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Pulizia delle monete: cosa si può fare.


apollonia

Risposte migliori

Questa procedura, per che metalli è indicata e per quali no ? 

In tutti i casi, consiglierei delle prove su piccole parti della moneta.. onde evitare sorprese finali.

consiglio infine di maneggiare i 2 prodotti sopra indicati con attenzione.. hanno comunque livelli di tossicità….

skuby

Modificato da skubydu
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Il metodo proposto da @apolloniaè in effetti molto scientifico didattico ma non ho trovato nella bibliografia tecnica per la pulizia delle monete e metalli antichi, di mia conoscenza, un metodo progressivo per effetto polare del solvente di questo tipo.

Questo tipo di pulizia serve solo per sgrassare ? 

Concordo molto sul fatto che bisogna limitare al massimo contatti tra moneta e "liquidi" molto meno sul metodo proposto.

Chiaramente quando parliamo di pulizia dobbiamo vedere nel pratico di cosa parliamo, ovvero rimozione terra e detriti ? Eliminazione strati superficiali coriacei e duri di carbonati diversi dai metalli della moneta ? Concrezioni infiltranti nel tondello di ossidi e composti  non propri della patina ?  Sgrassatura e via dicendo.

Ci sono monete che sono intrattabili ed altre che invece sono da non trattare.

Credo che per ogni moneta vada sempre valutata singolarmente e  con attenzione  prima di decidere come intervenire per ottenere cosa. Per mia opinione personale la moneta "nasce nuda", dobbiamo svestirla un po' ma non troppo. Le monete che ho visto per mia esperienza, anche in case di aste rispettabili, sono spesso trattate, pulite chimicamente e a volte ripatinate.

Nulla di cui scandalizzarsi. 

Modificato da moneta66
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Supporter
Inviato (modificato)
Il 2/7/2021 alle 01:34, skubydu dice:

Questa procedura, per che metalli è indicata e per quali no ? 

In tutti i casi, consiglierei delle prove su piccole parti della moneta.. onde evitare sorprese finali.

consiglio infine di maneggiare i 2 prodotti sopra indicati con attenzione.. hanno comunque livelli di tossicità….

skuby

Il procedimento descritto ha lo scopo di sciogliere eventuali depositi di materiale organico e inorganico sulla superficie della moneta accumulati nel periodo di tempo in cui è rimasta interrata o esposta agli agenti atmosferici nella circolazione. La scelta dei tre solventi copre un campo di polarità adeguato allo scopo e la sequenza “andata e ritorno” acqua-acetone- xilene è indicata in quanto non si conosce l’eventuale sequenza degli strati di deposito di natura organica e inorganica. Determinante è il tempo di immersione della moneta (in toto: non ha senso una parte di essa) nel solvente che può variare da un minimo di 10 minuti a un massimo di 24 ore, in ogni caso tale da non produrre effetti negativi sulla patina e sul metallo (nessuna controindicazione per questo). È indispensabile che i contenitori di ammollo siano ben sigillati in modo che i solventi non evaporino con conseguente aumento della concentrazione della soluzione, onde evitare che il residuo disciolto si ridepositi sulla moneta. In tal modo si evita anche un’esposizione prolungata ai vapori di solvente organico dell’operatore, che in ogni caso deve agire con la massima cautela.

Andare oltre il metodo descritto usando come solventi mezzi aggressivi come il succo di limone o il bicarbonato di sodio è rischioso per le possibili conseguenze negative.

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Modificato da apollonia
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Buon giorno al forum; finalmente un po' di chiarezza tra: succhi di limone e/o vegetali vari, aceto, acidi più o meno pesanti; bicarbonati; ammoniaca ed altri  troiai di vario tipo; da chimico a chimico: Grazie Apollonia e saluti da nponno Cesare

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Grazie delle preziose indicazioni! Ti chiedo precisazioni pratiche: dove acquistare acetone e xilene? I contenitori da usare che dimensioni devono avere? ( a esempio i contenitori a bicchiere “normale” con tappo a vite vanno bene? Vetro o plastica? Sono da riempire completamente?) Maneggiare il tutto sempre con guanti? Grazie ancora 

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Ho utilizzato il metodo proposto da Apollonia qualche anno fa e devo dire con risultati scarsissimi, ovvero l'alternanza dei diversi solventi negli esemplari da me trattati non ha prodotto risultati apprezzabili in termini di solvatazione, "ammorbidimento" e rimozione diretta dello sporco. Non ha neanche migliorato la possibilità di rimuovere meccanicamente i detriti/sporco con più facilità.

Questo probabilmente è dovuto ai tempi di contatto del solvente più polare. In un paio di centesimi del regno poi, molto incrostati con sporco e grasso , subito dopo il trattamento con il solvente meno polare, questi hanno sviluppato qualche punto di verde "BZD simile", li è stato molto semplice capire il perchè.

Comunque tentar non nuoce,  magari provando su esemplari non particolarmente rari, costosi o a cui siete particolarmente attaccati.

@Cesare Augustol'ammoniaca conc. e successivi trattamenti con altri reagenti inorganici è il reattivo di elezione in protocollo standard per la pulizia  delle monete in argento in molte scuole/musei perchè insieme ad altre reazioni (che vengono dopo il trattamento con NH4OH) permette la riduzione dell'Ag+ ossidato, preserva quello presente e complessa invece tutti gli altri sali di metallo "sporcanti" o da eliminare.

Magari eliminiamo aceto,vino,coca-cola,limone e vim clorex...ma non l'ammoniaca.

