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IGNORED

Venti di guerra


Scudo1901

Risposte migliori

9 ore fa, Afranio_Burro dice:

le testimonianze che arrivano da noi sono sempre frutto di non specificati enti non organizzativi,

L'osservatorio Siriano per i diritti umani ha sede a Cardiff (Galles- GB). Praticamente a un passo dalla Siria...:D e dice di ricevere le notizie dai suoi osservatori in loco.

E' diretto da un oppositore di Assad, fuggito per evitare guai.

Questa ve la mostro caso mai vi fosse sfuggita

White-Helmets-fake-war-crimes.jpg.b45113d787d6a4c37618f0a4496cfcc0.jpg

 

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Scusate a noi che cosa ci interessa della Siria ? Perché dovremmo coinvolgerci ?

Non sono un pacifista ideologicamente orientato ad oltranza , niente affatto.

Dico questo perché non siamo intervenuti in Libia, lasciando che i cervelloni franco-americani distruggessero il sistema locale a fini speculativi,  ottenendo come risultato l'invasione africana del nostro Paese.

Sottolineo che il regime di Gheddafi non era affatto ottimale, ma le cose come sono oggi sono perfino peggiori, per non parlare delle perdite economiche che abbiamo subito come conseguenza:

1- perdita o interruzione di contratti per le nostre imprese

2- spese maggiori per lo Stato italiano per salvare, curare, assistere, mantenere gli immigrati extracomunitari africani/asiatici che partono dai porti libici, non più sorvegliati da un governo centrale

Il conto di questo chi lo paga?

Dovremmo chiedere un risarcimento danni a questi due Paesi furbetti che prima lanciano il sasso e poi nascondono la mano.

In Siria per curiosità la Francia e gli USA sono presenti ? Si , e allora che se la risolvessero da soli.....ma che stiano attenti a non intaccare i contratti delle nostre aziende con l'Iran, perché allora si che dovremmo intervenire.

 

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1 ora fa, ARES III dice:

Dovremmo chiedere un risarcimento danni a questi due Paesi furbetti che prima lanciano il sasso e poi nascondono la mano.

dovremmo chiedere i danni anche per l'aereo per Palermo abbattuto nel 1980 pare da un missile USA o Francese.

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8 ore fa, rorey36 dice:

Questa ve la mostro caso mai vi fosse sfuggita

E cosa dovrebbe esserci sfuggito? Cosa dimostra questa foto, che le malefatte del dipinto cattivone al-Assad sono tutta una finzione? 

E se quelle foto fossero montate APPOSTA dalle direzioni IW siriana o russa proprio per sostenere falsamente una cosa simile? Questi dubbi non ci vengono mai, o tutte queste paranoie di finzioni e scenate che tanto ci piacciono devono riguardare sempre e solo la squadra avversaria?

7 ore fa, ARES III dice:

Scusate a noi che cosa ci interessa della Siria ? Perché dovremmo coinvolgerci ?

La Siria interesa noi italiani e noi tutto il resto d'Europa perchè in questo affare è coinvolta in pieno anche la Russia, col suo gioco all'espansione geopolitica e al divide et impera nei nostri confronti.

7 ore fa, ARES III dice:

Dico questo perché non siamo intervenuti in Libia, lasciando che i cervelloni franco-americani distruggessero il sistema locale a fini speculativi,  ottenendo come risultato l'invasione africana del nostro Paese.

La fai un po' troppo semplice ARES III. Sei sicuro che la vulgata sulla Libia che gira in Italia come disco incantato sia tutta esatta?

Di accordi per limitare l'immigrazione dall'Africa ne abbiamo anche ora e non è solo da lì che proviene l'immigrazione clandestina, ma a parte questo siamo sicuri che prima fosse meglio? I circa 4 miliardi (di Euro) all'anno che dovevamo pagare come specie di pizzo a Gheddafi (fra trasferimenti liquidi e infrastrutture in Libia pagate da noi) perchè non ci sommergesse apposta d'immigrati, col pretesto di una sorta di perpetuo risarcimento danni dell'epoca coloniale... quelli non sono mai citati, chissà perchè. La vulgata dice sempre che l'egreggio colonnello era "il nostro uomo" che noi tenevamo in pugno... ma a pensarci bene non era di più lui a tenere in pugno noi? Libero di prenderci per il cxxx come voleva, di sparare missili contro il nostro territorio, di ricattarci con i profughi (anche di guerre fatte da lui, ad esempio quella col Ciad), di farci pagare per stare buono... e  noi tranquilli a lasciargli fare, baciandogli pure letteralmente la mano.

