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Collezione Thomas Virzi


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Salve a tutti

Mi interesserebbe conoscere informazioni il più possibile dettagliate riguardo la nota collezione,il personaggio e le vicissitudini di una delle principali collezioni di monete magno greche

Grazie a tutti

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1 minuto fa, Anniovero dice:

 

Salve a tutti

Mi interesserebbe conoscere informazioni il più possibile dettagliate riguardo la nota collezione,il personaggio e le vicissitudini di una delle principali collezioni di monete magno greche

Grazie a tutti

 

ciao, Virzi è stato assistente di Jacob Hirsch, noto commerciate di fine 800' inizi 900' gran cultore e collezionista di monetazione antica, con particolare attenzione alla monetazione bronzea.

Credo sia morto negli anni 80' ultra novantenne..

Ciao Skuby

 

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I cataloghi di vendita sono tre:

leu 6   poi c'e' una vendita Hirsch e poi c'è' un Malloy

tutta la collezione di fotografata, ogni tanto capitano dei set di foto in vendita.  La Virzi è' forse la collezione di bronzo siciliani piu' basta e di qualità' mai messa insieme .

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Buona Domenica,

Altre informazioni sono presenti anche nella discussione del link seguente:

 

 

 

Modificato da Archestrato
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La collezione Virzi su esitata anche nelle aste di Jacob Hirsch catalogo 19 e 32:

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1907_11_11

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1912_11_14

 

Poi c' é una terza asta del 1980 di cui ora non ricordo il nome.

Fu un collaboratore di Hirsch, c'e'chi racconta che fosse l'amante della stessa moglie di Jacob Hirsch. Adesso non posso cercarlo, ma sul libro Clain-Stefanelli si potrebbe verificare se c'e' stato qualche necrologio.

Le tavole fotografiche  a cui si riferisce Numa, furono fatte dalla LEU in poche copie e inoltre distribuite tra amici. Sono di difficile reperibilita' e catalogano tutta la collezione Virzi si qualla esitata da Bank Leu sia quella non ancora in commercio o venduta per vie private.Il catalogo, se non sbaglio, fu compilato dallo stesso Virzi ed e' scritto a mano.

Ciao

 

 

Modificato da snam
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La terza vendita dovrebbe essere la Malloy 17 del 1-12-1980 (588 esemplari in bronzo di bassa conservazione dalla collezione Virzì), ma probabilmente qualche pezzo fu venduto privatamente in precedenza, magari già ad inizio '900. 

Edgar Owen ne avrebbe acquistato circa 500 esemplari (alla fine degli anni '70 parrebbe), i migliori rimasti dopo la vendita Leu, come scritto qui:

http://www.edgarlowen.com/more-thomas-virzi.shtml

 

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6 ore fa, snam dice:

La collezione Virzi su esitata anche nelle aste di Jacob Hirsch catalogo 19 e 32:

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1907_11_11

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1912_11_14

 

Poi c' é una terza asta del 1980 di cui ora non ricordo il nome.

Fu un collaboratore di Hirsch, c'e'chi racconta che fosse l'amante della stessa moglie di Jacob Hirsch. Adesso non posso cercarlo, ma sul libro Clain-Stefanelli si potrebbe verificare se c'e' stato qualche necrologio.

Le tavole fotografiche  a cui si riferisce Numa, furono fatte dalla LEU in poche copie e inoltre distribuite tra amici. Sono di difficile reperibilita' e catalogano tutta la collezione Virzi si qualla esitata da Bank Leu sia quella non ancora in commercio o venduta per vie private.Il catalogo, se non sbaglio, fu compilato dallo stesso Virzi ed e' scritto a mano.

Ciao

 

 

Confermo scritto a mano sotto le foto che sono comunque di buona/ottima qualità 

la terza casa d'arte come detto e' la Malloy, Archestrato ha fornito anche il riferimento corretto della vendita . Diversi esemplari Virzi, quelli di prima scelta , sono poi ricomparsi in una asta Nac di pochi anni fa realizzando cifre importanti. Le Virzi hanno non solo il marchio di autenticità ma anche quello della qualità' . Dopo la vendita Nac furono venduti dei falsi nelle solite aste tedesche di tipi di Siracusa rarissimi che fecero una frazione ( ovviamente) del realizzo fatto dalle Virzi. 

Le Virzi illustrano al meglio i vertici di bellezza e finezza d'incisione raggiunti dalle monete siciliane ( tra le più belle in assoluto - a mio avviso - nella serie greca). Questi pidocchi di falsari fanno un doppio danno : non solo copiano male e senz'anima capolavori irriproducibili ma allontanano dalla loro raccolta appassionati stufi di vedersi inquinate le proprie raccolte  da ciarpame che mercanti senza scrupoli e scienza smerciano a ogni pie' sospinto. 

