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Inviato

Buongiorno amici,

come saprà chi mi conosce, il mio pallino è quello di ricercare monete rare, lasciando in secondo piano l'aspetto della conservazione. Nella recente NAC ho fatto un'acquisizione che ritengo piuttosto interessante e, dal momento che non ho trovato alcuna discussione in merito nell'archivio del forum, ho voluto condividerla con voi, su spinta dal gentile @odjob. Penso che la cosa possa interessare anche a @lorluke, che è esperto di questa monetazione un po' di nicchia.

Si tratta del 5 Francs coniato da Napoleone durante l'occupazione francese, presso la zecca di Torino nel 1808. La moneta è giudicata R3 o R4 a seconda del catalogo di riferimento; il Gigante, che la presenta come unica data del 5 Francs di II tipo e la cataloga al numero 26, specifica che questa moneta manca in molte collezioni specializzate, inclusa la Mantegazza. La quota a 1400 euro in MB e 3500 in BB, non fornendo valutazioni per i gradi superiori, e non riporta aggiudicazioni nella sua banca dati. L'archivio dei passaggi d'asta del nostro catalogo riporta tre vendite, una del 1997 (un esemplare in MB venduto a 1500 franchi dell'epoca) e due del 2012, una chiusa in MB a 1062 euro e una in MB+ a 3024 euro.

Personalmente sono soddisfatto dell'acquisto: la moneta in mano è a mio giudizio molto piacevole, con una bella patina che l'illuminazione della foto non rende.

Spero che questa bella serie di scudi, coniata in un momento decisivo della nostra storia europea, possa in futuro venire valorizzata dai collezionisti più di quanto non sia oggi. 

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  • Mi piace 6

Inviato

Invece di "tappare il buco" della tua collezione con una moneta falsa, ammesso che si trovino, hai fatto molto bene ad aggiudicarti questa moneta autentica, che mostra evidenti segni di circolazione, ma ha, comunque rilievi evidenti, soprattutto al Rovescio.

Oltretutto, mi sembra, che sia difficilissimo reperire questa moneta in SPL stato.

 

odjob  

  • Grazie 1

Inviato

Le Napoleonidi sono monete storiche un passaggio importante nella nostra futura Italia Unita, l'inizio dell'unione. Per me.

C'è un utente che ora non scrive più come prima oltre ad altre citati e non che ha una passione speciale per queste e per un periodo l'ho seguito molto volentieri. Napoleone nel bene e nel male è stato un Uomo che ha lasciato il segno nella storia umana e che anche inconsapevolmente ha fatto crescere, maturare almeno per quel che poteva fare un'uomo di quel periodo.

La moneta è usurata ma per la tipologia è più che bella un MB+/BB per me.

I piccoli moduli mi fanno impazzire anche di più.😁 

Ottimo acquisto! Complimenti.:good:

  • Mi piace 1

Inviato

E' una moneta sicuramente rara, ed oltretutto fa anche tipologia, per cui è importante averla nella propria raccolta. Il miglior esemplare da me osservato, risale ad almeno 20 anni fa, proposto dal commerciante torinese Rollero; la conservazione era intorno allo SPL. Generalmente appare in conservazione tra MB e BB, molto raramente in condizioni superiori. Per reperire esemplari qSPL bisogna andare alla Varesi n. 2 1984 o alla Numismatica Genevensis n. 2 2002; nella prima realizzò 1.400.000 Lire + diritti, mentre della seconda ho solo la stima 1500 Fr. Sv.

  • Mi piace 1

Inviato

DE GREGE EPICURI

@favaldarLa moneta, coniata nella zecca di Torino, dice chiaramente che il Piemonte in quel momento faceva parte della Repubblica Francese. Perciò, se si vuole rintracciare un legame storico fra il periodo napoleonico e l'unità d'Italia, questo rapporto risulta prevalentemente reattivo-oppositivo; che è poi la stessa cosa avvenuta anche in Germania, dove Napoleone (analogamente al Piemonte) cercò di imporre la lingua francese nel mondo politico e amministrativo.

D'altra parte, lui faceva il suo mestiere, cioè l'imperatore; e gli imperi per loro natura hanno sempre combattuto il concetto di nazione. Come fece dopo di lui, ma probabilmente con modalità un po' diverse ( a volte più aspre, a volte più rispettose) anche l'Impero Austriaco.

Del resto l'ultimo napoleonide (Luigi Napoleone, poi Napoleone III) quando condusse le sue truppe a Solferino intendeva combattere l'Austria, non certo favorire l'unificazione politica dello stivale, che la Francia ha sempre avversato.


Inviato

Sicuramente all'inizio ha provato ad allargare la Francia ma un qualcosa deve avergli suggerito che era meglio allargare solo le borse delle Stato invece dei confini geografici della Francia lasciando ad ognuno le suo origini e creando le prime monete Lira con Regno di Italia. Forse ha pensato ai Romani?!


  • 1 mese dopo...
Supporter
Inviato

Ci tengo, innanzitutto, a fare i miei complimenti a @Gallienus per questo rarissimo esemplare, testimonianza della dominazione francese sul Piemonte.
I franchi della zecca di Torino danno sempre una grande soddisfazione, indipendentemente dal loro grado di conservazione.

Nel proseguo della discussione vedo che si è parlato anche dell’influenza che ha avuto Napoleone nella storia del nostro Paese. A tal proposito, mi permetto di consigliare questo stupendo episodio di “Passepartout”, nel quale si discute proprio del rapporto tra Napoleone e l’Italia. Buona visione

 

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  • Grazie 1

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