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IGNORED

Che percorso collezionistico avete avuto ?


dabbene

Risposte migliori

Discussione più basata sugli interessi specifici anche per capire cosa avete e cosa state collezionando .

O semplicemente i periodi storici di vostro interesse e si ci sono stati cambiamenti nel vostro percorso o per chi inizia su cosa vi state interessando .

A volte anche capire il proprio progetto può essere utile a tutti come  riferimento, fermo restando che ogni collezione e' un unicum dove i progettisti siete voi, soltanto voi ....

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Buongiorno a tutti, nel mio caso avevo iniziato studiando la fondazione e i movimenti greci nel mediterraneo, così cominciai a collezionare monete della Magna Grecia.

L interesse si spinse poi alla Roma Imperiale ma ben presto mi resi conto che era troppo vasta e collezionare una moneta per imperatore non era di mio interesse, così mi misi astudiare e acquistare solo monete di Augusto.

Nel frattempo mi lessi alcune discussioni sui Visconti e mi interessai anche a questo tipo di monetazione.

Spinto dal collezionare e studiare il periodo Romano Milanese ho acquistato anche monete di Valeriano, Gallieno,Salonina, Claudio II, Honorio e altri per Milano.

Qualche moneta particolare, Atalarico, Teodorico, Hestore Visconti per Monza, Dollaro Morgan 1890 (morte di Toro seduto) 1/4 dollaro N.Y 2001(caduta torri gemelle) e  di altre piccole chicche.

Non sono ancora sazio, nel mio piccolo, ho voglia di cominciare con il periodo spagnolo Milanese......vedrò più avanti.

 

Vedo molti appassionati intorno a me e qui sul forum a cui poter chiedere consiglio è proprio per questo consiglio ai più giovani o a chi ha cominciato da poco all' avvicinarsi alla numismatica, di chiedere sempre informazioni su cosa e come collezionare, senza dimenticare i propri interessi.

 

Roberto

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Un bel percorso quello di Roberto che un po' ho vissuto anche da vicino, un circolo, una associazione serve anche a questo per chiedere e sapere le esperienze di altri, a volte ti possono evitare sorprese o difficoltà che si possono evitare.

Iniziare spesso non e' facile perché non hai le idee precise, ti vengono nel tempo leggendo, confrontandosi anche qui, vedendo molte monete, aste, Convegni, mercatini tipo il Cordusio, tutto aiuta a fare esperienze fermo restando che poi nel tempo si cambia e a volte si cambiano zecche e periodi storici da collezionare, in fondo il bello e' anche questo, volendo non si finisce mai ....

Gli spagnoli a Milano e' un gran periodo, una volta seguito da nessuno e ora totalmente riabilitato e direi anche di moda, posso già anticipare che quest'anno anche nelle relazioni a Parma il 28 aprile gli spagnoli a Milano ci saranno ....

 

 

 

 

 

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Io ho cominciato a interessarmi di monete, solo nel 2011 in occasione dell'Anniversario del 150°dell'Unità d'Italia: assieme ad un caro amico si voleva fare una piccola esposizione x  le scuole del paese mettendo assieme un po' di monete dei Savoia e in particolare di Vittorio Emanuele II, per ricordare l'evento.  

Poi ho continuato ad aggiungere monete  del periodo e sempre più su negli anni fino alla Repubblica, fermandomi con l'euro.

Ormai la passione delle monete, mi aveva preso e quindi essendo amante della storia, in particolare di Milano, mia città natale, ho iniziato con qualche moneta della zecca di Mediolanum romana: Valeriano, Gallieno, Claudio II, Aureliano ecc. dopo un salto di qualche secolo dopo Carlo Magno ho qualche monetina di Ottone, Enrico, Federico, poi coi Visconti: Azzone ecc. periodo spagnolo e sempre più su fino al periodo dell'Indipendenza.

Mi rendo conto ho abbracciato la storia di quasi duemila anni, ma nel mio piccolo (sono sempre monetine di scarso valore) mi da piacere quando le guardo e le tocco, e mi fanno ricordare le varie epoche della storia letta solo sui libri e quindi astratta, mentre le monete, sono pezzi di storia concreta, che posso toccare. 

Spero solo di riuscire a trasmettere questa passione ai miei nipoti.

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Ciao Alfred, bella testimonianza da collezionista, la frase finale forse e' poi quella più importante, se i nipoti si appassioneranno e capiranno la storia che racchiudono quei tondelli sarà forse la gioia maggiore.

Su Milano e' vero, e' una collezione impossibile un mare numismatico, ma sono d'accordo totalmente sul fatto di cercare di essere rappresentativi come collezionisti sul lungo percorso milanese nei tempi, e' quello che poi è' nelle nostre facoltà e in fondo ho fatto anche io ....

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Ciao! Riporto qui l’ elenco per argomenti di cosa mi piacerebbe collezionare.  Ho fatto un copia incolla nella prima parte, ammetto.?

 Sono un’ amante della Bibbia, inteso come Testo Sacro, quindi l’ interesse è più volto allo studio del suo messaggio e delle qualità di Dio, che come libro in sè stesso, ma se pur questi aspetti sono di primaria importanza per me, in questa sezione ed in questo momento non mi ci soffermerò, ma vi spiegherò cosa ci vedo nel connubio monete – Bibbia.

