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ROMA NUMISMATICS , ADDIO...


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mahhhh....io non capisco dove sta' il problema !!!!!! Come in qualsiasi asta, se uno e' disposto a spendere 100 per una moneta, basta togliere da quella cifra le spese dei diritti e di spedizione......ora , per acquistare in Gran Bretagna, si fara' come fino ad ora e' stato fatto per le aste americane e svizzere, oltre ai diritti e alle spedizioni, si toglieranno dalla cifra stabilita i dazi doganali del 10%. Morale della favola, cio'che cambia e' solo la cifra da puntare e non la cifra che si intende spendere........poi , si sara' meno competitivi rispetto a chi non paga la dogana??? Si, ma come lo e' stato fino ad ora per acquisti in altri stati extra UE!!!!!!

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11 minuti fa, r.tino dice:

mahhhh....io non capisco dove sta' il problema !!!!!! Come in qualsiasi asta, se uno e' disposto a spendere 100 per una moneta, basta togliere da quella cifra le spese dei diritti e di spedizione......ora , per acquistare in Gran Bretagna, si fara' come fino ad ora e' stato fatto per le aste americane e svizzere, oltre ai diritti e alle spedizioni, si toglieranno dalla cifra stabilita i dazi doganali del 10%. Morale della favola, cio'che cambia e' solo la cifra da puntare e non la cifra che si intende spendere........poi , si sara' meno competitivi rispetto a chi non paga la dogana??? Si, ma come lo e' stato fino ad ora per acquisti in altri stati extra UE!!!!!!

Sicuramente il problema è questo .... pagare di piu ...che non piace. Probabilmente in questo periodo di ristrettezza economica, si fà sentire maggiormente, dove i collezionisti medio piccoli fanno fatica per cercare di coltivare i proprio hobby. 

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17 minuti fa, skubydu dice:

Sicuramente il problema è questo .... pagare di piu ...che non piace. Probabilmente in questo periodo di ristrettezza economica, si fà sentire maggiormente, dove i collezionisti medio piccoli fanno fatica per cercare di coltivare i proprio hobby. 

Ma perche'  pagare di piu'??????? Basta solamente fare un conto in piu'......voglio pagare 100 euro una moneta con diritti al 20% e spedizioni con costo 10 euro? Semplice, in Italia o paese UE punto 75 Euro, in Gran Bretagna o paese Extra UE punto 68 Euro.....non mi sembra un grandissimo problema , cio' che pago per aggiudicarmela son sempre 100 Euro, niente di piu'

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1 minuto fa, r.tino dice:

Ma perche'  pagare di piu'??????? Basta solamente fare un conto in piu'......voglio pagare 100 euro una moneta con diritti al 20% e spedizioni con costo 10 euro? Semplice, in Italia o paese UE punto 75 Euro, in Gran Bretagna o paese Extra UE punto 68 Euro.....non mi sembra un grandissimo problema , cio' che pago per aggiudicarmela son sempre 100 Euro, niente di piu'

perchè a parità di prezzo, tra prima ed ora ci si paga i dazi. Ovviamente su monete di basso valore incidono entro certe cifre ... piu si sale ..piu salgono..

Poi che centra puntare di meno? in un asta, se vuoi portare a casa ..devi puntare di piu!

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Adesso, skubydu dice:

Poi che centra puntare di meno? in un asta, se vuoi portare a casa ..devi puntare di piu!

Mi sai che hai un grosso contrasto con queste 2 cose......vuoi portare a casa e spendere poco!!! Comunque il punto non e' questo....... penso tu abbia capito benissimo discorso e che se vuoi spendere una determinata cifra per una moneta , lo fai indipendentemente dal fatto che l'asta sia extra europea o meno....secondo tuo ragionamento allora non dovresti puntare nemmeno in aste dove i diritti sono al 25% , ma solo in quelle con diritti al 16/18%, perche' altrimenti quel 7-8% in piu' di diritti incide sul prezzo finale cosi come i diritti doganali

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...presumo invece che uno punti ugualmente anche dove i diritti sono piu' alti, solo puntera' qualcosa in meno se si e' prefisso un determinato costo finale

Modificato da r.tino
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22 minuti fa, r.tino dice:

...presumo invece che uno punti ugualmente anche dove i diritti sono piu' alti, solo puntera' qualcosa in meno se si e' prefisso un determinato costo finale

 

23 minuti fa, r.tino dice:

Mi sai che hai un grosso contrasto con queste 2 cose......vuoi portare a casa e spendere poco!!! Comunque il punto non e' questo....... penso tu abbia capito benissimo discorso e che se vuoi spendere una determinata cifra per una moneta , lo fai indipendentemente dal fatto che l'asta sia extra europea o meno....secondo tuo ragionamento allora non dovresti puntare nemmeno in aste dove i diritti sono al 25% , ma solo in quelle con diritti al 16/18%, perche' altrimenti quel 7-8% in piu' di diritti incide sul prezzo finale cosi come i diritti doganali

vuoi portare a casa e spendere poco?  cosa centra  con la discussione? 

personalmente, non mi sono mai fermato davanti ad una certa percentuale (che sia il 15 o il 25)... ma ho sempre cercato e cerco, di acquistare usando la testa ...

Qua, non si sta parlando di chi applica o meno diritti piu alti, la discussione verte sul fatto che chi acquista ora dall inghilterra, paga di piu perchè ci sono diritti doganali e spese annesse (bollette doganali ecc) .

Ora, se a me piace una moneta e non ho nemmeno problemi economici, il discorso non mi interessa.... basta pagare.

Se invece sono un collezionista che non ha il portafogli a fisarmonica, per potermi permettere lo stesso target di acquisto, devo fare piu sacrifici (perchè nel corso di un anno di acquisti, si fanno sentire .....)

Questo è il punto..... poi da Operatore, il discorso lo dovresti capire...

Il puntare meno, certo, se faccio questo conto posso anche risparmiare, ma un asta è un asta ... ed il prezzo finale lo stabilisce la concorrenza tra collezionisti. Certo, nessuno mi vieta di rinunciare ...

Modificato da skubydu
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3 minuti fa, skubydu dice:

vuoi portare a casa e spendere poco?  cosa centra  con la discussione?

ok, voler continuare ad aver ragione...se leggi c'e' scritto chiaramente nel mio post che questo non e' il punto!!!

Ormai hai capito benissimo cio' che ho scritto, quindi puoi continuare fino a quando vuoi a voler aver ragione...rimane il fatto che chiunque e' in grado di capire che se decido che per me una moneta vale X e che sono disposto a spingermi fino a 100 di spesa per averla ( quindi proprio il caso di chi, come ben dici , non ha disponibilita' illimitate e deve porsi un limite), lo posso fare indipendentemente da tutte le spese che gravano su di essa (da cifra massima di spesa che mi pongo devo solo togliere, tramite un semplicissimo conto, le spese che incidono...siano esse 10% dogana come nel caso specifico di questa discussione, percentuali diritti superiori in alcune aste rispetto ad altre, spese di spedizione, ecc).

Ecco...questo e' il punto ......poi se si vuole continuare ad obiettare non riconoscendo l'evidenza, libero di farlo

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12 minuti fa, r.tino dice:

ok, voler continuare ad aver ragione...se leggi c'e' scritto chiaramente nel mio post che questo non e' il punto!!!

Ormai hai capito benissimo cio' che ho scritto, quindi puoi continuare fino a quando vuoi a voler aver ragione...rimane il fatto che chiunque e' in grado di capire che se decido che per me una moneta vale X e che sono disposto a spingermi fino a 100 di spesa per averla ( quindi proprio il caso di chi, come ben dici , non ha disponibilita' illimitate e deve porsi un limite), lo posso fare indipendentemente da tutte le spese che gravano su di essa (da cifra massima di spesa che mi pongo devo solo togliere, tramite un semplicissimo conto, le spese che incidono...siano esse 10% dogana come nel caso specifico di questa discussione, percentuali diritti superiori in alcune aste rispetto ad altre, spese di spedizione, ecc).

Ecco...questo e' il punto ......poi se si vuole continuare ad obiettare non riconoscendo l'evidenza, libero di farlo

Premesso che nessuno sta obiettando ( anche perché a cosa si dovrebbe obiettare??), ma si sta solo esprimendo un proprio pensiero, come lo ha fatto chi ha aperto la discussione e i vari utenti che hanno espresso lo stesso “dispiacere”.

 RIngrazio cmq del prezioso consiglio e continuerò ad esprimere quanto penso...

Modificato da skubydu
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...poi che da questo momento ,in Italia saremo meno competitivi perche' penalizzati dai diritti doganali, nessuno lo mette in dubbio, e' un dato di fatto!

Cosi' come in Italia siamo penalizzati in tutto, basti pensare alle vendite ...son sempre meno gli stranieri che han voglia (Giustamente) di aspettare 8-10 mesi le monete che hanno acquistato in aste italiane perche' la nostra burocrazia (e voglia di chi deve farlo, aggiungo) impiega queste tempistiche per dare consenso a esportazione.....sempre che lo faccia , visto che negli ultimi tempi han bloccato di tutto, comprese monete a peso coniate in migliaia e migliaia di esemplari . 