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Se non ricordo male, Thomas Virzì mori a 92 anni nel 1974, alcuni mesi dopo la famosa vendita Leu del 1973, che però era solo una ristretta selezione fra i suoi migliori pezzi.

Era emigrato molto giovane e aveva iniziato presto a raccogliere monete soprattutto di bronzo della sua Sicilia e anche della Magna Grecia e collaborò con Hirsch, presso il quale disperse il suo primo nucleo della collezione, già nel 1907.... Non mi risulta che avesse disperso ancora monete nellìasta 32 di Hirsch, che riguardava invece la collezione del danese Gustav Philipsen.

La storia che fosse amante della moglie di Hirsch, più giovane del marito, è probabilmente vera e mi fu raccontata da Roberto Russo. Credo che poi abbia guadagnato molto nel commercio dei vini e continuò a raccogliere i bronzi, fino ad avere quasi 500 esemplari della Magna Grecia e oltre 2200 esemplari della Sicilia. Sentendosi ormai molto anziano, a fine anni '60, affidò la sua collezione alla Bank Leu di Zurigo, il quale provvide a fare calchi di tutte le sue monete e a preparare tavole fotografiche, che non sono in commercio, e a conservare il suo catalogo scritto a mano, con bella e ordinata calligrafia. Una ristretta selezione fu appunto venduta con l'asta Leu 6 del 1973. Il resto fu disperso a vari collezionisti e commercianti mediante trattativa privata. Fra questi c'era Malloy con 588 esemplari, venduti nel 1980 (lui era fra i pochi che aveva compreso l'importanza del pedigree, anche se le sue monete non erano granché e avevano prezzi ancora buoni...).

Non ho mai capito perché la Leu non abbia poi redatto per la stampa il catalogo completo, magari sotto forma di Sylloge Nummorum Graecorum, come la famosa collezione di Cyril Lockett che fu dispersa negli anni '50-60 del XX secolo, tramite varie aste Glendining....

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Il 29/3/2017 at 00:07, acraf dice:

Se non ricordo male, Thomas Virzì mori a 92 anni nel 1974, alcuni mesi dopo la famosa vendita Leu del 1973, che però era solo una ristretta selezione fra i suoi migliori pezzi.

Era emigrato molto giovane e aveva iniziato presto a raccogliere monete soprattutto di bronzo della sua Sicilia e anche della Magna Grecia e collaborò con Hirsch, presso il quale disperse il suo primo nucleo della collezione, già nel 1907.... Non mi risulta che avesse disperso ancora monete nellìasta 32 di Hirsch, che riguardava invece la collezione del danese Gustav Philipsen.

La storia che fosse amante della moglie di Hirsch, più giovane del marito, è probabilmente vera e mi fu raccontata da Roberto Russo. Credo che poi abbia guadagnato molto nel commercio dei vini e continuò a raccogliere i bronzi, fino ad avere quasi 500 esemplari della Magna Grecia e oltre 2200 esemplari della Sicilia. Sentendosi ormai molto anziano, a fine anni '60, affidò la sua collezione alla Bank Leu di Zurigo, il quale provvide a fare calchi di tutte le sue monete e a preparare tavole fotografiche, che non sono in commercio, e a conservare il suo catalogo scritto a mano, con bella e ordinata calligrafia. Una ristretta selezione fu appunto venduta con l'asta Leu 6 del 1973. Il resto fu disperso a vari collezionisti e commercianti mediante trattativa privata. Fra questi c'era Malloy con 588 esemplari, venduti nel 1980 (lui era fra i pochi che aveva compreso l'importanza del pedigree, anche se le sue monete non erano granché e avevano prezzi ancora buoni...).

Non ho mai capito perché la Leu non abbia poi redatto per la stampa il catalogo completo, magari sotto forma di Sylloge Nummorum Graecorum, come la famosa collezione di Cyril Lockett che fu dispersa negli anni '50-60 del XX secolo, tramite varie aste Glendining....

Possibile che a soli 25 anni avesse dei pezzi degni di essere venduti presso una delle migliori case d'aste dell'epoca?