Sono infatti interessato a collezionare monete che ( l’elenco è messo non in modo casuale, ma per vastità di argomento, cioè dal meno al più ampio):

1sono direttamente citate nella Bibbia es. monetina della vedova

1 b – contengono il Tetragramma del nome di Dio YHWH

2 – erano in uso nei periodi e nei luoghi citati

3 – rappresentano personaggi citati

4 – monete che indirettamente hanno a che fare con la Bibbia es. moneta con Giano bifronte; nel 46 a.C. Giulio Cesare stabilì che il Capodanno cadesse il 1o gennaio. I romani dedicarono quel giorno a Giano, dio delle porte, delle soglie e degli inizi. Il mese di gennaio prese il nome di Giano bifronte, che aveva due facce, una rivolta in avanti e l’ altra indietro. Il capodanno non si basa su insegnamenti biblici.

 

 

Ora ho focalizzato la mi attenzione sulla prutah di Alexander Jannaeus, cioè quella che più o meno da tutti è stata identificata come monetine della vedova.

Gli aiuto qui sul forum non sono certo mancati.

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All'inizio fu la moneta che colpì, la rappresentazione, la zecca, la bella conservazione poi fu lo stesso forum a portarmi verso l'osservazione, lo studio, la riflessione dei pezzi e da questo punto di vista il medievale era perfetto, tanto da conoscere, difficile, a volte imprescrutabile, da decifrare coi suoi segni, i simboli, le legende, le varianti, le cronologie, le imitazioni, tutto era ed è difficile, ma il bello fu anche quello.

Mi inserii nel gruppo sui denari di Lucca, credo la moneta più difficile da interpretare, diventò la discussione più letta e partecipata, eppure il denaro non piaceva e non piace quasi a nessuno, ma c'era e c'è tanto da scoprire.

E mi trovavo in un gruppo diciamo pure scelto alla sera come se fossimo più di un circolo reale, tante monete postate, tante ipotesi, tante riflessioni in tempo reale in GRUPPO e qui ritorna il gruppo come STUDIO però.

Lucca rimane sul forum per tutti con circa 500, forse di più ora di monete postate da collezionisti privati, io sono tra quelli, e il mio collezionismo andava lì in quella direzione.

Ora si può dire tutto su Lamoneta ma per certe monetazioni non c'è fonte di studio migliore se non questa, i denari di Lucca sono un book unico al mondo da cui si abbeverano, studiosi, accademici, appassionati tutti i giorni.

E qui c'è il collezionismo privato col suo divulgare e concedere immagini e dati per tutta la comunità scientifica ma anche non.

E quando qualcuno dice ma Lamoneta...il primo esempio va per me sempre a Lucca, alla top discussione, la discussione dei record.

Arrivarono poi i denari di Pavia che nessuno aveva degnato da fine 1800 dal Brambilla, arrivarono gli astensis, Alessandria, Ivrea, ma anche poi Milano...

E non disdegnando qualche bella moneta anche oggi, la rarità, la variante, la particolarità mi muove nel mio collezionare...certamente oggi diventa più difficile trovare pezzi interessanti ma in numismatica non si finisce e non si finirà mai di cercare....

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Grazie perché alcune cose si fanno per accrescimento personale, ma quando si ha l’ appoggio di qualcuno tutto diventa più semplice. E se l’ appoggio non arriva? Se quello che interessa a me non interessa agli altri? Se quello che mi piace gli altri non lo capiscono? Se il desiderio di capire è forte allora si prosegue anche da soli.

Cito un aneddoto numismatico tratto dalla raccolta di dabbene di quel collezionista solitario, con pezzi di valore..nessuno sapeva di questa grande raccolta, eppure egli ha continuato silenzioso ad aggiungere monete di prestigio. Waww un vero cultore.

 

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Visto che è stato citato richiamiamo la discussione originaria " Il collezionista solitario ", sono passati anni, ma la cruda realtà di quell' incontro è ancora dentro di me.

Raccontai di questo incontro con l'allora vice Amministratore di Lamoneta a Roma, mi disse lunedì subito la devi assolutamente scrivere.

La scrissi e rimase un gergo, un modo di dire di questi anni, frasi come non fate come il collezionista solitario si sono succedute nel tempo, lui c'è ancora, a volte anche se sempre più raramente lo vedo ancora al Cordusio, sempre riservato, sempre poche parole, la vita è passata impietosamente purtroppo anche per lui, ma qui si entra in un'altra grande tematica, quella della ruota del collezionista e della vita...

 

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Il 12/3/2018 alle 09:40, dabbene dice:

Discussione più basata sugli interessi specifici anche per capire cosa avete e cosa state collezionando .

O semplicemente i periodi storici di vostro interesse e si ci sono stati cambiamenti nel vostro percorso o per chi inizia su cosa vi state interessando .

A volte anche capire il proprio progetto può essere utile a tutti come  riferimento, fermo restando che ogni collezione e' un unicum dove i progettisti siete voi, soltanto voi ....

Buongiorno a te @dabbenee a tutti i presenti.

