Vai al contenuto
IGNORED

Bonoso


grigioviola

Risposte migliori

Di questo usurpatore si è parlato in più occasioni in questo forum, talune direttamente altre abbinandolo al "compagno" Proculo. Per chi volesse fari un piccolo tour in queste precedenti discussioni, vi lascio alcuni link:

Mentre la letteratura più aggiornata sull'argomento è disponibile online a firma della Estiot qui: 

https://www.academia.edu/5004316/S._Estiot_Probus_et_les_tyrans_minuscules_Proculus_et_Bonosus._Que_dit_la_monnaie_

Nella nostra lingua è possibile leggere un dittico di articoli a firma di @Caio Ottavio qui: 

1)  https://www.academia.edu/23557258/Raffaele_Iula_Ancora_sulle_discusse_monete_dellusurpatore_romano_Bonoso_note_compendiarie_per_una_rivisitazione_della_sua_produzione_monetale_in_Panorama_Numismatico_anno_XXXIII_n_314_febbraio_2016_pp._11-19

2) https://www.academia.edu/35154879/Raffaele_Iula_Antoniniano_unico_di_Bonoso_apparso_e_scomparso_in_Panorama_Numismatico_n_333_novembre_2017_a._XXXIV_pp._7-9

Brevemente vi riporto quanto c'è di certo, a livello di fonti, su questo personaggio (trascrizioni latine prese dal breve saggio della Estiot):

Cita

Aur.-vict. Caes. 37, 3: Simul caesis Saturnino per Orientem, Agrippinae Bonoso exercitu; nam utrique dominatum tentauerant, sumpta cui duces praeerant manu.
Eutr. 9, 17: Quosdam imperium usurpare conatos, scilicet Saturninum in Oriente, Proculum et Bonosum Agrippinae, multis certaminibus oppressit.
Epit. 37, 2: Iste Saturninum in Oriente, Proculum et Bonosum Agrippinae imperatores effectos oppressit.
Oros. Hist. 7, 24, 3: Bella deinde ciuilia equidem plurimo sanguine duo gessit: unum in Oriente, quo Saturninum tyrannide subnixum oppresssit et cepit, aliud, quo Proculum et Bonosum, apud Agrippinam magnis proeliis superatos, interfecit.
Pol. Silv. Chron. Min. 1, 522, 52-3 (Mommsen): Sub quo Saturninus, Proculus et Bonosus tyranni fuerunt.
HA Prob. 18, 4-5: Nam et Saturninum, qui Orientis imperium adripuerat, uariis proeliorum generibus et nota uirtute superauit. […] Deinde, cum Proculus et Bonosus apud Agrippinam in Gallia imperium adripuissent […] uicit.

Dal punto di vista numismatico invece esistono una manciata di pezzi attribuiti a Bonoso caratterizzati dall'avere uno stile alquanto "rozzo" e legende degradate in tipico stile imitativo gallico del III secolo.

Questi pezzi condividono tutti il medesimo tipo di conio al dritto e una serie differente di rovesci riconducibili ai tipi:

PAX AVG (marciante a sx), MONETA AVG, DIANA LVCIFERAE, FORTVNA AVG e ORIENS AVG di Postumo.

L'attribuzione a Bonoso si deve a De Witte (1859) che, esaminando due antoniniani conservati nel cabinet della biblioteca nazionale di Francia, si fidò senza troppe analisi e approfondimenti del "lavoro di bulino" fatto da un contemporaneo che ritoccò la legenda di uno di questi due pezzi trasformandola da caratteri incoerenti (come per tutti gli altri tipi noti) in "[...]C BONOSVS[...] (v. fig. 4). Tale catalogazione viene ripresa anche nel RIC.

J. B. Giard (1966) studiando il tesoretto di Malicorne (vedi pubblicazione: http://www.persee.fr/doc/numi_0484-8942_1966_num_6_8_1114) isolò 6 pezzi con il medesimo conio di dritto del pezzo lavorato a bulino dimostrando sostanzialmente che:

1) era appunto lavorato a bulino

2) non poteva comunque trattarsi di una emissione attribuibile a Bonoso in quanto il ripostiglio in questione era stato chiuso durante Vittorino (quindi circa 10 anni prima dell'usurpazioni di Bonoso)

3) tutti i rovesci dei tipi in questione sono riconducibili a rovesci di Postumo e dovevano essere opera di una officina locale situata nella regione di Clameey

Sempre J.B Giard nel suo saggio evidenzia tutta una serie di analogie di questo gruppo di sei pezzi con altri pezzi provenienti dal medesimo ripostiglio e anche dal coevo deposito di Thiais in cui indubbiamente si riconosce la medesima mano dietro l'incisione dei conii (sia per il dritto che per il rovescio) pur non essendovi dei veri e propri die-links.

