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Buongiorno,

nella sezione dedicata alla Serenissima non può mancare il riferimento nonché le tavole.

 

Saluti,

Domenico

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…ultima.

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Ciao

Libro essenziale per i collezionisti di oselle. Complimenti.

saluti

luciano

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Gran bel libro, con una serie di oselle fantastiche. Complimenti. 

  • Grazie 1

Inviato
Il 7/5/2022 alle 15:10, Oppiano dice:


Buongiorno,

nella sezione dedicata alla Serenissima non può mancare il riferimento nonché le tavole.

 

Saluti,

Domenico

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Che bel volume, @Oppiano.

Due curiosità: le Oselle rappresentante sulla pubblicazione fanno parte di un un’oca collezione o più collezioni? E, se anche qualcun altro lo sa, relativamente alla tavola III, quelle Oselle rappresentanti facciate di edifici sacri o templari (mi sembra siano 5) a quali eventi si riferiscono? 

Grazie 


Supporter
Inviato
2 ore fa, Terkel dice:

Che bel volume, @Oppiano.

Due curiosità: le Oselle rappresentante sulla pubblicazione fanno parte di un un’oca collezione o più collezioni? E, se anche qualcun altro lo sa, relativamente alla tavola III, quelle Oselle rappresentanti facciate di edifici sacri o templari (mi sembra siano 5) a quali eventi si riferiscono? 

Grazie 

 

Ciao!

Non posseggo il libro e quindi sul primo quesito sarà più preciso @Oppiano.

Riguardo alle rappresentazioni della Tav III (come in genere su tutte le oselle, salvo una), dovrebbero trattarsi di edifici e costruzioni idealizzate. Ad esempio l'ultima immagine in alto a destra della Tav III riguarda l'osella emessa sotto Alvise Mocenigo I, anno VII 1576, dove l'iconografia riguarda la promessa di erigere una chiesa quale ringraziamento per la liberazione di Venezia dalla peste; non è altro che la facciata idealizzata della Basilica del Redentore, iniziata a costruirsi l'anno successivo e sappiamo bene essere molto differente.

L'unica osella "veritiera", se non sbaglio è quella coniata sotto Francesco Loredan, anno IX, 1760, per ricordare il restauro della torre e dell'orologio di piazza San Marco, che trovi nella Tav XI, terza della prima riga.

saluti

luciano


Inviato
3 ore fa, 417sonia dice:

Ciao!

Non posseggo il libro e quindi sul primo quesito sarà più preciso @Oppiano.

Riguardo alle rappresentazioni della Tav III (come in genere su tutte le oselle, salvo una), dovrebbero trattarsi di edifici e costruzioni idealizzate. Ad esempio l'ultima immagine in alto a destra della Tav III riguarda l'osella emessa sotto Alvise Mocenigo I, anno VII 1576, dove l'iconografia riguarda la promessa di erigere una chiesa quale ringraziamento per la liberazione di Venezia dalla peste; non è altro che la facciata idealizzata della Basilica del Redentore, iniziata a costruirsi l'anno successivo e sappiamo bene essere molto differente.

L'unica osella "veritiera", se non sbaglio è quella coniata sotto Francesco Loredan, anno IX, 1760, per ricordare il restauro della torre e dell'orologio di piazza San Marco, che trovi nella Tav XI, terza della prima riga.

saluti

luciano

 

Grazie caro @417sonia: sulla Osella di Alvise Mocenigo confermi quanto avevo già letto sul catalogo del forum tempo addietro, la mia curiosità rimane su tutte le restanti della Tavola III, spero nella cortesia di @Oppiano.

Su quella di Francesco Loredan ti confermo io perchè la Torre dell'orologio fu realizzata verso la fine del '400 da Mauro Codussi (attribuzione più accreditata). Subito dopo venne già ampliata con le due ali simmetriche ai lati della stessa forse da Pietro Lombardo a seguito di concorso. Credo inoltre che nell'occasione del restauro per opera di Giorgio Massari, per la quale venne coniata l'osella nel 1760, le due ali vennero innalzate di tre piani sopra i due esistenti.