Sostanzialmente per non dire in realtà tutti noi deriviamo da  società di cacciatori-raccoglitori e questo nei nostri DNA è ben insito e delineato. Nel corso dei secoli o millenni che dir si voglia, il sistema di sostentamento alimentare un tempo predominante che faceva leva unicamente su acquisizione e prelievo di cibo e risorse alimentari dalla natura selvatica, si è andato in alcuni casi modificando e adattando questo istinto primordiale di sopravvivenza, a una sorta di sostentamento psicologico dai notevoli benefici, e cosi in poche parole comincia a fare capolino il collezionismo che, non si tratta di un semplice hobby (parola che odio), ma l’arte del raccogliere ( e soprattutto di saperlo fare) rivela e aiuta la capacità di concentrazione, e ha risvolti positivi sull’autostima, la gestione dello stress e nella ricerca di sé. A

Cercare oggetti, classificarli, assemblarli attiva una serie di processi mentali, quali l’indagine, la formulazione di un’ipotesi sui percorsi da seguire per trovare ciò che si vuole, la valutazione e la scelta. La conseguenza di questo lavoro è l’ottimizzazione delle proprie capacità di giudizio e decisione. Quando la raccolta diventa più ricca è necessario mettere a punto strategie sempre più sofisticate, che allenano le abilità organizzative e la memoria. Chi colleziona con sistematicità si lascia guidare dal fiuto emozionale e dalle capacità di stabilire velocemente somiglianze e differenze e in più favorisce l’intelligenza sociale.

Collezionare significa mantenere ferma l’attenzione su un tema e cioè equivale a una sorta di meditazione concreta e porta a focalizzare le cose, i pensieri e i sentimenti. Concentrare la mente su uno o più oggetti fa variare l’attività elettrica del cervello che porta ad un senso di calma e benessere. E non si seguono più solo le regole della logica ma ci si abbandona ai processi associativi che consentono di risolvere i problemi attraverso l’ intuito.

Per quanto riguarda me, tutto è nato sin dagli inizi a tre anni già raccoglievo pietre ci sono fo to a testimonianza se volete posto. Poi classica fase adolescienziale dove non si sa bene cosa si vuole e, in seguito ritorno di fiamma con le antichità verso i 15 16 anni, e via in giro per le mie montagna a spaccare pietre. Girando per la mia regione, l'Abruzzo, di tanto in tanto incontravo chiese antiche (cè ne sono tantissime di stile romanico) templi sanniti (a sud) , gradevolissimi paesini rimasti intatti dal medioevo e tanto altro ... e ad un certo punto mi sono detto ... oh che bello, interessante.

Ho cominciato a leggere di storia , a visitare siti e musei e un giorno un'amico commerciante nel ramo,  mi fece vedere un grosso di Venezia Iacopo Tiepolo

Acquistai questo grosso per una cifra irrisoria (per motivi vari) e stetti per qualche tempo a guardarlo e riguardarlo ....... meditai a lungo insomma, poi non so cosa mi è successo venni assaliti da "numismite acuta" e cominciai a collezionare freneticamente , leggere studiare e via dicendo , facendo alcuni errori ma sono serviti per imparare. Questo collezionare freneticamente a fatto si che quando mi resi conto che dovevo sceglier e un contesto storico per la collezione , era un pò tardi, mi sono ritrovato di tutto di più ed era impossibile tornare indietro. Provo sinteticamente a dirti quali sono i miei contesti, vista l avastità delle tematiche non posso stare dietro anche alle varianti , a tutti inominali e via dicendo, cerco di inserire in collezione un'esemplare per tipologia .. e sto andando via così. Cosa mi interessa;

Monetazione classica, dico così in generale ^__^ (parte preponderante della mia collezione).

Monetazione medievale (Italia , francia e inghilterra)

Monetazione rinascimentale Italiana

Monetazione del Regno delle 2 Sicilie

Monetazione Francese ottocentesca

Monetazione Bizantina

Antichi stati Italiani

o dimenticato di certo qualcosa

come vedi carissimo amico sto un pò inguaiato.

Alcuni penseranno ... hai sbagliato fai troppe cose .... ammetto che un peccato originale cè , ma sto andando avanti così per tipologie monetarie (a parte le classiche), non è assolutamente facile ma un giorno potro dire ci ho provato.

precisazione non mi occupo solo della monetazione del regno, in Italia mi fermo al 1859 (60 o 61 se consideriamo i 10 tornesi rimani di Franceschiello).

 

 

Modificato da roman de la rose
precisazione
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42 minuti fa, dabbene dice:

L'argomento e' vario, le esperienze sicuramente diverse, chi vuole raccontare o raccontarsi ? Forse @roman de la roseo @Asclepia0 @Sirlad o @anto R o @Parpajolao @Zenzero o @fofoo chi riterrà ...

Mario, ho letto la vecchia storia del collezionista solitario, è impressionante per quanto credo ci si possa riconoscere. Credo che sia quasi la normalità per chi abita in piccoli centri e oltretutto deve gestire il tempo tra il lavoro e la famiglia. Potrebbe esserci una storia da raccontare dietro: bella? Forse no, per questo io per il momento con malinconia passo il turno, quando un giorno mi sentirò in grado di raccontarla ne parleremo. Al momento posso solo ringraziare gli amici qui del forum, ne nomino solo alcuni, quelli con cui ho legato di più, @margheludo @magdi @adolfos, @simonesrt, @Monetaio, che hanno addolcito un po' questo isolamento. 

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Il percorso collezionistico che ognuno di noi fa è sicuramente un unicum, come siamo noi stessi degli unicum anche nel collezionare, ognuno diverso dagli altri, credo che di unicum si debba parlare anche nel condividere o meno quello che collezioni, troppe la variabili e troppe le problematiche collegate a oggi.

Quello che è certo è che a un certo punto il collezionista " crea il suo progetto " di collezione e fa di tutto per raggiungerla, non ci riuscirà ma cercherà di tendere verso quello, è un po' quello che alcuni definiscono direi giustamente " quel male inguaribile del collezionismo ".

 

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Buon pomeriggio amici:)...

