Vai al contenuto
IGNORED

Il morbo infuria, il pan ci manca....


petronius arbiter

Risposte migliori

....sul ponte sventola bandiera bianca :(

Probabilmente oggi non si usa più, ma chi ha qualche annetto sicuramente ricorderà di aver studiato a scuola questa poesia, opera del padovano Arnaldo Fusinato che, per il resto, non ha lasciato grandi tracce nella letteratura italiana.

La vicenda narrata è quella della sfortunata sollevazione di Venezia del 1848, in appoggio al tentativo di unificazione dell'Italia iniziato (con prudenza e diffidenza) da Carlo Alberto.

L'antica Repubblica di San Marco aveva perso la sua indipendenza nel 1797 ad opera di Napoleone, ed era stata poi ceduta agli austriaci con il trattato di Campoformio; nel 1815 fu unita alla Lombardia per formare il Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1848, a seguito dei moti di Vienna, ed in concomitanza con quelli di Milano (le Cinque Giornate) anche Venezia insorse; la popolazione si concentrò in piazza san Marco per andare poi all'assalto dell'Arsenale e del palazzo del governatore, per far liberare i patrioti incarcerati.

Tra questi, Daniele Manin, imprigionato mesi prima perchè si temevano da lui e dai suoi seguaci atti sovversivi.

Liberato "per unanime volontà popolare" Manin fu posto a capo del governo provvisorio e, il 22 marzo 1848, portato in trionfo in piazza San Marco, dove fu proclamata la Nuova Repubblica Veneta di San Marco, di cui fu eletto presidente, come vedete nell'allegato.

petronius oo)

post-206-1170192478_thumb.jpg

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


petronius arbiter dice:
Manin fu posto a capo del governo provvisorio e, il 22 marzo 1848, portato in trionfo in piazza San Marco, dove fu proclamata la Nuova Repubblica Veneta di San Marco, di cui fu eletto presidente.

Gli austriaci, naturalmente, non erano d'accordo e cinsero d'assedio la città e la laguna.

I veneziani resistettero per quasi diciotto mesi, fino alla fine di agosto 1849, e non mancarono gli episodi di eroismo; furono infine piegati, oltre che dalle superiori forze austriache, da un'epidemia di colera (il morbo infuria) e dalla fame (il pan ci manca) :(

Il 27 agosto 1849 gli austriaci presero posseso della città semidistrutta, lo stesso giorno, Daniele Manin, Guglielmo Pepe e Niccolò Tommaseo (i capi della Nuova Repubblica) si imbarcarono per l'esilio, insieme a quei cittadini che non volevano tornare sotto il dominio austriaco.

Il 30 agosto il Maresciallo Radetzky entrò in città per assistere ad una messa solenne, celebrata dal Patriarca, per ringraziare Dio di aver restituito Venezia al legittimo sovrano <_<

Ma il vento sibila, ma l'ombra è scura,

ma tutta in tenebre è la natura:

le corde stridono, la voce manca...

sul ponte sventola bandiera bianca !

petronius

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


petronius arbiter dice:
....sul ponte sventola bandiera bianca :(

Probabilmente oggi non si usa più, ma chi ha qualche annetto sicuramente ricorderà di aver studiato a scuola questa poesia, opera del padovano Arnaldo Fusinato che, per il resto, non ha lasciato grandi traccie nella letteratura italiana.

ai miei tempi (Garibaldi :P ) la conoscevano tutti, e ne girava tra gli studenti una versione parodistica, che non posso citare per motivi facilmente comprensibili ... :lol: :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti


mmon dice:
ai miei tempi (Garibaldi  :P )....ne girava tra gli studenti una versione parodistica, che non posso citare per motivi facilmente comprensibili ...  :lol: :lol:

La conosco :lol: si usava anche ai miei tempi, di poco posteriori a Garibaldi :P

Vabbeh, torniamo a fare le persone serie e parliamo di cartamoneta, che è poi l'argomento di questa discussione :rolleyes:

Il Governo Provvisorio, dopo aver bandito i Banco-Zettel di Vienna (i biglietti austriaci che circolavano in tutto l'impero) deliberò l'emissione di una cartamometa, definita "moneta patriottica", garantita dai prestiti, dapprima volontari e poi forzosi, raccolti tra la popolazione.