 

Un saluto

 

 

 

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Supporter
6 ore fa, Cesare Augusto dice:

Buon giorno al forum; finalmente un po' di chiarezza tra: succhi di limone e/o vegetali vari, aceto, acidi più o meno pesanti; bicarbonati; ammoniaca ed altri  troiai di vario tipo; da chimico a chimico: Grazie Apollonia e saluti da nponno Cesare

Contraccambio i saluti da collega e da nonno.

apollonia

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Supporter
5 ore fa, grunf dice:

Grazie delle preziose indicazioni! Ti chiedo precisazioni pratiche: dove acquistare acetone e xilene? I contenitori da usare che dimensioni devono avere? ( a esempio i contenitori a bicchiere “normale” con tappo a vite vanno bene? Vetro o plastica? Sono da riempire completamente?) Maneggiare il tutto sempre con guanti? Grazie ancora 

Personalmente non ho mai dovuto acquistare solventi o reattivi trovandoli nei laboratori di chimica organica e chimica analitica dell’università. Stesso discorso per i contenitori (meglio in vetro trasparente) con tappo a vite da non riempire completamente (ca. 1 cm dal tappo per dare libertà di movimento al liquido di ammollo scuotendo il contenitore) e di dimensioni compatibili con il diametro della moneta. Pinzette per monete, spruzzetta di plastica per l’acqua deionizzata o distillata, guanti e, meglio ancora e dati i tempi, mascherina quando si prelevano i solventi organici dai loro flaconi. Solventi organici che puoi trovare in qualche negozio specializzato o anche in rete (es. https://www.ebay.it/itm/162998987042?chn=ps&norover=1&mkevt=1&mkrid=724-128315-5854-1&mkcid=2&itemid=162998987042&targetid=1339125098557&device=c&mktype=pla&googleloc=20569&poi=&campaignid=9561703854&mkgroupid=128145120688&rlsatarget=pla-1339125098557&abcId=1145978&merchantid=116427211&gclid=CjwKCAjwuIWHBhBDEiwACXQYsRJ9GQCrMzDtSSLJylJZjUbBGpTOrb8VyM_kCMSXrXH9MM351jN1xRoCVXoQAvD_BwE )

apollonia

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buona serata al forum; è vero "moneta 66" concordo con te, la cara vecchia buona ammonica produce ottimi risultati sull'Argento anche se personalmente preferisco utilizzare il sale sodico dell' AEDTA (acido etilendiammino tetracetico) ... provare per credere: una soluzione al 5% in acqua distillata ritengo sia la concentrazione giusta; i tempi variano in funzione dell'ossidazione della moneta e dai risultati che si vogliono ottenere; si va da 60 minuti ad una notte di permanenza nella soluzione.

Grazie dell'opportunità di espressione ed ancora buona serata.

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Supporter

@Cesare Augusto

Io ci metto anche un po' di... ultrasuoni.

Pulizia di un gettone di ottone immerso in una soluzione acquosa diluita di EDTA sottoposta a ultrasuoni per 10 minuti.

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Buona serata.

apollonia

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  • 3 settimane dopo...
  • 4 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
Il 4/7/2021 alle 21:08, apollonia dice:

@Cesare Augusto

Io ci metto anche un po' di... ultrasuoni.

Pulizia di un gettone di ottone immerso in una soluzione acquosa diluita di EDTA sottoposta a ultrasuoni per 10 minuti.

 

Buona serata.

apollonia

 

Buonasera Apollonia,

sono Matteo e sto cercando di pulire delle sterline d'oro, da quello che ormai ritengo essere uno strato di nerofumo che vi si è depositato.

Ho provato a lasciarle 5 giorni in acqua e sapone ma non è successo molto, poi ho lasciato 12 ore in acetone puro e qualcosina è successo, ma un po' poco, la moneta di destra è quella messa in acetone, poi sciacquata e strofinata un bel po' con i polpastrelli e il sapone, in acqua calda per pulirla. Ho anche provato, sempre sulla stessa diluente nitro, acquaragia, trementina, acido per pulizia piastrelle, ma l'unica cosa che ha fatto riemergere l'oro sul bordo, è stato il duraglit, ma mi sono fermato subito. Ora ho rimesso tutto in acqua e sapone. Accetto consigli. Sembra che siano avvolte da una sottile pellicola nera dura a venir via... che fare?

Le ho misurate e pesate, e sono 22,06/22,08 mm * 1,52/1,54 mm, peso 8,5 grammi circa.

Devo provare con la vaschetta ad ultrasuoni? Se si con che prodotto? Oppure altro?

Grazie

confronto.jpg

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Supporter

Buonasera Matteo.

Il nerofumo è costituito da materiale solido carbonioso finemente suddiviso con forti proprietà adesive che richiedono interventi piuttosto drastici per rimuoverlo. Io proverei a lasciare immersa la moneta in una soluzione di bicarbonato di sodio in acqua calda (ca. 55 °C) finchè ritorna a temperatura ambiente.

Poi sciacquare la moneta con acqua e togliere delicatamente l’eventuale nerofumo rimasto per contatto con gomma pane (o per aspirazione se si dispone di un aspirapolvere portatile).

Se il trattamento non dà risultati si può provare con l’acido ossalico (soluzione al 2%) invece del bicarbonato.

apollonia

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Supporter

Di nulla. Non ho idea del risultato. Quelle sterline sembra siano state immerse nella cenere dell’Etna e ci vorrebbe l’intervento di Efesto che aveva una grande fucina nelle viscere di questo vulcano.

Secondo ma devi partire dal presupposto che in questo stato le monete sono compromesse e quindi non devi esitare a ricorrere a interventi piuttosto drastici se necessario, anche perché hai dalla tua l’inerzia chimica dell’oro che non si altera a caldo all’aria, all’acqua e in presenza dei comuni agenti chimici come gli acidi, anche ossidanti, e le basi in soluzione acquosa.

Buon lavoro.

apollonia

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