Allora comincio anch'io dalle origini...da ragazzino, assieme a mio fratello, ho sempre raccolto di tutto...andando per boschi, lungo il fiume o per campi, tornavo puntualmente a casa con oggetti di vario tipo, tra cui tanti sassi , più luccicavano, più mi attiravano, più ci potevo fantasticare sopra, più li custodivo con cura. Povera mamma, fossero stati solo sassi o cose inanimate, portavo a casa di tutto: lucertole, rane, gatti, girini in bottiglia, ricci e altre bestiole, che avrei voluto custodire e crescere (forse collezionare:crazy:), ma che puntualmente mi costringevano (giustamente) a liberare...solo una volta sono riuscito a far invadere il giardino da una collezione di gracidanti rane... tornato dal fiume con una bella bottiglia piena di acqua e girini, l'avevo vuotata di nascosto, dentro ad una capiente vasca in sasso (un vecchio "lavanderio" in dialetto vicentino) che avevamo in giardino. Dopo qualche tempo la natura fece il suo corso, la metamorfosi trionfò e mia madre si inca..ò

Il giardino risuonava come le Valli di Comacchio:lol:.

Tornando al tema:D. Le prime forme di "collezionismo" arrivano alle scuole elementari, le primarie di oggi. Francobolli e figurine, "collezionismo" che ho potuto condividere con alcuni dei miei compagni di classe. Mi ricordo di quando con pentolino di acqua calda e pinzetta da ciglia, staccavo i francobolli dalle cartoline vecchie e nuove per portarli a scuola e scambiarli con un compagno di origini australiane, un certo Jastin, che disponeva di diversi bolli d'oltreoceano ed io in cambio gli procuravo quelli della serie Siracusana. 

Quando potevo alla Domenica mi facevo accompagnare per mercatini, per cercare minerali, francobolli e conchiglie, arrivando anche a raccoglierne un bel po'...Poi le monete verso la fine delle elementari e credo come per molti, ad iniziarmi fu mio nonno( grazie Francesco:)). Non aveva una grande collezione, ma qualche raccoglitore con un po' di monete del regno e un po' della repubblica. Ho cominciato con i suoi doppioni di monete comuni. Senza, però, troppo entusiasmo.  Giunto in 3° media ho smesso di pensare ai minerali, francobolli, monete, fossili e mi sono buttato su altro: videogiochi, libri-game, le prime morosette, gli amici...crescendo avevo completamente accantonato il "collezionismo" e la raccolta, per dedicarmi sempre più agli amici, ai concerti, allo studio, alle morose vere (non più morosette:wub:), a dipingere, a scrivere e anche a trasgredire insomma a farne un po' di ogni...si sono stato anche un ribelle:guitarist:, ma questa è un'altra storia8)...senza tediarvi arrivo al punto...ho ricominciato con le monete in modo serio 5/6 anni fa... Stavo traslocando e mi tornarono in mano i vecchi raccoglitori di monete e francobolli e senza darci troppo peso li misi in uno scatolone, che nel trasloco, finì nella mia nuova stanza da letto...la sfortuna volle che prima di terminare il trasloco finissi coinvolto in un incidente sul lavoro e così fui costretto, nella nuova casa, per mesi e mesi...riabilitazione, noia, libri, tv, e quello scatolone era lì...mi rimisi a sfogliare i raccoglitori, a ripensare e a ricordare... chi mi aveva dato quello? dove avevo preso questo? chi è questo sulla moneta? questa è rara? quella e ben conservata?....tanti ricordi ma anche tante domande...Allora mi feci procurare un paio di cataloghi (Gigante & Montenegro) per identificare certe monete del regno e della repubblica...sfogliandoli però rimasi folgorato dalla bellezza di certe altre monete, quelle per napoli, palermo, lucca, i governi provvisori...mi illuminai. L'ho già detto altrove, il lato estetico mi frega sempre, se vedo una moneta, ma anche una medaglia, che per iconografia mi piace, ancora oggi, anche se non centra nulla con quanto colleziono, cerco di averla. L'estetica di certi tondelli, ma anche di altri oggetti, mi rapisce, ciò che è bello mi affascina e mi esalta.

Proseguendo decisi di farmi un'idea leggendo, navigando online (anche qui su lamoneta), cercando negozi online e aste...e dopo un po' di osservazione e riflessione, in solitudine, mi sono lanciato...ho comprato la mia prima moneta da Ranieri...poi ho partecipato ad un'asta Inasta...e via...da subito attirato dal lato estetico poi spontaneamente dal desiderio di approfondire la storia (in ogni senso) di quanto avevo in mano. Tra le prime monete che comprai ci fu un 5 franchi an9 della rep subalpina...che ancora conservo...poi le monete della repubblica genovese...poi alcune siciliane...ad oggi mi sto concentrando su Ferdiando IV, Gioacchino Murat, Carlo di Borbone, Carlo Ludovico di Borbone e sui baiocchi della prima repubblica romana ma anche su altro...Tra le cose che ho capito di me, come novello collezionista, c'è di certo la mia predilezione per il rame^_^, per le monete anche difettose, per le conservazioni tra il bb e lo spl e ho pure capito che i difetti non mi spaventano, anzi, delle volte mi attirano...