Di Lampedusa ce ne siamo scordati? No, non credo, ma... in quanti conoscono eventi come questo?  https://segretidellastoria.wordpress.com/2015/12/17/lattacco-al-de-cristofaro/

Non è stata nemmeno l'unica faccenda simile... ma noi cosa facevamo? ZITTI E PAGARE.

Ci raccontava il disco incantato che tutto questo era necessario perchè se no saremmo rimasti senza il preziosissimo petrolio libico: qualcuno si è accorto di qualcosa dopo il crollo della produzione dopo l'attacco? Qualcuno è rimasto senza benzina nella macchina o senza gas per il riscaldamento? No, perchè il petrolio ce lo possiamo prendere benissimo anche altrove: queste balle facevano comodo solo all'ENI e i suoi affari con lo zio Gheddafi, non certo a noi poveri cristi che DI TASCA NOSTRA gli dovevamo pagare il conto dell'estorsione.

Siamo sicuri che l'attacco alla Libia sia avvenuto "per fini speculativi" come canta il disco? Cosa se ne fa la Francia del petrolio libico o di lanciare crociate contro l'imprenditoria italiana in Libia (quella che gli costruiva a spese nostre strade, scuole e ospedali)? Ha impellenti necessità di trovare nuove fonti d'idrocarburi pena la paralisi? Non sarà che invece c'era bisogno di cancellare le prove di loschi affari di ben altro tipo, come ad esempio questo  http://www.lastampa.it/2018/03/21/esteri/francia-i-milioni-di-gheddafi-a-sarkozy-fermato-per-tangenti-lex-presidente-3TW03yU9cKU2eL8FjWBYfK/premium.html e tanto altro?

Ma tu guarda cosa faceva il nostro colonnello... addirittura usava i soldi (magari quelli che gli davamo noi) per fare casino in mezza Europa!

7 ore fa, ARES III dice:

In Siria per curiosità la Francia e gli USA sono presenti ? Si , e allora che se la risolvessero da soli.....ma che stiano attenti a non intaccare i contratti delle nostre aziende con l'Iran, perché allora si che dovremmo intervenire.

Quanto succede in Siria non ha niente a che fare con i contratti delle aziende italiane in Iran, anche perchè di contratti ne hanno in abbondanza le aziende di mezza Europa, e tutta Europa concorda sul fatto che i rapporti con l'Iran vadano mantenuti, al contrario degli USA. Intervenire a fare cosa? Non sarebbe invece meglio intervenire per cercare di trasformare l'UE in un blocco più compatto possibile, o vogliamo tornare ai tempi delle guerre economiche se non militari fra stati europei?

Modificato da ART
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Adesso ho capito.

Tutto quello che lei scrive è la pura verità.  Lei ha sempre ragione. Non mi permetterò mai più di contraddire le sue verità che sono "oro zecchino". 

E per evitare di leggere quelle che sono le sue incrollabili convinzioni visto che il forum me lo permette clicco su IGNORA UTENTE.

 

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Guarda io la faccio più breve: noi in Italia non abbaiamo quasi mai vinto una guerra (anche l'unità d'Italia senza Napoleone III e il Bismarck non si sarebbe potuta fare) quindi per davvero dovremmo imbarcarci in un'impresa che è più grande di noi, che non siamo in grado di gestire ?

Ma soprattutto con quali soldi ?

Se non sbaglio ancora paghiamo sul carburante qualche tassucola/accisa riguardante qualche guerra fatta gli inizi dello scorso secolo ......

Ti parlo da una provincia dell'Italia centrale dove stanno chiudendo tutti gli ospedali pubblici (di 6 : 3 sono chiusi, 2 sono in chiusura) con la motivazione che non ci sono i SOLDI....... quindi sentire parlare di guerre (con le correlate spese intrinseche) mi fa girare i cosiddetti !

(soldi da sprecare si trovano e per salvare le vite dei CONTRIBUENTI no ? )

PS: la paura della Russia che invade il mondo questo sì che è un disco rotto: basta vedere quante basi USA-NATO ci sono per il mondo..... va bene sono a scopo precauzionale ma mi vien da ridere a pensare ancora con i vecchi schemi.....

