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IGNORED

Monete in esposizione per gli scolari


gigetto13

Risposte migliori

io al post n.19 avevo fatto una scaletta degli argomenti, tieni presente che erano ragazzi di 5 elementare, quindi non bisogna eccedere con termini tecnici ma solo stimolare la fantasia dei ragazzi, la cosa più curiosa che ho recepito nella loro attenzione è quando gli ho parlato dei cambiavalute, di come si tosavano le monete e come si faceva a capire se la moneta era falsa pesandola con la bilancina ( si vede in foto)

di monete ne ho portate poche, un sesterzio mal concio preso al Cordusio per pochi euro, una moneta bizantina un denaro scodellato di Milano per fargli comprendere il perché è scodellato (oltre che sottile) un ducatone sempre di Milano (spesso e pesante) una moneta del regno Lombardo Veneto, per poi passare alle lire appena fuori corso con un'introduzione dell'euro (oltre ad una bilancina da cambiavalute)

comunque resto a disposizione per eventuali discussioni

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Buon giorno da nonno cesare; una testimonianza; qualche anno fa feci un intervento in due quinte classi elementari bene: in due ore un solo sbadiglio, tanta attenzione un mare di domande...mi ricordo quando più giovane salivo "Al pulpito" per illustrare i miei lavori a convegni tecnici sull'ecologia: sbracamenti, gente che leggeva il giornale; chiacchere, sbadigli a non finire...li per li ho pensato che forse era l'argomento che proponevo ad avere scarso interesse; ma mi sono poi accorto che nel mondo dei "grandi" questo comportamento è purtroppo rituale...un saluto e viva i giovani

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Bello vedere questo gruppo di gran divulgatori che ci sono anche su Lamoneta e che lo fa perché ci crede senza nulla in cambio se non vedere la luce negli occhi dei giovani...bello che ci sia ancora per fortuna questa sensibilità ...ne abbiamo bisogno più che mai ...

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Supporter

 

3 ore fa, Andreas dice:

Avendo la fortuna di vivere in una città come Padova, dove non solo ci sono un Museo espressamente dedicato alla Numismatica ed una Università in grado di fornire giovani desiderosi di  mettere a frutto, organizzando visite guidate e conferenze, le nozioni appena apprese nella aule, ma soprattutto un circolo numismatico molto interessato ed attivo nella promozione della numismatica, ho potuto toccare con mano quanto sia possibile fare per la divulgazione, quando c'è collaborazione fra queste componenti. So che sto illustrando qualcosa che per alcuni (o molti?) di voi è ontologicamente impossibile, naturalmente per colpa della componente diversa dalla sua, ma invece si può fare: da un lato basta convincere chi per professione accademica non può permettersi errori nel suo lavoro che da parte di un appassionato si può accettare anche un certo numero (ehm.... in certi casi perfino eccessivo) di inesattezze, se con le su parole riesce comunque a creare interesse verso la materia (tanto i particolari nessuno li ricorda, tra il pubblico); dall'altro convincere il collezionista che il mondo non è costituito da potenziali collezionisti che non aspettano altro che sentire il suo 'verbo' per rendersi conto dell'irrefrenabile passione inconscia che li accomuna. No, purtroppo il collezionista di monete (ancor più 'la' collezionista) sono personaggi antropologicamente rari, che però hanno una grande fortuna: hanno dimestichezza e 'possiedono' un documento storico di primaria importanza e lo possono illustrare. Quindi niente problemi di conservazione né di autenticità: esclamazioni come il  'prooooooofff' strascicato per esaltare un fior di conio oppur l'ormai famoso e perentorio  'questa moneta URLA la sua autenticità/falsità!'  non hanno senso per i 'normali', suscitano solo perplessità, se non ilarità. Quella che conta è la storia, sempre e soltanto la storia, e le monete hanno il grande vantaggio di poterla trasmettere non solo attraverso immagini e scritte, ma anche attraverso il farsi toccare. Convincere un ragazzetto che l'antico romano toccava quegli antoniniani sviliti di terzo secolo con la stessa impressione che può dare a lui, di fronte ad una gelateria o ad  un negozio di giocattoli, il sentire in tasca solo poche monete da 10 centesimi, oppure per i più grandicelli far passare di mano un grosso di Venezia, ricordando per similitudine  il senso di soddisfazione che ci dava, durante i viaggi low cost in Inghilterra, il sentire nelle tasche quelle meravigliosamente cicciotte monete da 1 sterlina, possa aiutarci a comprendere  i nostri antenati più di mille traduzioni di Cicerone.