  • Grazie 1

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Inviato

Ciao @Terkel,

per quanto riguarda il primo quesito, ti confermo che il testo del Werdnig non cita esplicitamente una collezione. Fa un elenco di enti e soggetti da cui ha tratto gli esemplari poi raffigurati nelle tavole (ti faccio una foto e poi la posto a seguire).

Invece, il testo in italiano è diverso nel senso che non sono riportate le tavole e quindi gli esemplari ivi contenute (a mio modesto avviso, sbagliando) ma  vengono riportate le serie di due collezioni di privati che volutamente sono rimasti oscurati (nel testo si parla del collezionista A e del collezionista B).

Domenico

  • Grazie 1

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Supporter
Inviato

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  • Grazie 1

Inviato

Ciao Dominguin ?

sbaglio o le Oselle Veneziane stanno suscitando ultimamente un grande interesse tra i collezionisti? Più che in passato, dove vi sono stati alcuni periodi un po’ di oblìo.
Intendo, guardando le aste - inclusa quella Nomisma Verona di ieri n. 1 - che stiano salendo di prezzo in modo sensibile, frutto di una richiesta superiore rispetto al passato. 
Grazie di un tuo gentile parere da grande esperto della monetazione 

buona festa

ciao, Max 


Supporter
Inviato
33 minuti fa, Scudo1901 dice:

Ciao Dominguin ?

sbaglio o le Oselle Veneziane stanno suscitando ultimamente un grande interesse tra i collezionisti? Più che in passato, dove vi sono stati alcuni periodi un po’ di oblìo.
Intendo, guardando le aste - inclusa quella Nomisma Verona di ieri n. 1 - che stiano salendo di prezzo in modo sensibile, frutto di una richiesta superiore rispetto al passato. 
Grazie di un tuo gentile parere da grande esperto della monetazione 

buona festa

ciao, Max 

 

"grande esperto": assolutamento no!! Figuriamoci, neanche l'ombra.

Diciamo che mi piacciono, ne sono incuriosito e nel contempo raccolgo anche del materiale bibliografico vario sull'argomento.

Vero che che ultimamente vi è un gran interesse verso le Oselle. Parecchie aste ne sono provviste anche in buone/ottime condizioni direi.

L'asta cui ti riferisci ne è un esempio. Ho preso naturalmente degli esemplari per la mia collezione.

Buona domenica,

Domenico

  • Haha 1

Inviato
1 ora fa, Oppiano dice:

"grande esperto": assolutamento no!! Figuriamoci, neanche l'ombra.

Diciamo che mi piacciono, ne sono incuriosito e nel contempo raccolgo anche del materiale bibliografico vario sull'argomento.

Vero che che ultimamente vi è un gran interesse verso le Oselle. Parecchie aste ne sono provviste anche in buone/ottime condizioni direi.

L'asta cui ti riferisci ne è un esempio. Ho preso naturalmente degli esemplari per la mia collezione.

Buona domenica,

Domenico

 

Non avevamo dubbi! ✌???


Supporter
Inviato
1 ora fa, Scudo1901 dice:

Non avevamo dubbi! ✌???

 

?


Inviato
17 ore fa, Oppiano dice:

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Grazie Domenico @Oppiano, gentilissimo!

Interessante che si citi la raccolta del Correr (immagino sia quella del Papadopoli) e quella Marciana… e su quest’ultima cado dal pero: chiedo a tutti i Serenissimi: si riferisce ad una collezione in possesso della attuale Procuratoria di San Marco?

Grazie


Supporter
Inviato
2 ore fa, Terkel dice:

Grazie Domenico @Oppiano, gentilissimo!

Interessante che si citi la raccolta del Correr (immagino sia quella del Papadopoli) e quella Marciana… e su quest’ultima cado dal pero: chiedo a tutti i Serenissimi: si riferisce ad una collezione in possesso della attuale Procuratoria di San Marco?

