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Annullamento offerta in aste procrastinate


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Ciao Simo, purtroppo ci sono ed ovviamente l'unico modo per proteggerci e' , come dici te, collaborare tra noi. Ovviamente gia' bloccato da noi ed automaticamente risulta segnalato e visibile  ( compresa la motivaziona del blocco) a tutti gli operatori che utilizzano lo stesso nostro portale di aste?

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2 minuti fa, r.tino dice:

Ciao Simo, purtroppo ci sono ed ovviamente l'unico modo per proteggerci e' , come dici te, collaborare tra noi. Ovviamente gia' bloccato da noi ed automaticamente risulta segnalato e visibile  ( compresa la motivaziona del blocco) a tutti gli operatori che utilizzano lo stesso nostro portale di aste?

Se tutti facessimo così, soprattutto mettendo le motivazioni, ci eviteremmo tanti mal di pancia. 

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Buongiorno a tutti,

mi spiace per gli amici banditori.

Lo spirito col quale ho aperto questa discussione non voleva avere nulla a che fare con l'insolenza di chi fa offerte per poi ritirarle secondo un libero arbitrio che mal si confà a un impegno contrattuale.

Io ho deciso di mantenere le mie offerte fatte, dopo aver valutato la situazione sotto diversi punti di vista, dopo aver condiviso con tutti voi i miei dubbi.

Devo però essere onesto. Se si produrranno ancora slittamenti per qualsivoglia motivo credo che ritirerò gli impegni presi.

Pieno appoggio agli operatori (che come già detto non prendono certo le loro decisioni a cuor leggero), è assolutamente comprensibile la difesa corporativa dei loro interessi, tuttavia mi chiedo, anzi chiedo agli esperti del caso, se sia davvero perseguibile un sistema di segnalazioni dell'offerente screanzato, senza che si incappi in metodi discriminatori, anche quelli - ipotizzo - poco fondati dal punto di vista giuridico. Può in pratica un comportamento scorretto in un'asta dar luogo a un (pre)giudizio generico di inaffidabilità?

Grazie. Buona domenica a tutti.

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20 minuti fa, sdy82 dice:

Pieno appoggio agli operatori (che come già detto non prendono certo le loro decisioni a cuor leggero), è assolutamente comprensibile la difesa corporativa dei loro interessi, tuttavia mi chiedo, anzi chiedo agli esperti del caso, se sia davvero perseguibile un sistema di segnalazioni dell'offerente screanzato, senza che si incappi in metodi discriminatori, anche quelli - ipotizzo - poco fondati dal punto di vista giuridico. Può in pratica un comportamento scorretto in un'asta dar luogo a un (pre)giudizio generico di inaffidabilità?

Grazie. Buona domenica a tutti.

Penso che un incidente di percorso, cioè fare offerte e poi ritirarle per fondati motivi, possa capitare e non pregiudica di certo la partecipazione alle aste successive. Altro discorso è chi sistematicamente offre per poi ritirare le offerte e/o non onorarle. Questi secondo me sono da emarginare perchè creano danno sia agli organizzatori delle aste che ai partecipanti stessi. Il fatto che le case d'asta si informino reciprocamente su questi comportamenti lo trovo doveroso, perchè a volte si dimentica che organizzare le aste è un lavoro e che ci siano degli "spiritosi" che creano danni solo per divertimento non è ammissibile, e visto che i provvedimenti legali che si possono prendere nei loro confronti sono pressochè nulli, allora DOBBIAMO tutelarci con altri mezzi. 

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Il 6/12/2020 alle 12:57, sdy82 dice:

Pieno appoggio agli operatori (che come già detto non prendono certo le loro decisioni a cuor leggero), è assolutamente comprensibile la difesa corporativa dei loro interessi, tuttavia mi chiedo, anzi chiedo agli esperti del caso, se sia davvero perseguibile un sistema di segnalazioni dell'offerente screanzato, senza che si incappi in metodi discriminatori, anche quelli - ipotizzo - poco fondati dal punto di vista giuridico. Può in pratica un comportamento scorretto in un'asta dar luogo a un (pre)giudizio generico di inaffidabilità?

