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IGNORED

locri


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Ecco qui finalmente uno dei miei ultimi acquisti. Ad essere sincero non è una moneta che stessi cercando ed è stato più un caso che me l'ha fatta trovare.

bruttiumlocristateretipmr8.jpg

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aggiungo come notizie Locri statere di tipo corinzio Calciati 121 gr. 8,48 anni 317-310 a.C.

Il mio post vorrebbe approffondire più che altro la datazione.

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Ciao Balkan, complimenti per l'ottimo esemplare, questa monetazione ha un grosso fascino legato anche alle sue vicende storiche.

Il tuo esemplare dovrebbe essere l'SNG ANS 512:

D/ Pegaso in volo a sinistra, sotto un caduceo;

R/Testa di Athena con elmo Corinzio a sinistra, davanti ΛOKPON.

La città stato di Locri, fondata nel VII sec. a.C. cominciò molto tardi (rispetto alle altre città Magno Greche) a coniare monete proprie,.

Pur essendo a stretto contatto con le altre colonie Magno Greche e pur trovandosi sul mare, non si ha traccia inizialmente di commerci di Locri con il resto del mondo greco.

Si pensa che oltre a non battere moneta, non usasse nemmeno monete di altre zecche e questo conseguentemente alla struttura economica della città stato locrese, basata sul divieto di vendita dei prodotti interni e sull'obbligo di liberarsi (evidentemente con il baratto) dei prodotti in esubero a chi ne avesse bisogno.

La stessa Locri dovette poi creare delle altre colonie per permettere di assegnare nuove terre alla popolazione in esubero, fondando Hipponium e Medma e occupandone altre vicine.

Questa fu la filosofia economica di Locri nei primi 2-3 secoli di vita, molto chiusa e destinata alla sussistenza.

E' nel IV secolo a.C. che le cose cambiarono e conseguentemente al matrimonio tra Dioniso I, tiranno di Syracusa, e una nobile locrese, la città cominciò ad assumere una certa importanza a spese di altre città limitrofe come Kaulonia e Region.

Nel 356 a.C. il figlio del tiranno Syracusano, Dioniso II, rifugiatosi a Locri per riorganizzare la conquista di Syracusa, venne cacciato per i suoi soprusi.

Proprio dopo questo episodio, Locri comincio a battere moneta, coniando uno statere con sistema ponderale acheo celebrando la Pace dei locresi.

http://www.bio.vu.nl/home/vwielink/WWW_MGC...iBasel_208.html

Dopo questa prima serie la zecca dopo il 350 a.C. cominciò a coniare regolarmente, stateri di tipo "corinzio" con sistema ponderale corinzio, prendendo da esempio Syracusa dalla quale era stata protetta fino a poco tempo prima.

Tutto questo ebbe inizio proprio quando, nel 346, Corinto intervenne per proteggere Syracusa dalla minaccia Cartaginese con un esercito guidato da Timoleonte che diede un impulso di rinascita alla città siciliana e ad altre della sicilia sud-orientale.

E' proprio con l'arrivo di Timoleonte che si diffonde lo "statere di tipo corinzio" prima a Syracusa e poi a ruota alle città a lei legate, come Locri... ;)

La stessa Corinto aumentò l'emissione di questo tipo di moneta per i commerci con l'Italia del sud.

Basti pensare che nella Sicilia sud-orientale, il 70% dei ripostigli rinvenuti e risalenti a un periodo a cavallo tra il IV e il III secolo a.C. sono costituiti di stateri di tipo Corinzio.

Quindi il tuo esemplare, potrebbe essere stato coniato in un arco di tempo che va dal 350-340 al 275 a.C. circa. :)

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Grazie Miglio81 velocissimo nella risposta. L'arrivo di Timoleonte e il suo carico di stateri corinzi ha dato l'impulso per la coniazione da parte di città della Magna Grecia di esemplari similari vedi anche Siracusa e termina con l'arrivo dei Romani ma, in questo periodo che intercorre tra il 350 ca e il 275 è possibile sapere qualcosa di più preciso dal punto di vista storico di Locri?