Ed eccomi qui, tra una settimana compio un anno di forum:buoncompleanno:, spero il primo di molti. La cosa certa è che qui, c'è l'occasione di maturare come collezionisti, non c'è niente come il confronto che aiuta in ciò. Il forum ci rende collezionisti non più solitari, ma sociali e soddisfa quel bisogno di condividere che secondo me è innato. Almeno io, prima di frequentare il forum, mi godevo in solitudine l'ultimo acquisto, provavo a coinvolgere chi mi trovavo attorno, ma sempre con scarso successo...da quando son qui, lo dico sinceramente, i miei acquisti me li godo meglio, non vedo l'ora di condividere con voi i pezzi che catturo, di sentire i vostri pareri sulla conservazione (anche se la mia idea ce l'ho sempre;)), spero sempre che qualcuno noti qualcosa che mi è sfuggito, sono piacevoli anche le critiche quando sono costruttive...insomma condividere con il mondo vario che abita il forum è sempre un gran piacere...si riflette, si da un parere, si ride, si scherza, ci si aiuta e si sta insieme anche se lontani.

Quindi Grazie al forum e a chi lo vive condividendo monete, consigli, informazioni, spunti, impegno e qualche sana risata:D.

Saluti a tutti.

Cristiano

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Molto belle le storie di Roman e Asclepia, mi avete dato emozione..

Che poi e quello che cerco da sempre, e i tondelli mi hanno elargito anche questo, poi ho visto passare la mia vita e quella di mio fratello nel vostro discorrer..

Ben vengano certe testimonianze, raccontate poi così con tanta enfasi...

 

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L'intenzione cari amici che leggete ed intervenite è proprio questa di creare un qualcosa che il forum generalista non è, quello c'è già, ma altro...

E quindi sicuramente eventi, ma anche proposte, suggerimenti, riflessioni, un pensatoio di chi vuole emozionare, emozionarsi ed emozionarci, spero che col tempo più persone approfittino di questo spazio, gli spunti ci sono e ci saranno...ringrazio anche io chi è intervenuto finora rendendo attivo e interessante questo box.

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Storie veramente interessanti e mi rammarico di aver terminato i "mi piace" domani provvederò. Speriamo un giorno di poter leggere anche quella dell'amico @Zenzero , nei vostri racconti emergono tratti comuni al percorso che ho fatto anche io e credo valga un po per tutti, come dice @Asclepia è anche una questione di estetica, così che si è portati in maniera irrefrenabile a cercare con caparbietà di possedere un qualcosa la cui vista ci dia piacere e pace interiore, non mi vergogno a confessare che più di una volta mi sono fermato ai cassonetti, Nei cui pressi qualcuno aveva abbandonato oggetti "vecchi" ( per usare un termine molto caro a mia moglie) e  di averli caricati furtivamente nel bagagliaio della macchina, stiamo parlando di radio, affettatrici a volano, giocattoli e quant'altro. Per quanto mi riguarda la moneta è l'oggetto collezionabile per eccellenza, infinita  bellezza,  mistero e tanta  tanta storia in pochi grammi di metallo. A proposito di bellezza, ieri sono stato al "British museum" , manco a dirlo sono andato subito alla sezione numismatica ........gli inservienti sono ancora lì che asciugano la bava dalle vetrine :shok:.

2018-03-16_02.16.56.jpg

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Buonasera a tutti, il mio percorso collezionistico é abbastanza semplice.

Fin da piccolo appassionato di monete, ne avevo un barattolo pieno (comuni del regno e della prima repubblica) con le quali giocavo continuamente. In adolescenza ne ho comprata qualcuna ma é con l'indipendenza economica che ho dato sfogo alla mia passione. Iniziato 5 anni fa con la repubblica, oggi quasi finita, sono passato a VE II e la raccolta procede abbastanza bene. Navigando nel web per cercare informazioni, ho conosciuto lamoneta con i suoi preziosi consigli, i vari siti d'aste e, infine, il mercatino del Cordusio. Essendo milanese di nascita, mi sembra obbligatorio, quelle poche domeniche che riesco a passare a Milano, farci un salto e investirci qualche euro. É lì che ho comprato le 5 Lire 1848, forse il pezzo a cui tengo di più per valore storico e simbolico.

Lamoneta per me é un rifugio perché, "purtroppo", da "migrante economico" quale sono, come per tutti gli italiani emigrati, la nostalgia di casa é sempre molto forte. Dunque, il mio progetto numismatico, é rivolto verso mia figlia. Vorrei fare un "atlante storico" che illustri, attraverso monete, mappe, foto, la storia d'Italia (che purtroppo non le sarà insegnata a scuola) dalla Magna Grecia ai giorni nostri. Un modo per farle conoscere le sue origini.

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Supporter

Buonasera a tutti.

Ho iniziato da bambino, ricordo che scambiavo soldatini con decimali di Vittorio Emanuele III con alcuni miei amici. In quegli anni, erano i primi anni settanta ed avevo una decina di anni, ricevetti anche una monetina medievale, in pessime condizioni, ritrovata durante alcuni lavori edili. Quella moneta è ancora conservata nella mia collezione, riuscii a catalogarla solamente molti anni dopo, si trattava di una petachina emessa dalla Repubblica di Genova tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno. Sono sempre stato un appassionato di storia ed archeologia, così nei primi anni '90 mi riavvicinai alla numismatica. Al Cordusio, dove mi recai per la prima volta nel 1993, trovai quello che mi serviva per rafforzare la mia passione, ricordo Ivo Zanolli che mi guidò nei miei primi passi verso la monetazione classica greca e romana, poi scoprii la monetazione milanese e quella di Cremona. Sono sempre stato un collezionista "emozionale", sempre in bilico tra la ricerca razionale delle monete di riferimento per la mia collezione e gli acquisti guidati dall'emozione. Questi ultimi sono quelli che danno più soddisfazione, trovati frugando in una ciotola oppure notando qualcosa tra le monete esposte su un banchetto. La scintilla scocca da un simbolo, un'iscrizione, qualcosa che fa nascere una curiosità legata alla moneta ed a quello che rappresenta e poi, dopo l'acquisto, di corsa a casa per cercare, catalogare e disegnare... Il primo atto dopo l'acquisto di una moneta è quello di predisporre un disegno in matita, poi ripassato ad inchiostro, sulla scheda che utilizzo per la catalogazione. L'atto del disegno ti consente di verificare anche i più piccoli particolare del conio, ti consente quasi di "vivere" la moneta, diventa un'esperienza sensoriale, emotiva e cognitiva e mi fermo qui. 