Grazie

 

Buona Domenica

Ciò che trovi oggi nel medagliere del Museo Correr è il coacervo di tanti lasciti avvenuti nel tempo da parte di insigni collezionisti. Teodoro Correr, Domenico Zoppetti, Federico Garofoli, Emmanuele Cicogna, Ascanio Molin, Nicolò Papadopoli ed altri.

Ai tempi della compilazione del libro del Werdnig "Die Osellen ...." ( dovrebbe essere del 1889) le monete di Venezia erano sparpagliate tra il Museo Correr, dove Teodoro Correr aveva depositato la sua collezione (non esclusivamente di monete) e la Marciana, che oggi svolge quasi esclusivamente la funzione di biblioteca e forse anche altrove.

Certamente non c'era la collezione del Papadopoli, che fu donata a Venezia solamente nel 1922.

saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato
5 ore fa, 417sonia dice:

Buona Domenica

Ciò che trovi oggi nel medagliere del Museo Correr è il coacervo di tanti lasciti avvenuti nel tempo da parte di insigni collezionisti. Teodoro Correr, Domenico Zoppetti, Federico Garofoli, Emmanuele Cicogna, Ascanio Molin, Nicolò Papadopoli ed altri.

Ai tempi della compilazione del libro del Werdnig "Die Osellen ...." ( dovrebbe essere del 1889) le monete di Venezia erano sparpagliate tra il Museo Correr, dove Teodoro Correr aveva depositato la sua collezione (non esclusivamente di monete) e la Marciana, che oggi svolge quasi esclusivamente la funzione di biblioteca e forse anche altrove.

Certamente non c'era la collezione del Papadopoli, che fu donata a Venezia solamente nel 1922.

saluti

luciano

 

Grazie per la tua pazienza Luciano: magari avrai raccontato le stesse cose altre volte, ma purtroppo hai a che fare con una “testa da battipalo” come si dice in laguna.

Ho sempre pensato alla Marciana solo ed esclusivamente come biblioteca, quindi al di là delle importantissima raccolta di testi mai l’avevo associata che avesse avuto lasciti di altre opere, dimenticando che la collezione statuaria (ora museo archeologico) fosse stata proprio donata allo Stato Veneziano e alla Marciana appunto. Quindi esisteva ed esiste una raccolta di oselle della Biblioteca poi unita al Gabinetto Numismatico del Correr oppure ancora distinta?

Grazie infinite e scusami se abuso della tua preparazione


Inviato

Caro Terkel nel passato spesso le biblioteche avevano - tra i loro dipartimenti - quello numismatico e di sfragistica che racchiudeva le collezioni di monete, di sigilli, persi monetali etc.

la Bibiotheque Nationale - storica istituzione parigina e una delle biblioteche pubbliche piu‘ importanti al mondo ospita - al suo interno - le collezioni numismatiche ( anch‘esse tra le piu‘ importanti e complete s livello internazionale). Parimenti - come ultimo esempio - il Gabinetto numismatico Vaticano e‘ ospitato e dipende dalla Biblioteca Vaticana.

in altri contesti invece le collezioni numismatiche pubbliche   sono poste comd pertinenza dei musei storici e archeologici . Accade cosi a Roma ad esempio ( presso il museo nazionale romano o il Campidoglio) a Bologna con l‘archeologico mentre a milano si aveva la collezione di Brera - di pertinenza della favolosa Biblioteca - che pero‘ e‘ poi confluita negli spazi delle Civiche raccolte presso il Castello - unendosi a queste - e quindi ancora una volta in ambito archeologico e storia dell‘arte.

tornando a Venezia credo tutte le raccolte monetali siano state riunite presso il Correr ma Luciano, piu‘ esperto nelle cose Venexiane, potra‘ confermare …

  • Grazie 1

Supporter
Inviato
9 ore fa, Terkel dice:

Grazie per la tua pazienza Luciano: magari avrai raccontato le stesse cose altre volte, ma purtroppo hai a che fare con una “testa da battipalo” come si dice in laguna.

