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Litra di bronzo di Katane - contromarca


Brennos2

Risposte migliori

CiAo brennos, certe contromarche mi hanno sempre fatto pensare, in particolare quando sono pulite/incise o quando sembrano battute da poco....

Anche questa secondo me andrebbe vista con attenzione. 

Skuby

 

Modificato da skubydu
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Credo che sarebbe stato controproducente contromarcare con un punzone moderno, rovinando così una "già " bella moneta e sicuramente di più alto valore.
Osservando la ruota a quattro raggi , si intravvede un lieve salto di conio .
Magari la pulitura è stata un po' eccessiva.
Certamente va osservata meglio , magari con una foto ad alta risoluzione.

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5 minuti fa, gionnysicily dice:

Credo che sarebbe stato controproducente contromarcare con un punzone moderno, rovinando così una "già " bella moneta e sicuramente di più alto valore.
Osservando la ruota a quattro raggi , si intravvede un lieve salto di conio .
Magari la pulitura è stata un po' eccessiva.
Certamente va osservata meglio , magari con una foto ad alta risoluzione.
 

È vero, però è anche vero che in questi anni le contromarche sono state un po' la "novità " che hanno sdoganato... me ne avevano offerte anche ad un convegno anni fa..

skuby

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prova a controllare se la patina, che sui fondi della moneta è autentica, continua anche sullo spigolo e dentro la circonferenza della punzonatura,  un punzone moderno la farebbe saltare e quindi ne richiederebbe una posticcia.

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Credo utile ricordare che le contromarche "Ruota a quattro raggi" sono state catalogate in due articoli di Giovanni Santelli e Alberto Campana pubblicati su Monete antiche n 41/2008 e 43/2009, scaricabili dal sito

http://www.webalice.it/giovanni.santelli/nua1001.html

Il tipo all'esame non vi figura, ma ciò non significa, necessariamente, che si tratti di una manipolazione moderna.

A me, infatti, la contromarca sembra un po' "aiutata" (la patina, quindi, potrebbe non essere determinante), e ciò da un po' il "senso" del falso, ma probabilmente autentica, perché:

- Come giustamente rileva gionnysicily è evidente un "salto di conio", ovvero una "slittatura" così che la contromarca è risultata ovale e con un raggio più lungo degli altri, cosa perfettamente coerente con la "slittatura". Ben poco probabile che un "artista" moderno abbia tribolato a creare questa caratteristica, considerato che una contromarca ben centrata e "perfetta" sarebbe stata decisamente più appetibile commercialmente.

- La dimensione (diametro) sembra coerente (vedi articoli citati), anche se bisognerebbe misurarla per bene.

- La contromarca è molto profonda (un moderno difficilmente avrebbe tribolato a imitare questa caratteristica, che rende più brutta la contromarca) e il bordo inferiore (nella foto) è leggermente rilevato e ciò sembra confermare che la contromarca è stata applicata con un conio (e non realizzata a bulino), a caldo e con un tondello troppo caldo. A questo proposito vedere, allo stesso indirizzo di cui sopra, l'articolo di Giovanni Santelli e Alberto Campana, Elementi utili per l'interpretazione delle contromarche - I Tecnica di applicazione in Monete Antiche n. 44/2009

- Sul piano della contromarca sembrano esserci le lettere KI, coerenti con la scritta ON - KI (vedi articolo su M.A. 41/2008 citato).

- Sul lato opposto, in corrispondenza della contromarca, sembra esserci una leggera lisciatura di contrasto, ma questo andrebbe verificato dal vivo.

- Il tipo di contromarca è cronologicamente coerente con la moneta di base.

Diversi, quindi, gli indizi a favore dell'autenticità, tuttavia ritengo che una tipologia nota in un unico esemplare imponga sempre molta cautela: non si può completamente escludere, infatti, che si tratti di un artificio moderno per mimetizzare un buco da corrosione, corrosione di cui sulla moneta c'è effettivamente qualche traccia.

Personalmente, perciò, la definisco: probabilmente autentica ma non sicura. 

