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IGNORED

Aksum e la sua storia


Risposte migliori

ben fatto Crivoz, sono felice di trovare altri interessati a questo grande regno

200816[/snapback]

Si..mi hanno sempre affascinato..ma anche queste, purtroppo, hanno avuto una bella impennata di prezzi da come sto vedendo... :(

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ben fatto Crivoz, sono felice di trovare altri interessati a questo grande regno

200816[/snapback]

Si..mi hanno sempre affascinato..ma anche queste, purtroppo, hanno avuto una bella impennata di prezzi da come sto vedendo... :(

200849[/snapback]

:D quante ne hai per curiosità?

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Il regno di Aksum (in lingua etiope : Ge'ez) fu uno dei regni piu' interessanti dell'antichita' che seppe mantenere la propria indipendenza dalle grandi potenze del tempo, con una sua cultura molto sviluppata e del tutto originale e che diede origine ad una monetazione, di alta qualita', che rappresenta un unicum in quanto a tipologia .

I re aksumiti coniarono coniarono moneta dal 300 al 600 AD e furono , assieme a poche altre potenze (Persia, e i re Kushan dell'Afghanistan e India del Nord) tra i pochissimi stati a poter coniare moneta d'oro, prerogativa di Roma in questi secoli.

Le monete di Aksum hanno un'altra particolarita', esse sono tra i pochissimi (forse unici esempi, a riportare negli esemplari di bronzo una piu' o meno estesa ricopertura d'oro ovvero degli intarsi d'oro di alcuni particolari riportati nelle monete di bronzo. Considerando che gli intarsi in oro furono applicati all'effigie del sovrano o alla raffigurazione della croce cristiana (successivamente alla conversione del re Ezana al Cristianesimo nel 330AD che marca uno degli eventi piu' importanti di tutta la storia Aksumita) e' possibile che tale pratica abbia avuto un importante significato simbolico. Mentre il bimetallismo, applicato ad una stessa moneta, e' un uso relativamente diffuso in varie epoche (anche per alcuni rari e bellissimi medaglioni romani), gli intarsi in oro su monete di rame risulta una specificita' della monetazione aksumita.

E' altresi interessante notare che le prime legende di queste monete furono in greco, ma successivamente subentro' l'antica lingua etiope (Ge'ez) mentre il greco continuo' ad essere riservato per gli aurei (ulteriore testimonianza del greco quale lingua franca dell'Oriente romano antico.

L'impero aksumita, al massimo del suo splemdore controllava l'Etiopia, Eritrea, Sudan del Nord, Djibuti, Somalia e Yemen.

Molti sono gli autori che si sono occupati di monetazione aksumita, tra cui archeologi italiani al seguito delle spedizioni militari in Etiopia : Conti Rossini, Anzani, Vaccaro, etc. La pubblicazione oggi piu' valida per questo tipo di monete e' : Munro-Hay - Juel Jensen : Aksumite Coinage, Spink, Londra 1995

Posto un piccolo bronzetto anonimo

post-4253-1171836513_thumb.jpg

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Le monete di Aksum hanno un'altra particolarita', esse sono tra i pochissimi (forse unici esempi, a riportare negli esemplari di bronzo una piu' o meno estesa ricopertura d'oro ovvero degli intarsi d'oro di alcuni particolari riportati nelle monete di bronzo. Considerando che gli intarsi in oro furono applicati all'effigie del sovrano o alla raffigurazione della croce cristiana (successivamente alla conversione del re Ezana al Cristianesimo nel 330AD che marca uno degli eventi piu' importanti di tutta la storia Aksumita) e' possibile che tale pratica abbia avuto un importante significato simbolico. Mentre il bimetallismo, applicato ad una stessa moneta, e' un uso relativamente diffuso in varie epoche (anche per alcuni rari e bellissimi medaglioni romani), gli intarsi in oro su monete di rame risulta una specificita' della monetazione aksumita.

201391[/snapback]

ciao numa pure io affrontavo la peculiarità del bimetallismo

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=18237

:lol: :lol: :lol:

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Awards

Grazie Layer. Credo che questi "intarsi" siano un esempio unico nel panorama numismatico antico. Mentre abbiamo un esempio di bimetallismo in alcuni medaglioni, molto rari, dell'Impero Romano in cui un metallo diverso era utilizzato come "cornice" al medaglione vero e proprio (cfr. Gnecchi I medaglioni Romani)

Molto interessanti per Aksum sono anche gli intarsi d'oro sui nominali in argento, nei quali alcuni particolari, quali la corona del sovrano, ad esempio, o la croce sul rovescio sono ricoperti da una sottile lamina d'oro che in parecchi casi si e' conservata nel tempo..

numa numa

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Grazie Layer.  Credo che questi "intarsi" siano un esempio unico nel panorama numismatico antico.

Questi intarsi si trovano anche sulle monete Sassanidi, come vere e proprie contromarche in oro (anche se sarebbe piu' giusto quasi dire punzonature..)

Probabilmente ne esporremo alla mostra di Vinovo in una bacheca che dovrebbe essere dedicata ai nemici di Roma

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Dimenticavo, la classificazione e' Munro-Hay 76

Al rovescio si puo'notare la doratura del punto centrale della croce greca

numa numa

201410[/snapback]

bellissima moneta ancora abbastanza ben conservata, peccato che dalle foto del munro hay non si capisca bene se sia un JUEL JENSEN 35 o 38, anche nella moneta purtroppo mancano dei particolari salienti per identificarla

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Non capisco la referenza Munro-Hay che indico e' il testo di Munro=Hay scritto congiuntamente a Juel Jensen (le foto sono essenzialmente le monete della collezione Juel Jensen). Forse ti riferisci ad un testo differente ?

Questi nominali sono indifferneziati, altrimenti Munro-Hay li avrebbe gia' attribuiti..

numa numa

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il testo a cui faccio riferimento è l'AKSUMITE COINAGE del 1995 scritto in collaborazione fra Munro Hay e Bent Juel Jensen, che mi pare abbia anche tu, se tu vai alla pagina che ritrae le foto delle monete indicate come MUNRO HAY 76 potrai vedere che ve ne sono 12 tipi differenti illustrati, ognuno di essi ha fra parentesi una scritta tipo (JJ279)oppure (JJ35)che fà riferimento alle monete studiate e collezzionate da JUEL JENSEN, era a questo che io mi riferivo, il diverso sottotipo o variante se la preferiamo dire così, della tua bella moneta

Modificato da karnescim
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bellissimo, sarebbe bello averne uno fra le mani, comunque più bello di quello del Munro Hay che a mio avviso ha risparmiato molto sulla qualità fotografica; potrebe essere il tipo JJ147?

Modificato da karnescim
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  • 5 mesi dopo...

La moneta e' MH143. MH147 e' una moneta d'argento.

JJ6 e JJ147 sono due esemplari della stessa MH143 in quanto JJ sta per la collocazione dell'esemplare in foto nella collezione Juel-Jensen

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