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IGNORED

L'insostenibile leggerezza dell'essere ... 2


Illyricum65

Risposte migliori

Ciao,

è da qualche giorno che medito su come impostare questa discussione senza incorrere nel rischio di passare per supponente o per lo meno da "saccente": insomma, quantomeno da antipatico. Pertanto senza preparare una falsariga da seguire mi limito a postare le immagini di alcuni esemplari, chiedere a voi cosa ne pensate e al caso a tentare un'identificazione. In seguito nel prosieguo della discussione posterò altre immagini a completamento.

Spero che la prendiate come un gioco, con il giusto divertimento, come un pretesto per una chiaccherata tra amici accomunati da un interesse comune.

In primis, la parola alle immagini...

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I rovesci? In seguito... sennò diventa facile.

Ed ora, a voi la parola!

Ciao

Illyricum

;)

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Possedere monete senza saperne nulla è quasi come non averle.

Delle 6 postate 2 sono abbastanza riconoscibili (quello che si vede ora, almeno), per le altre con tanta buona volontà e qualcuno che riesce a leggerci qualcosa... :-)

Quella ancora incrostata di terra, per esempio, la proverei a mettere per un po' nell'acqua demineralizzata! Che ne dici?

Ciao!

TWF

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Antoniniano di Gallieno

Antoniniano di Mario

Antoniniani di Vittorino

Constantino forse VIRTVS EXERCIT orientale 

Follis di Constantino chiaramente Londinese

Antoniniano di pessimo stile

 

Modificato da Massenzio
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Rieccoci qui.

Il buon Massenzio più di qualcuna ne ha azzeccata. Innanzitutto numeriamole:

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1 Constantino forse VIRTVS EXERCIT orientale

2 Antoniniano di Mario

3 Follis di Constantino chiaramente Londinese

4 Antoniniano di pessimo stile

5 Antoniniani di Vittorino

6 Antoniniano di Gallieno

Sempre nell'ottica di giocare un po' ... vogliamo aiutare un po' Massenzio?

La moneta 1 è Costantino ma non VIRTVS EXERCIT, Mario è Mario (bravo, non facilissima nel mare di radiati gallici e un po' sporca), ottimo il Costantino zecca Londinium, giusto 5 Vittorino e 6 Gallieno (riconoscibile per le lettere P GALL di IMP GALLIENVS. E il nr. 4? Dice niente? Io quando ho riconosciuto il Mario ho rizzato le antenne ma quando ho visto l'esemplare numero 4 son diventato come The Mask quando vede Cameron Diaz ballare al Coco Bongo ...

Poi è chiaro... i propri gusti personali modulano l'interesse... ma vi assicuro che è proprio una chicca!

Dai, buttatevi... non si vince niente ma si gioca un po'!

Ciao

Illyricum

;)

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Queste due foto sono quelle che mi trovai a dover analizzare per cui capisco la difficoltà che riscontrate. I rovesci aiutano molto. Eccoli:

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Adesso molti dubbi decadono...

Illyricum

;)

PS: @Massenzio scusa ma per errore (vedevo il tuo ultimo post come inviato doppio) e cancellato il secondo (uguale) mi è sparito! Chiedo venia... e riporto che hai proposto per l'esemplare nr. 4 l'attribuzione a Carausius zecca di Rotomagus . 

II PS: ma non esiste più il testo SEGNALA o simile per contattare un Moderatore e ripristinare un post nascosto?!:blink:

Modificato da Illyricum65
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1 ora fa, Illyricum65 dice:

 

PS: @Massenzio scusa ma per errore (vedevo il tuo ultimo post come inviato doppio) e cancellato il secondo (uguale) mi è sparito! Chiedo venia... e riporto che hai proposto per l'esemplare nr. 4 l'attribuzione a Carausius zecca di Rotomagus .

 Nessun problema illirico, figurati.

ribadisco la mia impressione che si tratti di un Carausio di Rouen,

IMP C CARAVSIVS P F AVG con, quello che posso vedere dalle nuove foto postate, la Providentia.

Modificato da Massenzio
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2 minuti fa, Massenzio dice:

 Easing problthe ma illirico, figurati.

ribadisco la mia impressione che si tratti di un Carausio di Rouen,

IMP C CARAVSIVS P F AVG con, quello che posso vedere dalle nuove foto postate, la Providentia.

Esatto, sto preparando delle schede sugli esemplari con approfondimenti sui due esemplari più intriganti (almeno a mio parere).

Abbastanza tipico come stile per Rouen/Rotomagus, il rovescio ne conferma l'attribuzione.

A dispetto del fatto che siano spesso segnalati come "scarce" non se ne vedono moltissimi.