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27 minuti fa, Brig dice:

Credo utile ricordare che le contromarche "Ruota a quattro raggi" sono state catalogate in due articoli di Giovanni Santelli e Alberto Campana pubblicati su Monete antiche n 41/2008 e 43/2009, scaricabili dal sito

http://www.webalice.it/giovanni.santelli/nua1001.html

Il tipo all'esame non vi figura, ma ciò non significa, necessariamente, che si tratti di una manipolazione moderna.

A me, infatti, la contromarca sembra un po' "aiutata" (la patina, quindi, potrebbe non essere determinante), e ciò da un po' il "senso" del falso, ma probabilmente autentica, perché:

- Come giustamente rileva gionnysicily è evidente un "salto di conio", ovvero una "slittatura" così che la contromarca è risultata ovale e con un raggio più lungo degli altri, cosa perfettamente coerente con la "slittatura". Ben poco probabile che un "artista" moderno abbia tribolato a creare questa caratteristica, considerato che una contromarca ben centrata e "perfetta" sarebbe stata decisamente più appetibile commercialmente.

- La dimensione (diametro) sembra coerente (vedi articoli citati), anche se bisognerebbe misurarla per bene.

- La contromarca è molto profonda (un moderno difficilmente avrebbe tribolato a imitare questa caratteristica, che rende più brutta la contromarca) e il bordo inferiore (nella foto) è leggermente rilevato e ciò sembra confermare che la contromarca è stata applicata con un conio (e non realizzata a bulino), a caldo e con un tondello troppo caldo. A questo proposito vedere, allo stesso indirizzo di cui sopra, l'articolo di Giovanni Santelli e Alberto Campana, Elementi utili per l'interpretazione delle contromarche - I Tecnica di applicazione in Monete Antiche n. 44/2009

- Sul piano della contromarca sembrano esserci le lettere KI, coerenti con la scritta ON - KI (vedi articolo su M.A. 41/2008 citato).

- Sul lato opposto, in corrispondenza della contromarca, sembra esserci una leggera lisciatura di contrasto, ma questo andrebbe verificato dal vivo.

- Il tipo di contromarca è cronologicamente coerente con la moneta di base.

Diversi, quindi, gli indizi a favore dell'autenticità, tuttavia ritengo che una tipologia nota in un unico esemplare imponga sempre molta cautela: non si può completamente escludere, infatti, che si tratti di un artificio moderno per mimetizzare un buco da corrosione, corrosione di cui sulla moneta c'è effettivamente qualche traccia.

Personalmente, perciò, la definisco: probabilmente autentica ma non sicura. 

Se fosse confermata L autenticità  da una visione dal vivo, e se appartenente alla serie ON-KI, resta il fatto che chi L ha "sistemata" ha inciso KA. 

I casi si possono riassumere in:

- contromarca di fantasia

- contromarca autentica

- contromarca autentica ma rimaneggiata

Il fenomeno contromarche è molto complesso ed articolato,  viziato anche da fenomeni dì manomissioni.

Sicuramente il caro Santelli, esperto dell argomento, saprà magari in futuro darci qualche interessante informazione in più su Tipo.

grazie anticipate,

skuby

 

 

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Forse può essere utile la sintesi delle principali caratteristiche di questo tipo di contromarca particolarmente complesso.

La contromarca “Ruota”, infatti, è documentata su monete siciliane di bronzo, principalmente di Siracusa, ma anche di Kainon, Cefaloidion e Enna. È nota in diverse varianti che hanno diametro da mm 4 a mm 8, con prevalenza attorno ai 7-8. A questo proposito ricordo che, quando si parla di contromarche, il diametro è sempre un elemento importante, anche per giudicarne l’autenticità.