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8 minuti fa, cippal dice:

Possibile che a soli 25 anni avesse dei pezzi degni di essere venduti presso una delle migliori case d'aste dell'epoca?

tieni presente che la vicinanza a hirsch puo essere stata produttiva.  Al tempo, collezionare monete del genere era sicuramente più facile. Non è detto che possano anche provenire da una collezione di famiglia, monete acquistate nell'800 anche nelle aste. Purtroppo i cataloghi del tempo non ci aiutano..

skuby

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A quell'epoca i bronzi siciliani erano considerati monete minori. La grandezza di Tom Virzi e'stata  quella di selezionare  i pezzi migliori e farne una raccolta compiuta. C'e' tutta l'intelligenza il gusto d la tenacia del collezionista nel reperire, selezionare e  infine valorizzare una serie di cui era profondo conoscitore e che ha portato poi all'attenzione di tutti.

sono certo che molta parte di questo materiale provenisse all'epoca direttamente dalla Sicilia . I contatti tra Svizzera d Sicilia erano molto intensi all'epoca .

la storia di Virzi mi ricorda un po' quella di Dattari con le monete Alessandrine. E ' proprio grazie alle eccezionali capacita' di conoscitore e amatore di Dattari che    questa serie ha oggi la sua giusta posizione nello studio numismatico. 

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Buona Domenica,

Credo che l'asta Numismatica Ars Classica cui faceva riferimento Numa Numa al post 12 sia la numero 64, dove spiccano dalla collezione di bronzi siciliani di Virzì i lotti 680, 685 e 753, tutti Ex Leu 6, ma ce ne sono anche altri, cito questi perché catturano particolarmente l'attenzione.

 

Asta NAC 64:

https://www.acsearch.info/search.html?term=&company=83&auction=1446

 

Per i realizzi:

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=383

Modificato da Archestrato
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Il 30 marzo 2017 at 19:00, skubydu dice:

tieni presente che la vicinanza a hirsch puo essere stata produttiva.  Al tempo, collezionare monete del genere era sicuramente più facile. Non è detto che possano anche provenire da una collezione di famiglia, monete acquistate nell'800 anche nelle aste. Purtroppo i cataloghi del tempo non ci aiutano..

skuby

Poi a quei tempi era facile acquistare intere collezioni (per non parlare pure di ripostigli che già allora arrivavano tranquilli all'estero...). Bastava essere vicini a importanti commercianti.

Il famoso collezionista belga Lucien de Hirsch mise su una grande e importante collezione di monete greche, grazie soprattutto al fatto di avere un rapporto privilegiato col grande commerciante Hoffmann, oltre ovviamente ad avere molto denaro, e morì a soli 31 anni.... La madre poi cedette la collezione al museo di Bruxelles.

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Il 31 marzo 2017 at 04:27, numa numa dice:

A quell'epoca i bronzi siciliani erano considerati monete minori. La grandezza di Tom Virzi e'stata  quella di selezionare  i pezzi migliori e farne una raccolta compiuta. C'e' tutta l'intelligenza il gusto d la tenacia del collezionista nel reperire, selezionare e  infine valorizzare una serie di cui era profondo conoscitore e che ha portato poi all'attenzione di tutti.

sono certo che molta parte di questo materiale provenisse all'epoca direttamente dalla Sicilia . I contatti tra Svizzera d Sicilia erano molto intensi all'epoca .

la storia di Virzi mi ricorda un po' quella di Dattari con le monete Alessandrine. E ' proprio grazie alle eccezionali capacita' di conoscitore e amatore di Dattari che    questa serie ha oggi la sua giusta posizione nello studio numismatico. 

Giustissimo. Virzì aveva allora grandi spazi di manovra e a quei tempi era facile acquistare interi lotti di bronzi, anche di qualità, che non interessavano molto ai grandi collezionisti d'epoca. E i prezzi erano molto abbordabili. Virzì ha sempre avuto molto buon gusto....

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@acraf è possibile che i pezzi Virzì venduti nell'asta XXXII di Hirsch siano solo esemplari in argento? Al link che posto sembrebbe che diversi argenti Ex Virzì siano stati venduti con tale pedigree (ma alcuni esemplari provengono dalla Hirsch 19) da diverse case d'asta, mi chiedo quindi se esista anche un elenco degli esemplari in quel metallo appartenuti a Virzì, oltre al già citato catalogo per i bronzi, cui fare riferimento per l'identificazione (?).

https://www.acsearch.info/search.html?term=Virzì+collection+AR&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company=

 

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Lo Spring non riporta che la collezione esista nel catalogo Hirsch XXXII fosse di Virzí e neanche Kolbe Fannig lo riporta. Ma, mi dissero che la parte siciliana, del catalogo Hirsch, apparteneva ad Virzi.  Appena posso chiedero' conferma ad un mio amico. Di Philipsen c'era solo la Libreria.

