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Un po' meno petrolio!


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Risposte migliori

Io sono molto ecologista e cerco di usare il meno possibile elettricità e acqua ( mi lavo con l'acqua fredda, basta di tenere il rubinetto aperto il meno possibile :D). Vorrei anche informarmi cosa fare per diminuire il consumo di energia. In Lombardia siamo a un livello di arretratezza spaventoso; qui a Pavia abbiamo giusto il depuratore con la produzione di energia elettrica dai rifiuti e i bus a metano, ma nella stragrande maggioranza dei casi c'è di meno o assolutamente niente.

Il problema grave è che qui non si fa nient per incentivare al risparmio energetico, tranne spiegazioni a scuola ( e visto il livello di attenzione nelle scuole...)

Gli autobus sono sporchissimi e sempre fuori orario (o in anticipo o in ritardo). Passano centinaia di macchine con a bordo una sola persona, che potrebbero essere 1/4 meno di quello che sono ora. Ditemi voi cosa possiamo fare... siamo in una terribile situazione.

Io lancio un appello: Anche riciclare è importante. Riciclate qualunque cosa sia possibile, visto che in casa mia il rapporto tra quantità di spazzatura e quantità di riciclabili è 1 a 4. Ho protestato di brutto quando mi sono accorta che in casa mia non si riciclava l'alluminio! :D

Significa che la maggior parte delle cose si può riutilizzare spendendo molta meno energia che a produrle nuove.

Nel settore delle risorse rinnovabili, spero che i lombardi si diano una mossa!

Ciao

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Io invece credo che il nucleare sia un capitolo chiuso da non riaprire.

Semplicemente sposteremmo i problemi dall'approvvigionamento di petrolio a quello di uranio. Per non parlare dello spazio dove mettere le scorie.

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L'unico limite attuale del nucleare è proprio il problema economico dell'approvvigionamento della materia prima. Altri problemi tecnici o ambientali non ve ne sono. Una centrale nucleare non produce inquinamento atmosferico ne, tantomeno, anidride carbonica (cosa che, per esempio, è prodotta da una centrale considerata pulita: quella a gas metano), uno dei gas a effetto serra.

Inoltre, l'intera quantità di uranio arricchito esausto delle centrali francesi è contenuto in uno spazio pari a quello di una piscina olimpionica (così disse lo scienziato che ci giuadava alla visita di una centrale francese) dove ancora c'è tanto posto. Il sito è unico e monitorato sempre riguardo alle emissioni di radiazione che, per la cronaca, sono inferiori ad altre zone della Francia (ma anche dell'Italia) dove ci sono emissioni naturali di radiazione (per non parlare dei livelli di radiazione che si ricevono esponendosi al sole d'estate!!! - fattore di "inquinamento" sempre troppo sottovalutato). Nuove centrali, infine (centrali a neutroni veloci), sono in grado di continuare a estrarre energia dall'uranio esausto di una centrale "tradizionale".

Inoltre le centrali a fissione moderne sono intrinsecamente sicure, essendo prive delle barre di grafite che, mal progettate, generarono il disastro di chernobyl (assieme all'idiozia umana di portare la centrale oltre i limiti di sicurezza per fare un esperimento - ma l'idiozia umana è alla base di tutti i nostri problemi che qui discutiamo, credo...)

Fatemi levare un dente: nei telegiornali, nelle riviste, quando si parla di inquinamento atmosferico c'è sempre l'immagine delle torri di raffreddamento di una centrale nucleare da cui esce una nube bianca. Quella nube bianca è vapore acqueo, con livello di radiazione pari a zero (l'acqua radiattiva - a contatto col nocciolo - è confinata all'interno della centrale), ovvero quanto di più innocuo ci sia sulla faccia della terra.

Le centrali a fissione nucleare possono essere un anello di congiunzione tra la nostra attuale dipendenza dal petrolio verso una presenza (spero) sempre più massiccia di energie rinnovabili. Ovviamente non possono rappresentare la soluzione definitiva, ma, a mio modo di vedere, possono aiutarci moltissimo in questa fase critica.

Infine infine, dire di no alle centrali nucleari a fissione per poi essere costretti a comprare l'elettricità dalla Francia che proprio in quel modo la produce mi sembra quanto meno un controsenso :P .

A mio avviso, pero', nemmeno le centrali a fusione risolveranno il problema energetico, spostando la questione dell'approvigionamento dell'uranio verso l'approviggionamento dell'idrogeno, generando scenari politico-economici forse non idilliaci (p.e. guerre per l'accaparramento delle risorse idriche, e non da poco il fatto che la centrale a fusione consuma acqua - il più comune veicolo di idrogeno -, distruggendola per sempre).

stamo m'pò a vedè :P

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