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IGNORED

2 Centimos 1870


El Chupacabra

Risposte migliori

Cari Lamonetiani,

oggi dall'album (ormai da voi conosciuto) dei "rottami" ecco riemergere una monetina di rame che riporta alla Rivoluzione spagnola detta "La Gloriosa" che nel 1868 aveva destituito ed esiliato la regina Isabella II. Nel 1870, grazie al supporto di vari gruppi nel governo provvisorio, al posto di Isabella, sul trono di Spagna venne eletto il duca Amedeo di Savoia-Aosta (figlio secondogenito di Vittorio Emanuele II re d'Italia e di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena) con il nome di Amedeo I di Spagna, dopo aver rinunciato ai suoi diritti di successione al trono d'Italia.

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10 ore fa, El Chupacabra dice:

Cari Lamonetiani,

oggi dall'album (ormai da voi conosciuto) dei "rottami" ecco riemergere una monetina di rame che riporta alla Rivoluzione spagnola detta "La Gloriosa" che nel 1868 aveva destituito ed esiliato la regina Isabella II. Nel 1870, grazie al supporto di vari gruppi nel governo provvisorio, al posto di Isabella, sul trono di Spagna venne eletto il duca Amedeo di Savoia-Aosta (figlio secondogenito di Vittorio Emanuele II re d'Italia e di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena) con il nome di Amedeo I di Spagna, dopo aver rinunciato ai suoi diritti di successione al trono d'Italia.

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L'album dei rottami non delude mai!

Buona giornata!

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Complimenti per questa moneta, ma più in generale approfitto di questa discussione come pretesto per farti i complimenti sull'intera collezione. 

Spesso vedo tuoi interventi nelle sezioni più diverse del forum, anche quelle meno frequentate da me, e mi chiedo (ti chiedo, gentilmente, in realtà) quali siano i veri "confini" della collezione, che sembra avere un respiro quasi museale. Complimenti per l'impegno, la costanza e la passione che immagino siano stati necessari per creare una collezione del genere!

Saluti!

Modificato da QuintoSertorio
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2 ore fa, QuintoSertorio dice:

Complimenti per questa moneta, ma più in generale approfitto di questa discussione come pretesto per farti i complimenti sull'intera collezione. 

Spesso vedo tuoi interventi nelle sezioni più diverse del forum, anche quelle meno frequentate da me, e mi chiedo (ti chiedo, gentilmente, in realtà) quali siano i veri "confini" della collezione, che sembra avere un respiro quasi museale. Complimenti per l'impegno, la costanza e la passione che immagino siano stati necessari per creare una collezione del genere!

Saluti!

È forte è forte?

Concessionario number 1 a "rottamare" ?

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3 ore fa, QuintoSertorio dice:

mi chiedo quali siano i veri "confini" della collezione

Ho iniziato a collezionare da bambino nel millenio scorso. Nei decenni ho continuato ad accumulare ogni tipo di moneta che attirava la mia attenzione. Seriamente ho cominciato con la Repubblica Italiana (circolate, commemorative, banconote, ecc.), poi sono passato al Regno d'Italia. Mentre il tempo scorreva avanti, io procedevo in senso contrario: da Vittorio Emanuele III ad Umberto I e poi a Vittorio Emanuele II. La sabbia della clessidra continuava cadere e la collezione correva inarrestabile, ad un certo punto oltre che in senso verticale ha iniziato ad espandersi orizzontalmente: allora sono venute le Colonie, le Piastre, man mano che venivano sostituite da esemplari migliori, le monete più malconce andavano a formare una seconda collezione di V.E.III, e poi e poi... Ma intanto i viaggi all'estero, piccole collezioni di amici e parenti desiderosi di disfarsene, aste, negozi e mercatini: tutto veniva preso e classificato. Nel 1987 sentii la necessità di riunire in un solo tomo, corredato con informazioni di storia e di numismatica tutta la collezione dell'epoca in mio possesso. Ora, riguardando il catalogo d'allora, sorrido pensando alla piccola cosa che era in confronto al "mostro" che è divenuta. Come ho già detto altrove, l'album "dei rottami" consiste in qualche decina di raccoglitori separati dal nucleo principale che resta il Regno ora esteso anche al Regno di Sardegna con qualche digressione ai Savoia ante 1720 (la Repubblica è ormai completa nella sua prima serie ed è affiancata da altre tre serie minori di monete raccolte al tempo della loro immissione in circolazione e giace come ibernata altrove). Così anche la collezione principale è ora affidata a stanze secretate e buie dove di tanto in tanto discendo per corroboranti immersioni nella storia e per trarre qualche esemplare da fotografare: non so se farò in tempo a compiere l'estremo catalogo (ormai tutto in digitale) corredato da foto. Il lago protegge la raccolta mondiale e mi consente di pescarvi qualche curiosità da postare sul forum e mi dà la preziosa occasione di confrontarmi con dei veri esperti. Il mio negoziante di fiducia mi scruta silente ogni volta che mi reco da lui e sogna di fare del tutto una bella asta alla mia dipartita. Ma io resisto ancor...