 Federico

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8 minuti fa, ceolo dice:

Buonasera a tutti.

Ho iniziato da bambino, ricordo che scambiavo soldatini con decimali di Vittorio Emanuele III con alcuni miei amici. In quegli anni, erano i primi anni settanta ed avevo una decina di anni, ricevetti anche una monetina medievale, in pessime condizioni, ritrovata durante alcuni lavori edili. Quella moneta è ancora conservata nella mia collezione, riuscii a catalogarla solamente molti anni dopo, si trattava di una petachina emessa dalla Repubblica di Genova tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno. Sono sempre stato un appassionato di storia ed archeologia, così nei primi anni '90 mi riavvicinai alla numismatica. Al Cordusio, dove mi recai per la prima volta nel 1993, trovai quello che mi serviva per rafforzare la mia passione, ricordo Ivo Zanolli che mi guidò nei miei primi passi verso la monetazione classica greca e romana, poi scoprii la monetazione milanese e quella di Cremona. Sono sempre stato un collezionista "emozionale", sempre in bilico tra la ricerca razionale delle monete di riferimento per la mia collezione e gli acquisti guidati dall'emozione. Questi ultimi sono quelli che danno più soddisfazione, trovati frugando in una ciotola oppure notando qualcosa tra le monete esposte su un banchetto. La scintilla scocca da un simbolo, un'iscrizione, qualcosa che fa nascere una curiosità legata alla moneta ed a quello che rappresenta e poi, dopo l'acquisto, di corsa a casa per cercare, catalogare e disegnare... Il primo atto dopo l'acquisto di una moneta è quello di predisporre un disegno in matita, poi ripassato ad inchiostro, sulla scheda che utilizzo per la catalogazione. L'atto del disegno ti consente di verificare anche i più piccoli particolare del conio, ti consente quasi di "vivere" la moneta, diventa un'esperienza sensoriale, emotiva e cognitiva e mi fermo qui. 

 Federico

Caro Federico,

bellissima testimonianza, belle emozioni di un collezionista che non solo progetta la collezione in base alle sue sensazioni ma poi la raffigura anche, che e' straordinariamente bello, come vedete ognuno ha il suo microcosmo da collezionista da raccontare, ognuno diverso dall'altro, ma il bello e' proprio questo.

Dopo questo splendido post mi viene da dire scrivi di più, mi raccomando !

Mario

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Ecco che arrivano i Cordusiani..

Ricordo di Ivo, dei gruppi classicisti, e del fervore di quegli anni.

Chissà magari ci siamo incrociati più volte, è comunque fondamentale il racconto, la vita che prende sembianza, episodi che narrano emozioni, strade che ritornano protagoniste.

Mi hai fatto venire in mente quando fanciullo vedevo mio padre che con un foglio di carta e una matita ricalcava le monete, e come per incanto apparivano le sembianze del tondello.

Erano le prime mancoliste tipologiche, con affianco le date mancanti, stupendi capolavori dell'ingegno numismatico,

Mio padre quanto l'ho invidiato, aveva sempre un mare di monete e non solo, come me aveva l'ossessione per la ricerca e l'accumulo, ogni forma d'arte doveva esser sua.

Caro ceolo, mi piacerebbe incontrarti fra quelle vie che ci hanno visti protagonisti della passione..

Eros 

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  • 3 settimane dopo...

Confesso, sono un “collezionista seriale”!

Se avete pazienza e tempo vi racconto il mio percorso collezionistico, che, vista la mia età non più giovanile, è lungo e molto articolato.

Correva l’anno 1958, da studente delle medie iniziai con i francobolli, passione che mi ha accompagnato fino al 2010. Ma probabilmente per la mia curiosità e passione per il bello, il mio “animo collezionistico” si è sviluppato su molti altri campi.

1961. Sfogliando una rivista mi incuriosì un articolo sulla storia della scoperta del primo diamante in Sud Africa, colpo di fulmine! Iniziai a studiare mineralogia ed approfondire la gemmologia, interesse che mi porterà a diventare, tra il 2000 ed il 2005, Gemmologo Europeo.

Nel 1969, iniziai la mia attività lavorativa presso una primaria compagnia di Assicurazioni, dove svolgevo le mansioni di Ispettore Tecnico, ruolo che mi impegnava in ispezioni presso attività industriali, artigianali, commerciali e abitazioni, avvicinandomi al mondo antiquariale e collezionistico.

Nel mio breve soggiorno Milanese (1970-72) frequentavo il Cordusio per i miei interessi filatelici. Lo studio della filatelia e delle tecniche di stampa, iniziarono a stuzzicare la mia curiosità nel settore delle stampe antiche e così iniziai a studiare gli incisori italiani, fiamminghi e tedeschi tra il 1400 ed 1600, realizzando una discreta raccolta di fogli (150 pezzi) di Grandi Maestri.