Ciao

Illyricum

;)

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Io ho seguito la vicenda day by day in stretto contatto con @Illyricum65 che è stata un po' da cardiopalma specie sul finale... i dettagli e la conoscenza del periodo fanno la differenza e spesso fan notare pezzi interessanti che altrimenti se ne sarebbero andati via in sordina. Complimenti per l'occhio, il fiuto e la perseveranza nello scandagliare centinaia di monete! Gli sforzi alla fine sono stati premiati! 
PS Il Carausio da Rouen è un pezzo da 90!!! E pure Mario sotto le incrostazioni ha tanto da mostrare ancora! 

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Awards

Ciao,

ecco alcune schede relative agli esemplari più comuni:

Esemplare 1:

Esemplare tipo BEATA TRAN-QVILITAS. Essergo assente per lacuna della moneta. Al diritto leggo:

 

[C]ONSTAN-TINVS[ _ _ _?] ovvero con tre caratteri terminali non ben leggibili

 

Con questa legenda potrebbe trattarsi sia di Costantino Magno

 

CONSTAN-TINVS AV ?

CONSTAN-TINVS AVG?

 

che suo figlio COSTANTINO II

 

CONSTAN-TINVS IVN NC

 

Le legende del figlio richiedono di norma 5 caratteri terminali dopo CONSTAN-TINVS mentre nella moneta in oggetto ve ne sono 3; per tale motivo la ritengo emessa a nome del padre presso le zecche di Lyon, Treveri o Londinium.

La catalogherò con un generico Costantino I, zecca incerta (Treveri, Lyon o Londinium).

 

Esemplare 3:

 

Esemplare tipo SOLI INVICTO COMITI. Stella campo sinistro. Essergo PLN.

Al diritto: IMP CONSTANTINVS P AVG

 

Siamo in presenza di un’altra SOLI INVICTO Londinium 281 che fa il paio con l’altra RR (RIC 279) della discussione

https://www.lamoneta.it/topic/160027-linsostenibile-leggerezza-dellessere/

 

Bella patina verde chiaro, purtroppo soggetta a distacchi marginali.  Residui terrosi superficiali.

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Esemplare 5:

 

Esemplare tipo SALVS AVG. Salus stante a destra reggente patera e che nutre un serpente retto tra le braccia.

Al diritto:

IMP C VICTORINVS P F AVG

RIC 67. Seconda emissione. 268-270 d.C.

Rovescio molto “stanco”.

 

Esemplare 6:

 

Esemplare tipo DIANAE CONS AVG. Animale (antilope? daino?) avanzante verso destra con testa rivolta verso sinistra. In esergo si nota parte della sigla di zecca, simile alla parte superiore di una “S” che leggerei altresì come “ς”; non riesco ad incrociare un carattere analogo a quello riscontrato con la raffigurazione dell’animale con lesta rivolta all’indietro

Al diritto:

IMP GALLIENVS AVG

RIC ... ? Lo “Zoo di Gallieno” crea sempre grattacapi…

Ciao

Illyricum

;)

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Buongiorno,

ecco un post dedicato all'esemplare 2. Uno dei due di maggior pregio dei due lotticini.

Esemplare 2:

 

Mario. Usurpatore. 269 d.C. AE antoniniano.  D/ IMP C MARIVS  [PF AVG] Testa radiata, busto drappeggiato e corazzato rivolto a destra. R/ CONCORDIA M[ILITVM], due mani che si stringono. RIC 7, Elmer 629, AGK (corr.) 3 a. Zecca di Colonia. Peso 2,3 gr. Diametro 20 mm.

592edc2405574_mariusd.JPG.41c69fea7466700fd751b9ba0a497145.JPG592edc36a2fe0_mariusr.JPG.f549c7a7afdfacba37904659bbb62956.JPG

Perché RIC 6 o 7?

  • Per la legenda al diritto IMP C MARIVS PF AVG

  • Per la legenda a rovescio CONCORDIA anziché CONCORD

Giustamente mi è stato suggerito che la moneta gioverebbe di una pulizia e su ciò ne convengo. Qualcosa è già stato rimosso con estrema cautela e sotto microscopio binoculare: la visione ingrandita ha evidenziato che le aree verdi chiare (ed alcune tra i raggi della corona radiata) non sono semplici concrezioni terrigene ma tracce residue dello strato di argentatura superficiale.

Ho tentato di fotografare dei dettagli ma non si apprezza bene come direttamente dall'oculare.

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Profilo del volto con aree chiare (argentate).

Tale strato è molto friabile e si distacca dai fondi con molta facilità, portando in luce lo strato sottostante.