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  • 5 mesi dopo...

Ciao, sono nuovo di questo forum,potrei sapere dove hai acquistato questo statere di Locri?

In asta o da un commerciante?

Ma siete tutti sicuri riguardo l'autenticità di questo statere?Magari sbaglio,per carità, è solo una mia modesta impressione dettata da una malizia acquistata in qualche anno di esperienza.

Mi permetto ,e ti assicuro di considerare questa mia modesta impressione,di consigliarti a far visionare questo statere ad un esperto.

Nella mia esperienza ho visto migliaia di falsi,da quelli di pessima fattura a quelli veramente eccezzionali spesso venduti per buoni nelle più importanti aste europee ed internazionali.Credetemi alcuni falsari dell'Italia meridionale hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluti.Chi conosce molto bene il panorama della numismatica italiana sa bene di cosa parlo...Il tuo esemplare di Locri è molto sommario nella resa di alcuni particolari...particolari che gli incisori dell'epoca rendevano con assoluto realismo.Ho gia visto molto da vicino un paio di esemplari identici al tuo...spero che chi scrive su questo forum abbia un esperienza diretta e decennale riguardo alle monete greche,esperienza acquisita direttamente nella trattazione pratica e non solo teorica delle monete...e ricordate che esistono falsari veramente di bravura assoluta specie nell'estremo sud italiano............

un saluto a tutti

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Ma siete tutti sicuri riguardo l'autenticità di questo statere?Magari sbaglio,per carità, è solo una mia modesta impressione dettata da una malizia acquistata in qualche anno di esperienza.

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Ciao Aleo e benvenuto nel forum.

Sicuri è sempre una parola grossa quando si parla di queste monete e quando le si può ammirare solo in foto. :(

Non ho una grande esperienza di questa monetazione, mi è capitato di tenere in mano esemplari simili, purtroppo mai falsi "dichiarati"... :huh:

So di cosa parli, quando ti riferisci ai livelli raggiunti dai falsari di oggi.

Anzi credo che per riconoscere certi falsi, si debba essere esperti di una monetazione nello specifico, conoscendone ogni sfumatura oltre ad aver masticato centinaia di monete autentiche e certamente dei falsi (dal vivo...).

Per la mia modestissima esperienza riguardante questa moneta, non mi sembrava e non mi sembra tuttora di trovarmi di fronte a un falso, gli stili che tu hai menzionato, mi sembrano coerenti ad alcune emissioni con caduceo di questa zecca.

Poi l'usura, la cristallizzazione dell'argento, la distribuzione della patina, tutte cose che continuano a farmi propendere per l'autenticità.

Certo mi è capitato di trovarmi di fronte ad alcuni falsi che solo un "vero esperto" e conoscitore di una particolare monetazione, poteva riconoscere o aiutare a riconoscere. :huh:

Per questo mi piacerebbe sapere cosa ti fa pensare ad un falso, quali sono gli elementi che non ti convincono nello specifico, magari confrontando il conio con altri certamente autentici.

Qui sotto ho inserito un link dove la moneta in questione è comparata ad altre della stessa emissione, per dare un'idea.

http://img49.imageshack.us/my.php?image=co...inzidilojf4.jpg

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...la prima e la terza...sembrano dello stesso conio sia per il dritto che per il rovescio...

Marco

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Di sicuro lo statere di Balkan è di conio più stanco rispetto alla terza della lista, ma non sono sicuro si tratti dello stesso conio.

Ad esempio al rovescio la "O" dell'etnico appare differente. :(

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Qui sotto ho inserito un link dove la moneta in questione è comparata ad altre della stessa emissione, per dare un'idea.

http://img49.imageshack.us/my.php?image=co...inzidilojf4.jpg

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...la prima e la terza...sembrano dello stesso conio sia per il dritto che per il rovescio...

