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Sestante C. Aurunculeio (Sardegna)


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Inviato (modificato)

Buonasera a tutti, nell'ultima asta Roma Numismatics è stato battuto questo sestante:

Imitative AVR series Ӕ Sextans. Uncertain mint, 2nd century BC. Head of Mercury right, two pellets above / Prow right; ROMA above, AVR ligate before, two pellets below. Cf. Crawford 65/6. 4.56g, 20mm, 5h.

Corrisponde al BMC 130/131, al  Sollai n°6 e al Piras n°35 ed è dato come raro.

Roma Numismatics lo ha catalogato come "imitative" e in effetti sembra proprio così visto lo stile quasi caricaturale della moneta. Ora si sa che generalmente la monetazione in Sardegna non era proprio raffinata come quella Magno Greca, ma questo esemplare sembra veramente un imitazione....Ora, a parte l'asse del Sardus Pater con leggenda retrogada e stile barbarico (Lulliri 127, Banti n°3 pag. 290), qualcuno di voi ha qualche altro esempio di imitazione di monete della Sardegna Romana (inteso come periodo della monetazione coniata nell'isola)? Perchè non ho trovato altri esempi nella bibliografia in mio possesso....

 

3045601l.jpg

Modificato da Falaride

Inviato

I bronzi col monogramma AVR sono, per l'appunto, probabilmente di produzione sarda.

Ma cosa può far pensare che l'imitazione sia necessariamente prodotta in Sardegna?  

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Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

I sestanti sardi  sono quasi tutti riconiati su monete puniche, delle quali si vede di solito qualche traccia. Non dico che questo valga in assoluto, ma è molto frequente. Qui non sembra esserci una coniazione sottostante.

Ecco un esempio di sestante riconiato (credo su una Tanit/protome di cavallo, ma non ne sono certo):

PIC_3925.png

PIC_3927.png

Modificato da gpittini

Inviato
14 ore fa, g.aulisio dice:

I bronzi col monogramma AVR sono, per l'appunto, probabilmente di produzione sarda.

Ma cosa può far pensare che l'imitazione sia necessariamente prodotta in Sardegna?  

Ciao, è questo che mi lascia perplesso...


Inviato (modificato)
13 ore fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

I sestanti sardi  sono quasi tutti riconiati su monete puniche, delle quali si vede di solito qualche traccia. Non dico che questo valga in assoluto, ma è molto frequente. Qui non sembra esserci una coniazione sottostante.

Ecco un esempio di sestante riconiato (credo su una Tanit/protome di cavallo, ma non ne sono certo):

PIC_3925.png

PIC_3927.png

Di silito venivano coniati sul bronzo con la testa di Kore a sinistra e toro stante a destra...e confermo,esistono comunque esemplari senza ribattitura.

Modificato da Falaride

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