Sinceramente non capisco! Quindi non si dovrebbe , a suo parere, bloccare dal fare offerte chi si diverte a puntare a caso monete e successivamente non pagarle????? 

Guardi, giusto fresco di un attimo fa.....una persona che , bella tranquilla, chiama per chiedere di rinunciare all'acquisto di un lotto  dicendo "non sono interessato alla moneta, la tolga pure". Oltretutto , manco avesse inserito la base, ha rilanciato fin oltre il doppio della base, quindi avra' pur pensato a quel che faceva!!!!! Nel mentre , tra le tantissime mail, una con scritto " il lotto numero X aggiudicatelo pure al secondo offerente, ho visto che l'ho puntato ad una cifra troppo alta, forse vale meno"

Questi sono solo 2 banali esempi di gente che pensa di poter sempre fare cio' che vuole, senza considerare il lavoro di chi sta' dall'altra parte. E mi creda ..... vi sono pure quelli che si divertono !!

Per nostra scelta, non chiediamo mai all’offerente perdente ( il secondo per intenderci) se è interessato ad acquistare la moneta, in quanto potrebbe lasciare spazio a dubbi e problemi vari......quindi, l'unico modo per evitare che capitino nuovamente queste situazioni e' il blocco ( relativamente alle nostre vendite) di questi soggetti.....nel quale ovviamente risulta la motivazione sul portale che utilizziamo e che di conseguenza puo' essere vista ed essere oggetto di valutazioni da parte delle altre case d'asta in fase di invii di fogli offerte. Mi creda, fortunatamente questo metodo ha permesso e permettera' in futuro di poter provare (in parte) a evitare le problematiche che purtroppo alcuni soggetti si divertono costantemente a creare

Poi ovvio che, se un utente che sempre ha adempito ai suoi impegni, ma una volta, per giusta causa chiede di rescindere da un acquisto , questo non comporta certamente un' inaffidabilita'.....

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Per partecipare ad un'asta mi viene chiesto in Italia un documento e il tesserino del cod,fiscale. All'estero, una spagnola mi ha chiesto lo scan del codice fiscale(era la mia prima offerta alle loro aste) altri chiedono di indicare altre case d'asta dove ho comprato. E' tutto normale, non ho difficoltà e nulla da nascondere.  

E' normale che le case d'asta vogliano sapere con chi hanno a che fare.

 

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1 ora fa, r.tino dice:

Sinceramente non capisco! Quindi non si dovrebbe , a suo parere, bloccare dal fare offerte chi si diverte a puntare a caso monete e successivamente non pagarle????? 

Guardi, giusto fresco di un attimo fa.....una persona che , bella tranquilla, chiama per chiedere di rinunciare all'acquisto di un lotto  dicendo "non sono interessato alla moneta, la tolga pure". Oltretutto , manco avesse inserito la base, ha rilanciato fin oltre il doppio della base, quindi avra' pur pensato a quel che faceva!!!!! Nel mentre , tra le tantissime mail, una con scritto " il lotto numero X aggiudicatelo pure al secondo offerente, ho visto che l'ho puntato ad una cifra troppo alta, forse vale meno"

Questi sono solo 2 banali esempi di gente che pensa di poter sempre fare cio' che vuole, senza considerare il lavoro di chi sta' dall'altra parte. E mi creda ..... vi sono pure quelli che si divertono !!

Per nostra scelta, non chiediamo mai all’offerente perdente ( il secondo per intenderci) se è interessato ad acquistare la moneta, in quanto potrebbe lasciare spazio a dubbi e problemi vari......quindi, l'unico modo per evitare che capitino nuovamente queste situazioni e' il blocco ( relativamente alle nostre vendite) di questi soggetti.....nel quale ovviamente risulta la motivazione sul portale che utilizziamo e che di conseguenza puo' essere vista ed essere oggetto di valutazioni da parte delle altre case d'asta in fase di invii di fogli offerte. Mi creda, fortunatamente questo metodo ha permesso e permettera' in futuro di poter provare (in parte) a evitare le problematiche che purtroppo alcuni soggetti si divertono costantemente a creare

Poi ovvio che, se un utente che sempre ha adempito ai suoi impegni, ma una volta, per giusta causa chiede di rescindere da un acquisto , questo non comporta certamente un' inaffidabilita'.....