Come detto in precedenza il mio lavoro mi portò ad avvicinarmi al settore antiquariale e così iniziai gli studi di porcellane e tappeti, studi che contagiarono anche mia moglie che ancora adesso colleziona tazzine del 1700-1800.

Nel 1972 venni trasferito ad Alessandria, dove iniziai a frequentare i laboratori orafi e di gioielleria di Valenza Po, e vista la mia passione per la gemmologia, sviluppai in maniera esponenziale le mie conoscenze nel settore, ampliando gli studi ad argenterie e oreficerie antiche, in particolare italiane ed inglesi, iniziando a cercare pezzi di particolare interesse.

Nel 1979 il lavoro, mi portò a Brescia, dove, sempre per lavoro, ebbi occasione di conoscere un commerciante di tappeti iraniano, e così, con il suo aiuto iniziai ad approfondire questo settore, principalmente per i manufatti dell’800.

Durante le mie visite a mercatini antiquariali, conobbi un ragazzo inglese che vendeva Mosaici Minuti Romani, conosciuti come “micro mosaici”, manufatti realizzati a Roma tra la fine del ‘700 e la fine dell’800. Questi mosaici venivano realizzati in smalti vetrosi dai “sanpietrini romani” (artigiani-artisti che curavano i mosaici della Basilica di San Pietro) come souvenir per i turisti del Gran Tour, oggetti di grande fascino! Iniziai a studiare questo settore di gioielleria popolare e naturalmente iniziò la “grande caccia”! In 28 anni metto insieme una collezione di circa 80 pezzi, che verrà pubblicata su un testo realizzato da un Maestro dello Studio del Mosaico Vaticano.

Nel 1984, mi capita di acquistare una raccolta di francobolli e oggetti di altra natura, ed in una busta trovo due denari repubblicani romani, il primo contatto con la numismatica! Come mia abitudine iniziai ad approfondire la conoscenza di questa materia, ma la cosa non mi prese molto e così abbandonai……. Purtroppo!

Nel 1989 rientro a Roma, nei quadri dirigenziali della Compagnia e quindi per mancanza di tempo, sono costretto a ridurre i miei interessi collezionistici, limitandomi alla gemmologia che nel 2005 si concretizza nel Diploma di Gemmologo Europeo, dopo un anno e mezzo di corsi, e due esami (da brivido!).

Avendo lasciato la Compagnia nel 2004, inizio la professione di Perito Gemmologo, occupandomi di certificazione di qualità e di stime, e pare strano, ma è proprio qui che inizia la mia avventura numismatica.

Occupandomi di stime, più di una volta mi è capitato di valutare beni ereditari costituiti da gioielli e monete d’oro, le così dette “monete di borsa”. Ma nel 2009 mi capitò una raccolta di monete di borsa ed un insieme di monete di poco conto, tra le quali c’erano due denari di Federico II, che il committente mi regalò.

Da queste due monetine è iniziato tutto.

Ho cominciato a studiare la monetazione dell’Italia Meridionale, dai Normanni agli Angioini, e navigando sul web ebbi modo di conoscere uno studioso e collezionista di Reggio Calabria che mi mise a disposizione i doppioni della sua collezione e iniziai a studiare anche la monetazione bizantina per le zecche siciliane. Nel 2011 entrai nel Forum e qui conobbi @carlino che si occupava dell’aggiornamento e dello sviluppo del Catalogo; iniziai a collaborare con lui per le Zecche dei Principi Normanni dell’Italia Meridionale, come amministratore delle categorie Amalfi, Capua e Salerno; nonché per la monetazione della Siciliacome amministratore delle categorie Roberto il Guiscardo, Ruggero I e Ruggero II. 

Un’altra conoscenza sul Forum, @vox79, (Vincenzo Contreras) mi permetterà di approfondire la conoscenza della monetazione medioevale dell’Italia Meridionale e di essere con lui coautore di un articolo su Panorama Numismatico.

Come si sa l’appetito vien mangiando, e cominciai a allargare i miei interessi alla monetazione borbonica e poi a quella del Regno d’Italia e dello Stato Pontificio ed ultimamente alla monetazione USA.

Nel 2016, faccio la domanda alla CCIAA per essere inserito nei ruoli Periti ed Esperti, nella categoria Preziosi, e, quasi per scherzo, (e forse con una certa presunzione!), anche nella categoria Numismatica e a Settembre mi ritrovo Perito Numismatico.

Devo dire che lo studio di questa Scienza (ho più libri di numismatica che monete!) è stato veramente appassionante, ancora più della filatelia, e ho un grande rammarico: “Perché quei due denari romani non mi hanno contagiato subito?!” sarebbe stata tutta un’altra storia!

Modificato da claudioc47
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16 ore fa, claudioc47 dice:Confesso, sono un “collezionista seriale”!

Se avete pazienza e tempo vi racconto il mio percorso collezionistico, che, vista la mia età non più giovanile, è lungo e molto articolato.

Correva l’anno 1958, da studente delle medie iniziai con i francobolli, passione che mi ha accompagnato fino al 2010. Ma probabilmente per la mia curiosità e passione per il bello, il mio “animo collezionistico” si è sviluppato su molti altri campi.

1961. Sfogliando una rivista mi incuriosì un articolo sulla storia della scoperta del primo diamante in Sud Africa, colpo di fulmine! Iniziai a studiare mineralogia ed approfondire la gemmologia, interesse che mi porterà a diventare, tra il 2000 ed il 2005, Gemmologo Europeo.

