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Catalogo


aratro

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Supporter

Volevo sapere se qualcuno di voi ha o ha mai visto questo catalogo sui regni crociati:

Coins of the Crusader States - II ed A.G. Malloy.

Potete darmi qualche informazione?

Grazie in anticipo.

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Supporter

Grazie Piergi per l'info.

Sono tentato dal provarlo.....

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  • 2 settimane dopo...

Il Malloy e' un catalogo molto comprensivo dedicato alla monetazione delle crociate, monetazione variegata e complessa che conta diversi principati e autorita' emittenti.

Le descrizioni sono sintetiche e non ci sono moltissime note ma e' completo di valutazioni e illustrazioni (a disegno nel testo, ma con parecchie tavole di foto alla fine del volume). E' un tipico manuale di tipo anglosassone/americano prgamatico e di agevole consultazione.

Un'opera recente piu' descrittiva e' la pubblicazione della Royal Numismatics Society di Metcalf : Coins of the Crusades and the Latin East, london 1995), molto valida e aggiornata ma senza valutazioni.

numa numa

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Il Malloy mi è arrivato ieri. Ad un primo squardo non mi sembra niente male, compresa una gran bella introduzione storica al periodo.

Descrizioni è vero sintetiche, ma ci sono pure le varianti. I disegni li ritengo fatti bene. Purtroppo non ho visto nemmeno qui, e credo non ci siano, riferimenti alla rarità dei pezzi, cosa che renderà un po' difficile orientarsi in una nuova collezione.

Per curiosità avete idea se sono monete sufficientemente reperibili oppure se si va su collezioni molto di nicchia?

ciao

a tutti

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Direi che vi e' una discreta disponibilita' di monete del periodo Crociato sul mercato e, tranne alcune particolari rarita' (come i bisanti di elettro o l'agnus dei) direi a dei prezzi relativamente accessibili.

Buona ricerca,

numa numa

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Ciao Aratro,

visto che ti stai appassionando dei Crociati, eccoti un follis di Tancredi, battuto ad Antiochia nel 1104 - 1112

Nella raffigurazione del Diritto, Tancredi sembra indossare un turbante

Malloy 4a

numa numa

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Nella raffigurazione del Diritto,  Tancredi sembra indossare un turbante

194301[/snapback]

Putroppo non ricordo il passo esatto, ma nell'opera del Runciman (Storia delle Crociate) si afferma con certezza che Tancredi ad Antiochia battè moneta che lo rappresentava con il capo avvolto in un turbante. Con grande scandalo dei cavalieri che giungevano dall'Europa negli anni successivi, per i quali ciò era segno di pericolosa mescolanza con gli infedeli. Quei cavalieri erano probabilmente animati da uno zelo religioso (ovvero un fanatismo) molto più spinto di quello dei principi normanni della I crociata i quali, prosaicamente, desideravano soprattutto costruirsi un regno oltremare, cosa che in patria era loro preclusa e che gli riuscì a spese sia dei Turchi, cui tolsero Antiochia ed Edessa, sia dei Bizantini a cui tali territori avrebbero dovuto essere restituiti secondo il patto stretto con Alessio Comneno.

Ciao, P. :)

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Grazie, Paleologo, per l'interessante citazione

All'epoca vi era molta mescolanza tra le due parti (non poteva essere altrimenti).

Ne troviamo testimonianza anche in altri esempi numismatici.

Questo bisante, coniato riprendendo il modello del dinar arabo, porta in bella evidenza una "croce cristiana" circondata dalla legenda araba!

Perfetto esempio, ancora una volta della potenza del piegarsi della ragione di Stato (o meglio di Credo) alle leggi dell'economia ove per essere accettata una moneta doveva rispettare certi modelli (il dinar era accettata universalmente per gli scambi nella regione) ai quali occorreva uniformarsi al di la' pena il restare esclusi dagli scambi.

Parimenti abbiamo visto (postato nella rubrica delle bizantine) l'esempio dei follis battuti dagli arabi nel VII secolo che imitavano perfettamente quelli bizantini, accettati universalmente, con al rovescio il simbolo cristiano della croce, solo modificato in una specie di palloncino per ottemperare alla severa legge islamica)..

numa numa

post-4253-1170147422_thumb.jpg

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Molto bella numa la moneta che hai postato. Ma per "bisante" non si intendeva forse specificamente l'iperpero bizantino scodellato? Oppure era un termine generico per indicare le monete d'oro?

Grazie, P. :)

PS. Mi faccio una domanda e mi do una risposta, come direbbe qualcuno. Cito dal SITO del mitico roth37, ben noto a questo forum:

Il Bisante o Iperpero (da Byzantion, moneta di Bisanzio) era in origine una moneta d'oro coniata dagli Imperatori di Costantinopoli: e per questo era detta anche Iperpero o Perpero che in greco vuol dire letteralmente "infuocato", "purgato dal fuoco" con chiara allusione alla fusione ed alla distinzione tra l'oro e gli altri metalli. Questa denominazione venne estesa poi a tutte le monete auree in genere.

Ciao, P. ;)

Modificato da Paleologo
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  • ADMIN
Staff
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Questa interessante domanda ci porta ad una questione di fondamentale importanza, come venivano indicate, all'epoca della loro circolazione, le monete che oggi collezioniamo ?

Se per alcune e' abbastanza evidente e chiaro (il fiorino, il grosso, etc.) per altre non lo e' per nulla, e diversi nomi vengono citati nei documenti notarili a noi rimasti, anche se si riferiscono a nominali identici o assai simili (quindi, a desempio, i denari venivano chiamati "turonenses" o provisini a seconda della loro provenienza, Tours, etc. anche se le differenze di peso e fino non erano cosi' marcate). Chi abbia consultato uno dei trattati di mercatura pervenutici (Pegolotti, ad esempio) non puo' non meravigliarsi della quantita' infinita di nomi attribuiti alle monete in circolazione all'epoca bizantina. Citero' un solo esempio, in alcuni documenti notarili bizantini si parla "Manuelati" riferendosi agli Aspron Trachy di Manuele Comneno (1143-1180), mentre sarebbe stato piu' logico riferirsi al termine Aspron che indicava il tipo di quella moneta.

La descrizione di Lamonetapedia (ripresa da Wikipedia) si riferisce al termine generico "bisante" per indicare monete d'oro di epoca bizantina.

Oggi i numismatici (dico i numismatici, non i Crociati al tempo delle crociate) disti nguono due tipi di bisanti :

quelli cosidetti saracenati (come quello illustrato nel mio precedente post) con legenda araba, ed i bisanti di elettro emessi sotto i re Lusignani a Cipro nel XIV secolo e facenti parte anch'essi ovviamente delle coniazioni cosiddette dei crociati, che riprendono i tipi della monetazione bizantina del XII secolo

Lascio a voi decidere quali sono quelli piu' intriganti..

numa numa

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