Tutto questo pistolotto solo per dire che, in quasi tutti gli interventi che ho appena letto, il senso della storia è assai evidente, e di questo mi congratulo sinceramente.

Mi permetto anche di dire che quella contrapposizione apparentemente adombrata da alcuni fra accademia sorda alle esigenze del popolo e avanguardie rivoluzionarie che dal web si fanno carico del compito di educarlo è simpatica ma leggermente retorica (e un po' retro). Tutti i Musei d'Italia, se non piccoli o piccolissimi, hanno un servizio didattico piuttosto efficiente,  che organizza sistematicamente visite guidate, spesso preparate in precedenza dagli insegnanti a scuola, e laboratori per i ragazzi dove si fanno attività talvolta bellissime. Se nello staff museale c'è un anche esperto di numismatica la cosa riguarda ovviamente anche le monete, Il problema è che di esperti numismatici nei musei ce n'è veramente pochi e poi per ovvie ragioni è difficile che le monete escano dalle vetrine per essere toccate (talvolta comunque succede). Quindi le attività  svolta dai collezionisti possono veramente essere preziose, come posso testimoniare grazie all'attività del Circolo Numismatico Patavino.

Saluti,

Andreas

Buon pomeriggio

Le istituzioni, siano esse musei o scuole, sono fatte da uomini e donne che possono essere più sensibili e aperti a certi argomenti, rispetto ad altri; tutto qua. Quando due sensibilità affini si incontrano, possono nascere situazioni positive e belle. Ricordo la "Giornata sul Grosso" di qualche anno fa o la recente apertura dell'Ambrosiana ai collezionisti, perché potessero vedere e toccare con mano alcune delle monete e medaglie che custodisce. Momenti veramente belli; peraltro c'era presente anche un socio del Circolo Patavino.

Circoli, associazioni, collezionisti ed appassionati volenterosi e disponibili, sopperiscono e "arrivano" dove talvolta le istituzioni latitano, anche a causa dei tanti, gossi o piccoli problemi che sappiamo. Il Circolo, l'associazione od i singoli appassionati possono fare da pungolo ed essere propositivi e se trovano nelle istituzioni persone sensibili, la "magia" si compie.

Non credo possa esserci contrapposizione tra le varie voci del coro, ma è bene che ci sia collaborazione; ognuna di queste voci ha un suo merito e una sua funzione, a volte limitata, ma è la musica che vince.

saluti

luciano

 

 

Modificato da 417sonia
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Il 12.04.2017 at 18:55, ambidestro dice:

oggi ho fatto da "cicerone numismatico" ad una 5° elementare, la maestra col permesso del dirigente scolastico mi chiama per illustrare ai ragazzi l'hobby e la cultura delle monete.

I ragazzi sono attratti e possono toccare con mano le monete alcune protette dalle bustine di plastica

ho dato il titolo di "parlar di Monete" ho diviso il tutto in piccoli appunti, dal baratto alle monete antiche, dal periodo repubblicano all'imperiale, la coniazione e i metalli, la moneta medievale, la tosatura e i cambiavalute, che cosa si comperava e cosa valeva la moneta, le pene per i falsari, i rinvenimenti monetali, monete moderne dall'unione monetaria latina all'euro

alla fine ogni alunno è stato omaggiato con una liretta d'alluminio e con altre monete a "ricordi della lira" (che non hanno mai speso) dato la loro giovane età

invio foto e ha voi lettori del forum un commento

È Missionario numismatica. sincero rispetto.:hi:

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Supporter
19 minuti fa, Brios dice:

È Missionario numismatica. sincero rispetto.:hi:

Buona serata

Bello il termine "Missionario numismatico" :clapping:

saluti

luciano

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è già la quinta volta che la maestra con l'approvazione del dirigente scolastico ogni 5 anni mi chiama per questa " lezione numismatica" a cui aderisco sempre con molto piacere, è un paese vicino al mio dove mi reco, mentre nelle elementari del paese dove abito solo una volta mi hanno dato l'opportunità di parlare di numismatica.

