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Inviato

Già che siamo in tema di Sicilia, vi posto un acquisto di novembre. In sala da Bolaffi c’è stata un po’ di bagarre, ho dovuto superare la base non di poco per potermela aggiudicare.

 

Vittorio Amedeo II

grano 1719

ex coll. Denina, asta Bolaffi 29 nov. 2018

MIR 902

 

Vi lascio alle foto di Bolaffi e ai commenti, sono curioso di sapere la vostra in merito a questa controversa coniazione.

N.

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  • Mi piace 3

Inviato

Concordo con Biagio la fattura dello scudo e dei caratteri mi fanno pensare a un falso d'epoca.

  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, blaise dice:

@niko_

Come ti dissi quando ci siamo incontrati a ritirare le monete per me è un falso d'epoca. 

blaise

Ciao Biagio,

Grazie per il tuo messaggio. Mi ricordo di quel che mi hai detto! Effettivamente i rilievi abbozzati (seppur coniata... certamente non ottenuta per fusione) indicherebbero una certa approssimazione nell’esecuzione e si potrebbe propendere per un falso d’epoca (anche se... a che pro falsificare un anno inesistente?). Abbiamo comunque un’emissione dubbia ad opera di non si sa chi. Senza considerare che la Sicilia era già stata occupata dagli spagnoli dal 1718 e dal 1719 era già sotto dominio asburgico, nonostante VAII prenda effettivo possesso della Sardegna solo dal 1720 (non dimentichiamoci però anche le emissioni col titolo di Re di Sicilia del 1722... certamente il cambio non gli era andato giù)

 

N.


Inviato

Mi sono gia ' capitati altri falsi di monete sabaude con millesimi "impossibili " per esempio um 6 soldi di C.E.

 


Inviato

Io molto tempo indietro non ricordo dove avevo letto che se un falsario in una moneta metteva un qualcosa di diverso dall'originale come in questo caso la data inesistente, se il falsario veniva catturato la pena poteva essere un pochino più lieve.Io nel regno d'Italia ho diverse monete con date inesistenti.

Blaise

  • Mi piace 1

Inviato

Vi ringrazio.

Sul cartellino ho scritto “falso d’epoca?”

Interessante nota Biagio! 

N.


Inviato

Mi ricordo Caro Biagio che un illustre collezionista sabaudo anni fa pagò cara la stessa moneta e ritenne oggettivamente autentica la stessa come andò a finire ? Aspetto la fine della storia o il proseguimento [emoji4]


Supporter
Inviato

Nonostante la monetazione di Palermo non sia il massimo come qualità di conio in questo caso l'impronta sembra parecchio approssimativa, propendo anche io per il falso..

Poi come dare torto a Biagio ...

:)

 


Inviato (modificato)

Interessante anche notare come su questa moneta ci siano le sigle di Don Calcerano (DD AC) mentre al R/ manchi il TS o il CP.

Vi riporto una nota del catalogo Artemide XXXII:

L'estrema rarità è dovuta al fatto che il 30 giugno 1718 il marchese di Leida, a capo delle truppe spagnole occupò Palermo; il conte Maffei con l'esercito dei Savoia si ritirò nella Sicilia orientale fino al maggio 1719. E' pertanto possibile che questa moneta possa essere stata coniata in una zecca della Sicilia orientale.

N.

Modificato da niko

Inviato

[emoji4]


  • 2 settimane dopo...
Inviato

A meno che si tratti di un inedito...

Per questi grani la conservazione latita sempre, quindi non guarderei troppo la stato conservativo quasi la regola..

Teniamo anche conto che i coni venivano sfruttati sino allo sfinimento degli stessi, infatti alcuni tondelli appena battuti mostravano già grandi limiti conservativi, se poi ci mettiamo il lavoro svolto del tondello, il tempo, e le condizioni...

Forse...

Ciao Niko mi ricordo quando si discorreva di questi nominali bei tempi, vedo che continui imperterrito sulla tipologia...

Ciao

Eros 


Inviato
Il 17/7/2019 alle 03:29, eracle62 dice:

A meno che si tratti di un inedito...

Per questi grani la conservazione latita sempre, quindi non guarderei troppo la stato conservativo quasi la regola..

Teniamo anche conto che i coni venivano sfruttati sino allo sfinimento degli stessi, infatti alcuni tondelli appena battuti mostravano già grandi limiti conservativi, se poi ci mettiamo il lavoro svolto del tondello, il tempo, e le condizioni...

Forse...

Ciao Niko mi ricordo quando si discorreva di questi nominali bei tempi, vedo che continui imperterrito sulla tipologia...

Ciao

Eros 

Ciao Eros,

che bello rileggerti! Ti ringrazio per il commento ma ci sono effettivamente degli elementi di diversità rispetto alle emissioni degli anni precedenti (meno sulle legende - sempre approssimative- più sulle impronte), l’ipotesi del falso d’epoca potrebbe anche reggere... ma mai dire mai, potrebbe anche essere un’emissione di emergenza, come scrive Artemide... il dubbio rimarrà.

