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DE GREGE EPICURI

A BG ho comprato una bella moneta,che vi mostro. E' spagnola, di Ercavica, città della Tarraconensis in posizione centrale, presso il Tago. Pesa 13,03 g. Al D il ritratto di Caligola a sinistra, con la scritta: (C CAESAR) AUG GERMANICUS IMP.  Al rovescio, un toro verso destra e numerose scritte: MUN (=municipium) ERCAVICA, e nel giro: II VIR C TER SURA  (L LC GRACILE). Heiss 173, 8 e Cohen 242, 48; c'è anche nel Sear, ed è la n. 375.

Non ho mai capito se questi magistrati riportati sulle monete ispaniche (duoviri, in questo caso) siano specificamente "monetari", un po' come a Roma, o abbiano funzioni più complesse. Altro quesito ricorrente è quello dei municipi; che cos'erano esattamente in questo periodo, e quali diritti comportavano per gli abitanti? Aulo Gellio sostiene che nel 1° secolo nessuno sapeva più dire quale fosse lo statuto dei municipi nell'età repubblicana. In Italia, molto spesso agli antichi municipi era riconosciuta la cittadinanza latina; però ai magistrati e senatori locali era concessa di solito quella romana. Sicuramente il termine MUNICIPIUM indicava che in parte venivano mantenute le più antiche norme e consuetudini locali; ma probabilmente le cose erano molto varie, da luogo a luogo. La Spagna poi ha conosciuto un insediamento romano molto lento e combattuto, con resistenze e rivolte e guerre molteplici, spesso represse con grande durezza e crudeltà, anche prima della guerra di Sertorio.

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Modificato da gpittini
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Inviato (modificato)

Sei un cacciatore di chicche di prim'ordine!

Sul fatto della complessità di inquadramento dei municipia hai pienamente ragione, sinceramente ho provato più volte a leggere qualcosa in merito ma non ci ho mai capito più di tanto, vi è infatti la differenziazione tra municipi di diritto latino e romano, così come la questione dello status di colonia, ritenuto superiore a quello di municipio. Il punto di partenza potrebbe essere quello di definire il municipium come una comunità locale che ha un'amministrazione civica autonoma e che la conserva, sia che essa venga integrata completamente nella cittadinanza romana sia che goda solo della civitas sine suffragio. (Humbert, Municipium et civitas sine suffragio,1978). Questa è una definizione generica e risalente ai primi municipia, come ben sappiamo ciascuna annessione fu trattata in modo diverso e mon fu lasciato a tutte le entità locali il medesimo grado di autonomia. 

Da quanto ho letto il duumvirato era la magistratura suprema del municipio, a livello più basso vi era poi l'ediltà e prima ancora la questura. In certe località non si hanno duoviri ma quattuorviri, ogni cinque anni procedevano alla revisione dell'ordine dei decurioni e su quest'ultimo ricadeva l'onere di tutti i servizi municipali.

Sostanzialmente i duoviri non avevano la sola funzione di monetari ma erano molto di più.

Modificato da Rapax
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E che cavolo, ne hai a cassettate?? ? 

Non perdersi neanche un convegno da i suoi frutti!

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