comunque queste uscite mi gratificano molto vedendo l'interesse che riesco a suscitare nei ragazzi

questo sito "la moneta" mi ha dato l'opportunità di far conoscere la mia passione per la numismatica

sono io che ringrazio

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1 ora fa, ambidestro dice:

è già la quinta volta che la maestra con l'approvazione del dirigente scolastico ogni 5 anni mi chiama per questa " lezione numismatica" a cui aderisco sempre con molto piacere, è un paese vicino al mio dove mi reco, mentre nelle elementari del paese dove abito solo una volta mi hanno dato l'opportunità di parlare di numismatica.

comunque queste uscite mi gratificano molto vedendo l'interesse che riesco a suscitare nei ragazzi

questo sito "la moneta" mi ha dato l'opportunità di far conoscere la mia passione per la numismatica

sono io che ringrazio

Complimenti vivissimi ripeto per quello che fai e fate e complimenti per l'ultima frase del tuo post, non è' certo irrilevante in questo contesto, buona Pasqua

Mario

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Dopo il Missionario numismatico ho finito i miei like. Che avrei dispensato ben volentieri, lo farò domani.

Che dire, grazie a tutti per gli interventi e per chi seguirà, nel semplice affetto per la numismatica.

 

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Le belle parole di @ambidestro mi hanno fatto ricordare un episodio (in realtà mai dimenticato) capitatomi agli inizi della mia carriera, quando ero da pochi anni conservatore del Museo Bottacin di Padova. Un giorno mi arriva una telefonata da una signora che non conoscevo, chiedendomi un appuntamento per i giorni successivi, subito concesso, ma concludendo la chiamata con la strana domanda "ma lei è veramente un numismatico, cioè uno che studia le monete per lavoro?". Alla mia contro-domanda "Sì perché?" la risposta mi lasciò molto perplesso: "sa,  non sapevo neanche che esistessero, persone come lei".  Per questo arrivai all'appuntamento un po' inquieto, temendo potesse trattarsi di una giornalista alla ricerca di professioni strane per un suo qualche servizio, cosa che mi avrebbe molto irritato. In realtà si trattava di una giovane insegnante delle medie, di una cittadina nei dintorni di Padova, che si era accostata alla storia delle moneta per risolvere un suo grave problema di lavoro. In classe aveva due ragazzi problematici (forse autistici, forse con qualche forma di ritardo, non ricordo proprio, come non ricordo se erano gemelli o parenti), che non riusciva a motivare all'apprendimento, per cui avevano un rendimento assai inferiore  alle loro stesse capacità. Quando si accorse che la cosa che più li irritava, strappandoli alla loro apatia, al punto che reagivano quasi violentemente a chi cercava di aiutarli,  era il non riuscire a riconoscere e quindi ad usare il denaro, decise di coinvolgere tutta la classe in una lunga ricerca sulla moneta: cos'era, a cosa serviva, quando era nata etc. Ora che la ricerca era conclusa, e che aveva sicuramente migliorato se non altro il rapporto dei due ragazzi con i loro compagni e quindi il loro interesse per l'apprendimento, avrebbe voluto concludere quel lavoro con l'intervista con un numismatico, visto che aveva appena scoperto che esistevano (lo disse ridacchiando). Per questo mi dette alcune decine di fogli scritti a mano da lei perché li leggessi e poi mi invitò nella sua scuola per l'intervista finale. Il testo era ovviamente molto ingenuo e  pieno di lacune (allora c'erano solo le enciclopedie, il web ce l'aveva solo il pentagono, credo), ma con pensieri molto 'intelligenti' sulla percezione del denaro da parte di chi lo usa. L'intervista andò molto bene, tutti i ragazzi si dimostrarono interessati, soprattutto agli aspetti tecnici, ed i due studenti quasi non si distinguevano dagli altri, in quanto a curiosità. Allora non me ne resi conto ma proprio quella visita  mi fece scoprire il piacere di spiegare la nostra materia a chi ha ancora la mente sgombra da luoghi comuni che in età adulta fissano anche assurde gerarchie nella conoscenza (sapere di arte o cinema è chic, di agronomia o metallurgia no, chissà perché).  E infatti fino a che sono rimasto al Museo ho sempre accolto molto volentieri le visite guidate di scolaresche, soprattutto di quelle più giovani.