Ripeto: i problemi degli altri non sono i nostri, se gli USA e i Russi hanno dei problemi fra loro che se li risolvessero senza danneggiarci.

L'ideona delle sanzioni economiche alla Russia ci sta costando caro, e per la nostra fedeltà allo yankee siamo ripagati con la minaccia continua di sanzioni economiche se non tiriamo giù le braghe.

 

 

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Il 15/5/2018 alle 15:15, ARES III dice:

Guarda io la faccio più breve: noi in Italia non abbaiamo quasi mai vinto una guerra (anche l'unità d'Italia senza Napoleone III e il Bismarck non si sarebbe potuta fare) quindi per davvero dovremmo imbarcarci in un'impresa che è più grande di noi, che non siamo in grado di gestire ?

Noi in Italia facciamo parte di un sistema più grande. Mi spiego meglio nel prossimo quote.

 

Il 15/5/2018 alle 15:15, ARES III dice:

PS: la paura della Russia che invade il mondo questo sì che è un disco rotto: basta vedere quante basi USA-NATO ci sono per il mondo..... va bene sono a scopo precauzionale ma mi vien da ridere a pensare ancora con i vecchi schemi.....

Ripeto: i problemi degli altri non sono i nostri, se gli USA e i Russi hanno dei problemi fra loro che se li risolvessero senza danneggiarci.

L'ideona delle sanzioni economiche alla Russia ci sta costando caro, e per la nostra fedeltà allo yankee siamo ripagati con la minaccia continua di sanzioni economiche se non tiriamo giù le braghe.

Qui non parliamo di "Russia che invade il mondo" nè di problemi esclusivi fra USA e Russia: dal nostro punto di vista la questione riguarda noi UE e la Russia, che con Putin fa un fin troppo evidente gioco di divide et impera (divide l'UE e impera sull'UE) a prescindere dagli USA. Questo non va bene, perchè noi (Italia e tutti gli altri stati dell'UE) di sistema europeo ci campiamo: con tutti i suoi difetti da correggere, l'integrazione europea è la base della nostra prosperità e sicurezza. Più riesce ad essere forte più noi siamo al sicuro, meno è salda più siamo soggetti all'influenza esterna come al pericolo di crisi interne. Anche a volerla mettere sul solo piano economico non dimentichiamo che la maggior parte del nostro (italiano e degli altri Stati UE) interscambio commerciale è con gli altri Stati dell'UE stessa, non con la Russia. Non dimentichiamoci che singolarmente presi contiamo poco e niente, di fronte alla Russia come agli USA come a tutte le superpotenze mondiali: a fare i vasi di coccio in mezzo a quelli di ferro siamo noi.

Non so se mi spiego: non è questione di fedeltà agli yankee ma che noi (europei) dopo la seconda guerra mondiale ci siamo abituati a pensare da "colonie", che quando si muovono lo fanno solo dopo aver aspettato i comodi di USA e/o Russia. Non va bene nè un estremo nè l'altro: nè fare i servi degli USA nè contrastare gli USA per poi finire nella stessa situazione con la Russia: nessuno venga a raccontare balle come Putin il buono che ce l'ha solo con gli USA mentre a noi vuole tanto bene e quindi ci lascerà fare come vogliamo senza tentare di sottometterci.

Noi europei dobbiamo gestire per conto nostro i nostri affari, alleati o non alleati di chi vogliamo ma sullo stesso piano degli altri: questo principio vale molto più dell'interscambio commerciale con la Russia e i suoi sporchi giochetti. Se vogliamo provare ad essere veramente indipendenti ben vengano misure di contrasto come le sanzioni, che sono fin troppo blande, se invece decidiamo che "tutto va ben madama la marchesa" e vogliamo continuare a ragionare a sovranità (europea) limitata, illudendoci/facendo finta di essere liberi, è un altro conto.

Modificato da ART
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@ART questo è un discorso che posso accettare e che condivido.

Però la trasformazione da pedine di un gioco all'essere anche noi partecipanti al gioco è molto dura.....

Vediamo cosa succederà con le sanzioni americane alle aziende europee che collaborano-cooperano con l'Iran : contromisure ?!? mah ....