Evidente il fine propagandistico del nome, scelto con la speranza di accendere i sentimenti dei veneziani e facilitare l'accettazione dei biglietti, che in effetti ebbero un'ottima accoglienza; a fine 1848 ne circolavano quasi 5 milioni.

Gli austriaci se ne ebbero a male <_< e una volta ripreso il controllo della città, nell'agosto 1849, non ammisero a rimborso la moneta patriottica :(

Le emissioni, tutte uniface, sono da 1, 2, 3 e 5 lire del 19 settembre 1848 e da 50 e 100 lire del 16 novembre 1848.

Al rovescio un bollo rotondo col leone di San Marco e, in contorno, "Controleria - 1848"; su alcuni biglietti appare la firma Barzilai, come in questo da 2 lire.

petronius :)

post-206-1170269175_thumb.jpg

post-206-1170269187_thumb.jpg

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ottimo Simone :D questa per ora mi manca, a Piacenza sabato scorso ho acquistato il 2 e 3 lire e, pezzo forte, un certificato del prestito volontario, che illustrerò nel prossimo post ;)

ciao.

petronius :)

Link al commento
Condividi su altri siti


'petronius arbiter dice:

un certificato del prestito volontario, che illustrerò nel prossimo post

Eccomi qua smile.gif

Per garantire la moneta patriottica il Governo Provvisorio di Venezia retto da Daniele Manin dapprima raccolse metalli preziosi da fondere in zecca, poi emise buoni di prestito, volontario poi forzoso, nei tagli da 100, 500, 1000 e 3000 lire.

I buoni davano diritto, oltre che alla restituzione del capitale, ad un interesse annuo del 5%.

I certificati del prestito volontario furono emessi con riferimento al decreto del 19 settembre 1848, con data 12 luglio 1849; quelli del prestito forzoso rimandavano al decreto 12 ottobre 1848 ed avevano la data del 17 agosto 1849.

I buoni sono stampati su carta filigranata, contornati da una decorativa cornicetta con fregi e puttini; in alto, il leone alato di San Marco, in basso le firme in facsimile di Daniele Manin e di Isacco Mauro Maragonato, ministro delle finanze del governo veneziano.

Così come la moneta patriottica questi buoni non furono rimborsati dagli austriaci dopo la presa della città; nel 1866, quando Venezia entrò a far parte del Regno d'Italia, i prestiti passarono al Debito Pubblico del Regno d'Italia nella sezione dei Debiti redimibili non inclusi nel Gran Libro - Debiti perpetui.

Nella foto il buono da 100 lire del debito volontario

post-206-0-64202400-1392585441_thumb.jpg

petronius cool.gif

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Petronius, grazie per avermi illuminato su questa cartamoneta del '48 di cui non sapevo niente ma che vedevo apparire a volte nel noto sito d'aste... ero curioso!

Ottimo lavoro.

:D

E poi Venezia è la mia preferita, perciò questa nuova conoscenza mi soddisfa ancor di più!

Modificato da rob
Link al commento
Condividi su altri siti


Petronius, grazie per avermi illuminato su questa cartamoneta del '48 di cui non sapevo niente ma che vedevo apparire a volte nel noto sito d'aste... ero curioso!

195440[/snapback]

Grazie anche da parte mia.

Intervento molto interessante.

Link al commento
Condividi su altri siti


rob dice:
Petronius, grazie

 

deus68 dice:
Grazie anche da parte mia.

Grazie a voi blush.gif

Per chiudere il discorso sulla cartamoneta utilizzata durante l'assedio del 1848-49 resta da citare la "moneta del Comune."