 

(eh si, ho continuato con la monetazione del periodo siciliano di VAII... ?)

 

A presto,

N.


Inviato
Il 18/7/2019 alle 19:23, niko dice:

Ciao Eros,

che bello rileggerti! Ti ringrazio per il commento ma ci sono effettivamente degli elementi di diversità rispetto alle emissioni degli anni precedenti (meno sulle legende - sempre approssimative- più sulle impronte), l’ipotesi del falso d’epoca potrebbe anche reggere... ma mai dire mai, potrebbe anche essere un’emissione di emergenza, come scrive Artemide... il dubbio rimarrà.

 

(eh si, ho continuato con la monetazione del periodo siciliano di VAII... ?)

 

A presto,

N.

La numismatica è bella anche per questo, ogni giorno può essere quello buono, e le certezze a volte...

Quando vuoi passa che mi fa sempre piacere rivederti avvisami prima.

I Grani li ho sempre amati facendo anche Palermo da sempre..

Come potrei non condividere certi amori..

Caio Niko

 

  • Mi piace 1

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Per quel che vale, per me è assolutamente autentica.


Inviato

Autentica.


Inviato (modificato)

Nel libro "Appunti numismatici 2019" edito dal circolo numismatico romano laziale, ho pubblicato un mio lavoro relativo alla moneta da un grano coniata in Sicilia.

Allego la pagina iniziale e quelle relative alla moneta da un grano coniata nel 1719 da Vittorio Amedeo II

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Dove scrivo che la moneta datata 1719 è stata coniata dai piemontesi a Siracusa. La fattura grossolana è dovuta al fatto che sia il conio e sia la moneta sono stati realizzati con mezzi di fortuna.

Chi ci suggerisce questa chiave di lettura? Antonino Della Rovere su Memorie storiche ed economiche sopra la moneta bassa di Sicilia del 1814.

Allego le pagine del libro dove Della Rovere scrive su questa moneta

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Per me la moneta è autentica

Antonio

Modificato da carlino
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  • 1 anno dopo...
Inviato (modificato)

Ho appena acquistato un esemplare di questo millesimo sempre piu' convinto che sia un falso d'epoca .  Purtroppo le memorie di Antonino Della Rovere , scritte un secolo dopo e quindi non di prima mano , parlano genericamente di monete in bronzo battute durante gli assedi di Messina e Siracusa nel 1718 e 1719 (quali ? ) ma non citano alcuna fonte a supporto.

Modificato da piergi00

  • 9 mesi dopo...
Supporter
Inviato

Propendo anche io per una moneta ossidionale coniata a Siracusa durante l'assedio del 1719. Naturalmente, ad ora, non si hanno fonti di prima mano e si può ragionare solo per ipotesi.

Se, come pare, ebbe luogo un assedio a Siracusa fino al 1719 è assolutamente probabile (ma non dimostrabile oltre ogni ragionevole dubbio) che l'autorità  militare emettesse moneta in nome dei Savoia. Il grano era la moneta più comune e più diffusa e certamente quella di cui vi era più neccesità nel commercio minuto. Argento e oro non erano stati coniati negli anni precedenti (salvo monete rarissime coniate probabilmente per scopi celebrativi e distribuite al popolo o ai nobili in occasioni particolari). 

Sono noti vari esemplari del grano 1719. Potrebbe essere utile fare uno studio dei coni e valutare le tecniche di coniazione.

Nel 1733 vennero coniate prodotte ossidionali a Siracusa , sempre in rame, con la tecnica della fusione. Immagino probabile che una coniazione ossidionale venisse coniata sempre con la stessa tecnica, ossia per fusione.


Inviato
Il 29/7/2021 alle 08:41, azaad dice:

Propendo anche io per una moneta ossidionale coniata a Siracusa durante l'assedio del 1719. Naturalmente, ad ora, non si hanno fonti di prima mano e si può ragionare solo per ipotesi.

Se, come pare, ebbe luogo un assedio a Siracusa fino al 1719 è assolutamente probabile (ma non dimostrabile oltre ogni ragionevole dubbio) che l'autorità  militare emettesse moneta in nome dei Savoia. Il grano era la moneta più comune e più diffusa e certamente quella di cui vi era più neccesità nel commercio minuto. Argento e oro non erano stati coniati negli anni precedenti (salvo monete rarissime coniate probabilmente per scopi celebrativi e distribuite al popolo o ai nobili in occasioni particolari). 

Sono noti vari esemplari del grano 1719. Potrebbe essere utile fare uno studio dei coni e valutare le tecniche di coniazione.

Nel 1733 vennero coniate prodotte ossidionali a Siracusa , sempre in rame, con la tecnica della fusione. Immagino probabile che una coniazione ossidionale venisse coniata sempre con la stessa tecnica, ossia per fusione.

Fusione? 


N.


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