Ho sempre pensato alla Marciana solo ed esclusivamente come biblioteca, quindi al di là delle importantissima raccolta di testi mai l’avevo associata che avesse avuto lasciti di altre opere, dimenticando che la collezione statuaria (ora museo archeologico) fosse stata proprio donata allo Stato Veneziano e alla Marciana appunto. Quindi esisteva ed esiste una raccolta di oselle della Biblioteca poi unita al Gabinetto Numismatico del Correr oppure ancora distinta?

Grazie infinite e scusami se abuso della tua preparazione

 

Ciao!

Non lo so con certezza; penso che tutte le monete siano oggi al Correr; tieni però conto che queste possano essere spostate alla bisogna in occasione di qualche mostra temporanea in qualche altro palazzo.

C'è poi un aspetto che non conosco: ci sono musei civici, musei statali e musei privati e non so se questo possa fare la differenza sulla detenzione di monete.

saluti

luciano

  • Grazie 1

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Inviato

la collezione numismatica del museo archeologico di Venezia, mi dicono, sia confluita alla Ca' D'oro

  • Grazie 2

Inviato
10 ore fa, numa numa dice:

Caro Terkel nel passato spesso le biblioteche avevano - tra i loro dipartimenti - quello numismatico e di sfragistica che racchiudeva le collezioni di monete, di sigilli, persi monetali etc.

la Bibiotheque Nationale - storica istituzione parigina e una delle biblioteche pubbliche piu‘ importanti al mondo ospita - al suo interno - le collezioni numismatiche ( anch‘esse tra le piu‘ importanti e complete s livello internazionale). Parimenti - come ultimo esempio - il Gabinetto numismatico Vaticano e‘ ospitato e dipende dalla Biblioteca Vaticana.

in altri contesti invece le collezioni numismatiche pubbliche   sono poste comd pertinenza dei musei storici e archeologici . Accade cosi a Roma ad esempio ( presso il museo nazionale romano o il Campidoglio) a Bologna con l‘archeologico mentre a milano si aveva la collezione di Brera - di pertinenza della favolosa Biblioteca - che pero‘ e‘ poi confluita negli spazi delle Civiche raccolte presso il Castello - unendosi a queste - e quindi ancora una volta in ambito archeologico e storia dell‘arte.

tornando a Venezia credo tutte le raccolte monetali siano state riunite presso il Correr ma Luciano, piu‘ esperto nelle cose Venexiane, potra‘ confermare …

 

 

7 ore fa, 417sonia dice:

Ciao!

Non lo so con certezza; penso che tutte le monete siano oggi al Correr; tieni però conto che queste possano essere spostate alla bisogna in occasione di qualche mostra temporanea in qualche altro palazzo.

C'è poi un aspetto che non conosco: ci sono musei civici, musei statali e musei privati e non so se questo possa fare la differenza sulla detenzione di monete.

saluti

luciano

 

Ti ringrazio @numa numaper l'excursus sulle Biblioteche nazionali (italiane ed estere) e dei loro gabinetti numismatici (a proposito: sono consultabili online?), ma anche alla luce della risposta del buon Luciano @417sonia faccio delle precisazioni perchè nella mia dannata fretta nello scrivere mi sono espresso sicuramente male io.