Purtroppo non ho immagini da mostrare sad.gif il commerciante (al convegno di Piacenza) da cui ho acquistato la moneta patriottica e il buono di prestito aveva anche questa, ma i prezzi partivano da 200€ (più di quanto ho pagato gli altri tre pezzi messi insieme) per finire con cifre a tre zeri per i biglietti più rari.....magari in futuro, chissà :rolleyes:

Il Governo Provvisorio si ritrovò ad avere un'eccedenza di cassa, grazie a una sovrimposta sugli immobili e una giacenza di sale e tabacchi, eccedenza che girò al Comune, che potè così mobilizzare una cifra superiore ai 25 milioni di lire attraverso l'emissione di biglietti intestati "Moneta del Comune di Venezia" avvenuta in due volte, nel 1848 e 1849.

I tagli sono da 0,50 lire correnti (due tipologie) 1 lira, 3 lire, 5 lire (due tipologie) 50 e 100 lire; questi ultimi due sono classificati R5.

A differenza della moneta patriottica gli austriaci ne consentirono il cambio anche se limitato al 50% del valore e contro "Viglietti del Tesoro" emessi nel frattempo dal Regno Lombardo-Veneto.

Riporto, per maggior chiarezza, l'estratto delle condizioni di resa imposte alla città, riguardanti la cartamoneta.

"Nella circostanza che attualmente circola esclusivamente in Venezia una massa di carta monetata, di cui non potrebbe essere spogliata la parte più povera della numerosa popolazione senza gravissimi inconvenienti per la sua sussistenza, e nella necessità inoltre di regolare questo oggetto prima dell’ingresso delle II.RR. truppe, resta disposto che la carta monetata che si trova in giro sotto la denominazione di carta comunale, viene ridotta alla metà del suo valore nominale, ed avrà corso forzato soltanto in Venezia, Chioggia e negli altri luoghi compresi nell’Estuario per l’accennato diminuito valore, fino a tanto che d’accordo con il municipio veneto sarà ritirata e sostituita, il che dovrà aver luogo in breve spazio di tempo.

L’ammortizzazione poi di tal nuova carta dovrà seguire a tutto peso della città di Venezia e dell’Estuario suddetto, mediante la già divisata sovrimposta annua di centesimi 25 per ogni lira d’estimo e con quegli altri mezzi sussidiari che gioveranno ad affrettare l’estinzione.

In riguardo di questo aggravio non saranno inflitte multe di guerra e si avrà riguardo per quelle che furono già inflitte ad alcuni abitanti di Venezia relativamente ai loro possessi in terraferma.

In quanto poi alla carta denominata patriottica, verrà totalmente ritirata dalla circolazione, nonché gli altri titoli di debito pubblico in progresso alle opportune determinazioni."

ciao.

petronius cool.gif

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • ADMIN
Staff
"Storia dell'assedio di Venezia"

Stampato a Venezia nel 1850 (cioè l'anno seguente alla fine dell'assedio), senza il nome dell'autore (per ovvi motivi, credo  :ph34r: )

Veramente il nome c'e': Nicoló Foramiti

Editato in quanto da rapida scorsa del testo si vede bene che e' anti-rivoluzionario

Link al commento
Condividi su altri siti


"Storia dell'assedio di Venezia"

Stampato a Venezia nel 1850 (cioè l'anno seguente alla fine dell'assedio), senza il nome dell'autore (per ovvi motivi, credo  :ph34r: )

Veramente il nome c'e': Nicoló Foramiti che poi sia quello reale in effetti viene da dubitarne :)

195865[/snapback]

Giuro che non l'ho visto :P

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 anno dopo...

Era un pezzo che non tornavo da voi, non è accaduto per caso: Schicksal, destino, scrivo sulla storia dell'Ultimo Carnevale di Venezia, quello del 1797.

Riattivo una discussione forse "superata", con grande emozione. Se va in porto l'iniziativa - come sempre non mi sbilancio a caso - per la prossima festa della Sensa, complice la ricostruzione del Bucintoro del III millennio, Lepanto2007 nella sua asburgica versione di Maximilian von Jakomatz, Kapitän zur See della Kaiserliche u. Königliche Marine sulla fregata "Donau", ormeggiata davanti a Piazza San Marco a fine agosto 1849, parlerà di storia e numismatica sullo stesso selciato dove si fermava il doge di Venezia per lo "Sposalizio sul mare" - 3/4 maggio 2008.

