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Inviato

Salve,

Ho trovato la moneta in questione durante un trasloco. Ho cercato in rete ed ho visto che facilmente potrebbe essere una patacca, ma un po' per curiosita' ho provato con una calamita e non attacca. Quindi ho pensato che potrebbe essere argento.

Il peso e' sui 20 gr. 

Metallo, possibile argento.

Nel caso fosse argento varrebbe qualcosa? Grazie

20220831_112028.jpg


Inviato
11 minuti fa, Domenico1972 dice:

Salve,

Ho trovato la moneta in questione durante un trasloco. Ho cercato in rete ed ho visto che facilmente potrebbe essere una patacca, ma un po' per curiosita' ho provato con una calamita e non attacca. Quindi ho pensato che potrebbe essere argento.

Il peso e' sui 20 gr. 

Metallo, possibile argento.

Nel caso fosse argento varrebbe qualcosa? Grazie

20220831_112028.jpg

 

mai vista e sentito 100 lire argento del 1910.... una foto del Rovescio servirebbe  o meglio dell'altra  parte.... a me sembra una medaglietta 


Inviato

Da una mia  ricerca in effetti ho visto che sono solo di oro quelle originali. Ma mi ero illuso che se fosse stato argento...

1661939698990.jpg


Supporter
Inviato

In realtà, esiste il 100 lire del 1910. Si tratta di rarissimi esemplari di prova eseguiti in preparazione della serie aratrice del 1912. Di seguito un esemplare in oro battuto all'asta da Gadoury nel 2018 per 220.000 euro più diritti. 

image01759.jpg

Esistono anche prove in bronzo di questa tipologia. La seguente è stata aggiudicata per 9.200 euro più diritti.

image01319.jpg

Da notare come entrambi presentano la scritta "Prova", elemento che invece manca nel suo esemplare.

Facendo un po' di ricerche, ho trovato questo esemplare che mi ricorda molto il suo.
Questo lotto è stato battuto da Inasta (asta 93 del 26.04.2021) per "soli" 19 euro e viene definito come falso da studio (moderno) in metallo bianco... Il peso combacia (20 grammi circa), così come l'aspetto del metallo.

https://asta.inasta.com/it/lot/127618/falsi-da-studio-moderni-ecc-falsi-da-/

2592D.jpg

2592R.jpg


Inviato

Lorluke grazie per la risposta molto esaustiva. Che faccio lo consevo?


Supporter
Inviato
27 minuti fa, Domenico1972 dice:

Lorluke grazie per la risposta molto esaustiva. Che faccio lo consevo?

Prego, figurati. Fossi in te la conserverei. Anche i falsi aiutano a crescere, numismaticamente parlando. 


Inviato (modificato)

Ritengo utile per l’amico Domenico chiarire la differenza, non solo semantica, tra falso e riproduzione da Studio. Il primo, imitando al meglio le caratteristiche di esemplari autentici, ha chiari intenti truffaldini; il secondo non ha questa finalità illecita, ma ha solitamente uno scopo divulgativo. E questa moneta appartiene alla seconda categoria, non esistendo versioni in argento del 100 lire aratrice 1910.

Mi permetto anche di correggere l’intervento precedente di Luca, citando il Gigante, secondo il quale strettamente parlando questa moneta non costituisce una prova. L’autore infatti asserisce che l’emissione di quell’anno fu rifusa, a causa di una lieve differenza nel titolo, tranne un solo esemplare che, non essendo conforme al decreto di emissione, non può considerarsi moneta a tutti gli effetti, tantomeno di prova, ma una “moneta non emessa”. Questa classificazione è suffragata anche dalla mancanza della parola PROVA, che gli attenti zecchieri di Vittorio Emanuele III, non a caso chiamato Re numismatico, difficilmente avrebbero incautamente omesso se di prova si fosse effettivamente trattato.

Modificato da Scudo1901

Supporter
Inviato (modificato)
50 minuti fa, Scudo1901 dice:

Ritengo utile per l’amico Domenico chiarire la differenza, non solo semantica, tra falso e riproduzione da Studio. Il primo, imitando al meglio le caratteristiche di esemplari autentici, ha chiari intenti truffaldini; il secondo non ha questa finalità illecita, ma ha solitamente uno scopo divulgativo. E questa moneta appartiene alla seconda categoria, non esistendo versioni in argento del 100 lire aratrice 1910.

Sì, hai ragione. Sono stato impreciso. Ovviamente si tratta di una riproduzione da studio e non propriamente di un falso. 

50 minuti fa, Scudo1901 dice:

Mi permetto anche di correggere l’intervento precedente di Luca, citando il Gigante, secondo il quale strettamente parlando questa moneta non costituisce una prova.

Su questo argomento si potrebbe aprire una discussione.
A mio avviso, il fatto che la moneta sia stata rifusa, a causa di un errore tecnico, non costituisce una “moneta non emessa”. La prova è stata eseguita ed alcuni pezzi sono giunti a noi, come testimoniano i due esemplari che ho mostrato (uno in oro, l’altro in bronzo entrambi recanti la scritta PROVA). Semmai potremmo dire che è una prova “fallita” ma ciò non toglie che comunque sia stata eseguita. 

A tal proposito mi piacerebbe molto sentire l’opinione dell’ottimo @elledi (Domenico Luppino), che sulle prove e progetti di Casa Savoia vi ha scritto un libro, nel quale è riportata, tra le altre, anche la prova dell’aratrice del 1910.

Modificato da lorluke

Supporter
Inviato

P.S. Siamo poi sicuri che il Gigante si riferisca alle prove che ho mostrato? Mi pare strano, dato che sul suo catalogo le prove vengono trattate molto marginalmente. 
Probabilmente si riferisce ad un unico esemplare di 100 lire aratrice del 1910, non conforme, rimasto salvo dalla rifusione eseguita alla luce dell’errore commesso. 
Ma, quasi certamente, tale esemplare non presenterà la dicitura PROVA (ipotizzo, non avendone trovato una foto).

I pezzi che, invece, ho mostrato recano entrambi la scritta PROVA, sono definite prove dalle rispettive case d’aste che le hanno battute, sono riportate come prove nel nostro catalogo e si trovano sul “Prova e Progetti” di Luppino.
Dunque, non vedo proprio perché non dovrebbero essere classificate come prove…

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-V3PR/15


Inviato
7 ore fa, lorluke dice:

P.S. Siamo poi sicuri che il Gigante si riferisca alle prove che ho mostrato? Mi pare strano, dato che sul suo catalogo le prove vengono trattate molto marginalmente. 
Probabilmente si riferisce ad un unico esemplare di 100 lire aratrice del 1910, non conforme, rimasto salvo dalla rifusione eseguita alla luce dell’errore commesso. 
Ma, quasi certamente, tale esemplare non presenterà la dicitura PROVA (ipotizzo, non avendone trovato una foto).

I pezzi che, invece, ho mostrato recano entrambi la scritta PROVA, sono definite prove dalle rispettive case d’aste che le hanno battute, sono riportate come prove nel nostro catalogo e si trovano sul “Prova e Progetti” di Luppino.
Dunque, non vedo proprio perché non dovrebbero essere classificate come prove…

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-V3PR/15

 

Chiedo umilmente scusa per l'incredibile errore commesso e mi ritiro in buon ordine 


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