....ovviamente ultimo ragionamento non ha nulla a che vedere con la discussione....

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2 minuti fa, skubydu dice:

remesso che nessuno sta obiettando ( anche perché a cosa si dovrebbe obiettare??), ma si sta solo esprimendo un proprio pensiero, come lo ha fatto chi ha aperto la discussione è i vari utenti che hanno espresso lo stesso “dispiacere”,  ringrazio cmq del prezioso consiglio e continuerò ad esprimere quanto penso...

Ovviamente....liberta' di pensiero innanzi a tutto

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4 ore fa, TIBERIVS dice:

Allora sono stato ottimista, 70% non inglesi, ma inglesi per convenienza,.... finché dura..... 

Saluti 

TIBERIVS 

 

Si infatti sara‘ da vedere cosa faranno case come Bertolami che hanno aperto uns sedexs londra di recente  mentre Nac e CNG sono stabili e operative da li da molto piu‘ tempo

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@r.tino fa un discorso da commerciante e non da collezionista. O al massimo da collezionista seriale, di quelle monete di regno/repubblica/euro, che si trovano in qualunque momento in tutte le aste.

Chi colleziona monete più antiche trova spesso e volentieri la moneta che cerca in asta una volta all'anno o forse anche meno. Mi pare surreale dire che avere una spesa fissa in più non cambi niente: cambia tutto, per esempio mi rende meno competitivo nei confronti di chi il dazio non lo paga perché è inglese.

Il risultato sarà inevitabilmente una maggiore reticenza per noi a partecipare alle aste inglesi (io sono un cliente fedelissimo di Bertolami: ora lo dovrò essere molto meno) con la conseguenza che ci verrà preclusa una fetta assai importante dell'offerta; qualora invece il pezzo esitato dovesse fatalmente attrarmi, inevitabilmente lo dovrò pagare di più, con l'ulteriore seccatura che la mia spesa non va ad alimentare virtuosamente il mercato numismatico, ma finisce nelle casse statali per idiozie politico-burocratiche.

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Condivido il pensiero di R.tino, così come quello sulla competitività di Gallienus, anche se sembrano in contrasto.
Ovviamente non si può fare un discorso univoco, dipende dalla monetazione e da altri fattori (come dice giustamente anche Gallienus... per il Regno sarà più facile stare alla larga da Londra, meno per altre tipologie collezionistiche).

Staremo a vedere come si evolverà la situazione.

N.

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1 ora fa, Gallienus dice:

Chi colleziona monete più antiche trova spesso e volentieri la moneta che cerca in asta una volta all'anno o forse anche meno. Mi pare surreale dire che avere una spesa fissa in più non cambi niente: cambia tutto, per esempio mi rende meno competitivo nei confronti di chi il dazio non lo paga perché è inglese.

Mi sembra di aver piu' volte evidenziato la minor competitivita'.....l'ho chiaramente espresso

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1 ora fa, Gallienus dice:

@r.tino fa un discorso da commerciante e non da collezionista.

Faccio un discorso puramente da collezionista, di quello pero' che non si puo' permettere di spendere qualsiasi cifra....semplicemente faccio il discorso della stragrande maggioranza dei collezionisti, decidere la cifra massima che si e' disposti a spendere per una determita moneta e da li togliere i costi annessi per determinare la cifra di battuta. Se poi uno non si prefigge una spesa massima, passiamo nel range di collezionisti che puo' permettersi di non fissarsi un limite di spesa massima per quella determinata moneta, e allora qui cambia l'intero discorso, stiamo parlando di coloro che possono permettersi di comprare la moneta che vogliono a prescindere 

Modificato da r.tino
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Supporter

Quindi esisterebbero collezionisti che offrono senza avere idea dei costi di spedizione , dei costi bancari, di dogana.....

Interessante.

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38 minuti fa, luigi78 dice:

Quindi esisterebbero collezionisti che offrono senza avere idea dei costi di spedizione , dei costi bancari, di dogana.....

Interessante.

Meglio : un‘idea di questi  costi ce l‘hanno ma non e‘ cosi influente nelle loro decisioni di acquisto... 