Io purtroppo sono molto concreto e le sanzioni contro la Russia hanno avuto essenzialmente pochi risultati economici:

1- le aziende europee hanno perso dei soldi;

2- le aziende russe hanno avuto lo stimolo a sostituire con i loro prodotti il mercato rimasto vacate a causa delle sanzioni-embargo, in una sorta di tentativo di rendersi autosufficienti;

3- le aziende di Paesi Terzi hanno coperto le mancanze di prodotti che non potevano essere realizzati in Russia, guadagnandoci naturalmente a discapito dell'Europa;

Risultati politici:

1- Putin è diventato ancora più amato in Russia, consolidando il suo potere, grazie al sentimento di contrapposizione contro l'Occidente (UE compresa), quindi  invece di indebolirlo lo abbiamo perfino aiutato;

2- i Paesi UE facendo accordi sottobanco con la Russia , dunque aggirando le sanzioni con la Germania in primis grazie alla condotta North Stream, (quindi predica tanto contro la Russia poi ci fa pure un gasdotto diretto per aggirare tutti gli Stati alleati dell'UE -NATO) dimostrano a Putin che le sanzioni ci sono ma se serve possono essere aggirate  a discrezione, quindi che utilità hanno ?  Servono a danneggiare solo certe aziende amiche in certi settori ? (naturalmente le sanzioni che sono state adottate avevano un ambito circoscritto e tutto ciò che ricade fuori è lecito giuridicamente, ma moralmente come la mettiamo? siamo difensori della giustizia solo ad intermittenza?)

Quindi dico io: dato che i partner dell'UE fanno i furbetti con ciò che gli conviene, salvaguardando ed anteponendo i singoli ed egoistici interessi nazionali agli interessi collettivi dell'Unione, perché non farlo anche noi ? Perché non proteggere le nostre aziende e così la nostra economia ?

La doppia morale degli ultimi anni degli altri Paesi UE non mi piace e ancor meno le conseguenze che producono alla nostra economia e quindi al benessere di noi tutti.

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  • 2 settimane dopo...

(scusa il ritardo nel rispondere)

 

Il 19/5/2018 alle 10:23, ARES III dice:

1- Putin è diventato ancora più amato in Russia, consolidando il suo potere, grazie al sentimento di contrapposizione contro l'Occidente (UE compresa), quindi  invece di indebolirlo lo abbiamo perfino aiutato;

E' vero, ma non dimentichiamo che comunque Putin è incavolato con noi fin dall'allargamento la NATO a est, visto da alcuni come chissà che grave affronto di cui siamo colpevoli: la Russia dopo la Guerra fredda non aveva nessun diritto (che teoricamente non averebbe avuto anche prima, ma erano altri tempi) nè potere di considerare e trattare ancora i suoi ex-satelliti come suoi sottoposti a sovranità limitata, impedendogli di andare nella direzione da loro stessi voluta (integrazione in UE e nella NATO). In ogni caso Vladimiro nostro non ha bisogno di sanzioni per essere più amato in Russia: lì comanda lui, controlla l'informazione lui e fa quello che vuole lui, a prescindere da chi ha contro a casa sua o fuori.

 

Il 19/5/2018 alle 10:23, ARES III dice:

2- i Paesi UE facendo accordi sottobanco con la Russia , dunque aggirando le sanzioni con la Germania in primis grazie alla condotta North Stream, (quindi predica tanto contro la Russia poi ci fa pure un gasdotto diretto per aggirare tutti gli Stati alleati dell'UE -NATO) dimostrano a Putin che le sanzioni ci sono ma se serve possono essere aggirate  a discrezione, quindi che utilità hanno ?  Servono a danneggiare solo certe aziende amiche in certi settori ? (naturalmente le sanzioni che sono state adottate avevano un ambito circoscritto e tutto ciò che ricade fuori è lecito giuridicamente, ma moralmente come la mettiamo? siamo difensori della giustizia solo ad intermittenza?)

I paesi UE (intesi come stati) non hanno fatto nessun accordo sotto banco con la Russia: gli accordi sotto banco li fanno certe aziende esportatrici, comprese quelle italiane. La faccenda North Stream è alla luce del sole ed è un chiaro segnale d'allarme sulla nostra (europea complessiva) debolezza.

 

Il 19/5/2018 alle 10:23, ARES III dice:

Quindi dico io: dato che i partner dell'UE fanno i furbetti con ciò che gli conviene, salvaguardando ed anteponendo i singoli ed egoistici interessi nazionali agli interessi collettivi dell'Unione, perché non farlo anche noi ? Perché non proteggere le nostre aziende e così la nostra economia ?

