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Mi definiscono un polemico e rompi c... oni. [emoji6] Se scrivi contraffazioni nel titolo il lettore non si aspetta certo di leggere una catalogazione (che sintetica e lacunosa è dir poco) delle IMITAZIONI del grosso veneziano. Chi spiega al signore, che ricordo è membro dell'Accademia di studi numismatici, la differenza tra contraffazione ed imitazioni? ? È evidente, vista la bibliografia, che non ha mai letto o almeno sfogliato un mio lavoro ?_20201108_124340.JPG

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Io definisco questo scritto un copia incolla, fatto male, del lavoro del "nostro" L . Gherardi, Le imitazioni del grosso Matapan. Non c'è accenno a reali contraffazioni, non c'è accenno ai lavori di Lunardi, Mazarakis, Gamberini...

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@ak72

Puoi cortesemente fornire una bibliografia (4-5 voci significative) sull'argomento, comprensiva dei tuoi lavori (l'ideale sarebbe averne copia in pdf)?
Sui termini imitazione-contraffazione-falso c'è l'articolo iniziale del testo di L. Bellesia, mentre nel lavoro sopracitato si dice essere difficile distinguere se nei casi esaminati si tratti di imitazioni (dunque tipi simili a monete di ampia diffusione) o contraffazioni (tipi simili ma con intrinseco e peso calanti). In realtà i termini non sono sempre così facilmente definibili: ad esempio le monete in rame sono contraffazioni o imitazioni? Se sono simili ad un tipo diffuso determinato dovrebbero essere imitazioni, ma dato che la moneta plateale comportava un importante guadagno da parte dello zecchiere si configurava una truffa ed il termine contraffazione è forse indicato. Siamo sul filo della legalità, come scrive Bellesia.

Il lavoro di Pettazzoni l'ho solo sbirciato, ma mi sembra segua questo "percorso". D'altra parte in numismatica è difficile essere sicuri che qualcuno non abbia già affermato qualcosa, perchè spesso la bibliografia è di difficile reperimento e non solo fisico ma anche concettuale (immagino che neppure Gherardi, che viene citato, abbia fatto riferimento ai lavori che dici mancanti, altrimenti sarebbero stati reperiti dall'autore).

Comunque grazie per ogni tuo ulteriore contributo su questo interessante argomento.


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1 minuto fa, Giov60 dice:

@ak72

Puoi cortesemente fornire una bibliografia (4-5 voci significative) sull'argomento, comprensiva dei tuoi lavori (l'ideale sarebbe averne copia in pdf)?
Sui termini imitazione-contraffazione-falso c'è l'articolo iniziale del testo di L. Bellesia, mentre nel lavoro sopracitato si dice essere difficile distinguere se nei casi esaminati si tratti di imitazioni (dunque tipi simili a monete di ampia diffusione) o contraffazioni (tipi simili ma con intrinseco e peso calanti). In realtà i termini non sono sempre così facilmente definibili: ad esempio le monete in rame sono contraffazioni o imitazioni? Se sono simili ad un tipo diffuso determinato dovrebbero essere imitazioni, ma dato che la moneta plateale comportava un importante guadagno da parte dello zecchiere si configurava una truffa ed il termine contraffazione è forse indicato. Siamo sul filo della legalità, come scrive Bellesia.

Il lavoro di Pettazzoni l'ho solo sbirciato, ma mi sembra segua questo "percorso". D'altra parte in numismatica è difficile essere sicuri che qualcuno non abbia già affermato qualcosa, perchè spesso la bibliografia è di difficile reperimento e non solo fisico ma anche concettuale (immagino che neppure Gherardi, che viene citato, abbia fatto riferimento ai lavori che dici mancanti, altrimenti sarebbero stati reperiti dall'autore).

Comunque grazie per ogni tuo ulteriore contributo su questo interessante argomento.

 la distinzione tra imitazioni e contraffazioni si può riassumere così : il disegno nel campo riprende in entrambi i casi la tipologia originale, ma nelle imitazioni il nome del signore/santo patrono cambia. La contraffazione riprende in tutto l'aspetto della moneta originale. Il metallo contenuto nella moneta, infondo (a mio parere) conta poco, sua le contraffazioni che le imitazioni nascono per il guadagno. 

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Gamberini di Scarfea Cesare, Le imitazioni e le contraffazioni monetarie nel mondo
Le monete della colonie genovesi. Giuseppe Lunardi
L. Brunetti Opus monetale Cigoi.
A. Stahl The mint of....
Keber Le monete della Serenissima da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro
Keber Catalogo delle monete medievali del Triveneto
...

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1 minuto fa, ak72 dice:

 la distinzione tra imitazioni e contraffazioni si può riassumere così : il disegno nel campo riprende in entrambi i casi la tipologia originale, ma nelle imitazioni il nome del signore/santo patrono cambia. La contraffazione riprende in tutto l'aspetto della moneta originale. Il metallo contenuto nella moneta, infondo (a mio parere) conta poco, sua le contraffazioni che le imitazioni nascono per il guadagno. 

Anch'io la penso più in questi termini che in quelli che ho sopra riferito e che sono invece riportati da "Bellesia". Ma la cosa non è comunque lineare nè semplice: prova ad esempio a definire le riconiazioni da parte di varie zecche del Tallero di Maria Teresa 1780... Contraffazioni? Allora bisognerebbe mettersi d'accordo e questo accordo non c'è e ciascuno interpreta a modo suo.

Comunque mi farebbe piacere avere uno dei tuoi lavori sull'argomento (nella tua recente bibliografia che compare nel MIR Triveneto non è immediatamente desumibile).