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Il 24/1/2021 alle 16:20, r.tino dice:

Faccio un discorso puramente da collezionista, di quello pero' che non si puo' permettere di spendere qualsiasi cifra....semplicemente faccio il discorso della stragrande maggioranza dei collezionisti, decidere la cifra massima che si e' disposti a spendere per una determita moneta e da li togliere i costi annessi per determinare la cifra di battuta. Se poi uno non si prefigge una spesa massima, passiamo nel range di collezionisti che puo' permettersi di non fissarsi un limite di spesa massima per quella determinata moneta, e allora qui cambia l'intero discorso, stiamo parlando di coloro che possono permettersi di comprare la moneta che vogliono a prescindere 

Come le ha già scritto @Gallienus il collezionismo di monete antiche esula spesso da ragionamenti tipo "Questa tipologia in questa conservazione viene venduta mediamente a questo prezzo X per cui io sono disposto ad arrivare a X ma non a X+1, altrimenti la comprerò nella prossima asta".

Ci sono monete che compaiono sul mercato ogni 10/15 anni per cui questo ragionamento non è applicabile.

Semplicemente il collezionista italiano di antiche non può essere contento e indifferente alla situazione perché sa di aver perso il 10% di competitività da fine dicembre. Le stesse identiche monete costeranno il 10% in più in tasca a lui, non basterà fare spallucce ed offrire il 10% in meno perché sa che in tale maniera finiranno nella collezione di qualcun altro. 

Allo stesso modo è chiaro che per un commerciante che compra per rivendere la problematica è minore in quanto riverserà sull'acquirente finale i maggiori costi e non ha una collezione da completare in una tempistica comunque limitata da capacità economica e speranza di vita.

 

 

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Voi parlate principalmente di case d'asta, ma il ragionamento è di più ampio respiro e, in particolar modo, colpisce con maggiore incisività determinate tipologie di collezioni e conseguentemente particolari settori di mercato.

La situazione delle case d'asta l'avete espressa e analizzata bene, fin qui. Ma vanno presi in considerazione anche altri fattori.

La situazione normativa inglese sui ritrovamenti e sull'immissione nel mercato delle monete antiche è differente rispetto a quella di molti altri paesi, ergo, la moneta antica (o il ripostiglio) rinvenuti nel regno unito e regolarmente denunciati alle autorità competenti, se non ritenute di interesse nazionale e acquistate da qualche museo, vengono restituite allo scopritore e al proprietario del fondo su cui sono state scoperte.

Queste poi vengono reimmesse nel mercato. Al più, se giudicate "tesoro" sono soggette a un certificato di esportazione (che non prevede costi, almeno io non ho mai pagato alcunché per averlo!). Questo comporta l'immissione di una gran quantità di "materia prima" nel mercato numismatico con frequenza pressoché costante.

C'è quindi tutta una tipologia di monetazione antica (romana) che entra nel mercato numismatico e che proviene dall'Inghilterra e che segue sì i canali di vendita delle aste ma anche dei negozi fisici e virtuali dei professionisti britannici e le piattaforme di vendita online in cui operano anche i privati. Materiale che fino al 01/01/2021 non subiva particolari maggiorazioni di prezzo, anzi! Data la relativa grande disponibilità permetteva anche un prezzo di mercato abbastanza competivo rispetto ad analoghi esemplari nel mercato da tempi più "storici".

Nello specifico io colleziono monete imperiali del III secolo, principalmente usurpatori britannici, impero gallico e monete provenienti da ripostigli registrati e catalogati. Per ciascuna moneta mi sono sempre premurato di avere tutti gli appoggi burocratici necessari per l'acquisto e, se previsto, per l'importazione. Data la tipologia di monete che seguo, un 80% delle monete della mia collezione proviene da venditori professionali inglesi (negozi fisici, negozi che operano online su vCoins, MaShop ed eBay o su siti propri, case d'asta inglesi o con base uk), un 15% da venditori francesi, un 4% da venditori tedeschi e un marginale 1% da USA, Svizzera, Austria, Spagna e Olanda.

L'applicazione di dazi e comunque dell'iva più i costi fissi dello sdoganamento colpirà quindi l'80% dei miei acquisti futuri, un 80% di cui solo una parte abbastanza marginale proviene da case d'asta (diciamo un 15/20%) in quanto la restante parte deriva direttamente da commercianti al dettaglio (con alcuni ho un rapporto più o meno diretto e li contatto anche al di fuori delle piattaforme in cui operano acquistando, sempre con fattura e documentazione, direttamente da loro).

