Popular Post Arka Posted March 21, 2020 Popular Post Share #1 Posted March 21, 2020 Sulla falsariga della discussione che ho aperto nella sezione di Venezia, ho pensato di aprirne una anche qui riguardante le motivazioni e i modi per collezionare le zecche minori del Triveneto. Tra le motivazioni anche in questo caso c'è in primis un legame fortissimo con la storia locale. La maggior parte di questa collezione si colloca nel medioevo che nel nord-est è stato ricco di avvenimenti politici, bellici e sociali. Chi vive in una città del Veneto, del Friuli, del Trentino e del Sud Tirolo camminando trova ad ogni passo un pezzo di storia medievale. La struttura di molte città della zona è rimasta quella dell'epoca. Le mura circondano ancora molti di questi luoghi in ricordo delle lotte anche feroci che interessarono questi territori. E le monete ne sono una testimonianza viva. Il secondo aspetto che vorrei ricordare è quello artistico. E qui parliamo soprattutto delle zecche di Aquileia e Trieste. Le monete del periodo scodellato del XIII secolo sono tra le più belle rappresentazioni dell'arte incisoria in assoluto. Uniscono le doti artistiche italiche con quelle germaniche e danno luogo a piccoli capolavori. Un terzo aspetto da prendere in considerazione è la storia della politica monetaria. Questa è interessantissima nella monetazione di Francesco I da Carrara. Collezionando e studiando le sue monete si scoprono guerre monetarie, inflazione, corsi forzosi, imitazioni e altri trucchi che servivano al signore di Padova per finanziare le sue guerre con Venezia. Discorso simile si può fare per gli Scaligeri di Verona. Per quanto riguarda i modi di collezionare, ovviamente il primo è quello di collezionare le monete di una zecca. Nel caso di zecche che hanno emesso poche monete si può cominciare a raccoglire le varianti. E' una collezione molto specialistica, ma di grande soddisfazione. Poi si può collezionare una moneta per tipo. Ricordo che tutto il Triveneto era un'unica area monetaria e le monete di tutte le zecche circolavano in tutto il territorio, anche se alcuni piedi di riferimento erano differenti. Si può anche specializzarsi in un'unica moneta, ad esempio il grosso aquilino. La sua coniazione iniziò a Merano, ma ebbe enorme fortuna e molte zecche ne coniarono per conto proprio. E così via... Ovviamente ognuno poi deve trovare il proprio modo di formare la collezione. Una cosa è sicura. Non si annoierà mai. Soprattutto se lega la numismatica con la storia... Arka Diligite iustitiam 11 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chievolan Posted March 21, 2020 Share #2 Posted March 21, 2020 bella disamina ...... 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gigetto13 Posted March 21, 2020 Share #3 Posted March 21, 2020 48 minuti fa, chievolan dice: bella disamina ...... Effettivamente, caro Alex, tu rientri contemporaneamente nella prima/seconda/terza opzione, e con grande dignità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted March 22, 2020 Author Share #4 Posted March 22, 2020 Mi piacerebbe che aggiungeste anche le vostre scelte, soprattutto se diverse da quelle scritte sopra. Così verrebbe un quadro più completo delle collezioni del Triveneto. Arka Diligite iustitiam 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ak72 Posted March 22, 2020 Supporter Share #5 Posted March 22, 2020 Sono appassionato, come ben sapete, della monetazione triveneta. Zecca di riferimento quella di Aquileia, poi di cerca di completare una collezione tipologica delle altre zecche (Trieste, Merano, Trento, Verona...). Ogni tondello è spunto di riflessione storica ed economica, un impulso ad approfondire e comprendere la mia (macro) regione. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ottone Posted March 22, 2020 Share #6 Posted March 22, 2020 ciao. anch'io sono appassionato della monetazione del triveneto. Come riferimento ho preso la zecca di Verona, che appunto al tempo di Ottone I, questa area costituiva la marca veronese. E' una collezione molto piacevole, anche come tipologie e nelle zecche di Aquileia e Trieste ne raggiunge anche una notevole raffinatezza nei conii. Non e' difficile imbattersi in varianti anche inedite...insomma non ci si annoia. