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Sesterzio di Commodo, Ercole


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Inviato (modificato)

Ciao, oggi condivido un sesterzio dell'imperatore Commodo ( 180-192 d.C) con la raffigurazione sul rovescio del dio Ercole coniato a Roma nel 183-184 d.C. (mi auguro 🙂). Figlio dell'ottimo Augusto Marco Aurelio capace governante, di grande cultura e molto amato dal popolo, lo sostituì per successione alla sua morte nel 180. Di carattere totalmente diverso dal padre, molto eccentrico e stravagante per usare degli eufemismi, si distinse per la sua crudeltà e libertà di costumi e per la sua insofferenza verso il Senato e quindi la politica che gli causarono numerosi tentativi di congiure per eliminarlo, l'ultima delle quali andata a buon fine nel 192. A strangolarlo fu il suo maestro di lotta ed ex gladiatore Narcisso sotto l'impulso di alcuni senatori e grazie alla complicità della sua amante Marcia che lo tradì. Fu decretata per lui la "damnatio mamoriae" che fu revocata poco tempo dopo da Settimio Severo che addirittura lo divinizzo' a dimostrazione che tale pratica era più un fatto politico che di sostanza, ma tant'è. Grande appassionato di spettacoli gladiatorii amava anche esibirsi nell'arena in combattimenti (per amore della verità sicuramente aggiustati a suo favore) contro animali e persone. Si riteneva invincibile (strano 🙄) e si diede a tal proposito l'appellativo di Ercole Romano facendo coniare anche monete dove il suo busto e la sua testa erano coperti dalla pelle di leone, uno degli attributi appunto di Ercole. E qui mi ricollego al rovescio del mio sesterzio dove si vede lo stesso stante, con un arco nella mano sinistra, sullo stesso braccio ben visibile la pelle di leone ed ultimo attributo la clava sulla quale si appoggia con il braccio destro. Da esame diretto risulta coniato, abbastanza centrato, con modulo ridotto perché chiaramente di barra che ha penalizzato le legende mancanti già in origine ed ha circolato svolgendo la sua funzione di moneta. Qualsiasi intervento integrativo o di condivisione di monete sarà molto gradito. Grazie ed alle prossime 

ANTONIO 

29,50 mm.                20,87 g.         RIC 365

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Inviato

Grazie Pxacaesar! La statua di Commodo vestito da Ercole l'ho vista ai Musei Capitolini, dal vivo è troppo affascinante

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Inviato

Complimenti Antonio, hai fatto un bellissimo acquisto e mi sembra anche in un'ottima conservazione.


Inviato
14 minuti fa, torpedo dice:

Complimenti Antonio, hai fatto un bellissimo acquisto e mi sembra anche in un'ottima conservazione.

 

Ciao, grazie per il tuo intervento. Non penso sia in ottima conservazione (anche se parliamo di monete che hanno duemila anni 🙂) e tra l'altro, anche guardandolo più dettagliatamente da vicino, non mi sento di escludere che forse almeno le figure purtroppo siano state un po aiutate. Su questo ho ancora tanto da fare gli occhi 🙂. Per il resto moneta che mi piace e rende molto di più dal vivo che in foto.

ANTONIO  


  • 2 anni dopo...
Inviato

Ciao a tutti. Riprendo questa mia discussione di due anni fa per chiedere vostro gradito parere per quando concerne stessa identità di conio del dritto e del rovescio del mio sesterzio con uno esitato da una importante casa d'aste da me trovato. Il mio esemplare ha svolto benissimo la sua funzione di moneta ed essendo un sesterzio di barra le legende risultano penalizzate e mancanti in alcuni punti ma nonostante questo, dopo attenta comparazione per me c'è la stessa identità di conio del rovescio mentre per il dritto ( sono certo analizzando il ritratto di Commodo che è stato eseguito dalla stessa maestranza) qualche dubbio mi rimane per una differenza che sembra esserci ( se non dovuta a qualche ritocco o difetto sul metallo, vedi foto) alla fine del nastro della corona d'alloro. Poi i caratteri usati per le lettere delle legende, al netto del diverso stato di usura, per disposizione e per equidistanza ( comprese SC) delle stesse dalla figure centrali mi fanno propendere per conii identici. Posto nuove foto molto più leggibili e che riportano in maniera reale la patina del mio sesterzio . Cosa ne pensate? Grazie 🙂 

ANTONIO 

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Inviato

Ciao Antonio,fermo restando che dovrebbero avere la stessa identità,io penso che è quello della casa d'aste ad essere stato aiutato in patina e figure e ciò porta a lievi differenze,sempre da foto e opinione personale

  • Grazie 1

Inviato
13 minuti fa, Antonino1951 dice:

Ciao Antonio,fermo restando che dovrebbero avere la stessa identità,io penso che è quello della casa d'aste ad essere stato aiutato in patina e figure e ciò porta a lievi differenze,sempre da foto e opinione personale

 

Ciao Nino, grazie per l'intervento. Si molto probabile che alcune piccole differenze siano dovute proprio ad interventi fatti sulle due monete ( purtroppo !). Non ho molti bronzi in collezione, ma da visione e studio diretto di queste ultime e dalle molte monete che visiono da foto, qualcosa inizio a capire . Restiamo in attesa di ulteriori e sempre graditi pareri 🙂.