Marco

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Di sicuro lo statere di Balkan è di conio più stanco rispetto alla terza della lista, ma non sono sicuro si tratti dello stesso conio.

Ad esempio al rovescio la "O" dell'etnico appare differente. :(

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...si, ma il resto sembra coincidere...magari é stato rifinito in un secondo tempo...

Marco

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Awards

E' parecchio che non intervengo nelle antiche e stanotte controllando il forum ho letto la ripresa di questo mio post e con non poco stupore ho visto che l'autenticità del mio statere di Locri era messa in dubbio. Per mia tranquillità personale in questi ultimi anni ho sempre comperato solo da commercianti della città presso cui vivo e posso assicurare che sono pure ben conosciuti e rispettati. In particolare questo statere che ho comperato la scorsa estate e del quale non ho motivo di dubitare. :)

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E' parecchio che non intervengo nelle antiche e stanotte controllando il forum ho letto la ripresa di questo mio post e con non poco stupore ho visto che l'autenticità del mio statere di Locri era messa in dubbio. Per mia tranquillità personale in questi ultimi anni ho sempre comperato solo da commercianti della città presso cui vivo e posso assicurare che sono pure ben conosciuti e rispettati. In particolare questo statere che ho comperato la scorsa estate e del quale non ho motivo di dubitare.  :)

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ma il problema é:

oltre al rispetto e conoscenza di questi commercianti vi è un'altrettanta competenza per questo tipo di monetazione?

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Ma, io nella mia ignoranza, continuo a reputarla autentica. :(

Mi piacerebbe che Aleo, dopo la riesumazione di questo post, ci fornisse dati ed elementi interessanti per il fondamento della sua tesi.

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La tipologia della moneta di Balkan mi sembra in linea con le emissioni di Locri, per quanto riguarda lo stile. La similitudine evidenziata da Cori fra la prima e la terza moneta del post c'è, ma secondo me si ferma alla similitudine. Direi che il conio è diverso. Sicuramente, come evidenziato da Aleo esistono falsi che potrebbero mettere in crisi un esperto (si rischia di trovarne anche in asta e mi dicono che quelli di scuola siciliana sono praticamente migliori degli originali...), ma non direi che questo è il caso, almeno a un primo esame su foto.

Magari se Aleo fornisce qualche dato in più, che probabilmente io non ho notato.

Stafano

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Quoto Aleo:

Nella mia esperienza ho visto migliaia di falsi

sarei curioso di sapere dove ha avuto Aleo la possibilità di vedere "migliaia" di falsi e che cosa fa per avere tale esperienza...

:o :o

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Balkan non ti crucciare la moneta lo Stater di Locri da te aquistato E´ autentico , e non ha importanza se tu l´abbia aquistato da un commerciante, in asta ho da qualche altra persona, se queste sono le monete false ne vorrei avere a valigie piene, vorrei sottolineare che molte volte dallo stesso conio si puó verificare un cosiddetto cambiamento di conio, o di stile, a seconda della forza impressa sulla moneta nell´atto della cosiddetta martellata, oppure quando un conio veniva deteriorato sie ne faceva un altro, e da qui una piccola differenza di stile, nel tuo caso secondo me colui che ha impresso la szua forza nel coniare questa moneta , aveva sicuramente mangiato qualche bella Fiorentina e magari bevuto mezzo litro di chianti e allora le forze naturali si sprigionano; !!!!! quindi buon aquisto e ottima moneta

ciao

RED

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Non mi preoccupa il dubbio sull'autenticità che viene sollevato perchè sò da chi l'ho comperata e sottolineo che questo commerciante tratta abitualmente monete classiche. Per quanto riguarda la similitudine del conio ricordo che un conio veniva usato per più monete e quindi non trovo nulla di così allarmante nel ritrovare somiglianze. A tal proposito, per chi ha il catalogo Alfa della Magna Grecia consiglio di confrontare la mia con quella pubblicata.

