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Genova - Grosso, Simon Boccanegra


fra crasellame

Risposte migliori

Altra moneta arrivata tempo fa ed acquistata da un lamonetiano doc :)

Si tratta di un grosso di Simon Boccanegra al suo secondo dogato, come Doge IV.

Simon Boccanegra fu il primo Doge di Genova. Il termine Doge, in realtà, per Genova non è molto corretto.

In dialetto düxe ("duca", "duce") è diventato poi Doge rifacendosi al modello veneziano, anche se apparentemente simili, le strutture genovesi e veneziane erano profondamente diverse. La Signoria di Venezia è constituita da tempo in modo stabile nel dominio di una aristocrazia mercantile che non conosce addentellati feudali, mentre a Genova il "ducato" sarà nettamente antinobiliare e "borghese", assai rivoluzionario ed instabilissimo.

Dopo l'abdicazione nel 23 dicembre 1344, Simon Boccanegra si ritira a Pisa, ma il 15 novembre 1356 torna a Genova e riprende il potere.

Il nuovo dogato riprende in maniera singolare le vicende del primo; nonostante un periodo di relativo benessere, la nobiltà spodestata non può tollerare e perdonare la sua intransigenza ed il popolo stesso (che lo aveva acclamato ben due volte...) gli rinfaccia i difetti del primo dogato: la durezza nel reprimere le opposizioni, l'avidità ed il nepotismo cui va aggiunta una sempre maggiore sospettosità che piano piano lo isolò e nel marzo del '63 dopo aver partecipato ad un banchetto in onore del re di Cipro in casa Malocello a Sturla è colto da malore ed in pochi giorni muore. Sarà portato alla tomba senza corteo e senza onori.

Della sua tomba, eretta nella chiesa di San Francesco di Castelletto, faceva parte una statua funeraria (ora conservata al museo di Sant'Agostino), uno dei capolavori della ritrattistica medievale italiana. Straordinariamente realistico e concreto il volto del defunto.

Grosso. Ag, 3 gr;

D/ DVX IANVENSIVM qVART; Castello entro archi e sotto L

R/ CONRADVS REX A; Croce patente entro archi.

Rif: CNI 45/69 M.I.R. 39

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Inviato (modificato)

Bella domanda... esistono grossi con altre lettere, tipo C.

I genovini invece hanno lettere al diritto dopo qVART...

E che dire della lettera sotto al castello ?

Aspetto con ansia che qualcuno che ne sa di più ci illumini :)

Intanto incollo quanto già postato:

Nota sulle iniziali.

L'uso corrente di iniziali sta ad indicare con maggiore evidenza i maestri di zecca oppure i "soprastanti" alla coniazione. Entrano nell'uso comune dopo il 1252 e caratterizzano tutta la monetazione del periodo dei dogi biennali fino al primo quarto del XVIII secolo.

I grossi dei primi dogi a vita (ma non solo i grossi, nota mia) recano una lettera sotto al castello e questo particolare è considerato come elemento di classificazione.

[fra crasellame] 8:52 pm: (Fonte: "Monete Genovesi" di Giovanni Pesce)

Modificato da fra crasellame
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Grazie mick, in realtà ho tagliato e riassunto parecchio perché descrivere la situazione a Genova in quel periodo è assai arduo a meno di non scrivere un romanzone da 200 pagine a capitolo :lol:

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