ANTONIO 

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Supporter
Inviato

Questa è proprio ostica eh...non riesco a decidermi...può essere per i presunti ritocchini 🤔


Inviato (modificato)
13 ore fa, Rufilius dice:

Questa è proprio ostica eh...non riesco a decidermi...può essere per i presunti ritocchini 🤔

 

Ciao Matteo, grazie per il tuo intervento. Mi interessa comunque, anche se non è semplice vista l'usura del mio sesterzio ( più forse qualche maledetto ritocco) ed idem quello da me trovato, sapere se per te sono dello stesso conio oppure no. Purtroppo ho ripetuto molte volte questa mia considerazione, l'homo insapiens ( non esperto ed incapace, ma anche quelli bravi che operano solo per migliorare esteticamente la moneta per fini commerciali...e ce ne sono tanti...) mai dovrebbe mettere le mani sui tondelli ( tranne per curare il metallo o per pulire quelle illegibili) perché i danni sono ingenti per la Numismatica Classica. Ritoccare un ritratto o semplicemente togliere le gambette alle lettere delle legende fa perdere irrimediabilmente l'identità di conio ( cosa che nemmeno l'usura da circolazione o il metallo rovinato riescono a fare. Questo lo affermo con certezza perché frutto di studio personale dei conii delle mie monete e ne ho fatto motivo portante della mia collezione) che personalmente ritengo una cosa gravissima. Ma tant'è...dobbiamo farcene una ragione......🙂

ANTONIO 

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Inviato

Ciao Antonio,voglio fare ulteriori considerazioni tecniche che chi volesse contestarmi lo faccia altrettanto pacatamente e tecnicamente.il tuo è ritoccato principalmente sulle gambe ,e non noto altro di altrettanto evidente da foto,l'altro presenta lettere ripassate e fatte emergere da ribassamento e lisciamento dei campi per cui una successiva ripatinatura innaturale e infine residui pseudo terrosi incongruenti con la pulizia

PS.una esatta corrispondenza in queste condizioni è difficile trovarla ma per me c'è

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Inviato

Piccolissima postilla,non abbiamo considerato che uno stesso conio poteva subire aggiustamenti stante la consunzione da stress

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Inviato

Ciao Nino, pienamente d'accordo con I tuoi ultimi due interventi. Ma i danni maggiori ed irreparabili li fanno coloro che mettono le zampe sulle monete " a scopo migliorativo" che non fanno altro che soddisfare la continua richiesta di monete splendide o più ( manco si parlasse di monete del Regno o della Repubblica ) da parte nostra percui siamo i primi colpevoli dei tantissimi scempi che si vedono sul mercato che puntualmente ed a cifre anche molto considerevoli vengono acquistate. Questo è....🙂

ANTONIO 


Inviato

basta separare il grano dall'oglio e penso che siamo sulla buona strada,d'altronde è il mercato che comanda a scapito dei puristi.pulizia si,bulinatura no


Inviato
42 minuti fa, Antonino1951 dice:

d'altronde è il mercato che comanda a scapito dei puristi.pulizia si,bulinatura no

D'accodissimo che è il mercato che comanda percui niente da dire su questo. Rimarco invece che il danno per coloro che ricercano monete meno manomesse possibili ( ed io sono uno di quelli 🙂) è la cosa minore ( fortunatamente si trovano ancora) rispetto al danno che si fa alle monete ed allo studio della Numismatica Classica. 

ANTONIO 

49 minuti fa, Antonino1951 dice:

basta separare il grano dall'oglio

Che per chi come me acquista da foto ed a distanza ( tra bisturi, bulino, patine fasulle e lavature,imbiancature e stirature di vario genere)  è molto ma molto complicato. Ma l'impegno c'è 🙂

ANTONIO 


Supporter
Inviato

Eccomi,

è indubbia la somiglianza e la rispondenza di molti particolari che mi fanno propendere per essere daccordo, il dubbio è nel nastro che hai evidenziato al dritto e nella lettera "C" vicina alla punta dell'arco al rovescio.

Riguardando il nastro sono daccordo con te, la prima impressione è eccesso di metallo o possibile ritocco, non ho però sotto occhio altri esemplari al volo, in altri sesterzi, identità di conio a parte, risulta che sia allungato sulla C il nastro?

Per quanto riguarda l'altra C al rovescio può essere semplicemente diversa conservazione 😃


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