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La copertina del primo serio tentativo di catalogazione della collezione eseguita col "mitico" Macintosh della Apple.

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50 minuti fa, El Chupacabra dice:

Ho iniziato a collezionare da bambino nel millenio scorso. Nei decenni ho continuato ad accumulare ogni tipo di moneta che attirava la mia attenzione. Seriamente ho cominciato con la Repubblica Italiana (circolate, commemorative, banconote, ecc.), poi sono passato al Regno d'Italia. Mentre il tempo scorreva avanti, io procedevo in senso contrario: da Vittorio Emanuele III ad Umberto I e poi a Vittorio Emanuele II. La sabbia della clessidra continuava cadere e la collezione correva inarrestabile, ad un certo punto oltre che in senso verticale ha iniziato ad espandersi orizzontalmente: allora sono venute le Colonie, le Piastre, man mano che venivano sostituite da esemplari migliori, le monete più malconce andavano a formare una seconda collezione di V.E.III, e poi e poi... Ma intanto i viaggi all'estero, piccole collezioni di amici e parenti desiderosi di disfarsene, aste, negozi e mercatini: tutto veniva preso e classificato. Nel 1987 sentii la necessità di riunire in un solo tomo, corredato con informazioni di storia e di numismatica tutta la collezione dell'epoca in mio possesso. Ora, riguardando il catalogo d'allora, sorrido pensando alla piccola cosa che era in confronto al "mostro" che è divenuta. Come ho già detto altrove, l'album "dei rottami" consiste in qualche decina di raccoglitori separati dal nucleo principale che resta il Regno ora esteso anche al Regno di Sardegna con qualche digressione ai Savoia ante 1720 (la Repubblica è ormai completa nella sua prima serie ed è affiancata da altre tre serie minori di monete raccolte al tempo della loro immissione in circolazione e giace come ibernata altrove). Così anche la collezione principale è ora affidata a stanze secretate e buie dove di tanto in tanto discendo per corroboranti immersioni nella storia e per trarre qualche esemplare da fotografare: non so se farò in tempo a compiere l'estremo catalogo (ormai tutto in digitale) corredato da foto. Il lago protegge la raccolta mondiale e mi consente di pescarvi qualche curiosità da postare sul forum e mi dà la preziosa occasione di confrontarmi con dei veri esperti. Il mio negoziante di fiducia mi scruta silente ogni volta che mi reco da lui e sogna di fare del tutto una bella asta alla mia dipartita. Ma io resisto ancor...

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La copertina del primo serio tentativo di catalogazione della collezione eseguita col "mitico" Macintosh della Apple.

meraviglioso, grazie!

Saluti!