La storia "dopo" la caduta della Dominante è molto incerta e poco esplorata: beh, io ci sono coinvolto in prima persona . . . da quando un mio antenato, non del tutto virtuale, arrivò a Venezia per esplorare le possibilità di alleanza tra Venezia e gli Asburgo: finì . . . che chiunque voglia accedere a una rappresentazione storico-teatral-numismasmatica, nostri dibattiti inclusi non ha che da contattarmi.

Sciavo delle Loro 'Lustrißime Exelenze

Maximilian v. Jakomatz

P.S.: a casa mia, la poesia di Fusinato, finisce così poichè è dedicata a mia madre, Caterina Aurora Mocenigo, morta in esilio a Stampalìa in Grecia nel 1805.

"Raminga ed esule in suol straniero,

vivrai, Aurora, col tuo forestiero;

vivrete per sempre nel tempio del core,

assieme al ricordo del vostro amore.

Ma il vento sibila, ma l'onda è scura,

ma tutta in tenebre è la natura:

il canto cessa, la voce manca . .

sul ponte sventola bandiera bianca!

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Grande Petronius per l'ottima discussione! :) Me l'ero persa. Meno male che c'è Lepanto che l'ha rispolverata :D

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 4 settimane dopo...

Io ho alcune monete patriottiche (si, abito a Venezia :D) potete darmi le valutazioni nel post che ormai ho aperto qui sotto?

(purtroppo non avevo visto questa discussione :( )

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 anno dopo...

Riapro questa discussione per mostrare, visto che non era ancora stato fatto, il biglietto da 100 lire, acquistato ieri al Bopfhilex.

Dimensioni e grafica sono decisamente diverse da quanto presentato finora.

ilbx2a.jpg

petronius :)

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


mamma mia che bella questa discussione mi rendo conto che non so proprio niente di storia della cartamoneta grazie petronius chissa quando potro anche io dire qualcosa su queste banconote a me ancora sconosciute B)

Link al commento
Condividi su altri siti


Riprendendo questa discussione mi sono accorto che non era stato ancora presentato il biglietto da 1 lira....rimedio subito :)

Poi, naturalmente, manca quello da 50 lire, il più raro, che non ho ancora in collezione.

Mi accontenterei di trovarlo anche in conservazione "andante", come il 100 lire, ma sabato scorso al Bophilex tutti quelli che ho visionato erano FDS o quasi, con un prezzo dai 200 ai 250 euro, cifra che in questo momento ritengo eccessiva....aspetterò qualche buona occasione :rolleyes:

petronius B)

post-206-1258579736,42_thumb.jpg

post-206-1258579748,79_thumb.jpg

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 3 anni dopo...

Riprendendo questa discussione mi sono accorto che non era stato ancora presentato il biglietto da 1 lira....rimedio subito smile.gif

Poi, naturalmente, manca quello da 50 lire, il più raro, che non ho ancora in collezione.

Mi accontenterei di trovarlo anche in conservazione "andante", come il 100 lire, ma sabato scorso al Bophilex tutti quelli che ho visionato erano FDS o quasi, con un prezzo dai 200 ai 250 euro, cifra che in questo momento ritengo eccessiva....aspetterò qualche buona occasione :rolleyes:

petronius cool.gif

Allora Petronius, ho da proporti questa curiosità di cui non so cosa sia e ne a che funzione potesse assolvere. L'immagine è quella del 2 lire della monetazione Patriottica di Venezia ma stampato su carta diversa, con colori diversi e con bordo, e recante un timbro a stampa in alto a sinistra che dice così:"Comitato........zia del Risorgimento - Roma -". Ne sai qualcosa: che cosa potrebbe essere.

post-32710-0-23718500-1357151076_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.