Appunto, anch' io che devo ringraziare quell'insegnante e i suoi ragazzi

Andreas

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L'unico che ha parlato di monete che "urlano" in questa discussione sono stato io, ma volevo solo dire che l'enfasi su problemi di conservazione o di falsità non affascina chi non colleziona monete, cioè, ad essere ottimisti, più del  99, 9 degli scolari, che sono l'oggetto di questa discussione. Quindi mi è sfuggito il senso dell'intervento #37, che invece sembra avere come tema "il bravo collezionista". Concordo comunque col Buona Pasqua a tutti.

A.

Modificato da Andreas
correzione formale
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C'è la Numismatica a livello professionale commerciale, a livello professionale accademico/scientifico, a livello amatoriale, c'é l'appassionato che conosce a memoria tutti i punti "critici" delle emissioni del Regno d'Italia e quello che invece prende in mano una moneta e potrebbe parlare per ore del contesto storico in cui fu coniata. C'è chi usa le monete come strumento per capire meglio la storia e chi studia la storia per meglio capire le monete. Tante sfaccettature di un'unica passione, ognuna dignitosa come l'altra, ognuna necessaria come l'altra al fine di comporre la Gemma.

Antonio

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Prima dave, che ricordo è uno dei cinque ragazzi che sono stati a Parma quest'anno,  ha citato una storia reale, una delle tre che preferisco in assoluto, ha come titolo " Lupo solitario e stella nascente ".

In questa storia c'è tutto, la divulgazione, il trapasso generazionale, il voler trasmettere quello che sai, l'amicizia e il rapporto di fiducia tra un anziano e un giovane, quanti lupi solitari e quante stelle nascenti abbiamo conosciute ? Tante, e il merito, è degli incontri ai mercatini, nei circoli, sulla stessa Lamoneta che poi prevede anche incontri reali.

Quindi mezzi come Lamoneta riescono a creare anche sinergie, empatie, condivisioni anche nelle coppie della cultura come viene definita questa, può essere utile per capire, che divulgare si può con leggerezza e semplicità anche a dei giovani da parte di lupi solitari o esperti e colti numismatici,

Buona lettura siamo nel 2013 ma nulla è cambiato....e tutto è sempre  reale e vero...

 

Modificato da dabbene
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sono felice di aver iniziato questa discussione. Stanno venendo fuori da parte di tutti, giovani e meno giovani, esperti, appassionati, collezionisti, accademici, commercianti, semplici studiosi, delle idee davvero buone e intriganti, proposte, considerazioni su come interpretare la Numismatica 2.0 e soprattutto grande orgoglio nel proporre le proprie esperienze personali.

Ci saranno dei motivi per cui da secoli ci sono persone come noi?

Grazie di nuovo a tutti per gli interventi, che spero continuino.

Modificato da gigetto13
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Accetto la proposta di @gigetto13e mi aggancio all'importante post del giovane @Dave95, ragazzo che conosco bene, stimo e che ho avuto modo di conoscere in quel del Cordusio, che ha scritto ora per la prima volta sul Gazzettino e poi ha accettato di venire a Parma quest'anno.

E Davide ci fa una splendida raffigurazione di uno spaccato della numismatica e dice cose importanti, semplici, ma importanti.

" La numismatica è cosa comune ", semplice, conciso, messaggio che sembrerebbe inutile, ma vedo che non è inutile dirlo e ridirlo, tutti dovrebbero avere la possibilità di approcciare questo fantastico mondo che è la numismatica correlato a tante altre scienze e allo storia, che è di tutti e ci appartiene.

Certo ci sono gli studi universitari ma la ricchezza che può apprendere l'uomo, qualunque sia, di ceto sociale, di appartenenza geografica, di età differenti, è incommensurabile, e perché non far capire a tutti cosa potrebbero cogliere, apprendere, far loro, in poche parole conoscere ?

Cerchiamo di divulgarlo queste bene che un altro ragazzo definisce GEMMA, facciamolo chi può e vuole....ci mancherebbe altro...

