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Asti - Forte bianco (mezzo grosso) di Giovanni I Paleologo - var. inedita


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Buongiorno a tutti!
Vorrei presentarvi una nuova moneta inedita per Asti, questa volta di Giovanni I (II) Paleologo.
Nel Corpus vengono riportate 5 varianti, questa finora non l'ho trovata segnalata in nessun testo. Simile alla CNI 4 (presenta una rosetta nella legenda), questa presenta la stessa rosetta anche sopra lo scudo, inoltre che sappia io è l'unica in cui c'è scritto MARCHIO e non MARCHO. Nella seguente immagine tratta dal CNI l'ho indicata come variante 6.
 

 

2028636406_Mezzogrosso-Riassunto.thumb.jpg.e2c73202c97aa0cb2b0c0f50d5e3815a.jpg

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Modificato da adolfos
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direi che anche lo scudo è diverso con un rettangolo, incorniciato, sopra un triangolo.

Modificato da dux-sab
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22 minuti fa, dux-sab dice:

direi che anche lo scudo è diverso con un rettangolo, incorniciato, sopra un triangolo.

 Si, è vero, assomiglia un pochino di più all'illustrazione n.2 del Promis, anche per l'interno della parte superiore (rettangolo) che non è riempita da linee oblique ma da una serie di globetti.  Dal punto di vista ponderale, per l'intera tipologia mi sembra più corretta la classificazione adottata da Bobba & Vergano come Forte bianco, anziché mezzo grosso (che all'epoca dovevano essere di poco inferiori ai 2 g), specialmente se confrontato, per esempio, con il Forte bianco di Teodoro II Paleologo per Chivasso.

Modificato da Luca_AT
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Osservando con maggiore attenzione le immagini del forte bianco ho provato a ricostruire gli spazi delle lettere mancanti.. e tra le due parole ho notato un + che prima mi era sfuggito. L'ho cerchiato in giallo nella seguente immagine..  è la stessa interpunzione usata anche nella variante CNI 2!

Croce.jpg.61e806bf7288476f256fc1b6090160c9.jpg

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Buongiorno,
stando a quanto scritto da Luca Gianazza sulla monetazione in Monferrato, con Giovanni I Paleologo (1338-1372) le monete si avvicinano in maniera marcata, sul piano tipologico oltre che su quello del valore, alle emissioni della zecca di Milano. Vengono prodotti in officine diverse pecchioni (pegioni da 18 denari), ambrosini (varie attribuzioni di valore), sestini (sesini da 6 denari) e denari.
Asti venne occupata da Giovanni I Paleologo in due periodi differenti: la prima occupazione (1339 - 1342) e la seconda (1356 - 1372). Le monete emesse ad Asti sono riconducibili al secondo periodo, ma non si deve pensare ad Asti come ad una zecca del Marchesato di Monferrato: i Paleologi vi coniarono moneta in modo estemporaneo, in occasione del loro possesso della città, sviluppando la loro monetazione anche presso un'altra officina (prima Chivasso ? e dal secondo quarto del XV sec. a Casale).  Ad Asti vennero emessi SESINI anonimi secondo il sistema milanese (per il Promis, forti e bianchetti anonimi secondo il sistema sabaudo). 
 

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