Da qui la domanda:

-          insistere nella pulizia superficiale pur mettendo in preventivo la perdita dell’argentatura, seppure a tutto beneficio della  leggibilità dell’esemplare?

-          mantenere la moneta così com’è?

Francamente nel dubbio ho deciso di seguire la seconda strada, salvo magari un giorno metterla in mano di uno specialista restauratore. Come insegnano nel campo archeologico, quando esegui un intervento comprometti irrimediabilmente un deposito o uno stato di giacitura che una volta intaccato non può esser riprodotto. Ovvero “primum non nocere”, come recita la regola in campo medico.

Siete concordi?

Ciao

Illyricum

;)

 

 

 

 

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Ciao , si personalmente concordo con la parte finale della tua ultima risposta ; solo un consiglio che reputo importante in base a quanto mi pare di vedere dalla foto eseguita al microscopio , dovresti eseguire la foto con luce radente , prima da un lato poi , dall' altro , in questo modo dovrebbero mettersi piu' in risalto scritte e profili , anziché usare una illuminazione dall' alto che appiattisce legende e volti specialmente nelle conservazioni basse come in questo caso ; inoltre usare bassi ingrandimenti , tra 7x e 10x . 

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 Colpito da una virosi inusuale per il periodo ma estremamente aggressiva ho tralasciato in questi giorni di presentare l’ultimo esemplare da presentare. Calando il livello della colonnina termometrica e soprattutto scemando la cefalea, vedo di porre rimedio alla lacuna.

Come già anticipato, si tratta di un antoniniano di Carausius proveniente dalla zecca continentale di Rotomagus (attuale Rouen). Ne avevamo trattato tempo fa in più discussioni e in più episodi specie io e l’amico @grigioviola (ma non esclusivamente), trattandosi di un tema di nicchia ma di buon interesse:

https://www.lamoneta.it/topic/152815-saluti-da-rouen-un-antoniniano-di-carausio/#comment-1741112

https://www.lamoneta.it/topic/144618-carausio-rotomagus-mint/#comment-1660712

https://www.lamoneta.it/topic/74939-carausius-lusurpatore-e-lemergenza-di-coniare/#comment-802514

ROTOMAGUS/ROUEN

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Rotomagus era una cittadina che sorgeva sulle basse rive fluviali della Senna, a circa 60 chilometri dal mare delle coste della Normandia. Fondata dalla tribù gallica dei Veliocassi con il nome di Ratumacos, dopo la conquista cesarea fu rifondata con il nome di Rotomagus e successivamente ampliata nel periodo augusteo.

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Immagine tratta da un fumetto che narra la storia di Rotomagus/Rouen. Non è l'unico fumetto dove compare: anche Asterix e Obelix la conoscevano

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Divenne presto la seconda città della Gallia, preceduta da Lugdunum. Al suo culmine nel III secolo presentava grandi bagni, terme e anfiteatro. Con Diocleziano fu assunta a capitale della provincia Lugdunensis secunda. Il secolo successivo fu contraddistinto dalle invasioni barbariche germaniche, divenne sede vescovile e vide la costruzione di una cattedrale per ospitare delle reliquie.  Fu distrutta dai vichinghi nell’841. Nel 911 Carlo III di Francia cedette la città e i territori al vichingo (o meglio dire ormai… normanno) Rollone (Hrôlfr, detto Göngu-Hrólfr, in francese Rollone) che diverrà il capostipite dalla Casa di Normandia con un patto di vassallaggio e di difesa dalle scorrerie di altre popolazioni vichinghe delle terre della bassa valle della Senna. Fondò il Ducato di Normandia, rinforzato dalla vittoria del 949 riportato da Riccardo Senza Paura. La città prosperò così come il Ducato di Normandia e nel 1066 Guglielmo il Conquistatore dopo la battaglia di Hastings divenne anche Re d’Inghilterra. I Duchi normanni vissero tutti a Rouen, ad eccezione di Riccardo Cuor di Leone che visse a Caen. Nel 1204 dopo un assedio di 40 giorni la città e la Normandia viene riannessa al Regno di Francia. La città si sviluppa, viene colpita da alcune epidemie e da alcuni tumulti e nel 1419 durante la Guerra dei Cent’anni Enrico V la assedia e riannette alla corona inglese. Vi fu bruciata Giovanna d’Arco (1431). Dopo trent’anni ritorna sotto la Francia (Carlo VII). Nel Rinascimento è una delle città più ricche e popolose dopo Parigi, Marsiglia e Lione; le sue fortune sono legate ai commerci e ai traffici marittimi. All’inizio del XVI secolo era il principale porto verso il Brasile. In seguito scontri tra protestanti e cattolici.

