Vai al contenuto
IGNORED

Orfeo sulle monete provinciali romane


Risposte migliori

Inviato

Sfogliando il catalogo di Giovanni Dattari sulle emissioni greco imperiali della zecca di Alessandria in Egitto, sono rimasto colpito da un'emissione di Antonino Pio; una dracma emessa a nome di questo imperatore riporta al rovescio la scena di Orfeo che suona una lira ed è circondato da numerosi animali (Dracma di Antonino Pio, Dattari 2996. Allegato 1, da coinarchives).

Se non sbaglio, Orfeo era figlio di un re della Tracia, Eagro e di una delle muse, Calliope; la legenda narra, tra l’altro, che fosse un abile musicista. Egli ricevette in dono una cetra da Apollo ed imparò a suonarla con l’aiuto delle Muse. Il suono che riusciva a produrre con questo strumento a corde era talmente soave che esso incantava gli animali ed ammansiva le belve feroci. Il rovescio coniato per Antonino Pio ad Alessandria rappresenta questo mito.

Il tema è riportato anche su un mosaico di epoca imperiale conservato nel museo archeologico di Palermo (Allegato 2). La scena ritrae Orfeo seduto su una roccia nei pressi di un albero mentre suona una lira; la scena è completata da diversi animali che lo circondano come se stessero ad ascoltare la sua musica.

Conoscevo un’emissione provinciale di Geta nella zecca di Filippopolis in Tracia, Varbanov III 1422, con un rovescio simile, ma tutto sommato era abbastanza ovvio trovare raffigurato il figlio di un re Trace su un’emissione di questa provincia (Allegato 3, da coinarchives). Mi sorprende invece che la stessa tematica sia stata usata ad Alessandria d’Egitto e, a quello che mi risulta, per un’unica volta, appunto sotto Antonino Pio.

Pur descrivendo la stessa scena, le due monete sono a mio avviso un po’ diverse. Nel caso dell’emissione di Filippopolis la scena è dominata da Orfeo, la sua cetra ben in evidenza e gli animali sono invece più piccoli. Al contrario Orfeo e gli animali sono godono della medesima importanza sulla dracma di Alessandria e sembra che l’incisore abbia voluto mettere ben in evidenza gli animali raffigurando anche quelli più pericolosi in una postura non aggressiva o a riposo. Sono raffigurati animali di ogni tipo; si notano ad esempio quelle che sembrano una scimmia, una cicogna, una pantera, un cavallo, un bue, un leone, un ippopotamo, una capra, un’antilope ed una gazzella (almeno così le descrive Dattari, anche se spesso dubitativamente).

La mancanza della linea dell’esergo sulla dracma ha permesso di rendere la visione in modo quasi prospettico, vista dall’alto o “a volo d’uccello”; essa appare quasi tridimensionale, mentre quella di Filippopolis è pressoché piatta e senza profondità.

E’ pur vero che l’incisore Filippopolis aveva a disposizione un tondello più piccolo, “solo” 29 mm contro i 35 mm dell’esemplare di Alessandria d’Egitto; lo spazio effettivamente utile era inoltre minore, avendo riservato circa 1/4 del tondello per la legenda (le emissioni di Alessandria d’Egitto raramente invece riportano legende al rovescio, ad eccezion fatta della datazione), ma credo che il reale motivo vada ricercato nella scelta ben precisa di mettere in risalto prevalentemente Orfeo, (a Filippopolis) rispetto all’effetto della sua arte musicale sugli animali selvatici (ad Alessandria).

Mi piacerebbe sapere se conoscete altre monete, provinciali romane o anche di epoca imperiale, che raffigurano Orfeo che incanta gli animali per fare ulteriori confronti. Inoltre: esistono sculture di epoca classica con questa tematica? A quando è datato il mosaico del Museo Archeologico di Palermo?

Grazie in anticipo per qualsiasi informazione e/o correzione.

Luigi


Inviato

Il tema di "Orfeo tra gli animali" è molto adottato soprattutto nell'oriente romano e greco, ma non solo, sia in opere musive che piottoriche.

I mosaici che conosco sono tutti datati al II-III sec. d.C. (ne allego qualcuno) e provengono anche da Philippopolis, talvolta orfeo viene raffigurato fanciullo altre volte adulto.

A giudicare dal tipo di decorazione geometrica della cornice che circonda il mosaico conservato a Palermo, dovrebbe trattarsi di un opera risalente circa al III secolo d.C.

Questo soggetto verrà adotatto fino al IV e al V secolo, verrà anche assimiliata la struttura e l'iconografia per le prime rappresentazioni di Adamo nel paradiso terrestre circondato dagli animali.

Di monete non ne conosco molte, ma le poche che ho visto sono tutte provinciali, come hai ben notato, e preovenienti da quelle aree.

Il più delle volte, per quanto riguarda i mosaici pavimentali, il significato iconografico viene collegato ad ambienti ben precisi, nel caso di Orfeo in ambienti privati in cui si ascoltava musica e si colloquiava.

post-2934-1162912676_thumb.jpg

post-2934-1162913452_thumb.jpg

post-2934-1162913664_thumb.jpg


Inviato
Inoltre: esistono sculture di epoca classica con questa tematica? A quando è datato il mosaico del Museo Archeologico di Palermo?

Grazie in anticipo per qualsiasi informazione e/o correzione.

Luigi

169246[/snapback]

<_< ...................mi pare III sec.d.C.

altri esempi sono:

-mosaico nella villa del casale, piazza armerina ad enna

-affresco nella casa di orfeo a pompei

-mosaico policromo del III sec., trovato a cagliari ma conservato a torino nel museo collez.duchi di savoia

-statua II sec.a.c. nei musei capitolini

ma ce ne saranno altri di esempi....................


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.