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La "Giovinezza" degli Arditi del II Reparto


El Chupacabra

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Il XXII Reparto d'Assalto venne formato il 1° settembre 1917 con la denominazione di "II Reparto d'Assalto" (diverrà XXII il 20 maggio 1918) ed ebbe il battesimo del fuoco il 29 dello stesso mese sulla Bainsizza. La I Compagnia, "con superbo valore", conquistò la quota 800 presso Madoni, con altre quote minori, prendendo al nemico circa 1.400 prigionieri, 20 mitragliatrici, armi, munizioni e materiali vari. L'8 ottobre la II Compagnia espugnava d'impulso il munitissimo caposaldo di Vhr-Scutz (quota 814 di Kal), prendendovi circa 200 prigionieri, 2 cannoncini ed una decina di mitragliatrici; raggiunto un attendamento nemico, gli Arditi fecero strage di quanti tentarono di opporre resistenza. Il 13 ottobre fu la volta della III Compagnia che irruppe "con magnifico slancio", nelle trincee alle falde del monte Rombon (Conca di plezzo) catturando o annientando l'intero presidio nemico.

L'inno "Giovinezza" - rivisitato nel testo - accompagnò l'intero Reparto fin dalla partenza per la Bainsizza da Sdricca di Manzano il 28 settembre 1917.

Qui il testo riportato dal comandante della III Compagnia...

Canto XXII.jpg

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4 ore fa, dux-sab dice:

ora ti tocca postare il testo di bella ciao :P

Non ce n'è bisogno :rolleyes: quella illustrata non è la canzone fascista, ma una versione precedente, e diversa, che col fascismo, per ovvie ragioni anagrafiche (siamo nel 1917), non ha nulla a che fare. Modifica a sua volta la versione originale, che nacque nel 1909 come canto goliardico di addio agli studi degli universitari di Torino, con il titolo Commiato.

Le versioni fasciste dell'inno incominciarono a comparire nel periodo 1919-1921, fino a quella definitiva con il ritornello ritoccato per invocare esplicitamente il movimento fascista, e il suo duce.

Dunque, non un canto propriamente fascista, ma una cosa di cui il fascismo si appropriò a fini di propaganda, così come fece, ad esempio, col motto del fante del Piave, che nel 1928 comparve anche sulla moneta da 20 lire.

Un plauso a @El Chupacabra per queste interessanti discussioni storiche :)

petronius

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Ti ringrazio @petronius arbiter elegantiarum, ma avevo capito la battuta goliardica dell'amico @dux-sab. Siamo in presenza di un canto, come giustamente hai sottolineato tu, nato ben prima del Fascismo che se ne appropriò, così come fece di molti motti dannunziani. La musica è marziale e fu utilizzata da più parti. Nacque in effetti come canto goliardico nel 1909 e nel 1911 fu scelto come inno ufficiale degli Alpini.

Su Wikipedia è riportato come canto degli Arditi del 1917 e ne presenta ancora un'altra versione del testo rispetto a quella da me riportata. Oltretutto indica come "anonimo" il paroliere, mentre nel mio post sono indicati due Arditi della Prima Compagnia come autori. Insomma, furono in tanti a cantarla, ma fu l'ultima elaborazione, quella che il Fascismo rese definitiva, a fissarsi nell'immaginario popolare.

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a proposito di d'Annunzio e la prima guerra mondiale, tra le lettere con i famosi motti, che avevo, una indirizzata ad una donna portava la data 4 / 11 / 1918.

era quindi stata scritta il primo giorno di pace e si lamentava che , per lui, era un giorno triste appunto per la fine della guerra. 

come si sa d'Annunzio era contrario che la guerra finisse se all'Italia non veniva dato il territorio che poi andrà a conquistare con i volontari.

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