Davide dice anche senza questa piattaforma che fornisce notizie, informazioni e che mi ha permesso di esprimermi e poter confrontarmi virtualmente e poi realmente non so se questo mondo sarebbe stato anche il mio mondo.

Giustissimo io non so francamente quanti dei ragazzi di Parma, ma anche che sono semplicemente sul forum, se senza di esso avrebbero iniziato a collezionare, studiare, appassionarsi.

Penso che molti si sarebbero persi, alcuni non avrebbero neanche iniziato, eppure da Lamoneta escono ragazzi che conosco che già oggi possono vantare pubblicazioni di libri, articoli, possono veramente diventare qualcosa di più di promesse della nostra numismatica.

E non è un successo questo ? Sempre nell'ambito del fare, del volontariato culturale attivo che forse offre più soddisfazioni nel dare che nel ricevere.

Credo che senza Lamoneta e poi il Cordusio, base reale dello stesso, io e Davide non ci saremmo mai conosciuti, come tanti altri non saprei chi siano.

Quanti collezionisti solitari avremmo oggi in più o collezionisti mancati senza un mezzo così ? Per me una infinità e forse mi ci metto anch'io...

E quindi è importante nelle sedi reali della nostra numismatica aprirsi di più al dialogo, al confronto, alle proposte, alle collaborazioni, ma soprattutto bisogna ascoltare se uno dice vorrei fare, proporrei, fermarsi e ascoltarlo subito...farlo parlare vuol dire coinvolgerlo e il coinvolgimento porta a far parte del gruppo, della squadra, del progetto...

Se fosse per me andando nel pratico io accetterei in ogni ambito le iscrizioni gratis per un anno di giovani, banalità, forse qualcuno già lo fa, cosa perdi ? Nulla, se però ti va bene l'anno dopo avrai un nuovo giovane e motivato socio che sarà contento di pagarti una quota sociale....

Ma tante potrebbero essere le idee...pensate solo a tutte quelle che sono uscite qui sul forum in questi anni e poi tutte realizzate, certo ci vogliono idee, ma poi anche il coraggio di farle, realizzarle, di osare di più, liberandosi di più da vecchi schemi che ormai devono anche essere superati....

 

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Raccolgo con indubbia gioia gli attestati di stima, ricevuti tramite post, e non solo. È sempre un piacere. Non posso assolutamente far altro che riprendere dal Gazzettino, essendo stato citato. Esso, è un umile mezzo culturale, quale semplice recipiente di informazioni, dosate con sapienza, per coloro i quali, vogliano esser parte integrante di un nuovo mondo numismatico, sapientemente informato. L' informazione, ad oggi, è alla base di ogni cosa.
In qualità di giovane, ho voluto osare, e personalmente ritengo di esserne uscito bene.

Mi è stato dato uno spazio, dove scrivere delle parole, in una intraprendente ed autoprodotta pubblicazione, che si è rivelata essere un grande successo. Sarebbe stato un onore, se io fossi stato semplicemente parte della squadra, di questo meraviglioso gruppo, ma devo dire che esserne anche un attivo membro partecipante, beh, mi rende felice. Tuttavia, a seguito di questo, è stata citata anche la richiesta pervenutami, per partecipare a Parma. Quello che posso dirvi, è che mi è stato verbalmente domandato, aggiungerei ma anche a causa di una rinuncia. Non vi nascondo che, la sola richiesta, successivamente accettata, mi ha piacevolmente colpito, ed aggiungerei, anche affondato.
Dietro dei nickname, si nascondono persone, quali hanno delle identità.

Tali identità, sono spesso celate agli occhi dei più, queste rendono di noi, persone differenti l'un l'altro. La vita non virtuale, quindi reale, permette di verificare le reali personalità, capacità, potenzialità. A quanto pare, Mario, ha visto in me, qualcosa che l'ha spinto a pensare di domandarmi una cosa del genere. E qui, viene la mia parte.

Essendo tendenzialmente una persona introversa, ho colto con perplessità la richiesta, sebbene strabiliato. Ho sempre avuto qualche difficoltà, ad esprimere dei concetti, apertamente, ad un insieme riunito di persone, e questo fin dalle prime stupide interrogazioni a scuola. Credevo che nel tempo,
questo “ difetto caratteriale ? “ Fosse stato colmato.

