivava alla Manica. Le prove della presenza punica sull'isola sono costituite dai ritrovamenti di monete e perle vitree.
Giulio Cesare compí quelle "scorrerie" senza fini reali di conquista ma come deterrente per l'aiuto che i Britanni fornivano ai Galli continentali in ottica anti-romana: le popolazioni a cavallo della Manica commerciavano e si conoscevano da tempo, oltre ad avere ceppi comuni.
È possibile che a Roma circolassero resonconti mitici su quell'isola remota: perle nere, oro, metalli, cani da guerra... Quest'aurea probabilmente la rendeva appetibile. Inoltre i desideri di gloria militare di Claudio trovarono sfogo nella conquista di quell'isola lontana che Giulio Cesare e i primi imperatori per vari motivi non erano riusciti a conquistare.
In realtá l'isola non era cosí ricca di metalli (certi arrivavano dall'Irlanda ma gli stateri in oro e argento delle tribú locali potevano confondere) e la galena e quindi il piombo e l'argento sui Pennini furono scoperti solo dopo prospezioni dei romani.
Tra l'altro alcuni storici riportano che Nerone durante i tumulti del suo regno fosse stato tentato di abbandonare un'isola che comportava complicazioni senza portare grossi benefici.
In realtá lo sfruttamento minerario nel tempo si limitó anche per calo dell'attivitá estrattiva mineraria. Fu dal III secolo che protetta dalle invasioni che imperversavano sul continente crebbe come produttivitá. Sia nella produzione cerealicola che generale, grazie ad una certa "autarchia" che la rese abbastanza autonoma anzi sovraproduttiva se è vero che messi cerealicole britanniche vennero inviate nella Germania flagellata dai barbari (Giuliano II).
Va ricordato infine che il tempo era diverso. Ad esempio a York hanno rinvenuto semi di uva: al momento attuale il clima non si presta alla sua coltivazione quindi la temperatura era migliore rispetto all'attuale.
Ciao
Illyricum
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