Le contromarche con la “Ruota” si dividono in due grandi famiglie:

  1. Con corona periferica (cerchione della ruota)

  2. Senza corona periferica

A sua volta la “Ruota con corona periferica” si divide in:

  1. Con lettere all’interno

  2. Con simboli (cerchielli o globetti)

  3. Senza nulla all’interno

Il tipo con lettere all’interno (tipo 1.a) finora era noto solo su monete di Siracusa: litra (Ippocampo con e senza briglie) e dracma (Stella tra due delfini) e le scritte contenute all’interno, una lettera in ogni quarto, sono solo di due tipi:

  1. S-Y-P-A

  2. I-K-N-O con le lettere ordinate in diversi modi

La nuova contromarca allo studio, applicata su bronzo di Katane, sembra ora inaugurare (ovviamente se è effettivamente autentica) una nuova casistica, infatti non solo è applicata su un nuovo tipo di moneta di base, per la quale non si conosceva alcun tipo di contromarca, ma anche perché le lettere sono applicate all’interno di una ruota che sembrerebbe senza corona periferica (tipo 2).

Le lettere nel campo, pur di difficile lettura, a me sembrano più KI che KA, come suggerito da Skuby, infatti l’ipotetica A è su due livelli con l’asta a s. che è esattamente parallela al raggio della ruota (in SYPA, viceversa, la A è disposta inclinata a mo’ di raggio intermedio) ed è più alta di spessore rispetto agli altri segmenti. Il parallelismo e la differenza di spessore mi fanno sospettare che si tratti di una I, posta nella consueta posizione, con di fianco materiale di accumulo (caratteristica ricorrente in caso di slittamento del conio, come del resto si vede anche nel quarto in alto a destra, dove dovrebbe esserci una O o una N) che, casualmente o con un “aiuto” moderno, ha assunto la forma approssimativa di una D o di una A , così da far pensare, forse maliziosamente, alle iniziali di Katane, patria della moneta di base. Naturalmente anche questa è solo un’ipotesi che attende la conferma o la smentita.

È da ricordare, comunque, che il simbolo “ruota”, mentre è un elemento caratteristico di Siracusa fin da tempi molto antichi (vedere, ad esempio, gli oboli in argento) non ha evidenti “parentele” con Katane, quindi giudico più probabile che la scritta sia siracusana piuttosto che catanese.

Tutte le contromarche “Ruota” di origine siciliana risalgono al tormentato periodo che va dal 355/3 a.C. (epoca di Dione) al 339 a.C. (sconfitta di lceta a opera di Timoleonte).

È stato ipotizzato, in particolare, che le lettere ONKI (uno dei modi in cui le lettere IKNO sono disposte) fossero una contrazione di O N (G) K I (A), ovvero oncia, tuttavia il modo incostante in cui le lettere sono disposte all’interno della contromarca, rende impossibile questa ipotesi e suggerisce che possa trattarsi delle iniziali di 2 o di 4 parole. Nel caso si trattasse di 4 è praticamente impossibile scioglierne il significato, perché le possibilità sarebbero troppo numerose. Se, invece, si trattasse di 2 sole parole potrebbe trattarsi o di IK = IKETOI e NO = NOMOS  (moneta di Iceta), oppure di IK = IKETOI e ON = ONOMATI (a nome di Iceta). Entrambi le ipotesi coinvolgono Iceta, signore di Leontini dal 353 al 339 a.C. Ma naturalmente anche questa è solo un’ipotesi.

Non mi resta che augurare che nuove segnalazioni apportino maggiore sicurezza.

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Resta interessante che la moneta di base, di Katane Calciati 3, è molto bella e di discreta rarità e sinceramente non vedo i motivi di apporre una contromarca moderna. Essa sembra originale e solo un poco pulita....

Allego una moneta originale, dell'asta Triton V, di conii molto simili...

Calciati_03.jpg.aebc94009a4b058bbd8ed8f8d753678d.jpg

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10 ore fa, acraf dice:

Resta interessante che la moneta di base, di Katane Calciati 3, è molto bella e di discreta rarità e sinceramente non vedo i motivi di apporre una contromarca moderna. Essa sembra originale e solo un poco pulita....

Allego una moneta originale, dell'asta Triton V, di conii molto simili...

Calciati_03.jpg.aebc94009a4b058bbd8ed8f8d753678d.jpg

Sicuro che la moneta sopra e' dell'asta Triton e non di un'asta NAC ? 

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