Il mio silenzio sulla giornata di Parma, conclusasi da circa due settimane a questa parte, è stato voluto. Ho preferito non catapultare a caldo in rete, quelle che sono state le mie impressioni e le mie emozioni, ciò che ne è stato, e ciò che ne sarebbe potuto venire.
Per questo motivo, avendoci riflettuto su, le esprimo ora.

Credo di poter dire che, la giornata di Parma, sia stata per me, un successo, dal punto di vista della nuova esperienza, ed orribile per lo stesso motivo. Quanto avevo da dire, non ho saputo esporlo nel modo in cui avrei voluto, ed avrei dovuto. Con piacere, ribadisco che questa piattaforma mi ha donato delle informazioni e delle amicizie, che non avrei mai avuto la possibilità di instaurare altrove, Ritengo altresì però che, il confronto verbale, che sia divulgativo, o meno, debba esistere. Noi, di “ Quelli del Cordusio “ siamo un gruppo, qui,
e fuori da qui.

Se così non fosse, onestamente, difficilmente saremmo diventati quello che ora siamo.

Questa piattaforma, riunisce iscritti da tutta Italia, e non solo. Di conseguenza, mi rendo conto che, non tutti hanno la fortuna di potersi frequentare con cadenza fissa, come noi, in Milano, la Domenica mattina. Iniziative miste, culturali-commerciali, rendono più forte una passione comune ed una amicizia, della quale questo mondo ha bisogno. Dato per scontato che qualsiasi tipo di guerra, è per principio un crimine, ritengo la cultura, sia per principio l'arma per debellarla. Non sostenere unilateralmente il principio di condivisione della conoscenza, non favorendo sviluppo, cambiamento, svecchiamento di certi schemi citati,
è controproducente.

Questa discussione, è nata da un bellissimo esempio di cultura, e qui vorrei chiudere. Un modo nuovo, per quello che mi risulta. Dare la possibilità a dei bambini di vedere e toccare delle monete.  Sono convinto che, questo semplice gesto, faccia in loro sorgere delle storie, domande, perplessità che sicuramente ad alcuni di loro non interesseranno minimamente, ma che altri, probabilmente avranno il piacere di approfondire; chissà, magari qui ?
Se vorranno, negli anni a venire.

Davide.

Modificato da Dave95
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  • 3 settimane dopo...

Grande successo per l'esposizione da parte di mia sorella delle monetine classiche a scuola tra gli studenti... come sempre (e non per merito mio, si intende, ma per il fascino che possono avere per gli scolaretti curiosi e pieni di domande che per fortuna ancora abbiamo nelle nostre scuole primarie!), con in più quest'anno il delizioso volumetto di @anto R e @magdi, sfogliato da quasi tutti loro.

Per l'occasione, e su suggerimento di Magdi, ho fatto un ordine per un 4-5 copie del libriccino per i più interessati. Magari sono ancora troppo giovani (gli alunni intendo, non i due autori! :D ) ma avere in casa una copia del libro magari fra due-tre-cinque-dieci anni potrà portarli alla nostra comune passione, chissa...

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Iniziative importanti queste di diffusione della Numismatica nelle scuole da continuare dove possibile e discussione significativa questa per i vari interventi che ha avuto.

Direi che il libro " La Numismatica che avventura " e' un utile corollario a iniziative virtuose come queste.

E fa piacere ricordare che il libro voluto fortemente dalla Nip per i giovani sia nato    ispirandosi alla locandina e all'evento dei giovani fatto da Lamoneta a Parma.

Non irrilevante il fatto che i due giovani testimonial e autori frequintino Lamoneta stessa e siano stati protagonisti della prima giornata di Parma.

Fa piacere in fondo vedere in tutto questo molto anche di Lamoneta che cerca di smuovere il circolo virtuoso della divulgazione della Numismatica tra i giovani, ma in fondo poi per tutti.

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  • 1 mese dopo...

ringraziando di nuovo @magdi e @anto R, vi informo che da oggi due scuole elementari di Udine avranno delle copie del delizioso libretto in biblioteca, che gli scolari potranno consultare in prestito o anche direttamente in classe con i loro maestri e compagni.

Gran bel lavoro, ragazzi!

 

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