Nel 1969, iniziai la mia attività lavorativa presso una primaria compagnia di Assicurazioni, dove svolgevo le mansioni di Ispettore Tecnico, ruolo che mi impegnava in ispezioni presso attività industriali, artigianali, commerciali e abitazioni, avvicinandomi al mondo antiquariale e collezionistico.

Nel mio breve soggiorno Milanese (1970-72) frequentavo il Cordusio per i miei interessi filatelici. Lo studio della filatelia e delle tecniche di stampa, iniziarono a stuzzicare la mia curiosità nel settore delle stampe antiche e così iniziai a studiare gli incisori italiani, fiamminghi e tedeschi tra il 1400 ed 1600, realizzando una discreta raccolta di fogli (150 pezzi) di Grandi Maestri.

Come detto in precedenza il mio lavoro mi portò ad avvicinarmi al settore antiquariale e così iniziai gli studi di porcellane e tappeti, studi che contagiarono anche mia moglie che ancora adesso colleziona tazzine del 1700-1800.

Nel 1972 venni trasferito ad Alessandria, dove iniziai a frequentare i laboratori orafi e di gioielleria di Valenza Po, e vista la mia passione per la gemmologia, sviluppai in maniera esponenziale le mie conoscenze nel settore, ampliando gli studi ad argenterie e oreficerie antiche, in particolare italiane ed inglesi, iniziando a cercare pezzi di particolare interesse.

Nel 1979 il lavoro, mi portò a Brescia, dove, sempre per lavoro, ebbi occasione di conoscere un commerciante di tappeti iraniano, e così, con il suo aiuto iniziai ad approfondire questo settore, principalmente per i manufatti dell’800.

Durante le mie visite a mercatini antiquariali, conobbi un ragazzo inglese che vendeva Mosaici Minuti Romani, conosciuti come “micro mosaici”, manufatti realizzati a Roma tra la fine del ‘700 e la fine dell’800. Questi mosaici venivano realizzati in smalti vetrosi dai “sanpietrini romani” (artigiani-artisti che curavano i mosaici della Basilica di San Pietro) come souvenir per i turisti del Gran Tour, oggetti di grande fascino! Iniziai a studiare questo settore di gioielleria popolare e naturalmente iniziò la “grande caccia”! In 28 anni metto insieme una collezione di circa 80 pezzi, che verrà pubblicata su un testo realizzato da un Maestro dello Studio del Mosaico Vaticano.

Nel 1984, mi capita di acquistare una raccolta di francobolli e oggetti di altra natura, ed in una busta trovo due denari repubblicani romani, il primo contatto con la numismatica! Come mia abitudine iniziai ad approfondire la conoscenza di questa materia, ma la cosa non mi prese molto e così abbandonai……. Purtroppo!

Nel 1989 rientro a Roma, nei quadri dirigenziali della Compagnia e quindi per mancanza di tempo, sono costretto a ridurre i miei interessi collezionistici, limitandomi alla gemmologia che nel 2005 si concretizza nel Diploma di Gemmologo Europeo, dopo un anno e mezzo di corsi, e due esami (da brivido!).

Avendo lasciato la Compagnia nel 2004, inizio la professione di Perito Gemmologo, occupandomi di certificazione di qualità e di stime, e pare strano, ma è proprio qui che inizia la mia avventura numismatica.

Occupandomi di stime, più di una volta mi è capitato di valutare beni ereditari costituiti da gioielli e monete d’oro, le così dette “monete di borsa”. Ma nel 2009 mi capitò una raccolta di monete di borsa ed un insieme di monete di poco conto, tra le quali c’erano due denari di Federico II, che il committente mi regalò.

Da queste due monetine è iniziato tutto.

Ho cominciato a studiare la monetazione dell’Italia Meridionale, dai Normanni agli Angioini, e navigando sul web ebbi modo di conoscere uno studioso e collezionista di Reggio Calabria che mi mise a disposizione i doppioni della sua collezione e iniziai a studiare anche la monetazione bizantina per le zecche siciliane. Nel 2011 entrai nel Forum e qui conobbi @carlino che si occupava dell’aggiornamento e dello sviluppo del Catalogo; iniziai a collaborare con lui per le Zecche dei Principi Normanni dell’Italia Meridionale, come amministratore delle categorie Amalfi, Capua e Salerno; nonché per la monetazione della Siciliacome amministratore delle categorie Roberto il Guiscardo, Ruggero I e Ruggero II. 

Un’altra conoscenza sul Forum, @vox79, (Vincenzo Contreras) mi permetterà di approfondire la conoscenza della monetazione medioevale dell’Italia Meridionale e di essere con lui coautore di un articolo su Panorama Numismatico.

Come si sa l’appetito vien mangiando, e cominciai a allargare i miei interessi alla monetazione borbonica e poi a quella del Regno d’Italia e dello Stato Pontificio ed ultimamente alla monetazione USA.

Nel 2016, faccio la domanda alla CCIAA per essere inserito nei ruoli Periti ed Esperti, nella categoria Preziosi, e, quasi per scherzo, (e forse con una certa presunzione!), anche nella categoria Numismatica e a Settembre mi ritrovo Perito Numismatico.

Devo dire che lo studio di questa Scienza (ho più libri di numismatica che monete!) è stato veramente appassionante, ancora più della filatelia, e ho un grande rammarico: “Perché quei due denari romani non mi hanno contagiato subito?!” sarebbe stata tutta un’altra storia!

Benvenuto intanto Claudio, ti ringraziamo di questa bellissima testimonianza che denota un cammino decisamente personale e importante che ti fa sicuramente onore !

Mario

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