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ak72 Posted March 22, 2020 Supporter Share #7 Posted March 22, 2020 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Faletro78 Posted March 22, 2020 Share #8 Posted March 22, 2020 (edited) Le monete medievali del Triveneto....mia croce e delizia a più riprese. Ho iniziato la loro collezione circa 12 anni fa' e terminata perché ceduta circa 6 anni fa'. Non avevo tantissime monete, certamente meno di 80 pezzi. Iniziai a comprarle perché il medioevo è un momento storico pieno di fascino e la sua eredità e ancora ben presente nei luoghi in cui vivo e vedo quotidiamente intorno a me, chiese, castelli, palazzi e fortezze. Come poter resistere alla curiosità e piacere di toccare e avere monete emesse dai padovani Da Carrara ambiziosi e sfrontati contro Venezia ? O delle grandi pretese politiche e militari di condottieri come Ezzelino e Cangrande ? O ancora del patriarcato d'Aquileia che nel medioevo fece risorgere politicamente il nome dell' antica città romana ? Poi tutto è finito nel mio caso per vari motivi... Non so però se sarà ancora e sempre così, sotto la cenere c'è ancora qualche brace e i contatti con collezionisti e la storia presente nella vita quotidiana di queste terre tengono sempre vivo e attento l'interesse per la monetazione medievale triveneta. Un' ultima considerazione personale : le più belle per me le monete del patriarcato di Aquileia. Edited March 23, 2020 by Faletro78 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted March 24, 2020 Author Share #9 Posted March 24, 2020 (edited) Purtroppo attualmnte non ho l'accesso al mio archivio fotografico (anche questo intrappolato in ufficio), ma appena possibile ho intenzione di mostrarvi alcune monete di questa area monetaria aggiungendo anche una breve descrizione. Se qualcuno di voi avesse la possibilità di iniziare subito sarebbe il benvenuto... Arka Diligite iustitiam Edited March 24, 2020 by Arka 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ottone Posted March 24, 2020 Share #10 Posted March 24, 2020 Bravo Artur.. facci sognare 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Faletro78 Posted March 24, 2020 Share #11 Posted March 24, 2020 Mai come ora abbiamo bisogno di qualche piccolo spazio personale di svago e serenità attraverso la nostra comune passione numismatica... 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted March 25, 2020 Author Share #12 Posted March 25, 2020 Tra le foto che ho in casa ho scelto questa: Comune di Padova Ulrich von Walsee (1320-1321) Grosso aquilino D/ + (anello) PADVA (anello su rosetta) REGIA (tre losanghe a trifoglio), aquila stante ad ali spiegate con la testa rivolta a destra R/ CI - VI - TA - S (anello - scudo con le armi di Walsee - rosetta), grande croce patente che divide la legenda e un cerchio di perline Rif.: Passera 63; CNI VI, 9 Mi mancano i dati precisi su questa moneta (li metterò successivamente). Di norma questi grossi hanno un peso intorno a 1,40 grammi e un diametro di 21 mm. Il grosso imita quello di Merano coniato nella seconda metà del XIII secolo da Mainardo II e Alberto II, grosso che ebbe un grande successo e venne imitato da molte zecche. Lo stemme dei Walsee è di nero alla fascia d'argento. Sul dritto è visibile la traccia della croce del rovescio causata dal colpo di conio che ha sollevato il metallo. Arka Diligite iustitiam 5 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ak72 Posted March 25, 2020 Supporter Share #13 Posted March 25, 2020 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ak72 Posted March 25, 2020 Supporter Share #14 Posted March 25, 2020 Zecca di PadovaIACOPO II DA CARRARA 1345-1350 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ak72 Posted March 25, 2020 Supporter Share #15 Posted March 25, 2020 Tra le foto che ho in casa ho scelto questa: Comune di Padova Ulrich von Walsee (1320-1321) Grosso aquilino D/ + (anello) PADVA (anello su rosetta) REGIA (tre losanghe a trifoglio), aquila stante ad ali spiegate con la testa rivolta a destra R/ CI - VI - TA - S (anello - scudo con le armi di Walsee - rosetta), grande croce patente che divide la legenda e un cerchio di perline Rif.: Passera 63; CNI VI, 9 Mi mancano i dati precisi su questa moneta (li metterò successivamente). Di norma questi grossi hanno un peso intorno a 1,40 grammi e un diametro di 21 mm. Il grosso imita quello di Merano coniato nella seconda metà del XIII secolo da Mainardo II e Alberto II, grosso che ebbe un grande successo e venne imitato da molte zecche. Lo stemme dei Walsee è di nero alla fascia d'argento. Sul dritto è visibile la traccia della croce del rovescio causata dal colpo di conio che ha sollevato il metallo. Arka Diligite iustitiamMerano Grosso aquilino Mainardo II (dal 1259)+ • COMES ⁑ TIROL ⁑DE° MA• RA ͶOGlobetto situato sulla zampa dell'aquila Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Arka Posted March 26, 2020 Author Share #16 Posted March 26, 2020 Ecco il secondo grosso. Comune di Padova Engelmar von Villanders (1323-1328) Grosso aquilino (1325-1328) D/ + (trifoglio) PADVA (rosetta grande) REGIA, aquila stante ad ali spiegate con la testa rivolta a destra R/ CI - VI - TA (anello) - S (trifoglio - scudetto con le armi di Villanders - trifoglio), grande croce patente intersecante la legenda e un cerchio di perline Rif.: Passera 70; CNI VI, 4 Grosso molto simile a quello già illustrato in precedenza di Walsee, ma con piccole differenze. Il grande fiore che divide la legenda del dritto, usato da Villanders e da Pfannberg. La cosa è importante quando lo scudetto risulta impossibile da leggere. In presenza di questo fiore viene escluso il Walsee e quindi ci troviamo di fronte a uno dei due nomi più rari. Seconda cosa che distingue Villanders da Walsee è l'anello dopo la TA del rovescio. La differenza più importante è lo scudetto. Infatti lo stemma di Villanders è fasciato - increspato d'argento e di rosso. Lo stemma è anche l'unica differenza tra il grosso di Villanders e quello, estremamente raro, di Pfannberg, il cui stemma è a losanghe (vedi la tabella postata poco più sopra da @ak72). L'epoca di coniazione dei grossi aquilini di Padova coincide con le lotte sostenute con Cangrande della Scala. Era con questo denaro che i padovani pagavano le truppe imperiali poste a difesa della città. Arka Diligite iustitiam 4 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ak72 Posted March 26, 2020 Supporter Share #17 Posted March 26, 2020 Ecco il secondo grosso. Comune di Padova Engelmar von Villanders (1323-1328) Grosso aquilino (1325-1328) D/ + (trifoglio) PADVA (rosetta grande) REGIA, aquila stante ad ali spiegate con la testa rivolta a destra R/ CI - VI - TA (anello) - S (trifoglio - scudetto con le armi di Villanders - trifoglio), grande croce patente intersecante la legenda e un cerchio di perline Rif.: Passera 70; CNI VI, 4 Grosso molto simile a quello già illustrato in precedenza di Walsee, ma con piccole differenze. Il grande fiore che divide la legenda del dritto, usato da Villanders e da Pfannberg. La cosa è importante quando lo scudetto risulta impossibile da leggere. In presenza di questo fiore viene escluso il Walsee e quindi ci troviamo di fronte a uno dei due nomi più rari. Seconda cosa che distingue Villanders da Walsee è l'anello dopo la TA del rovescio. La differenza più importante è lo scudetto. Infatti lo stemma di Villanders è fasciato - increspato d'argento e di rosso. Lo stemma è anche l'unica differenza tra il grosso di Villanders e quello, estremamente raro, di Pfannberg, il cui stemma è a losanghe (vedi la tabella postata poco più sopra da [mention=40771]ak72[/mention]). L'epoca di coniazione dei grossi aquilini di Padova coincide con le lotte sostenute con Cangrande della Scala. Era con questo denaro che i padovani pagavano le truppe imperiali poste a difesa della città. Arka Diligite iustitiam Un'altra caratteristica è il capo dell'aquila che in questa tipologia sembra "guardar le stelle" [emoji6] Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Arka Posted March 27, 2020 Author Share #18 Posted March 27, 2020 Comune di Padova Emissioni autonome (ante 1271 - 1328) Denaro piccolo Mistura D/ + (globetto) CIVITAS (globetto), stella a sei