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1912_11_14

Ciao

Modificato da snam
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Il 3/4/2017 at 21:13, snam dice:

Lo Spring non riporta che la collezione esista nel catalogo Hirsch XXXII fosse di Virzí e neanche Kolbe Fannig lo riporta. Ma, mi dissero che la parte siciliana, del catalogo Hirsch, apparteneva ad Virzi.  Appena posso chiedero' conferma ad un mio amico. Di Philipsen c'era solo la Libreria.

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1912_11_14

Ciao

Sarebbe assai importante, credo, fare ulteriore luce su quella che è stata una tra le più interessanti ed ampie collezioni di monete greche di Sicilia (e Magna Grecia) del secolo scorso, speriamo giungano conferme.

 

Nel frattempo aggiungo un'informazione recente dal mercato. Il manoscritto originale di Thomas Virzì (circa 900 pagine) è stato venduto da Kolbe & Fanning (asta di libri tenutasi a New York il 12-01-2013) per la bella cifra di 5500$. Il testo è in parte scritto in Inglese ed in parte in Italiano, è stato principalmente composto nei primi anni '30 e precedenti, ma con aggiunte anche successive, fino almeno agli anni '50.

Al link seguente anche un immagine di alcune pagine del manoscritto:

https://www.the-saleroom.com/en-gb/auction-catalogues/george-frederick-kolbe/catalogue-id-srkol10001/lot-2f40333f-2fd5-4f2a-8798-a457002f9bbb

 

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Si sa solo che Virzì all'inizio collezionava anche l'argento, che poi lo disperse, per tenersi solo il bronzo sul quale voleva specializzarsi.

Ufficialmente non viene affermato che le monete greche dell'asta Hirsch 32, del 1912, fosse di Virzì ed è corretto che il Philippsen citato era possessore solo della libreria. Solo voci accreditano che quelle monete fossero di Virzì, cosa possibile, anche se non comprendo perché nel 1912 non avessero messo il suo nome, come nel 1907....

Non esiste una lista di tutte le monete d'argento di Virzì, ma solo i lotti delle due aste Hirsch, che fanno comunque pedigree.... 

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20 ore fa, Archestrato dice:

Sarebbe assai importante, credo, fare ulteriore luce su quella che è stata una tra le più interessanti ed ampie collezioni di monete greche di Sicilia (e Magna Grecia) del secolo scorso, speriamo giungano conferme.

 

Nel frattempo aggiungo un'informazione recente dal mercato. Il manoscritto originale di Thomas Virzì (circa 900 pagine) è stato venduto da Kolbe & Fanning (asta di libri tenutasi a New York il 12-01-2013) per la bella cifra di 5500$. Il testo è in parte scritto in Inglese ed in parte in Italiano, è stato principalmente composto nei primi anni '30 e precedenti, ma con aggiunte anche successive, fino almeno agli anni '50.

Al link seguente anche un immagine di alcune pagine del manoscritto:

https://www.the-saleroom.com/en-gb/auction-catalogues/george-frederick-kolbe/catalogue-id-srkol10001/lot-2f40333f-2fd5-4f2a-8798-a457002f9bbb

 

Ciao,

Il mio amico mi ha detto che l'ha trovato nella discrizione della vendita di qualche libreria e.g.:

 

LANZ 130 (2006) "4.11.1912. Hochbedeutende Sammlung Griechischer Münzen, vorzugsweise von Sicilia, aus altem Besitz (VIRZI), sowie numismatische Bibliothek des Gustav PHILIPSEN, Kopenhagen. 58 S., 758 Nrn., 23 Taf. Sauber notierte erzielte Preise auf Tafeln. Namenszug des Vorbesitzes auf Umschlag. Handgeschriebene Ergebnisliste. Leichte Gebrauchspuren."

Percio',  non c'e' ancora una fonte ufficiale. 

 

Nel Numismatic Bibliogrphy vengono riportate le solite asta ma al posto della Hirsch XXXII, a sorpresa, la Hirsch n 26 :

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch1910_05_23

 

Purtroppo, servirebbe un catalogo della XXXII o XXVI con qualche nota maniscritta coeva all'asta. Spesso, molte aste anonime si sono potute attribuire anche grazie alle note.

 

 

 

 

Modificato da snam
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Grazie per le informazioni comunque @snam

Di recente ho avuto modo di farmi un regalo (con non pochi sacrifici) per il mio compleanno, ed è un originale del catalogo XXXII di Hirsch con ex libris di un professionista, chissà che non mi sia sfuggito qualcosa, stasera o prima di dormire guarderò ancora.

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