Buonasera, mi permetto di domandarle (ma la domanda è rivolta a tutti gli operatori): perché non chiedere a tutti coloro che intendono partecipare all’asta gli estremi di una carta di credito con contestuale impegno di una cauzione?

Capisco che questo significherebbe ridurre di molto la platea dei potenziali partecipanti, ma quantomeno si avrebbe la certezza di ricevere solo offerte serie e, in più, quella di poter “punire” i ripensamenti pretestuosi.

Naturalmente la mia è solo un’idea.

Saluti

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20 minuti fa, allek dice:

Buonasera, mi permetto di domandarle (ma la domanda è rivolta a tutti gli operatori): perché non chiedere a tutti coloro che intendono partecipare all’asta gli estremi di una carta di credito con contestuale impegno di una cauzione?

Capisco che questo significherebbe ridurre di molto la platea dei potenziali partecipanti, ma quantomeno si avrebbe la certezza di ricevere solo offerte serie e, in più, quella di poter “punire” i ripensamenti pretestuosi.

Naturalmente la mia è solo un’idea.

Saluti

L'idea è ottima ma di non facile attuazione. A suo tempo mi ero informato e non era facile e neanche economico. Purtroppo anche le cose facili e logiche non sono mai facilmente attuabili.

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8 minuti fa, simonesrt dice:

e non era facile

Mi sembra una cosa molto facile se si vuol farla. Non mi pare troppo dissimile dal lasciare una cauzione in hotel o per noleggiare un'auto.

Potreste provare a mandare una mail a:

https://www.ha.com/

Potrebbero spiegare come fanno. Tutelereste gli offerenti seri. Capirete che le offerte ritirate sono solo la punta dell'iceberg. Quante offerte non vincenti sono fasulle? Può essere che io, cliente, paghi di più per via di offerte di "buontemponi" o amici del conferente?

Infine potreste dare un'occhiata alle loro foto e cercare di avvicinarvi alla qualità del loro servizio. È vero, loro sono dei giganti. È anche vero che la percentuale dei diritti d'asta è la stessa di quasi tutte le aste italiane. 

Chiaro che il mio è un discorso generale e non si riferisce ad aste specifiche; nessuno in particolare si senta additato . Si sentano comunque tutti, nessuno escluso, in forte ritardo rispetto a quanto offre la concorrenza all'estero in termini di qualità del servizio. 

Il mio augurio è che possiate prendere esempio dalle eccellenze mondiali e arrivare presto ai loro livelli ed anche ai loro fatturati.

In bocca al lupo.

 

 

 

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5 minuti fa, Cinna74 dice:

Mi sembra una cosa molto facile se si vuol farla. Non mi pare troppo dissimile dal lasciare una cauzione in hotel o per noleggiare un'auto.

Potreste provare a mandare una mail a:

https://www.ha.com/

Potrebbero spiegare come fanno. Tutelereste gli offerenti seri. Capirete che le offerte ritirate sono solo la punta dell'iceberg. Quante offerte non vincenti sono fasulle? Può essere che io, cliente, paghi di più per via di offerte di "buontemponi" o amici del conferente?

Infine potreste dare un'occhiata alle loro foto e cercare di avvicinarvi alla qualità del loro servizio. È vero, loro sono dei giganti. È anche vero che la percentuale dei diritti d'asta è la stessa di quasi tutte le aste italiane. 

Chiaro che il mio è un discorso generale e non si riferisce ad aste specifiche; nessuno in particolare si senta additato . Si sentano comunque tutti, nessuno escluso, in forte ritardo rispetto a quanto offre la concorrenza all'estero in termini di qualità del servizio. 