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1 minuto fa, Giov60 dice:

Anch'io la penso più in questi termini che in quelli che ho sopra riferito e che sono invece riportati da "Bellesia". Ma la cosa non è comunque lineare nè semplice: prova ad esempio a definire le riconiazioni da parte di varie zecche del Tallero di Maria Teresa 1780... Contraffazioni? Allora bisognerebbe mettersi d'accordo e questo accordo non c'è e ciascuno interpreta a modo suo.

Comunque mi farebbe piacere avere uno dei tuoi lavori sull'argomento (nella tua recente bibliografia che compare nel MIR Triveneto non è immediatamente desumibile).

Con il tallero hai scelto l'esempio più "facile" ? oltre 200 anni di RICONIAZIONI, non imitazioni e non contraffazioni. Il tallero, spesso, venne riconiato su autorizzazione austriaca (lo scopo delle imitazioni / contraffazioni decade) 

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Leggo ora il tuo nuovo messaggio: il MIR ce l'ho, l'altro tuo articolo citato no. Comunque la biblio su Gamberini di Scarfea e gli altri è generica, non riferita al grosso Matapan; sullo Stahl poi, che ho letto, non ricordo passaggi specifici (ma posso sbagliare).

Ribadisco: non è che questi termini siano poi così ben definiti ...


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4 minuti fa, Giov60 dice:

Anch'io la penso più in questi termini che in quelli che ho sopra riferito e che sono invece riportati da "Bellesia". Ma la cosa non è comunque lineare nè semplice: prova ad esempio a definire le riconiazioni da parte di varie zecche del Tallero di Maria Teresa 1780... Contraffazioni? Allora bisognerebbe mettersi d'accordo e questo accordo non c'è e ciascuno interpreta a modo suo.

Comunque mi farebbe piacere avere uno dei tuoi lavori sull'argomento (nella tua recente bibliografia che compare nel MIR Triveneto non è immediatamente desumibile).

Un email, un numero whatsapp e... ? Ti mando quanto richiesto 

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1 minuto fa, ak72 dice:

Con il tallero hai scelto l'esempio più "facile" ? oltre 200 anni di RICONIAZIONI, non imitazioni e non contraffazioni. Il tallero, spesso, venne riconiato su autorizzazione austriaca (lo scopo delle imitazioni / contraffazioni decade) 

Quello che volevo dire è che la definizione che hai dato sopra è insufficiente, non contemplando "l''autorizzazione". E d'altra parte, a voler sottilizzare, anche il termine riconio è equivoco, potendo talora indicare una falsificazione. Come vedi la terminologia numismatica è spesso approssimativa.


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3 minuti fa, ak72 dice:

 la distinzione tra imitazioni e contraffazioni si può riassumere così : il disegno nel campo riprende in entrambi i casi la tipologia originale, ma nelle imitazioni il nome del signore/santo patrono cambia. La contraffazione riprende in tutto l'aspetto della moneta originale. Il metallo contenuto nella moneta, infondo (a mio parere) conta poco, sua le contraffazioni che le imitazioni nascono per il guadagno. 

Ciao!

E' in definitiva quanto asserito a suo tempo dal Gamberini nei suoi lavori rigurdanti il tema, a cui, anch'io, mi sono sempre riferito concettualmente.

Oltre alle imitazione dei Grossi di Rascia, sono tipiche le imitazioni dei ducati d'oro veneziani fatte dai Cavalieri di Malta o dal Senato romano; monete quasi identiche per l'iconografia, ma spesso calanti di peso e/o di titolo rispetto a quelli veneziani, ma assolutamente identificabili poiché riportavano legende differenti che indicavano senza dubbi l'officina monetaria. In alcuni casi veniva sostituita anche l'icongrafia del Santo.

La contraffazione ricalca l'iconografia della moneta copiata e - quasi sempre - anche le legende, seppur storpiate e/o inconcludenti. Queste, poi, erano calanti di peso e/o di titolo in misura maggiore.

saluti

luciano


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Contraffazioni del grosso veneziano

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IMITAZIONI del grosso veneziano

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_20201108_173402.JPG
Contraffazione in rame di una contraffazione di area balcanica in mistura. I famosi mezzi grossi del tiepolo.... [emoji6]

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1 ora fa, ak72 dice:

Gamberini di Scarfea Cesare, Le imitazioni e le contraffazioni monetarie nel mondo
Le monete della colonie genovesi. Giuseppe Lunardi
L. Brunetti Opus monetale Cigoi.
A. Stahl The mint of....
Keber Le monete della Serenissima da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro
Keber Catalogo delle monete medievali del Triveneto
...

Aggiungerei anche

A. Mazarakis " Zaccaria e Della Volta nell' Egeo Orientale, 1268-1329".  (2006)

Oltre al testo sulle monete crociate di Malloy

  • Grazie 1
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Inviato (modificato)
9 minuti fa, matteo95 dice:

Aggiungerei anche

A. Mazarakis " Zaccaria e Della Volta nell' Egeo Orientale, 1268-1329".  (2006)

Oltre al testo sulle monete crociate di Malloy

Aggiungerei anche il sito lamoneta (ed il suo motore di ricerca). Vi sono molti input... ? 

Modificato da ak72
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  • 2 settimane dopo...
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Segnalo un testo importante.

IVES and GRIERSON 

"The  Venetian Gold Ducat and its Imitaton"

Anche nel nostro forum ci sono serie discussioni che permettono di differenziare i termini "Imitazione" "Contraffazione" Falsificazione. 

La differenza tra Imitazione e Contraffazione è  ben definita. Così  non è tra Contraffazione e Falsificazione.

Nel caso in oggetto credo che l'autore abbia sbagliato termine facendoci intendere ben altro.

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