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4 ore fa, El Chupacabra dice:

Ho iniziato a collezionare da bambino nel millenio scorso. Nei decenni ho continuato ad accumulare ogni tipo di moneta che attirava la mia attenzione. Seriamente ho cominciato con la Repubblica Italiana (circolate, commemorative, banconote, ecc.), poi sono passato al Regno d'Italia. Mentre il tempo scorreva avanti, io procedevo in senso contrario: da Vittorio Emanuele III ad Umberto I e poi a Vittorio Emanuele II. La sabbia della clessidra continuava cadere e la collezione correva inarrestabile, ad un certo punto oltre che in senso verticale ha iniziato ad espandersi orizzontalmente: allora sono venute le Colonie, le Piastre, man mano che venivano sostituite da esemplari migliori, le monete più malconce andavano a formare una seconda collezione di V.E.III, e poi e poi... Ma intanto i viaggi all'estero, piccole collezioni di amici e parenti desiderosi di disfarsene, aste, negozi e mercatini: tutto veniva preso e classificato. Nel 1987 sentii la necessità di riunire in un solo tomo, corredato con informazioni di storia e di numismatica tutta la collezione dell'epoca in mio possesso. Ora, riguardando il catalogo d'allora, sorrido pensando alla piccola cosa che era in confronto al "mostro" che è divenuta. Come ho già detto altrove, l'album "dei rottami" consiste in qualche decina di raccoglitori separati dal nucleo principale che resta il Regno ora esteso anche al Regno di Sardegna con qualche digressione ai Savoia ante 1720 (la Repubblica è ormai completa nella sua prima serie ed è affiancata da altre tre serie minori di monete raccolte al tempo della loro immissione in circolazione e giace come ibernata altrove). Così anche la collezione principale è ora affidata a stanze secretate e buie dove di tanto in tanto discendo per corroboranti immersioni nella storia e per trarre qualche esemplare da fotografare: non so se farò in tempo a compiere l'estremo catalogo (ormai tutto in digitale) corredato da foto. Il lago protegge la raccolta mondiale e mi consente di pescarvi qualche curiosità da postare sul forum e mi dà la preziosa occasione di confrontarmi con dei veri esperti. Il mio negoziante di fiducia mi scruta silente ogni volta che mi reco da lui e sogna di fare del tutto una bella asta alla mia dipartita. Ma io resisto ancor...

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La copertina del primo serio tentativo di catalogazione della collezione eseguita col "mitico" Macintosh della Apple.

Mi fai sognare! Purtroppo a differenza tua io sono già over 30 e ho iniziato da poco, ma il percorso e gli interessi sono gli stessi! Mi piacciono più di tutte le monete di VEIII, ma già ora guardo con passione agli scudi da Carlo Felice in avanti (temporalmente), oltre alle monete di Pio IX e le piastre di Ferdinando II. Ovviamente se dovesse capitarmi tra le mani qualche bella moneta mondiale non la disprezzo, anzi! 

Complimenti davvero per le tue collezioni!

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6 ore fa, El Chupacabra dice:

Ho iniziato a collezionare da bambino nel millenio scorso. Nei decenni ho continuato ad accumulare ogni tipo di moneta che attirava la mia attenzione. Seriamente ho cominciato con la Repubblica Italiana (circolate, commemorative, banconote, ecc.), poi sono passato al Regno d'Italia. Mentre il tempo scorreva avanti, io procedevo in senso contrario: da Vittorio Emanuele III ad Umberto I e poi a Vittorio Emanuele II. La sabbia della clessidra continuava cadere e la collezione correva inarrestabile, ad un certo punto oltre che in senso verticale ha iniziato ad espandersi orizzontalmente: allora sono venute le Colonie, le Piastre, man mano che venivano sostituite da esemplari migliori, le monete più malconce andavano a formare una seconda collezione di V.E.III, e poi e poi... Ma intanto i viaggi all'estero, piccole collezioni di amici e parenti desiderosi di disfarsene, aste, negozi e mercatini: tutto veniva preso e classificato. Nel 1987 sentii la necessità di riunire in un solo tomo, corredato con informazioni di storia e di numismatica tutta la collezione dell'epoca in mio possesso. Ora, riguardando il catalogo d'allora, sorrido pensando alla piccola cosa che era in confronto al "mostro" che è divenuta. Come ho già detto altrove, l'album "dei rottami" consiste in qualche decina di raccoglitori separati dal nucleo principale che resta il Regno ora esteso anche al Regno di Sardegna con qualche digressione ai Savoia ante 1720 (la Repubblica è ormai completa nella sua prima serie ed è affiancata da altre tre serie minori di monete raccolte al tempo della loro immissione in circolazione e giace come ibernata altrove). Così anche la collezione principale è ora affidata a stanze secretate e buie dove di tanto in tanto discendo per corroboranti immersioni nella storia e per trarre qualche esemplare da fotografare: non so se farò in tempo a compiere l'estremo catalogo (ormai tutto in digitale) corredato da foto. Il lago protegge la raccolta mondiale e mi consente di pescarvi qualche curiosità da postare sul forum e mi dà la preziosa occasione di confrontarmi con dei veri esperti. Il mio negoziante di fiducia mi scruta silente ogni volta che mi reco da lui e sogna di fare del tutto una bella asta alla mia dipartita. Ma io resisto ancor...