Commercialmente, un pezzo attribuito a Bonoso (e tuttora dato per tale in molti siti online) è stato messo all'asta nel 1988 dalla Numismatic Fine Arts con stima 8.000-10.000 USD (ma rimase invenduto) (v. fig. 19).

Un pezzo, a rovescio ORIENS AVG è stato messo all'asta LEU web auction 1, June-2017:

bon_leu_june2017.thumb.jpg.18631f7a33f5fcfab934d4ab14313aa1.jpg

Complessivamente, i pezzi noti dovrebbero aggirarsi sul numero di 11 esemplari. Questo è il "catalogo" tipologico presente nel lavoro della Estiot (cui va appunto integrato l'esemplare venduto via Leu quest'estate):

BON_EX.thumb.jpg.bcaa651589c7566b10e8e7c440174c49.jpg

Esistono poi una serie di falsi più o meno noti e più o meno lavorati di monete attribuite in passato a Bonoso. L'esemplare più famoso è quello appartenuto a Mazzini di cui parlò Gnecchi in un articolo e che venne fabbricato dal Cigoi (l'esemplare è trattato approfonditamente nel lavoro più recente di Iula, vedi link messo in precedenza, dove però viene dato per buono, mentre la Estiot ricostruisce brevemente la sua attribuzione al Cigoi sempre nel suo corpus di monete degli usurpatori Bonoso & c.).

  • Mi piace 5
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Tutta questa ricostruzione mi serviva da cappello per dire che finalmente, dopo Leliano, sono riuscito a mettere in collezione anche Bonoso :D:D:D 

Chiedo venia per le immagini, ma al momento il pezzo è ancora oltralpe in attesa di spedizione:

 01DRITTO.jpg.6a30c5d93e939f741c0600aec5c2f54a.jpg5a2e59036bd6f_s-l1600(1).jpg.3dd5ff7417990a64ac4d4e48ed417993.jpg

Si tratta di un esemplare che condivide i medesimi conii (dritto e rovescio) dell'esemplare pubblicato da De Witte nel 1859 (e conservato nella B.N.F.) e dei due pezzi del tesoro di Malicorne n. 51-52 (vedi fig. 11-12-13 Estiot).

E quindi con questo siamo a 12 pezzi noti con in condivisione gli stessi conii di dritto (e quattro di questa tipologia con entrambe le accoppiate di conio).

Di per sé non è altro che un antoniniano imitativo come ve ne sono molti... ma ha una storia tutta sua arricchita da una corposa bibliografia che contribuiscono a conferirgli fascino e valore.

Spero di avervi allietato con il mio regalino di Natale! :) 

  • Mi piace 9
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

grazie @simo88 credo si tratti dell'imitativo che ho pagato di più in assoluto... era all'interno di un lotto multiplo dove tutti gli altri pezzi son doppi o addirittura tripli... ma vista la singolarità dell'esemplare e soprattutto vista la sua storia, ho "lottato" fino alla fine per accaparrarmelo! Ora conto di dargli giustizia creando un articolo ad hoc su questa serie di emissioni fatte da questo atelier locale non appena riesco a ricavare un po' di tempo libero.

Giusto per contestualizzare meglio l'area di emissione/circolazione vi lascio questa mappa tratta dal saggio di Giard:

mappa.thumb.jpg.28af9abe4358983813d398299b54ca55.jpg

Modificato da grigioviola
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

È sempre un piacere leggere le tue discussioni @grigioviola. Sono talmente piene di informazioni che nemmeno una biblioteca sa offrire. Non conoscevo la storia di questo usurpatore e non sapevo nemmeno la sua esistenza. Moneta davvero bella e intrigante. Ti sei fatto proprio un bel regalo di natale! ;)

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie @O'trebla e @Xenon97 in realtà l'interesse della moneta va al di là della figura "storica" di Bonoso perché qui di Bonoso non c'è proprio nulla! Fino a prova contraria non ha mai battuto moneta (probabilmente perché non ne ha avuto o il tempo o i mezzi o entrambe le cose). L'interesse è invece centrale da un lato per quanto riguarda l'analisi delle emissioni di una officina locale (non sono molti gli atelier locali "noti" o comunque le cui monete sono riconducibili con certezza) e dall'altro per la storia degli studi numismatici che, nello specifico, riguardano una maldestra attribuzione. Rimane comunque un pezzo assai interessante (almeno per il sottoscritto e probabilmente per qualche altro specialista del periodo).

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Presa da profondo intenditore!

Mi aveva colpito a colpo d'occhio ma non avrei mai pensato a questi esemplari (conoscevo Bonoso ma a sommi capi e comunque non l'articolo di cui sopra).

Ancora una volta chapeau! :hi:

Ciao

Illyricum 

Link al commento
Condividi su altri siti


@gpittini no, era nel mucchio assieme ad altre galliche e centrali del 3 secolo. Non riconosciuta.

