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Gli antenati delle monete? Anelli, piccoli archi e lame di asce


ARES III

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Vorrei condividere questo piccolo articolo uscito su Focus:

Gli antenati delle monete? Anelli, piccoli archi e lame di asce

Le popolazioni europee dell'Antica Età del Bronzo usavano come monete piccoli oggetti in bronzo di forma e peso molto simili. Eppure, non avevano la bilancia.

I piccoli archi in bronzo utilizzati come moneta durante l'Antica Età del Bronzo.I piccoli archi in bronzo utilizzati come moneta durante l'Antica Età del Bronzo. M.H.G. Kuijpers CC-BY 4.0,

Le monete come le conosciamo oggi, tondi oggetti in metallo, sono nate relativamente di recente, ma l'invenzione delle monete intese come oggetto per la compravendita di beni risale infatti a 5. 000 anni fa: nell'Antica Età del Bronzo, infatti, le popolazioni europee iniziarono a utilizzare per i loro acquisti oggetti in bronzo di forma e peso simile. Uno studio pubblicato su PLOS One ha analizzato queste monete ante litteram, cercando di capire se potessero effettivamente considerarsi degli antenati del nostro Euro.

LA LEGGE DI WEBER. Una caratteristica tipica dei soldi è la loro standardizzazione: ma come facevano le popolazioni antiche a pesare dei metalli per poterne uniformare il 

valore? In assenza di strumenti di misurazione, mettevano in pratica la cosiddetta legge di Weber: se due oggetti hanno quasi lo stesso peso, un essere umano non riuscirà a notare la differenza tenendoli in mano.

Anelli in bronzo

I ricercatori hanno analizzato oltre 5. 000 oggetti, tra cui anelli, piccoli archi e lame di asce, spesso ritrovati raggruppati tra loro come se fossero appartenuti a un gruppo di monete dello stesso valore. I risultati hanno evidenziato che la maggior parte di questi oggetti erano sufficientemente simili per forma e peso (circa 200 grammi) da risultare indistinguibili e poter essere utilizzati come denaro.

A PESO D'ORO. Fino a qualche secolo dopo, tuttavia, questi strumenti di transazione rimasero piuttosto rudimentali: «Le prime bilance risalgono alla Media Età del Bronzo (2. 000–1. 550 a. C. ) e, a giudicare dalla loro grandezza, venivano probabilmente utilizzate per misurare l'oro», si legge nello studio. Ci vorranno ancora diverse centinaia di anni per arrivare alla prima moneta vera e propria che, secondo la tradizione, venne coniata nel VI secolo a. C da Creso, re della Lidia (l'attuale Turchia).

https://www.focus.it/cultura/storia/antenati-delle-monet

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Quello del "premonetale" è un argomento tanto interessante quanto è complesso. L'uso della moneta ci è così familiare che fatichiamo a comprendere come possa essere esistito un mondo senza di essa. Quella della moneta è soltanto una parte della storia del "denaro" e degli scambi; una storia, peraltro, piuttosto breve, della durata di circa 2500 anni, o poco più (a introdurla non fu Creso, ma qualcun altro qualche decennio prima di lui).

Bisognerebbe anche capire cosa si intenda per moneta: sembra banale, ma non è facile definirla univocamente, specialmente se si parla delle prime fasi della sua introduzione.

La ricerca di una "moneta" prima della "moneta vera e propria" non sempre porta ai risultati sperati. In Mesopotamia si parla spesso di argento a peso come antenato della moneta, ma a ben vedere il suo uso non era comunque così pervasivo nelle transazioni quotidiane. Anche nel Vicino Oriente Antico è nota l'esistenza di oggetti di peso e forme standardizzate, che potrebbero essere intesi come antenati della moneta: è il caso, per esempio, di bracciali, simili a quelli oggetto della discussione. La loro circolazione era però strettamente connessa a un ambito "cerimoniale" e di "prestigio": avevano valore, in quanto d'argento, ma difficilmente un cittadino comune ne avrebbe avuto accesso o li avrebbe utilizzati per comprare del pane. 

Non mi stupirebbe se anche queste popolazioni europee avessero usato questi bracciali standardizzati in un "ambito di circolazione" simile a quello dei bracciali d'argento mesopotamici: una circolazione legata alla sfera "cerimoniale", di "prestigio" e di "scambi di doni", piuttosto che di mercato, quello dominato dalla moneta, come oggi lo conosciamo.

Scusate per la pessima sintassi, ma è un po' tardi. 

Grazie per la condivisione, sicuramente da approfondire :)

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A questo proposito riporto questo interessante articolo di Cronaca Numismatica, che riassume le conoscenze sugli oggetti premonetali in ambito mediterraneo, dando anche conto dell'etimologia dei termini obolo (spiedo) e dracma (manciata).

 

https://www.cronacanumismatica.com/dagli-spiedi-alle-tartarughe-dargento/

Modificato da Scipio
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