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La copertina del primo serio tentativo di catalogazione della collezione eseguita col "mitico" Macintosh della Apple.

Sfruttando la calma della sera cerco di fornire la risposta completa che il tuo intervento merita. Ho rimuginato, nel sottofondo delle mie attività, tutto il pomeriggio sul tuo racconto. Trovo che la tua testimonianza sia illuminante - in particolar modo per i collezionisti che, come me, nel 1987 erano ancora in culla - su un concetto a cui, pian pianino, stavo arrivando con il passare dei mesi dall'inizio della mia passione numismatica: la scala temporale su cui è possibile, addirittura necessario, giudicare in che modo si vive (e si dà vita a) una collezione numismatica è profondamente diversa dalla frenesia a cui purtroppo ci sta abituando il mondo attuale. Sono nato e cresciuto in un periodo in cui per fare una ricerca alle scuole elementari e medie era ancora necessario sedersi comodi sul divano di casa e sfogliare lentamente una corposa enciclopedia cartacea, in un periodo in cui per vedere il proprio film preferito era necessario aspettare che il palinsesto di qualche televisione si congiungesse astralmente con i propri desideri. Nonostante questo, negli ultimi anni mi ero riscoperto come una persona impaziente. Ai primissimi albori della mia piccolissima collezione di monete in argento, pochi mesi fa, mi ritrovavo a controllarle ogni giorno, o magari anche più volte al giorno, per vedere se la patina fosse leggermente aumentata... Non oso immaginare come possano essere i ragazzi di pochi anni più giovani di me che sono cresciuti con ipad, wikipedia e la televisione on-demand. La numismatica mi sta insegnando la pazienza. La pazienza di vedere crescere una collezione ad una lentezza esasperante secondo la dinamica della vita attuale, ma che è l'unica velocità ammessa dalla numismatica, così come la pazienza in qualsiasi altro aspetto della mia vita. Auguro a me stesso di riuscire ad avere la tua stessa passione e costanza anche negli anni, o decenni, a venire.

Saluti!

Modificato da QuintoSertorio
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4 minuti fa, QuintoSertorio dice:

Sono nato e cresciuto in un periodo in cui per fare una ricerca alle scuole elementari e medie era ancora necessario sedersi comodi sul divano di casa e sfogliare lentamente una corposa enciclopedia cartacea

Beh, in effetti, pensandoci bene, io ho avuto un allenamento alla pazienza superiore al tuo: io, se volevo vedere un programma alla tv da bambino, dovevo aspettare la "tv dei ragazzi" con degli striminziti programmi in bianco e nero a metà pomeriggio sul canale "Nazionale". E per vederli, dovevo attendere che le valvole termoioniche si scaldassero, che lo schermo s'illuminasse e sedermi, per poi subito alzarmi se il volume non era corretto (non c'erano i telecomandi, i primi sono venuti dopo ed avevano il filo: il mio primo wireless era ad ultrasuoni ed era avvertito dagli animali, poi sono venuti quelli ad infrarossi...). In quanto alle ricerche... quante pagine ho scritto, la mia maestra ci dava tanti di quei compiti che m'impegnavano tutto il pomeriggio: avrei potuto fare l'amanuense professionista!

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