Il mio augurio è che possiate prendere esempio dalle eccellenze mondiali e arrivare presto ai loro livelli ed anche ai loro fatturati.

In bocca al lupo.

 

 

 

Ringrazio per l'auspicio che si possa diventare come HA, ma non abbiamo bisogno di chiedere a loro come fanno perchè non sono i gestori dei servizi delle carte di Credito a cui invece mi ero rivolto a suo tempo, e se in italia, che io sappia, non lo fa nessuno forse perchè i problemi burocratici ed i costi sono superiori ai vantaggi che pensiamo di ottenere. Quanto al fatto di prendere esempio dai migliori ne sono convinto, anche se bisogna paragonare società simili, e in Italia, senza nulla togliere ai miei colleghi, nessuno può essere paragonato ad Heritage sia per dimensioni che per fatturato che per dipendenti, ecc. Ci sono inoltre mille variabili che influiscono in maniera determinante. Faccio un piccolo esempio: quando andavo al convegno a NY, c'era lo stand di Heritage. Vedevo sempre una fila di gente e mi domandavo cosa stessero facendo. Ho chiesto informazioni, ed erano i conferenti che consegnavano le monete ricevendo IN CONTANTI anticipi di decine di migliaia di dollari. Da allora ricevo annualmente una loro mail dove mi chiedo se ho monete da conferire, e regolarmente gli rispondo che bisogna fare l'esportazione e i tempi sarebbero "lunghetti" e declino così l'offerta. Questo è solo uno degli aspetti che per noi italiani è inaffrontabile. Con questo è giusto cercare di prendere esempio dai migliori per cercare a nostra volta di migliorarci.

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15 ore fa, Cinna74 dice:

Tutelereste gli offerenti seri. Capirete che le offerte ritirate sono solo la punta dell'iceberg. Quante offerte non vincenti sono fasulle?

Sinceramente non penso proprio che, chi offre solo per divertirsi, sapendo gia' di non pagare , alzi di un paio di scatti le monete ad un offerente serio.....le garantisco che i soggetti in questione, quando si divertono a fare offerte a caso, i lotti se li aggiudicano (in sede d'asta si potrebbe tranquillamente darne prova attraverso la visione di vari fogli di offerta che arrivano con cifre folli sempre da alcuni soggetti, che ovviamente non prendiamo nemmeno in considerazione, conoscendoli da tempo)......per loro alzare di 10 euro o 1000 euro cambia poco non pagando. Per quanto concerne invece le presunte offerte, da lei ipotizzate, di un parente del conferente per alzare i prezzi, la vedo una possibilita' praticamente nulla.....se un conferente vuole difendere le sue monete in asta non ha certo bisogno di queste cose.......molto semplicemente lo fa attraverso prezzi di protezione. Delle riserve che un collezionista impone per conferire le proprie monete in asta, se ne e' gia' parlato svariate volte, che poi vi siano aste come HA che il giorno prima dell'asta le renda visibili a tutti e case d'asta che non lo dichiarino, questo e' tutt'altro discorso

Modificato da r.tino
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Il 7/12/2020 alle 16:14, r.tino dice:

Sinceramente non capisco! Quindi non si dovrebbe , a suo parere, bloccare dal fare offerte chi si diverte a puntare a caso monete e successivamente non pagarle????? 

Mi spiace, non volevo affermare cosa sia giusto o sbagliato. A parte il fatto che ho già scritto che la difesa di un proprio interesse mi sembra cosa giusta e soprattutto naturale, mi stavo solo chiedendo quale fosse l'eventuale base giuridica di un blocco di un dato offerente all'interno di una certa asta, il quale blocco potesse poi estendersi in automatico ad altre aste. Però a leggere comunque questa discussione mi rendo conto forse solo ora di quante situazioni spiacevoli affrontiate puntualmente come professionisti. Non credevo ci fossero tanti idioti a puntare e a ritirarsi poi senza giusta causa all'interno di un accordo preso secondo certe condizioni. E pensare che io sono rimasto a lungo lontano dal mondo delle aste perché non ero prima di tutto sicuro di me stesso.

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