La doppia morale degli ultimi anni degli altri Paesi UE non mi piace e ancor meno le conseguenze che producono alla nostra economia e quindi al benessere di noi tutti.

Questo è un discorso molto pericoloso, ideato apposta per spingerci ad accettare delle assurdità facendole passare per ferrea logica.

Anzitutto, il presupporto generale da cui si parte è un po' deboluccio: "i partner dell'UE fanno i furbetti". Ma se rimaniamo così sul generico noi italiani siamo per divina grazia migliori degli altri, e in passato abbiamo sempre fatto i bravi? Per dirla in termini volgari ma efficaci, sono stronzi sempre gli altri? Attenzione ai subdoli tranelli retorici...

La questione principale naturalmente è un altra, ben più concreta. 

Hai parlato di protezione delle nostre aziende e della nostra economia, se vogliamo dirla in termini più sintetici degli "interessi nazionali": bene, ma siamo sicuri che cercare di avere contatti sempre più stretti con la Russia rientri realmente nei nostri interessi, sia quelli italiani che quelli di tutti gli altri Stati UE? Come ho già accennato io credo proprio di no, perchè non possiamo ignorare il fatto che la Russia non è un nostro amicone ma una potenza che per vari motivi cerca come può di sfasciare il sistema europeo. Abbiamo detto poco? Anche limitandoci alla sola economia, quella italiana non è strettamente interdipendente con quella russa ma con quella UE, e il maggior partner commerciale dell'Italia non è la Russia ma sono gli altri stati dell'UE. Questa cosa un senso ce l'ha solo se vogliamo fare le "prostitute a breve termine", se no non vedo proprio come possa rientrare negli interessi strategici italiani o europei voler commerciare sempre più con un paese con simili intenzioni nei nostri confronti, andando a diminuire la nostra libertà generale d'azione con sempre maggiori intrecci privati d'interessi che poi da noi diventano pressioni "filo-russe" sui gioverni (...con trafila seguente di oleodotti diretti Russia-Germania, proteste anti-sanzioni in Italia, azioni politiche per l'indebolimento del blocco europeo ecc. ecc.). A livello energetico, altro discorso fondamentale, non riesco proprio a capire come possiamo ritenerci al sicuro continuando a dipendere così tanto dal petrolio e gas russo, come se non esistesse problema alcuno. Per me è un controsenso non solo assurdo ma anche pericoloso: noi di sistema europeo ci campiamo, e non solo per l'economia.

Se vogliamo il benessere secondo me l'unico modo è di fare tutti quanti meno i "furbetti" (o più esattamente i fessi): volenti o nolenti non tuteleremo le nostre aziende (tutte) e la nostra economia intrallazzando con chi vuole devastare l'UE, che è la piattaforma principale della nostra economia e stabilità, col pretesto a livello locale che "gli altri fanno così" e quindi possiamo andare tranquilli a gettarci nel pozzo pure noi. Qualcuno sta tentando di farci credere che gli interessi delle aziende che esportano in Russia e quelli delle compagnie petrolifere rappresentano gli interessi di tutte le aziende e tutta Italia / UE, e quindi dobbiamo diventare il più possibile culo e camicia con Putin. Non è certo difficile capire chi. E' lo stesso identico discorso che si faceva con la Turchia: come mai tutta quella fretta d'allargamento dell'UE alla Turchia da parte di molti prima che Erdoğan mandasse tutto all'aria? Tutto bene, tutto a posto, tutto si può fare per l'adorazione del Dio Interscambio Commerciale... tanto poi le conseguenze a medio e lungo termine di politiche così dementi sono cavoli nostri (di noi comuni cittadini che non navighiamo nell'oro).

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Guarda @ART non è che sono un sostenitore o parente o un amico di Putin, però ritengo che un Paese come l'Italia a vocazione commerciale deve essere naturalmente cordiale (non accondiscendente) con tutti, anche con coloro che magari non andremmo a cena insieme. Ti sei scordato però che interscambio commerciale con la Russia non è solo energetico, tutt'altro : noi esportiamo/esportavamo prodotti agroalimentari (settore questo strategico per noi, che viene penalizzato dalle contro-sanzioni russe), oltre che moda, design , ........ cioè il made in Italy.