Quando si parla di "marciana" si tende contemporaneamente ad associarlo sempre alla biblioteca, ma durante la Repubblica si intendeva tutto quello inerente l'area della Piazza San Marco, amministrato e controllato come patrimonio dai Procuratori di San Marco, de supra dal XVI secolo, ovvero Basilica/Cappella dogale, Piazza, etc. Quindi quando quando si parla di Biblioteca si parla di uno dei tanti patrimoni dello Stato controllati dai procuratori. Ad esempio: il nucleo della Biblioteca Marciana nasce intorno alla preziosa donazione alla Repubblica del Cardinale Bessarione del 1468, e da quell'anno si ampliò man mano acquisendo tramite altri importanti lasciti e donazioni oltre che ad un'importantissima legge con l'obbligo da parte dello stato del 1603 che impose ad ogni stampatore veneto di lasciarne una copia alla biblioteca. Con la caduta della Repubblica, rimase istituita la Biblioteca che acquisì le biblioteche dei conventi e dei monasteri indemaniati dallo Stato napoleonico. Ma nello stesso edificio che ospita la biblioteca era ospitata dal 1523 l'importantissima collezione di statuaria antica che il cardinale Domenico Grimani lasciò in eredità proprio allo Stato Veneto, che lo trasferì lì per adornare la Sala Monumentale. Attorno alla collezione Grimani vennero aggiunte altre donazioni di antichità, che diedero origine a quello che oggi chiamiamo Museo Archeologico. Due collezioni tipologicamente diverse, ma che sempre erano dello Stato e gestite dai Procuratori di San Marco, appunto quindi marciane.

Ai giorni nostri appartengono allo Stato Italiano, ma la prima è retta dalla Biblioteca Nazionale Marciana, il secondo è retto dal Ministero Beni Culturali, ed inserito nel Polo Museale Veneto.

Il Correr è tutta un'altra cosa, nasce dal lascito di Teodoro Correr, e venne ampliato nel corso dei decenni da altri lasciti, già citati da @417sonia, che raggiunse il culmine con la donazione di Papadopoli (circa 17'300 pezzi) nel 1922: e questo è un gabinetto numismatico che conosco. Il Correr è museo comunale. Poi vi è un accordo tra tutti i musei che si affacciano sulla Piazza San Marco e con un biglietto puoi vedere più musei anche di enti diversi (Statali, Regionali e comunali appunto).

Credo invece, anche a fare una veloce ricerca sulla rete che anche il Museo Archeologico abbia/avesse una sua collezione numismatica, tant'è che è citata una sala espositiva (dal 2018 in teoria in fase di riallestimento) e che @aratro dice spostata alla Ca' d'Oro (che mi pare sia proprio retto dal Polo Museale Veneto, notizia che però non so confermare.

Quindi, se così stanno le cose, il libro postato e condiviso gentilmente da @Oppiano cita giustamente due gabinetti numismatici: quello del Correr (spurio dalla collezione Papadopoli che arriverà più tardi) e quello, appunto Marciano, che si rifà a quel patrimonio collezionistico già sotto il controllo della Repubblica e dei suoi Procuratori.

Se così fosse, viene poco citato, e sarebbe interessante approfondire la cosa.

Spero di non aver annoiato con questa filippica, e vi ringrazio ancora per le gentili risposte

 

Ps: Luciano, @417sonia, che tra i donatori 'nel Correr ci fosse il Cicogna è per me una notizia di una curiosità immensa, mi piacerebbe tantissimo sapere cosa contenesse la sua collezione e con che impronta l'avesse realizzata visti i suoi preziosissimi contributi sulle fonti delle opere scultoree architettoniche e pittoriche rinascimentali nel suo fondamentale Delle Inscrizioni Veneziane, Raccolte ed illustrate.

 

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Ciao!

Purtroppo della collezione del Cicogna non so nulla e non so se c'è qualche cosa in rete


Inviato

Bene.

caspita Terkel lei deve essere uno storico dell’Arte o un funzionario esperto dell’amministrazione pubblica veneziana che si occupa di beni culturali.

nella mia copia  del Werdnig ( ex libris Bassoli) vedo che le collezioni consultate dall’autore per l’opera sono numerosissime con tutte le grandi collezionj pubbliche consultate mentre la Papadopoli era ovviamente di la’ da venire. Le oselle sono riprodotte in nitidissime tavole conservate in un portafoglio in tela staccato dal volume. 


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