Tra le varie notizie, quindi, dobbiamo ricordarci la presenza di una zecca romana nel periodo carausiano caratterizzata da uno stile precipuo.

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Due operai al lavoro nella zecca carausiana.

La moneta per la precisione proviene esattamente da Foret du Rourvray/ Les Essarts, località vicino Rouen/Rotomagus (com. pers. del venditore)

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Veniamo quindi al pezzo:

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Carausius AE Antoniniano, IMP C CA[RAV]SIVS P F AVG, busto radiato drappeggiato e corazzato rivolto a destra; [PROVI]-D-EN AVG Providentia stante verso sinistra reggente pannocchia (?) e scettro trasversale. RIC 655-6, Webb 727-9. 3,4 g, 22 mm. Buona patina verde, presenza di concrezioni superficiali.

Potete vedere un confronto a questo link:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=971512&AucID=1884&Lot=1073&Val=a223cd839f4ffda526aab87cf72954e7

oppure

http://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?album=search&cat=0&pos=12

e

http://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?album=search&cat=0&pos=2

Se consultiamo il “Le tresor de Rouen et l’occupation de la Gaule par Carausius” di Beaujard e Huvelin (In: Cahier des Annales de Normandie n°12, 1980. Histoire et numismatique en Haute-Normandie. pp. 61-91) leggiamo che

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fanno parte degli AE antoniniani delle prime emissioni che riprendono i rovesci degli aurei e, oltre al metallo, differiscono per la presenza della corona radiata. Le emissioni successive presentano legenda IMP C CARAVSIVS AVG (senza P F!)

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Esemplare proposto nel catalogo (nr.3).

Sul RIC la danno come “Scarce” ma se considerate che le TUTELA le danno “Common”( ma non è che se ne vedano ogni giorno in giro) … solito discorso sulla relatività delle rarità…

In ultimo, uno schema con i depositi monetali di epoca Carausiana/Allectana nell’area della Normandia:

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Per concludere, che dire? A me piace, con quella sua aria rustica che si differenzia dai "consueti" (ma quali sono i "consueti"?) ritratti di Carausius. Di solito preferisco non parlare di vile moneta, ma senza entrare nel dettaglio posso dire di aver anche speso una cifra accessibile per l'esemplare.

Ciao

Illyricum

;)

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Si tratta indubbiamente di un esemplare alquanto raro e devo dire ben leggibile e godibile.

Il fatto poi che sia stato rinvenuto nei pressi della presunta zecca di emissione di Rouen non fa che aggiungere un piccolo punto a favore  se non per l'identificazione con la città medesima, quanto meno con l'area di emissione (è vero che le monete circolavano ovunque... ma trovarle nei pressi delle presunte zone di produzione è quantomeno suggestivo e poi la concentrazione di hoard con prevalenza di monetazione continentale di Carausio sta proprio in quell'area!).

Ho visto che le immagini che hai postato per il raffronto sono tratte da: "Le trésor de Rouen et l'occupation de la Gaule par Carausius" di Brigitte Beaujard e Hélène Huvelin. Hai per caso verificato se c'è qualche legame di conio con uno degli esemplari raffigurati?

Un catalogo, non definitivo (giacché con Carausio nulla è definitivo), delle emissioni di Rouen lo trovi anche qui: http://www.carausius.hookmoor.com/home/?page_id=946 (ma già immagino che conoscerai il link! :)) che di fatto altro non è che un update del lavoro della Huvelin.

Ah che belli gli usurpatori!!! Quando vedo queste monetine impazzisco!!!

Ancora complimenti... non tanto per l'occhio quanto per avermi preceduto in velocità nel beccarli in vendita!!! :D

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Awards

Grazie per i complimenti.

L'esemplare è sicuramente godibile (la foto esalta le concrezioni terrigene presenti che a moneta in mano sono meno visibili) con discreti rilievi e una bella patina verde. Trarrebbe beneficio senza alcun dubbio da una buona pulizia, questo è indubbio. E non essendoci problemi legati allo stato argenteo superficiale o di fragilità della patina penso proprio che dovrò mettermi al lavoro con il Microscopio binoculare e bagni in acqua distillata.

Foret du Rouvray/ Les Essarts in realtà non è Rouen centro... ma nell'area periferica della città moderna, guarda questa cartina con Rouen in alto a destramappa.thumb.JPG.3e16341b1754d5f25b04b4a557d6f9d1.JPG

Si tratta di una area molto verde con ambiente forestale

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Non ho ancora verificato eventuali die-link ... le immagini mi paio a definizione abbastanza bassa e mi sgranano all'ingrandimento.

Ciao

Illyricum

;) 

PS:     mi dichiaro molto contento  :clapping:  di questo esemplare continentale ... :good:

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