Se la Svezia, lo UK e i Paesi Baltici non esportano così tanti prodotti alimentari in Russia, quindi le contro-sanzioni russe gli fanno un "baffo" e vorrebbero andare avanti ad oltranza.

Ho conosciuto imprenditori agricoli che avevano aziende molto solide economicamente, ma dopo le contro-sanzioni russe hanno iniziato ad andare in perdita e dopo poco tempo sono stati costretti a chiudere o a svendere (indovina a chi: ad imprenditori europei provenienti da Paesi che volevano le sanzioni alla Russia. NATURALMENTE E' SOLO UN CASO, però ai signori che hanno dovuto chiudere andiamolo a raccontare che le sanzioni UE contro la Russia sono state fatte nell'interesse anche loro).

Inoltre sulla questione degli alleati UE, proprio ieri abbiamo avuto un'altra riconferma di come la pensano in fin dei conti su di noi (giusto o sbagliato, Oettinger si è arrogato ad essere superiore che elargisce la morale ai cittadini italiani, ma con quale diritto ?).

Ripeto il gasdotto Germania-Russia si può fare giuridicamente, ma allora la morale dell'UE dove la mettiamo, per non parlare che ciò sì che aumenterà la dipendenza energetica dalla Russia.  Però lo fanno i tedeschi quindi va tutto bene .......  invece ad esempio la centrale nucleare ungherese di Paks che Rosatom costruirà fra due anni è stata ostacolata vivamente dall'UE in quanto dicono che aumenterà la dipendenza energetica dalla Russia (i casi sono due: o sono schizofrenici da ricovero o scelgono cosa dire e a chi).

Il punto è che se siamo un'Unione tutti sono uguali (naturalmente nell'ambito giuridico che è stato concesso all'Unione) e non ci sono Paesi che si mettono in cattedra e vogliono fare la morale agli altri. Mi viene in mente ad esempio che anche per adottare l'Euro solo 2 o 3 Paesi rispettavano le condizione economico-giuridiche stabilite, mentre tutti gli altri sono entrati grazie a varie manovrine finanziarie creative (furbetti no?) tra cui anche la Francia che negli ultimi periodi/anni ci tratta sempre con sufficienza come se si credesse anche lei una specie di Germania .........ma non lo è neanche lontanamente.

 

 

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Il 31/5/2018 alle 14:24, ARES III dice:

Guarda @ART non è che sono un sostenitore o parente o un amico di Putin,

Tranquillo, non l'ho mai pensato.

 

Il 31/5/2018 alle 14:24, ARES III dice:

però ritengo che un Paese come l'Italia a vocazione commerciale deve essere naturalmente cordiale (non accondiscendente) con tutti, anche con coloro che magari non andremmo a cena insieme. Ti sei scordato però che interscambio commerciale con la Russia non è solo energetico, tutt'altro : noi esportiamo/esportavamo prodotti agroalimentari (settore questo strategico per noi, che viene penalizzato dalle contro-sanzioni russe), oltre che moda, design , ........ cioè il made in Italy.

[...]

Il punto è che se siamo un'Unione tutti sono uguali (naturalmente nell'ambito giuridico che è stato concesso all'Unione) e non ci sono Paesi che si mettono in cattedra e vogliono fare la morale agli altri.

Il fatto è che qui non stiamo parlando di morale, stiamo parliamo di convenienza a fare o non fare certe cose.

Possiamo discutere quanto vogliamo di quello che non funziona nell'UE e di cosa fanno e dicono gli altri Stati:  non nego che ci siano grossi problemi. La tendenza a fare ognuno di testa sua è data dall'incompiutezza del processo di unificazione europea: purtroppo ad oggi in molti settori non siamo un sistema abbastanza compatto per evitare questi intoppi, l'UE non è una federazione quindi la nostra capacità di accordo e azione comune può arrivare solo fino a un certo punto.

Questa faccenda però prescinde dalla questione sanzioni alla Russia nello specifico: stringere (per tutti) sempre di più i rapporti con la Russia NON è nei nostri (di tutti) interessi, per i motivi che ho già spiegato. La Germania sbaglia a voler costruire ulteriori oleodotti così come sbaglia nella politica generale di non voler diminuire la sua dipendenza dal petrolio e dal gas russo, e con lei sbaglia chi persegue o vorrebbe perseguire politiche simili. Anche l'Ungheria, che va ad intrallazzare con Putin pure per farsi le centrali nucleari (le quali funzioneranno col materiale fissile "gentilmente" fornito da zio Vadimir). Nel caso dell'Ungheria però la cosa non stupisce, sapendo chi c'è al potere.