Attendo anch'io serenamente come Miglio nuove prove alla tesi.

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Un fatto frequentissimo soprattutto nell'area di provenienza di tale moneta era quello di ritoccare il conio quando cominciava a divenire stanco, chi ha familiarità con lo studio della successione dei coni saprà che lo stesso conio di diritto che era quello che meno si usurava, si incrociava spesso con nuovi coni di rovescio e veniva ripreso, anche più volte..

I coni per la loro natura erano spesso soggetti a rotture progressive, così un conio maldestramente inciso poteva sostituire un conio di un maestro, assistiamo infatti frequentemente a coni goffi o poco elegante associati in successione ad autentici capolavori.

Gli aggiustamenti che venivano via via effettuati potevano riguardare particolari della figura, l'etnico, o entrambi. E le differenze finali delle modifiche operate sullo stesso conio potevano essere anche vistose.

Ciò comunque non toglie che un esemplare esaminato in foto non può assolutamente dichiararsi genuino o tantomeno falso, esso necessita per un giudizio appropriato di un esame autoptico diretto condotto con l'esame del bordo del tondello, la verifica tattile della sua naturale usura superficiale, nonchè la verifica di tracce di incrostazioni depositate artificialmente e del rilevamento delle caratteristiche di opacità o lucentezza del metallo, insieme di fattori che sono deteminanti al riconoscimento di una moneta genuina o di un falso.

;) siculogreco

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Quoto Aleo:
Nella mia esperienza ho visto migliaia di falsi

sarei curioso di sapere dove ha avuto Aleo la possibilità di vedere "migliaia" di falsi e che cosa fa per avere tale esperienza...

:o :o

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Aleo la cosa incuriosisce anche me...

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Gli argomenti elencata da siculogreco vanno presi in considerazione, come anche altre ipotesi, resta peró il fatto che la moneta postata da balkan secondo la mia conoscenza di questi tipi é sicuramente un ORIGINALE senzua bisogno di usare qualsiasi tipo di lente , la foto tra l´altro nitida non lasckia alcun dubbio, anche se in alcuni casi una analisi piú dettagliata potrebbe dare maggiori indicazioni.

Vi é peró una cosetta che vorrei sottolineare , il fatto che il nostro amico Aleo riferendosi al Sud Italia, come tanti altri, individuandone la culla dei falsi e sicuramente sbagliata , molti falsari Europer e di oltre oceano se la ridono a morte, e vorrei precisare che a parte qualche stampalato Sud Italiano che continua a forgere monete false di ottima qualitá , il Sud Italia é anche la patria dei piú esperti collezionisti -- del mondo antico --di questo mondo, che difficilmente si lasciano ingannare da imitazioni quasi perfette, ma purtroppo professionisti commercianti ( cosi si definiscono alcuni ) ignari o consapevoli ( non ancora certificato ) continuano ad esporre in vetrine , o in cataloghi preziosi oggetti che altro non sono che delle volgari copie, ed io mi domando se costoro sono degli esperti, chi é stato quell´ incosciente che gli da questo appellativo ? ma ritorniamo a questa moneta, essa ripeto é originale e spero che su ció potremmo trovare un accordo, allo stesso tempo vi invio una foto di un prezioso gioellino, esemplare falsificazione di alta volgaritá espressiva che qualche esperto aveva scambiato per originale ( che strano mondo ) ecco in questo esemplare si potrá benissimo vedere il perché e come si capisce ció che dico, e secondo alcune informazioni queste volgaritá vengono riprodotte i Cina, dove qualche buon nostro concittadino del Nord Italia continua a far riprodurre, quindi come potrete capire la disonestá non ha alcuna patria, ma tanti luoghi comuni

saluti

RED

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