Però l'ho combattuta con altri due collezionisti che l'avevano beccata :)

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

si chiama serendipità... secondo non ricordo più chi: "E' come cercare l'ago nel pagliaio e trovarci la figlia del fattore" ! complimenti e congratulazioni. :beerchug:

 

Modificato da gigetto13
Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie. È l'ennesima prova che se dietro alle monete ci sono libri, articoli, ricerche, studi... Prima o poi arrivano anche queste soddisfazioni.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

@adelchi troppo buono!

Spero invece di trovare quanto prima il tempo per fare un po' il punto della situazione di questa serie specifica di emissioni imitative tradizionalmente (ed erratamente!) attribuite a Bonoso.

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Per ora @eliodoro no, non ne sono stati trovati. Il saggio della Estiot è un ottimo lavoro che fa il punto della situazione su tutto ciò che storicamente è stato di volta in volta attribuito a Bonoso dai falsi più o meno pacchiani alle identificazioni fraintese come quella dell'antoniano in questione "nobilitato" da De Witte che si è fatto un po' troppo prendere la mano dall'entusiasmo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Due foto al volo con la moneta in mano.

Le immagini non rendono giustizia, ma al dritto il colore del metallo rivela una percepibile traccia di argento e/o metalli di color argento-grigio nella lega... Molto probabilmente l'aspetto appena coniato doveva essere argenteo.

IMG_20171216_114205.thumb.jpg.d78a5cb01464e106a86445f5c6ecc421.jpgIMG_20171216_114215.thumb.jpg.1fda200df655293ec49853829e01994c.jpg

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

@eliodoro e ancor meno di Postumo che indubbiamente fu il modello per tutti i rovesci della serie! ...possibile che se i rovesci siano tutto sommato ben riconducibili ai prototipi ufficiali, il ritratto si discosti in maniera così decisa da Postumo?!? Paradossalmente il ritratto ricorda più da vicino Vittorino/Tetrico o, se vogliamo, Claudio II... pezzo che rimane comunque molto interessante.

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

[mention=6393]eliodoro[/mention] e ancor meno di Postumo che indubbiamente fu il modello per tutti i rovesci della serie! ...possibile che se i rovesci siano tutto sommato ben riconducibili ai prototipi ufficiali, il ritratto si discosti in maniera così decisa da Postumo?!? Paradossalmente il ritratto ricorda più da vicino Vittorino/Tetrico o, se vogliamo, Claudio II... pezzo che rimane comunque molto interessante.

Io vedo più un richiamo a Probo
Link al commento
Condividi su altri siti


Il problema è che cronologicamente l'hoard termina con Vittorino.

Se il ripostiglio terminasse con Probo, allora si potrebbe ritornare a baloccarsi con l'idea di una possibile serie di Bonoso! :D

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

  • 1 mese dopo...

Nei ritagli di tempo sto lavorando a un piccolo saggio sulle pseudo-monete di Bonoso che altro non sono, ricordiamolo, che imitazioni locali di pezzi ufficiali di Postumo presumibilmente prodotte in un atelier nei pressi di Clamecy in Francia.

Orbene, raccogliendo materiale e girovagando alla ricerca di testi e materiale fotografico di supporto, mi sono imbattuto in un pezzo venduto come Bonoso nell'asta Hess n. 41 del 25 Aprile 1969:

5a704c9bd3407_2018-01-3009_17_13-Auktion41RmischeMnzen_Gallica.thumb.png.31c859258c3b94922d270123dff0b0c9.png

5a704caa20059_2018-01-3009_17_55-Auktion41RmischeMnzen_Gallica.png.dacd7361b3ee42ea79b8dd236a708fb2.png 

Ora, chiaramente non c'è identità di conio con la serie attribuita direttamente a Bonoso (il cui gruzzolo principale proviene dal ripostiglio di Malicorne) né questo tipo mi risulta noto in altri esemplari tuttavia il busto e la forma delle lettere sono chiaramente riconducibili agli esemplari precedentemente attribuiti a Bonoso.

La stessa legenda del rovescio inizia con una serie in sequenza di V alternate dritte/capovolte che è propria di queste emissioni.

Meno chiara risulta in questo caso l'attribuzione al tipo ufficiale imitato in quanto per Postumo non sono noti rovesci con figure marcianti verso sinistra con lancia e globo(?) il che apre a più ipotesi valutabili di ripresa "specchiata" di un prototipo ufficiale: DIANA LVCIFERAE e SAECVLI FELICITAS.

Da sottolineare come in questa moneta la legenda al dritto sia più facilmente riconducibile a Postumo rispetto agli altri pezzi prodotti dal medesimo atelier, questo potrebbe far speculare sull'intervento di una seconda mano per la realizzazione delle legende sia del dritto che del rovescio.

Giusto per completezza di informazioni, il pezzo transito in asta nel 1969 venne venduto per la modesta e irrisoria cifra di 14000 franchi svizzeri... :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.