So che le contro-sanzioni riguardano anche il settore alimentare e altro, ma questo non cambia comunque la situazione generale: a mio avviso è sbagliato e pericoloso fregarsene in nome degli affari di quello che la Russia ha in mente, e prendere a pretesto gli altri per fare anche noi i furbetti (fessi). E' chiaro che le aziende direttamente colpite dalle contro-sanzioni siano contararie a questo andazzo, ma il loro interesse specifico non coincide con quello complessivo dell'Italia e dell'UE.

Le esportazioni in Russia non sono una questione di vita o di morte per nessuno di noi e secondo me non valgono di certo il fregarsene di tutti gli altri problemi di non piccola portata che abbiamo da affrontare: non valgono mettersi tutti come niente fosse ad intrallazzare con un paese che minaccia la nostra stabilità, per poi rischiare di ritrovarci gradualmente mani e piedi legati ai capricci di zio Valdimiro. Non è negli interessi di nessuno tranne che degli estremisti politici e degli affaristi a cui (legittimamente) non interessa niente di nessuno tranne che dei loro profitti... come a tutti gli altri non interessa (legittimamente) di andare ad impastarsi con la Russia e il suo sistema solo per il comodo dei primi. Sarà anche doloroso economicamente ma è meglio per la nostra sicurezza se cominciamo tutti a scordarcela, la Russia.

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  • 4 settimane dopo...

Tutta la demagogia sulla minaccia russa - questo è il chiacchiericcio di fannulloni e persone invidiose. I perdenti sono quelli che sono stati lasciati fuori dai rapporti economici. Ho comprato un appartamento nel centro di Mosca. L'architetto della  è italiano PIERO LISSONI. In tutta la casa Mobili, piastrelle, tessuti, lampadari sono tutti prodotti di aziende italiane. 5 minuti a piedi, ristorante italiano (Valentino Bontempi) - un famoso chef italiano, è nato nel comune di Cachezzi in Lombardia.   5 minuti a piedi  UniCredit Bank.

Catena alimentare denaro, cose, opere d'arte, case, appartamenti, ville tra Russia e Italia è molto forte. Immagina uno scenario fantastico per catturare l'Italia. Questo è impossibile. Non puoi catturare il tuo resort preferito, negozio, museo. Questo è ridicolo.  Più di questo. La situazione economica in Italia è molto importante per noi.

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Io in tutta questa demagogia dei russi brutti e cattivi con tanto di NATO schierata sui confini orientali agitando lo spauracchio di vecchi fantasmi ci vedo l'ultimo disperato tentativo di imporre ancora l'egemonia USA sull'Europa che, volente o nolente, è avviata a diventare un blocco unico autonomo, indipendente ed economicamente competitivo.

(Considerando pure che il ruolo degli USA in giro per il mondo si è molto ridimensionato rispetto al passato dopo il bordello che hanno combinato in Somalia, Iraq e Afghanistan...)

Ma poi seriamente vi immaginate ancora carri armati russi per le strade di Praga, Helsinki o Vienna??? Siamo realisti...

Saluti

Simone

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7 ore fa, uzifox dice:

Io in tutta questa demagogia dei russi brutti e cattivi con tanto di NATO schierata sui confini orientali agitando lo spauracchio di vecchi fantasmi ci vedo l'ultimo disperato tentativo di imporre ancora l'egemonia USA sull'Europa che, volente o nolente, è avviata a diventare un blocco unico autonomo, indipendente ed economicamente competitivo.

(Considerando pure che il ruolo degli USA in giro per il mondo si è molto ridimensionato rispetto al passato dopo il bordello che hanno combinato in Somalia, Iraq e Afghanistan...)

Ma poi seriamente vi immaginate ancora carri armati russi per le strade di Praga, Helsinki o Vienna??? Siamo realisti...

Saluti

Simone

Circa i numeri. Le sanzioni contro la Russia sono costate all'Italia 8 miliardi di euro e 250.000 posti di lavoro.

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Non si parla di demagogia di russi brutti e cattivi nè di carri armati a Helsinki e Vienna, ma di un gioco molto più sottile che come ho spiegato passa per il commercio, per il petrolio, per il gas, per i finanziamenti russi a questi partiti europei piuttosto che ad altri, ecc. Non si parla di niente di fantascientifico ma del comune scontro d'interessi fra blocchi che hanno obiettivi, interessi e sistemi diversi.

