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Che valute si usano a bordo delle portaerei


ART

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In questa discussione parlerò delle valute in uso a bordo delle portaerei delle marine di tutto il mondo. A questo punto mi sembra già di percepire i pensieri che si levano nell'àere sull'ali dotate, come quelli del coro degli schiavi ebrei nel Nabucco di Verdi:

«Che valuta si usa a bordo delle portaerei? Chi se ne frega, e poi saranno quelle dei paesi delle portaerei, no?»

«Che strano questo ART... sapevo che non era troppo normale ma adesso non c'è più bisogno di conferme»

«Ma tu guarda 'sto [censura], 'sto pezzo di [censura], apre thread assurdi e inutili. E' proprio un [censura

La spiegazione è che questo thread è un pretesto per parlare di armamenti, argomento di cui m'intendo e di cui mi rilassa discutere. Ho pensato di associarlo in qualche modo alle monete/banconote per renderlo più attraente e calzante col forum, e poi non si sa mai che seguendolo si scoprano cose interessanti. 

 

Per cominciare un po' di teoria sintetica. Le portaerei sono una tipologia di navi da guerra possedute da poche marine del pianeta, in quanto costose e non facili da gestire. Non sono tutte uguali ma si dividono in varie categorie in base alla funzione esatta che svolgono, al modo in cui sono progettate nonchè al tipo di mezzi che imbarcano.

La prima distinzione fondamentale è fra portaerei e incrociatore portaerei. Entrambe sono unità con un vasto ponte da cui possono decollare cacciabombardieri, URAV (droni da ricognizione), UCAV (droni da bombardamento) ed elicotteri, ma la prima ha la sola funzione di trasportare gli aeromobili al seguito della squadra navale e dispone dell'armamento minimo indispensabile alla difesa ravvicinata e/o a corto raggio (quella a medio raggio, a lungo raggio e d'area è compito delle altre navi), mentre il secondo è una nave da combattimento autonoma e pesantemente armata di cui i caccia costituiscono uno dei sistemi d'arma.

Seconda distinzione fondamentale, la principale al giorno d'oggi, è quella fra portaerei CATOBAR / portaerei STOBAR (comunemente chiamata convenzionale) e portaerei STOVL. Le prime due sono grandi unità che imbarcano aerei leggermente modificati per permettergli di operare dalle navi, mentre la terza è più piccola e in grado di operare solo con aerei STOVL (a decollo corto e atterraggio verticale) appositamente realizzati con questa caratteristica, in origine o sviluppando varianti dei modelli convenzionali. Esiste poi una categoria di navi che non sono classificate formalmente come portaerei pur essendolo di fatto: alcune delle unità da assalto anfibio. In generale sono di vari tipi ma la maggior parte ha un ponte volo da cui certe possono utilizzare solo elicotteri e altre anche aerei STOVL. Esiste infine una loro particolare via di mezzo, quelle costruite come portaelicotteri ma trasformabili all'occorrenza in portaerei STOVL dopo alcune modifiche non impegnative.

 

Premesso ciò passiamo al primo caso: il bath thailandese.

Il bath thailandese si usa a bordo della portaerei CVH-911 Chakri Naruebet, ammiraglia della Kongthap Ruea Thai (Marina Reale Thailandese), visibile in secondo piano nella foto. Quella in primo piano invece era la portaerei spagnola R-11 Príncipe de Asturias, ex-ammiraglia dell' Armada Española, da cui la Chakri Naruebet deriva. Quando nel 1992 i thailandesi commissionarono la costruzione della Chakri Naruebet alla Spagna non poterono pagarla in bath ma dovettero farlo in dollari USA. I bath non poterono essere usati nemmeno per pagare agli USA gli aerei da imbarcare sulla nave, gli AV-8S Harrier in servizio fino al 2006. Questi erano una delle versioni modificate del caccia britannico STOVL Sea Harrier, utilizzato per il CAS (supporto aereo ravvicinato alle truppe di terra), sviluppate dagli USA per le unità anfibie dei Marines.

Da ciò si può desumere senza ombra dubbio che il bath thailandese non è una valuta pregiata.

 

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Scusa @ART l'argomento potrebbe essere anche interessante , ma non capisco l'aggancio monetario finale sull'acquisto delle navi/aerei: tutte le transazioni internazionali vengono effettuate in valuta pregiata come dollaro USA o € o sterlina inglese (al massimo Franco Svizzero e poco altro).

Bisogna poi tenete presente che sulla nave i militari a bordo non dovrebbero neppure usate la moneta in quanto è tutto spesato o al limite usano una specie di buoni per pagare beni/servizi extra/fuori contratto.

Semmai vengono dotati ( o forse si devono dotate da soli, dipende dai contratti) di un gruzzolo in monete dei Paesi nei quali la nave fará scalo programmato (negli scali nei porti di Paesi non programmati ció non è possibile). Ma questo avviene anche per il personale militare dislocato in basi militari in Paesi stranieri.

Pensiamo alle basi USA dislocate nel mondo, o a quelle Britanniche, o anche ai nostri soldati in missione all'estero.

PS. : "parlare di armamenti, argomento di cui m'intendo e di cui mi rilassa discutere" . @ART parlare di armi può essere interessante, istruttivo, perfino avvincente per alcuni, ma è un po' preoccupante affermare che ciò sia un modo per rilassarsi ..... Non oso pensare ad un argomento che ti faccia agitare .....?

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Il 21/1/2020 alle 00:53, ARES III dice:

 ma non capisco l'aggancio monetario finale sull'acquisto delle navi/aerei

Era una battuta, naturalmente 256.GIF

 

Il 21/1/2020 alle 00:53, ARES III dice:

Bisogna poi tenete presente che sulla nave i militari a bordo non dovrebbero neppure usate la moneta in quanto è tutto spesato o al limite usano una specie di buoni per pagare beni/servizi extra/fuori contratto.

In realtà a volte usano anche moneta comune per scommesse fra commilitoni e acquisti di prodotti "vietati". Ma non importa perchè comunque è parte del pretesto per parlare di armi 256.GIF

 

Il 21/1/2020 alle 00:53, ARES III dice:

Non oso pensare ad un argomento che ti faccia agitare .....?

Pensa che a volte la sera guardo i film d'orrore per farmi venire sonno.

Modificato da ART
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