raggi in cerchio di perline R/ + (globetto) DE PADVA (globetto), stella a sei raggi in cerchio di perline. Rif.: Passera 2; CNI VI, 2 Questa è la prima moneta della zecca di Padova. Anche in questo caso mi mancano i dati precisi, ma di norma questi esemplari pesano tra 0,20 e 0,30 grammi con un diametro intorno a 13 millimetri. Questa tipologia fu coniata per un periodo di circa sei decenni e quindi esistono numerose varianti. Queste si distinguono per il contenuto di metallo prezioso che scende sempre di più fin quasi ad annullarsi. Ma la caratteristica principale che ci permette la distinzione sono i simboli ai lati della croce. Le prime emissioni hanno come simbolo il globetto, il giglio, il crescente, il trifoglio, quelle successive di norma ne hanno due, uno all'inizio della legenda e uno alla fine, e sono una rosetta e un trifoglio di losanghe, combinati in vari modi. Arka Diligite iustitiam 1 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted March 28, 2020 Author Share #19 Posted March 28, 2020 Comune di Padova Emissioni autonome (ante 1271 - 1328) Denaro piccolo Mistura D/ + [(rosetta) CI]VITAS (tre losanghe a trifoglio), stella a sei raggi in cerchio di perline R/ + (tre losanghe a trifoglio) DE PADVA (rosetta), stella a sei raggi in cerchio di perline Rif.: Passera 37; CNI VI, 7 Ecco un esempio delle ultime emissioni del denaro piccolo del Comune di Padova. I dati ponderali sono del tutto simili alla moneta illustrata in precedenza. Ma il contenuto di argento è decisamente inferiore. Qui abbiamo l'esempio di due simboli alternati, rosetta e trifoglio di losanghe. Anche la scodellatura è leggermente meno evidente. Arka Diligite iustitiam 1 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted March 29, 2020 Author Share #20 Posted March 29, 2020 Signoria di Padova Ubertino da Carrara (1338 - 1345) Denaro piccolo Mistura D/ + (rosetta) CIVITAS (rosetta), Lettera V con globetto in cerchio di perline R/ + P A D V A, grande stella a sei raggi intersecante la legenda e un cerchio di perline Rif.: Passera 73; CNI VI, 1 Questa è la prima moneta coniata dai Carraresi, signori di Padova, dopo la sconfitta degli Scaligeri e la riconquista della città. Il peso è simile ai denari piccolo del comune e così pure il diametro. Al dritto l'iniziale del signore V ha preso il posto della stella che rimane al rovescio anche se aumentata di dimensione. Questa tipologia di denaro resterà fino alla fine della signoria con le diverse iniziali dei Carraresi che si succedono. Così i denari di Jacopo II hanno la lettera I, quelli di Francesco I e Francesco II la F, che vedremo in seguito. Arka Diligite iustitiam 3 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Faletro78 Posted March 29, 2020 Share #21 Posted March 29, 2020 Non posso fare a meno di ringraziarti Arka per quello che ci mostri e condividi con noi in questi difficili giorni. Ubertino l'avevo in collezione, all'epoca era un R3 pieno forse oggi un po'meno ma sempre ambito dato il fatto che è l'unica moneta a nome di questo signore. Ricordo ancora la grande soddisfazione per averlo aggiunto alla collezione. 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arka Posted March 29, 2020 Author Share #22 Posted March 29, 2020 E' sempre molto raro, infatti compare raramente nelle aste. Spero di non stancarVi con le monete di Padova, ma sono le uniche immagini che ho a casa e non voglio usare immagini tratte da internet. Abbiate pazienza, appena potrò raggiungere l'ufficio posterò anche monete delle altre zecche... Arka Diligite iustitiam 1 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ak72 Posted March 29, 2020 Supporter Share #23 Posted March 29, 2020 AquileiaGREGORIO (1251-1269) • GRЄGO RIV; PA • • AQVIL • ЄCIA • AQVI • LЄCIABernardi 22 e var 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
ak72 Posted March 29, 2020 Supporter Share #24 Posted March 29, 2020 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Faletro78 Posted March 29, 2020 Share #25 Posted March 29, 2020 Per me ripeto : Aquileia le più belle ! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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