 

9 ore fa, Brios dice:

questo è il chiacchiericcio di fannulloni e persone invidiose.

Non sai accettare le idee diverse dalle tue, proprio non ce la fai, d'accordo. Ma non ce la fai neanche a non insultare? Una discussione civile come quella che ho avuto con ARES III è proprio fuori dalla tua portata?

 

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28 minuti fa, ART dice:

 

 

Non sai rispettare e accettare le idee degli altri, proprio non ce la fai, d'accordo. Ma non ce la fai neanche a non insultare? Una discussione civile come quella che ho avuto con ARES III è proprio fuori dalla tua portata?

 

Vuoi un dialogo? Bene. Ma atteniamoci ai fatti.

Il rispetto non è dato alla nascita. Il rispetto è guadagnato dalla conoscenza e dalle azioni. Prendiamo un esempio dal nostro dialogo. Hai sempre parlato della Siria. Hai vissuto in Siria? No, non lo è. Cosa sai della Siria oltre alla stampa gialla?   Ho vissuto in Siria. Come posso rispettare un chiacchierone che non conosce altro che finzione?

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7 minuti fa, Brios dice:

Vuoi un dialogo? Bene. Ma atteniamoci ai fatti.

Il rispetto non è dato alla nascita. Il rispetto è guadagnato dalla conoscenza e dalle azioni. Prendiamo un esempio dal nostro dialogo. Hai sempre parlato della Siria. Hai vissuto in Siria? No, non lo è. Cosa sai della Siria oltre alla stampa gialla?   Ho vissuto in Siria. Come posso rispettare un chiacchierone che non conosce altro che finzione?

Vedo che continui a non capire, o forse lo fai apposta.

E tu hai vissuto in Siria? No, non lo è.

Chi non la pensa come te è un "chiacchierone"  non conosce altro che "finzione" e prende le notizie dalla "stampa gialla" (?). Tu non mi conosci e non sai da dove prendo le mie informazioni, nè puoi insinuare che vengono solo dalla stampa di parte o che è tutta finzione, perchè se la mettiamo così alla fine per te è la stessa identica cosa.

Finchè non imparerai ad accettare i punti di vista degli altri (ma sono pessimista, penso mai) con me non avrai nessuna discussione.

Modificato da ART
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41 minuti fa, ART dice:

Non si parla di demagogia di russi brutti e cattivi nè di carri armati a Helsinki e Vienna, ma di un gioco molto più sottile che come ho spiegato passa per il commercio, per il petrolio, per il gas, per i finanziamenti russi a questi partiti europei piuttosto che ad altri, ecc. Non si parla di niente di fantascientifico ma del comune scontro d'interessi fra blocchi che hanno obiettivi, interessi e sistemi diversi.

 

 

  Proverò a rispettarti. Ma prima dimmi. Quali due paesi sono ufficialmente fino ad oggi sotto l'occupazione  Stati Uniti?

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19 minuti fa, uzifox dice:

A mio avviso quando schieri la NATO (quindi truppe armate) il gioco diventa tutto tranne che sottile e giustificarlo facendo leva su vecchi e superati spauracchi è sbagliatissimo perchè quando ci sono le armi di mezzo non si sa mai come va a finire...

Guarda che la cosa è reciproca: anche la Russia ha il suo bello schieramento di unità al confine, che ogni tanto come quelle NATO s'impegnano in grosse esercitazioni. E, va detto, anche in qualche sconfinamento di aerei in territorio europeo, cosa che si dovrebbe proprio evitare.

Ovviamente nel solito gioco delle parti ognuno dice che a cominciare è stato l'altro, che si difende dalle minacce dell'altro, che sconfina per risposta a provocazioni dell'altro: sappiamo già come vanno queste cose, fanno parte dei giochetti fra avversari. Nella realtà dei fatti è questo che ora come ora siamo, e non solo perchè esiste la NATO: è uno scontro fra visioni diverse dell'ordine geopolitico nel continente europeo. Secondo me a stare al gioco russo non ci guadagnamo assolutamente nulla, esattamente come ad assecondare quello USA: dovremmo imprare a pensare e agire uniti e per conto nostro, e qui dobbiamo augurarci da soli buona fortuna...

Modificato da ART
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