Ora sto aspettando che mi contatti la dogana per un ultimo acquisto fatto da un commerciante tramite eBay. Il pacchetto con una manciata di monetine da ripostiglio e regolare fattura d'acquisto, è fermo da 10 giorni a Milano, per i controlli doganali. Il venditore mi ha detto che ha dichiarato l'esatto valore che ho pagato (perché è ligio e non fa magheggi o dichiarazioni mendaci per non avere, giustamente, grane). La soglia è inferiore alle 135£ quindi non ho dazi doganali, ma essendo superiore comunque ai 22€ sto aspettando la comunicazione della dogana per sapere l'importo relativo all'iva e ai diritti di sdoganamento (questi ultimi li so già memore di un precedente acquisto dalla Svizzera e ammontano a 7,50€).

Sapevo della situazione e dei cambiamenti in atto dal 1 gennaio. L'acquisto l'avevo fatto a dicembre, ma - causa le festività - e l'aggiunta di un'altra moneta all'ordine, la spedizione è partita il 2 gennaio e il venditore è stato anche più che tempestivo... tant'è che io il pagamento l'ho fatto il 3 gennaio, quindi dopo la spedizione! Conoscendoci, sebbene virtualmente, ovviamente sapeva che di me ci si può fidare quanto ad affidabilità per i pagamenti. Purtroppo questa spedizione è andata così, e le monete subiranno una maggiorazione di circa 1/3 rispetto a quanto le ho pagate.

Ho pendenti due offerte presso ROMA NUMISMATICS per un importo che ho stimato a filo budget provando a stimare da me i costi di importazione per l'iva e dovrei stare al di sotto del limite dei dazi (se non incide una qualche maggiorazione estremamente pesante del corriere!), ma che sarà soggetta al balzello dell'IVA. Questo fa sì che le mie offerte non saranno passibili di rilanci qualora superate perché altrimenti sforo il limite di spesa impostomi.

Capite bene che la situazione post Brexit nel mio caso incide in maniera considerevole. E' vero, gli operatori italiani nel mercato sono molti e l'offerta è variegata. Tuttavia, non trovo operatori italiani che abbiano la stessa disponibilità di materiale (per la mia specifica collezione) come gli operatori inglesi, in particolar modo per le monete provenienti da ripostigli. Tutto ciò non bloccherà la mia collezione, ma ne limiterà la prosecuzione in maniera alquanto pesante... al che mi sorge il sospetto, che dietro a tutto questo ci sia un manovratore oscuro... un burattinaio che tesse le fila e che ha portato gli inglesi a volere la Brexit con tutte le conseguenze del caso. E credo anche di aver capito chi è: mia MOGLIE!!!! Così può finalmente smettere di lamentarsi perché compro un sacco di monete! :crazy:

Perdonatemi la battuta finale... ma dovevo sdrammatizzare perché per me la Brexit è stata una vera batosta numismatica!!!

Modificato da grigioviola
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Il 24/1/2021 alle 17:08, luigi78 dice:

Quindi esisterebbero collezionisti che offrono senza avere idea dei costi di spedizione , dei costi bancari, di dogana.....

Interessante.

credo soltanto che forse una maggiore informazione, magari anche da parte delle case d'asta quando hanno inviato le prime fatture di quest'anno, fosse opportuna e necessaria. Sapere la novità di dover pagare circa 30 sterline in più su 100 dal corriere internazionale non è stato per niente simpatico. Personalmente mi auguro un calo di clienti europei che faccia prendere in considerazione alla case d'asta uno  spostamento di sede... il mio piccolo contributo lo darò volentieri

Modificato da joannes carolus
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Ricordo un libro che un commerciante vendeva a 500 , lo vidi in una certa asta U.S.A a un prezzo tanto ma tanto minore, partecipai, lo comprai, ricordo quando mi arrivo la fattura e sopratutto quante volte mi chiamai coxxxone.

Da quel momento chiedo anche il nome di chi incarta la spedizione.

Non appartenendo alla categoria di chi non ha interesse a chiedere, mi attengo a una linea anti-supposta........

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12 minuti fa, luigi78 dice:

Ricordo un libro che un commerciante vendeva a 500 , lo vidi in una certa asta U.S.A a un prezzo tanto ma tanto minore, partecipai, lo comprai, ricordo quando mi arrivo la fattura e sopratutto quante volte mi chiamai coxxxone.

Da quel momento chiedo anche il nome di chi incarta la spedizione.

Non appartenendo alla categoria di chi non ha interesse a chiedere, mi attengo a una linea anti-supposta........

vedo comunque che come COXXXONE sono in buona e numerosa compagnia anche se credo che i casi siano molto diversi essendo le nuove norme in vigore da pochissimi giorni e sconosciute ai più

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